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Bersani ci riprova

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Bersani ci riprova

Messaggioda mariok il 23/03/2017, 21:06

Bersani prova a lanciare un altro siluro a Renzi. Il ricatto questa volta è sul fronte delle alleanze: "in assenza di un centrosinistra largo" (leggi: se a capo del PD ci sarà ancora Renzi) il suo neo-partitino non esiterebbe ad offrire il suo appoggio a Grillo.

Ma mi sa che anche questa volta si tratta di uno dei tanti autogol.

Oggi Grillo indirettamente gli ha risposto dal blog (che non è il suo ma è come se lo fosse).

Formalmente la lettera aperta era indirizzata al PD, ma i destinatari erano i "cari Bersani, Renzi e Emiliano. Cari Vendola e - insomma - cari tutti voi della galassia paraPiddina"

E la parola d'ordine era Arrendetevi

Evidentemente il masochismo non ha limiti: un altro streaming come quello (a parti invertite) del 2013 sarebbe da non perdere, anche se non c'è da augurarselo, perché significherebbe che i 5s sarebbero usciti vittoriosi dalle elezioni.

Bersani: Cinque Stelle forza di centro
No a larghe intese contro i populisti


L’esponente mdp: «Dopo il voto rifarei la diretta con loro. Una forza che raccoglie al primo colpo il 25 per cento dei consensi non è un fenomeno transitorio»
di Francesco Verderami

