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Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

MessaggioInviato: 23/04/2017, 10:27
da ranvit
“Abbiamo le prove dei contatti tra scafisti e alcuni soccorritori”
Il procuratore di Catania: “Ci sono telefonate con chi organizza gli sbarchi e gruppi finanziati da personaggi discutibili. Ma deve intervenire la politica”

???? :roll: 8-) :mrgreen:

Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

MessaggioInviato: 23/04/2017, 11:12
da mariok
Forse vale la pena leggere tutto l'articolo.

http://www.lastampa.it/2017/04/23/itali ... agina.html

Non è che si capisca molto ma sembra che la cosa vada al di là dell'ambito nazionale.

Avevo pensato che di mezzo ci fossero le nostre mafie: è probabile che sia anche così, ma nell'articolo si fa riferimento a Ong maltesi, tedesche e spagnole.

Le sparate di Di Maio non sembrano quindi del tutto campate in aria. Come al solito i grillini alzano il polverone per aumentare il loro bottino di consensi, ma gli altri con le loro risposte non sono da meno. Lo sdegno di Saviano, per esempio, è non meno interessato e strumentale.

Insomma, pare proprio che questa tragedia delle migrazioni di masse di disperati, sia un business per tutti: per i trafficanti di uomini, per Ong e cooperative varie che lucrano sull'accoglienza, per scrittori e pseudo-intellettuali a caccia di spazi sulle prime pagine, per politici pronti a speculare su tutto ciò che possa oscurare le loro incapacità e la loro mediocrità, nessuno escluso, sia sul fronte dei paladini della tolleranza-zero sia su quello dei cosiddetti buonisti.

La sfida dei clan agli Stati

MessaggioInviato: 23/04/2017, 11:47
da ranvit
Aldilà di quello che dicono gli articoli della Stampa (qui sotto l'editoriale di Molinari), è la conferma della mia tesi piu' volte sostenuta: se ci dichiariamo pronti a salvare tutti fino al limite delle acque territoriali libiche, è evidente anche al piu' imbecille (tranne che ai buonisti nostrani...tra cui purtroppo anche Renzi) che tutti si sentono invogliati ad imbarcarsi, tanto ci sono quei coglioni di italiani che ci vengono a prendere! A maggior ragione naturalmente i clan dei trafficanti! 8-) :mrgreen:
Noi dovremmo limitarci a pattugliare solo le ns acque territoriali, e rimandare indietro al piu' presto possibile tutti i migranti che non hanno diritto all'asilo! Le navi straniere che "salvano" migranti in difficoltà fuori dalle ns acque, se li portino nei loro Paesi!
Gli italiani piaccia o no non ce la fanno piu' ad ospitare una crescente massa di disperati cui non possiamo dare nè casa nè lavoro e a cui quindi non resta che delinquere!
IL populismo impazza perchè ci sono troppi buonisti-coglioni!


La sfida dei clan agli Stati

Pubblicato il 23/04/2017
Ultima modifica il 23/04/2017 alle ore 07:51
MAURIZIO MOLINARI
Le indagini della Procura di Catania su possibili legami fra i network criminali ed alcune organizzazioni non governative (ong) aggiungono un tassello di valore strategico allo scontro in atto fra clan e Stati sovrani per il controllo delle acque nel Mediterraneo.

Accertare l’eventualità che i clan adoperino un numero limitato di ong come una sorta di «Cavalli di Troia» per penetrare le rotte è nell’interesse del nostro Paese e rientra nella definizione di una nuova dottrina di sicurezza capace di fronteggiare i pericoli generati dalla decomposizione degli Stati arabo-musulmani. Il nemico da cui dobbiamo proteggerci sono i network criminali che gestiscono il traffico di esseri umani, alleandosi con clan, tribù e milizie di ogni genere. Si tratta di un avversario spietato, dotato di ingenti risorse finanziarie ed umane, capace di gestire complesse operazioni logistiche, abile nel far fruttare le rotte per i disperati attraverso il Sahara ed ora intento a costruirsi una sorta di ponte sul Mediterraneo per facilitare il loro arrivo sulle nostre coste, ovvero in Europa.

