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Siamo davvero un paese marcio? O impera Tafazzi?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Siamo davvero un paese marcio? O impera Tafazzi?

Messaggioda gabriele il 11/04/2017, 10:14

E' nato prima l'uovo o la gallina?
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Re: Siamo davvero un paese marcio? O impera Tafazzi?

Messaggioda pianogrande il 11/04/2017, 10:42

mariok ha scritto:A proposito di paese marcio....

Buongiorno
MATTIA FELTRI

Il Paese più ricco del mondo

Pubblicato il 07/04/2017
Ultima modifica il 07/04/2017 alle ore 06:52
MATTIA FELTRI

Di chi è la colpa se siamo ridotti così? Della politica, naturalmente. E perché in questo Paese non funziona nulla? Ma perché c’è la casta che si mangia tutto. Per quale motivo c’è disoccupazione, ci rubano il futuro e noi cittadini vogliamo un mondo migliore? Facile: perché non siamo ladroni come chi ci governa, e dunque avvampiamo d’indignazione. Bene, alle premesse necessarie per scampare alle accuse di collusione col potere farabutto manca di dire che va abolito ogni privilegio pensionistico per i parlamentari, ridotta la paga agli assenteisti d’aula e sospese le garanzie costituzionali per i sospettati di corruzione. Ma ora, se non spiace, si prova ad aggiungere un piccolo elemento d’analisi.


L’amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, ha raccontato in un’audizione alla Camera che 21 milioni di italiani, metà della popolazione adulta, ha debiti col fisco per 817 miliardi di euro. E, attenzione, è una somma che non ha nulla a che vedere coi 100-110 miliardi l’anno di reddito in nero: qui si tratta di evasione accertata dell’Irpef, dell’Iva, multe mai pagate e così via. Magari il numero in sé non dice molto, i numeri sono sempre aridi. Però 817 miliardi sono circa il quaranta per cento del nostro debito pubblico. Se ne recupererà, se va bene, un quarto e ci vorranno lustri. Però se domani mattina, per magia, lo Stato, cioè noi, riavesse i suoi 817 miliardi, ci eviteremmo la manovra finanziaria per almeno venticinque anni. Ecco, per dire che il futuro ce lo sgraffigniamo anche un po’ l’uno con l’altro.


La balla che il paese reale è tutto gente onestissima mentre il marcio sta tutto nella classe politica è la balla demagogica di base su cui si reggono tutte le altre panzane a cui (mi auguro) non crede nessuno ma tanti fanno finta di credere perché gli va bene così.

Siamo il paese dei furbi e 21 milioni di italiani che debbono soldi al fisco ma che non pagheranno che una minima parte esprimono praticamente tutto il paese.

Naturalmente, quando c'è da mettere rimedio a questo scandalo, l'unico problema è da che parte cominciare perché il santo protettore ce l'hanno tutti e i cattivi sono sempre gli altri.

Quelli che impazzano su FB con i proclami sulle pensioni d'oro e gli assenteisti e i banchieri (per carità, tutte rimostranze basate su fatti reali e continuati) dimenticano quando gli viene a casa l'idraulico o vanno dal carrozziere o altre prestazioni in nero o fanno una mancia per ottenere un diritto sacrosanto o votano per il politico più o meno locale che gli farà il favore o si incazzano come iene se chi critica si permette di criticare il suo partito o addirittura il politico di cui sopra.

La vita quotidiana è piena di questi esempi e quindi è marcio il paese.

Poi possiamo andare a vedere i motivi storici, sociali, psicologici, familiari, economici, religiosi, culturali, di costume, di folklore, di... ma il paese è marcio e nasconderlo porta al brillante risultato di farlo diventare ancora più marcio.
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Re: Siamo davvero un paese marcio? O impera Tafazzi?

Messaggioda gabriele il 11/04/2017, 11:30

pianogrande ha scritto:Siamo il paese dei furbi e 21 milioni di italiani che debbono soldi al fisco ma che non pagheranno che una minima parte esprimono praticamente tutto il paese.


Ah, ma per questo io adotterei l'obbligo forzato a lavori socialmente utili fino all'estinzione del debito. Di aiuole da sistemare, alberi da potare e spazzatura da raccogliere ce n'è a sufficienza anche per milioni di miliardi di euro...
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Re: Siamo davvero un paese marcio? O impera Tafazzi?

Messaggioda ranvit il 12/04/2017, 7:58

In pratica è la solita minchiata giornalistica, mettono dentro di tutto anche cio' che da tempo andava cancellato!
L'importante è fare caciara per dare da mangiare ai "boccaloni" 8-) :lol:

Ho letto da piu' parti come stanno realmente le cose, per esempio:

http://www.lanotiziagiornale.it/fisco-e ... -miliardi/
Dall’audizione emerge che il carico contabile residuo, affidato dai diversi enti creditori a Equitalia, dal 2000 al 2016, ammonta a 817 miliardi di euro e per oltre il 43% risulta difficilmente recuperabile. Una cifra, questa, che è calcolata al netto degli importi annullati con provvedimenti di sgravio in autotutela dagli stessi enti creditori in quanto ritenuto non dovuto dai contribuenti, Di questi 817 miliardi sono 147,4 i miliardi che dovrebbero versare soggetti falliti, 85 i miliardi che dovrebbero persone decedute e imprese cessate, 95 da nullatenenti, mentre per altri 30,4 miliardi la riscossione è stata sospesa per provvedimenti di autotutela emessi dagli enti creditori o sentenze dell’autorità giudiziaria. Oltre a questa somma, già immane di per sé, restano 459,2 miliardi di euro, di cui oltre il 75% (348,4 miliardi) si riferisce a contribuenti nei confronti dei quali l’Agente della riscossione ha provato senza risultati il recupero delle somme. Dall’audizione emergono anche altri 26,2 miliardi di pagamenti che sono stati già rateizzati.