Niente «mucche nel corridoio» o «tacchini sul tetto». Venerdì scorso i compagni di Campobasso che erano andati ad ascoltare Pier Luigi Bersani non volevano spiegazioni sulle sue celebri metafore, erano interessati a capire il senso di una frase che aveva pronunciato durante il suo intervento. Frase un po’ criptica, ma non fino al punto da celare l’idea di una possibile prospettiva politica, diversa da quella immaginata finora per gli scissionisti di Democratici e Progressisti: «I Cinquestelle tengono in stand-by il sistema. Ma se alle prossime elezioni — in assenza di un centrosinistra largo — s’indebolissero, arriverebbe una robaccia di destra». Sarebbero i grillini quindi, non il Pd a trazione renziana, l’argine alla «deriva populista e nazionalista». Bersani, che aveva appena finito di parlare in pubblico, ha ripreso a farlo riservatamente. E non solo ha confermato l’intuizione dei militanti. È andato oltre, partendo da un’analisi originale del Movimento, che «sarà pure solipsista, ma va tenuto dentro il circuito democratico». Come a dire che bisogna tentare di dialogare nell’interesse del Paese: «D’altronde, una forza che raccoglie al primo colpo il 25% dei consensi non è un fenomeno transitorio. Anzi loro sono il partito di centro dei tempi moderni. Anche perché i moderati non sono come si prova a rappresentarli oggi. Eppoi i moderati incazzati non sono una novità, visto che agli inizi del Novecento Camillo Prampolini si definiva un “moderato rabbioso”».
In streaming con Grillo
«Il problema è che, volendo mantenere la loro diversità, i Cinquestelle finiscono per bloccare il sistema. Lo tengono in stand-by, appunto, senza dar sbocco alle richieste di novità che provengono dal loro elettorato. A meno che...». A meno che M5S non si rivelasse davvero «capace di coalizzare in Parlamento», come ha annunciato tempo fa Luigi Di Maio. Se così fosse, se dopo aver vinto nelle urne senza ottenere la maggioranza assoluta, i grillini dessero corso a questo disegno, Bersani sarebbe «pronto» ad accogliere un eventuale invito per una riedizione della diretta streaming del 2013. Allora fu lui a ricercare un accordo programmatico per far partire il suo governo. E anche a parti rovesciate «io ci sarei ancora». «Sarebbe curioso rinunciare», ha spiegato dinnanzi allo stupore dei compagni: «In modo speculare, sarebbe quello che avevo chiesto loro quattro anni fa». E proprio in coerenza con la sua linea politica di quattro anni fa, quando — aggrappandosi ai grillini — tentò di evitare l’abbraccio con Silvio Berlusconi, Bersani ha precisato di non voler «fare certo da raccordo delle forze populiste contro quelle che si definiscono responsabili. Ma allo stesso modo non appoggerò un rassemblement dei responsabili contro i populisti». Insomma, se nella prossima legislatura si prospettasse un governo di larghe intese, chiederebbe ai gruppi parlamentari di Mdp di non appoggiarlo. Una posizione diametralmente opposta a quella del Pd, e che renderebbe ancor più difficile — sulla base degli ultimi sondaggi — la soluzione della grande coalizione socialisti-popolari.
Da uova e da latte
«Una simile soluzione è demenziale per l’Italia. Se ognuno non torna a fare il proprio mestiere, se tutto si mischia, non lamentiamoci poi dell’avanzata dei populismi». In questo quadro, sembrerebbe impossibile un’intesa tra Mdp e Pd. O meglio «con questo Pd», «perché o loro si ritengono parte di un centro-sinistra dove la sinistra conta, oppure auguri. Io continuo a pensare a un centro-sinistra plurale, ulivista, di combattimento. E se introducessero il premio di coalizione nella legge elettorale, sarei pronto ad appoggiare le primarie di coalizione, un nuovo federatore... Io sono da uova e da latte». Fino a quel momento i militanti di Campobasso erano riusciti a seguirlo nel ragionamento politico, ma la metafora li aveva spiazzati. «Risale alla tradizione contadina delle mie parti. Ha a che fare con le sardine. Femmine e maschi hanno un sapore diverso: nelle prime prevale il gusto delle uova, nei secondi quello del liquido seminale. Capite? Vuol dire che sarei disponibile a tutto». Forse i compagni avrebbero inteso meglio il detto berlusconiano «concavo e convesso».
Il numero nel simbolo
Raccontano che durante la chiacchierata Bersani abbia parlato di Matteo Renzi senza mai citarlo. Bastava dicesse «questo Pd» e tutti capivano: «Con “questo Pd” non sorprendetevi dei suoi sondaggi. Tra caso Consip e voti al Senato è chiaro che scenda e che i Cinquestelle salgano. Quanto a noi, compagni, state tranquilli: da quello che vedo andando in giro c’è più pane che denti». Traduzione simultanea: «C’è interesse e avremo consenso. È il nome che non è ancora noto. Oggi se chiamano al telefono per chiedere “voterebbe Mdp?”, in molti anche dalle mie parti rispondono “mo che l’è?”». E per congedarsi, Bersani ha regalato ai militanti un’anticipazione: «Il nostro simbolo sarà giocato sull’Articolo 1 della Costituzione».
21 marzo 2017 (modifica il 22 marzo 2017 | 01:02)
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Bersani ci riprova

Messaggioda Robyn il 23/03/2017, 21:38

mi fà ridere di Maio sui vitalizi la propaganda che fà.Se avremo la maggioranza al prossimo parlamento allineeremo i vitalizi al sistema contributivo dei normali lavoratori.Il problema è che con questo senato è un pò difficile.In merito a Minzolini questi casi si ripeteranno fino a quando l'autorizazione a procedere sarà nelle mani del parlamento ma il parlamento non è un tribunale ha poca cognizione di causa per giudicare.L'alternativa è eliminare l'autorizzazione a procedere equiparando i parlamentari ai normali cittadini eccetto le opinioni espresse e i voti dati nell'esercizio delle sue funzioni.In questo caso il csm deve essere più tempestivo nel sanzionare un magistrato che applica il fumus persecutoris.Bersani conosce poco i grillini non sà chi sono e danneggiare il csx è una cosa che il paese non può permettersi.In questo momento il csx deve pensare ai problemi sociali al rimodellamento del welfare ad un employment act che cambi alcune parti del job act
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Re: Bersani ci riprova

Messaggioda pianogrande il 23/03/2017, 22:15

Neanche il peggior Casini si era mai messo in vendita così platealmente.

