Ma in che mondo siamo?

Non so chi debba farsi carico di situazioni dolorose come questa: se l'azienda o il welfare.
Quello che è certo è che il senso di solitudine che una persona trattata in questo modo deve provare, è inaccettabile.
Quello che è certo è che il senso di solitudine che una persona trattata in questo modo deve provare, è inaccettabile.
Licenziato dopo trapianto,
alla Oerlikon i colleghi scioperano
Dopo l’operazione Antonio Forchione, 55 anni, era rimasto invalido. La lettera di licenziamento al ritorno in fabbrica dopo la malattia. L’operaio farà causa
di Redazione Online
La Oerlikon Graziano, azienda metalmeccanica di Rivoli (Torino), ha licenziato un operaio rientrato in fabbrica otto mesi dopo un trapianto al fegato. «Mi hanno fatto una visita e mi hanno dichiarato inabile, mi hanno costretto a tre settimane di ferie forzate e poi lunedì scorso mi è arrivata la lettera di licenziamento», racconta Antonio Forchione, 55 anni. L’operaio - 37 anni di lavoro alle spalle - farà causa all’azienda per ottenere un risarcimento. Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato subito uno sciopero di due ore su tutti i turni e hanno definito «inaccettabile» la decisione dell’azienda, leader nel campo della produzione di ingranaggi e componenti per la trasmissione. Allo studio c’è un’intera giornata di sciopero che dovrebbe coinvolgere anche gli altri stabilimenti piemontesi e il sito di Bari. È il terzo caso simile dopo quello di due delegati Fiom nelle fabbriche di Bari e di Sommariva Bosco. La Oerlikon Graziano ha circa 700 dipendenti a Rivoli, oltre 1.500 in Italia.
Il precedente
Non è la prima volta che l’azienda finisce sotto i riflettori per comportamenti anti-sindacali:qualche mese fa i dipendenti avevano contestato le «pause collettive»: nove minuti di interruzione del lavoro per utilizzare la toilette, fumare una sigaretta o bere un caffè. Momenti da «consumare» a gruppi, aveva disposto la direzione. Un operaio, militante sindacale, che aveva contestato il provvedimento era stato licenziato «per supposta sopravvenuta inidoneità fisica» dopo un intervento chirurgico, con relativo periodo di riposo per malattia. Una decisione che aveva colto di sorpresa colleghi e sindacato, che avevano parlato di una «ritorsione»
8 marzo 2017 (modifica il 8 marzo 2017 | 19:38)