Ruffini ha spiegato che “L’effettivo magazzino residuo su cui poter presumibilmente svolgere azioni di recupero si riduce quindi a 84,6 miliardi di euro (-0,3 mld di euro, rispetto al 2015), di cui circa 32,7 miliardi sono riferiti a posizioni non lavorabili per effetto delle norme citate a favore dei contribuenti. Pertanto, l’importo di 51,9 miliardi di euro rappresenta la quota sulla quale le azioni di recupero potranno ragionevolmente avere più efficacia”.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Siamo davvero un paese marcio? O impera Tafazzi?

Messaggioda mariok il 12/04/2017, 8:41

Di questi 817 miliardi sono 147,4 i miliardi che dovrebbero versare soggetti falliti, 85 i miliardi che dovrebbero persone decedute e imprese cessate, 95 da nullatenenti
Oltre a questa somma, già immane di per sé, restano 459,2 miliardi di euro, di cui oltre il 75% (348,4 miliardi) si riferisce a contribuenti nei confronti dei quali l’Agente della riscossione ha provato senza risultati il recupero delle somme.

Non capisco. Cosa vuol dimostrare l'articolo? Che solo 84,6 miliardi su 817 sarebbero dovuti?

Ma vogliamo scherzare? Ci vogliono far credere che i fallimenti, le imprese cessate, i nullatenenti ecc. sono tutti casuali e non i classici stratagemmi per non pagare i debiti?
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Re: Siamo davvero un paese marcio? O impera Tafazzi?

Messaggioda ranvit il 12/04/2017, 11:14

Ma vogliamo scherzare? Ci vogliono far credere che i fallimenti, le imprese cessate, i nullatenenti ecc. sono tutti casuali e non i classici stratagemmi per non pagare i debiti?


Non esattamente....il fatto è che se metti insieme i dati di 10 anni, ignorando l'evoluzione dei singoli casi, vengono fuori cifre astronomiche che non tengono conto della realtà. Un po' come quelle Banche o Aziende che continuano per anni a portare all'attivo crediti che si sa per certo che non incasseranno mai!
Regole di normale contabilità/finanza valide ovunque nel mondo.


Comunque per la tua gioia :D tieni conto che non sono neppure 84,6 ma " l’importo di 51,9 miliardi di euro rappresenta la quota sulla quale le azioni di recupero potranno ragionevolmente avere più efficacia”.
E, "avere efficacia" significa che se ne recuperi 5....ti va alla grande :lol: :lol:
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Re: Siamo davvero un paese marcio? O impera Tafazzi?

Messaggioda pianogrande il 12/04/2017, 13:07

Mi rifiuto di "prendere atto della realtà" che è un incomprensibile invito alla rassegnazione.

Ma che tristezza!

Possibile che dobbiamo sempre prenderle dai più furbi?
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Re: Siamo davvero un paese marcio? O impera Tafazzi?

Messaggioda trilogy il 12/04/2017, 16:45

Le banche italiane con la crisi hanno accumulato oltre 200 miliardi di crediti in sofferenza. Lo strano sarebbe che lo Stato non avesse accumulato crediti inesigibili. Tanto più che in quel calderone ci sono crediti per multe e risarcimenti in procedimenti giudiziari che data la loro entita nascono inesigibili. Per fare un esempio: gli autori della strage di bologna condannati a risarcire lo Stato per un miliardo di euro. O piccoli evasori con redditi da 30 mila euro e sanzioni da un milione. Non pagheranno mai. Poi hai tutti quei reati in cui l'oggetto è rubare soldi al fisco: frodi fiscali, frodi iva, contrabbando. Quelli sono soldi che non recuperi.
Poi la politica di "dissuasione" dello Stato basata su tassi da usura finisce per rendere impossibile il pagamento. Lo vedi con la rottamazione delle cartelle, hanno reso fattibile il pagamento e incassano miliardi.
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Re: Siamo davvero un paese marcio? O impera Tafazzi?

Messaggioda pianogrande il 12/04/2017, 18:22

Pensare che lo stato dovrebbe funzionare così bene da limitare il "recupero" a percentuali minime.

Lo stato è complice degli evasori con la sua inefficienza e la sua mostruosa burocrazia.

Esistono due categorie e non sono quelle semplicistiche e demagogiche degli onesti e dei disonesti.

Prima di queste ci sono i controllati e i non controllati.

I controllati sono quelli con trattenuta alla fonte e proprietà alla luce del sole.

I non controllati vanno da chi non rilascia fattura o ricevuta (complice anche chi paga) ai geni dei bilanci truccati e dell'elusione.

Lo stato?
La politica?

Tira a campare con questi favoritismi più o meno palesi e gestisce il consenso elettorale anche su questo.

Panorama desolante e che dovrebbe dividere il paese in due (direi roba da guerra civile) ma che invece non eccita gli animi come possono farlo un uomo solo al comando o una riforma coraggiosa o un'opera pubblica strategica.
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