Il MDP è diventato di centro e si appende al collo il cartellino del prezzo.

Un Renzi 50 centesimi

Un Grillo 80

Doppia in camera una lira.


Roba da matti.

Cercasi politici disposti a fare politica pensando anche al paese.
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Re: Bersani ci riprova

Messaggioda Robyn il 23/03/2017, 22:41

Per ex si potrebbe pensare ad un'organo interno al csm composto per metà di componenti laici che sono eletti dal parlamento e per l'altra metà dalla magistratura ordinaria che giudica sul fumus persecutorius e che può applicare sanzioni disciplinari al magistrato che perseguita un parlamentare
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Re: Bersani ci riprova

Messaggioda Robyn il 24/03/2017, 1:15

La decadenza di Minzolini è già attiva perche è stato condannato in via definitiva,non serve votare la decadenza perche questa è una conseguenza della condanna in via definitiva che prevede in aggiunta l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e quindi dal parlamento .Se c'è l'interdizione dai pubblici uffici è normale che non si può essere ricandidati.Il voto dell'aula di Pzzo Madama è nullo privo di effetti in breve i membri di Pzzo Mdama hanno votato sù una cosa che non ha nessun valore legale e quindi è nullo perche la legge è chiara non si può votare sù una legge che dice il contrario.In sintesi i membri di Pzzo Madama hanno espresso solo un semplice parere non vincolante per la giurisdizione.Per il futuro quindi non è necessario più votare la decadenza,la decadenza non è più calendarizzabile dagli uffici di presidenza della camera e del senato,perche ha effetto immediato.La stessa immunità parlamentare non esiste più.Quando i magistrati chiedono l'autorizzazione a procedere non chiedono l'autorizzazione all'arresto che c'è in caso di sentenza definitiva senza che chiedano l'autorizzazione alla camera di appartenenza,ma chiedono l'autorizzazione ad intercettare o a perquisire il domicilio per rilevare elementi utili alle indagini
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Re: Bersani ci riprova

Messaggioda trilogy il 24/03/2017, 10:30

Un monocolore 5stelle con l'appoggio esterno di bersani e d'alema mi sembra un'ottima prospettiva. Sarà interessante vederli all'opera quando dovranno fare la riforma costituzionale per rendere possibile il referendum per l'uscita dall'euro. O quando le votazioni parlamentari verranno annullate perché Grillo non condivide il risultato. :mrgreen:
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Messaggioda pianogrande il 12/04/2017, 23:09

MDP e conferenza anti vaccini.

Comincio ad essere ben felice che sia avvenuta la "scissione"

http://www.repubblica.it/politica/2017/ ... P3-S1.8-T1

Mi sarei profondamente vergognato se una conferenza stampa anti vaccini (a Montecitorio; mica noccioline) fosse stata organizzata da qualcuno del PD.

In ogni caso, questi stanno cadendo sempre più in basso e adesso si mettono a scimmiottare i grillini anche sulle fandonie anti vaccini.

Se Bersani; capofila dell'ingrillimento (qualcuno usa la u ma io non mi permetto) di questo gruppo di disorientati dovesse tenere una conferenza sulle scie chimiche, non me la vorrei perdere a costo di pagarmi il viaggio e il biglietto di ingresso.
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Re: Bersani ci riprova

Messaggioda trilogy il 13/04/2017, 7:58

Visto l'andazzo il prossimo convegno lo faranno sul complotto delle scie chimiche :lol:
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Re: Bersani ci riprova

Messaggioda Robyn il 13/04/2017, 19:33

Bersani come farà ad andare d'accordo con i grillini che vogliono disintermediare i sindacati.I sindacati vanno senza ombra di dubbio modernizzati,per ex in Inghilterra non esistono affiliazioni ideologiche i sindacati sono organizzati per categorie le trade unions,anche se hanno sempre fatto riferimento al labour party.In merito a Bersani anche se non condivido i modi di demonizzazione che usa una parte del PD devo dire che che sù cose più diverse mi trovo in disaccordo
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