I finanziamenti ad alcune ong al centro delle indagini sarebbero finalizzati a far salvare - consapevolmente o meno - dalle loro unità i profughi in arrivo sui barconi salpati dalle coste libiche. Con questo espediente il crimine organizzato punta ad assicurarsi il controllo dell’ultimo miglio di percorso verso il territorio europeo. Se un trafficante, salpando dalla Libia con un barcone di migranti, telefona ad una ong facendo sapere in che direzione navigherà si può assicurare che vadano a prendere il suo carico in mezzo al mare. È un metodo, cinico e spregiudicato, per sfruttare a proprio vantaggio la legge del mare sull’obbligo umanitario al salvataggio di chi si trova in pericolo di vita. Tutto ciò svela l’esistenza di un disegno dei clan che ha tre aspetti convergenti. Primo: conferma la loro capacità di sfruttare a proprio favore le vulnerabilità dei sistemi democratici. Secondo: si propone di moltiplicare gli arrivi di migranti nel nostro Paese in tempi rapidi. Terzo: è destinato a generare flussi imponenti di proventi illeciti destinati ad alimentare ogni sorta di attività criminali, jihadismo incluso, che minacciano più nazioni. Davanti a tale scenario l’interesse italiano è tutelare i propri cittadini, accogliere i migranti e combattere i criminali privandoli anche dell’accesso alle ong. Ciò significa far coesistere i valori dell’accoglienza e della solidarietà, fondamento dell’integrazione dei rifugiati, con il più rigido rispetto della legge contro pirati e trafficanti. In ultima analisi il braccio di ferro in atto fra il nostro Paese e i trafficanti di uomini è un tassello del più ampio scontro sui nuovi equilibri di forze nel Mediterraneo, dove la contesa è fra Stati nazionali e gruppi criminali. Questi ultimi, che già controllano ampi spazi di territorio nel Nordafrica, puntano ad estendere il loro potere su alcune rotte marittime per avere dei corridoi di penetrazione verso l’Europa continentale «bucando» le difese nazionali. Se dovessero riuscire nell’intento verrebbe indebolita la sovranità dei Paesi Ue - a cominciare dall’Italia - negli spazi marittimi centrando un obiettivo che i pirati del Maghreb perseguono dalla fine del Settecento, quando scorribande, sequestri e violenze diventarono di entità tale da spingere, nel 1801, il presidente americano Thomas Jefferson ad allearsi con la Svezia ed il Regno delle Due Sicilie facendo sbarcare i Marines sulle spiagge di Tripoli per garantire la sicurezza delle rotte dai pirati libici, algerini e tunisini. Allora come oggi, la posta in gioco è la stabilità del Mediterraneo che i clan vogliono sconvolgere e gli Stati tentano di proteggere.

Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

MessaggioInviato: 24/04/2017, 9:21
da mariok
Questa semplificazione di un problema drammatico e complicato nella distinzione tra cosiddetti "buonisti" e tutti gli altri (che sarebbero "cattivisti"?) mi sembra becera e disumana.

Nessuna meraviglia che gente da quattro soldi come Salvini e Di Maio cerchino, per giunta con buone possibilità di successo, di approfittarne.

Quello che è disgustoso, prima ancora che ridicolo, è che in prima fila a sostegno di questa gentaglia ci sono quelli che si ergono a difensori dei "valori" della nostra storia cristiana e della nostra civiltà.

Ma quale civiltà? Bella chiavica!

Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

MessaggioInviato: 24/04/2017, 10:11
da pianogrande
mariok ha scritto:Questa semplificazione di un problema drammatico e complicato nella distinzione tra cosiddetti "buonisti" e tutti gli altri (che sarebbero "cattivisti"?) mi sembra becera e disumana.

Nessuna meraviglia che gente da quattro soldi come Salvini e Di Maio cerchino, per giunta con buone possibilità di successo, di approfittarne.

Quello che è disgustoso, prima ancora che ridicolo, è che in prima fila a sostegno di questa gentaglia ci sono quelli che si ergono a difensori dei "valori" della nostra storia cristiana e della nostra civiltà.

Ma quale civiltà? Bella chiavica!


Una "civiltà" che i movimenti fascio populisti vogliono riportare al medio evo.

Lotta ai vaccini, alle mammografie, ai difensori dei diritti umani (vedere Di Maio-ong e quello che dice Grillo sulle ultime azioni dei Radicali).
Leggende sulle scie chimiche e sui cattivissimi poteri forti (loro sono poteri deboli, of course).

Quando cominciamo a dare addosso agli untori?

E a bruciare i libri?

E le persone?

Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

MessaggioInviato: 24/04/2017, 12:33
da ranvit
Ragazzi.....tra zero e cento ci sono infinite vie di mezzo...insomma a me pare che i "semplificatori" siate voi! 8-) :roll: :mrgreen:

Ma fate un po' come vi pare....in definitiva siete perfettamente allineati al nulla (decisionale) della classe dirigente del Pd!
Facendo in questo modo il gioco dei populisti!
I problemi vanno affrontati e risolti! Continuare a "chiacchierare" senza mai risolverli, con le buone o le cattive, non porta da nessuna parte! Anzi peggiora enormemente le cose!

Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

MessaggioInviato: 24/04/2017, 13:43
da mariok
E chi dice che il problema non va affrontato?

Però bisogna sgombrare il campo da alcune frottole.

La prima è che sia possibile respingerli in mare. Elementari principi di civiltà e regole internazionali impongono di salvare chi si trova in difficoltà in mare.

La seconda è che, una volta salvati, si possa sbarcarli dove ci pare. A meno di non voler aprire un conflitto, non si può entrare nelle acque territoriali altrui e tanto meno sbarcare chicchessia senza il permesso delle autorità locali.

Quindi soluzioni del tipo blocchi navali, respingimenti vari, chiusura delle frontiere sono panzane buone solo per la propaganda.

L'altra favola sull'aiutarli in casa non è così semplice come vuol fare credere chi la racconta. Si tratta di paesi in preda a guerre civili, in pieno caos e dominati quasi sempre da "signori della guerra", con i quali è difficilissimo stabilire rapporti di collaborazione. Libia docet.

Stesso discorso vale per i rimpatri che non possono essere fatti "di forza".

Dobbiamo quindi metterci in testa che la strada per la soluzione del problema è lunga e non semplice.

Intanto quelli che arrivano dobbiamo accoglierli civilmente e gestirli limitando i danni e possibilmente senza rubare e speculaci sopra (cosa che in un paese come il nostro è più facile a dirsi che a farsi).

Sbraitare, poi, contro l'Europa è da ipocriti, in quanto si fa finta di ignorare che l'Europa nel senso di un'autorità sovranazionale non esiste e che quindi ogni cosa va fatta attraverso faticosi accordi tra stati.

Tornando con i piedi per terra, Minniti oggi è l'unico che qualcosa sta tentando di farla, anche se ci sono alcune cose che non mi convincono, come quella di continuare a scaricare sui comuni la gestione dei centri di identificazione ed espulsione e di affidarli a cooperative private.

Si può verosimilmente spingere di più su accordi per velocizzare i rimpatri, almeno lì dove possibile, evitando di metterci anche del nostro con le farraginosità burocratiche che allungano i tempi.

Altre soluzioni ben vengano, ma non quelle di cui vaneggiano questi mentecatti che agitano il problema per prendere qualche voto facendo leva sull'idiozia della gente.

Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

MessaggioInviato: 24/04/2017, 13:51
da pianogrande
D'accordissimo con Mariok.

La prima violenza verso i migranti è la semplificazione del problema e la sua strumentalizzazione a fini di propaganda.

Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

MessaggioInviato: 24/04/2017, 14:17
da gabriele
mariok ha scritto:E chi dice che il problema non va affrontato?

Però bisogna sgombrare il campo da alcune frottole.



Sì, va bene, ma qua si parla di connivenze fra criminali e ong, fra chi dovrebbe salvarli e chi li usa per far soldi. Questo aspetto lo si può denunciare e cercare di combattere o ci chiudiamo in una demagogia senza senso?

Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

MessaggioInviato: 24/04/2017, 15:21
da pianogrande
gabriele ha scritto:
mariok ha scritto:E chi dice che il problema non va affrontato?

Però bisogna sgombrare il campo da alcune frottole.



Sì, va bene, ma qua si parla di connivenze fra criminali e ong, fra chi dovrebbe salvarli e chi li usa per far soldi. Questo aspetto lo si può denunciare e cercare di combattere o ci chiudiamo in una demagogia senza senso?


I crimini vanno dimostrati (provati) e non possono essere buttati addosso con lo spruzzatore ad una intera categoria.
Quella delle ong, in questo caso.

Così facendo si fa solo vile propaganda ed anche questa vile propaganda è un problema.

Un uomo politico come Di Maio dovrebbe avere più mezzi (molti più mezzi) del normale cittadino per combattere un crimine ed ha il dovere di usarli (o reclamarli) questi mezzi e non si può mettere a fare discorsi da bar (o da blog) su un argomento così serio e pesante.

Dovrebbe essere lui per primo a muoversi (ma in modo estremamente mirato) per la soluzione di questi problemi.

I 5 stelle, invece si limitano ai discorsi da bar (e da blog) perché a loro interessa la propaganda a prescindere e arrivano, con Grillo, alla viltà di fare sarcasmo sulla quasi eroica azione dei radicali a proposito del diritto di essere padroni della propria vita.

Quando si toccano queste vette di vigliaccheria, che cavolo di problemi vogliamo risolvere?