da mariok il 23/02/2017, 15:28
Taxi, via i limiti per Uber e Ncc ma obbligo di licenze territoriali
Oggi via libera al Milleproroghe con l'emendamento che sospende le norme restrittive per gli autisti. Ma presto verrà superato, nel giro di 30 giorni il governo si è impegnato a un decreto di riordino del settore: si prospettano autorizzazioni su base regionale, rimane il divieto a UberPop
di ROSARIA AMATO
23 febbraio 2017
Taxi, via i limiti per Uber e Ncc ma obbligo di licenze territorialiROMA - Via libera al Milleproroghe oggi alla Camera, con il contestatissimo emendamento Lanzillotta sul trasporto. Ma il governo si è impegnato a pubblicare entro trenta giorni la legge di riordino sul settore. Licenza territoriale per Uber e i noleggiatori ma via l'obbligo di rientrare nella rimessa ogni volta che si finisce conclude un servizio, lotta agli autisti abusivi e conferma del divieto per UberPop, maggiore regolamentazione delle piattaforme online: sono i cardini del decreto che dovrebbe finalmente regolare il trasporto auto. Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha promesso ai tassisti che le nuove norme verranno discusse con tutte le parti interessate.
Un provvedimento atteso dal 2009, da quando cioè la legge 27/02/2009 n.14 interviene modificando la vecchia legge sul trasporto, la 21/92, con norme draconiane sul noleggio con conducente: obbligo di "stazionamento" solo all'interno delle rimesse o "presso i pontili di attracco", all'interno dello stesso Comune che ha emesso la licenza, con sanzioni molto dure che vanno dalla sospensione della licenza alla cancellazione dal ruolo. Norme così dure da non essere mai applicate: in realtà il contestatissimo emendamento proposto dalla senatrice Linda Lanzillotta (Pd), che sospende l'efficacia di questa norma che limita l'operatività degli Ncc (e adesso anche di Uber, visto che in Italia Uber è soggetto alla medesima regolamentazione) è l'ennesimo di una lunga serie, avviata a pochi giorni dall'entrata in vigore della legge 14/2009, che pertanto non è mai stata applicata. Nel 2009 sono intervenute quattro proroghe, tre nel 2010, poi si è passati più saggiamente alle proroghe annuali, per lo più inserite nei precedenti "Milleproroghe".
E così si è fatto anche quest'anno. Solo che questa proroga dovrebbe essere ultima, perché il governo si è impegnato, per fermare i tassisti inferociti, a promulgare finalmente la legge di riordino del settore. Che però non sarà, e non può essere, quella sperata dai tassisti, cioè quella che limita fortemente i noleggiatori e Uber. UberPop in Italia è vietato: i privati non possono improvvisarsi tassisti, come avviene in altri Paesi. Possono lavorare come autisti Uber solo gli autisti con licenza di noleggio con conducente: l'unica differenza rispetto ai vecchi Ncc è che le prenotazioni vanno fatte sull'App di Uber, da scaricare sugli smartphone. E che Uber ha le sue tariffe, non si paga in contanti ma solo con carta di credito e PayPal. Per il resto, gli autisti di Uber devono avere oltre alla licenza Ncc la patente KB.
Il divieto per UberPop rimarrà. Ma per il resto è assurdo e anacronistico pensare che gli autisti di Uber e gli Ncc debbano rientrare in rimessa e non possano sostare ovunque. Quindi quest'obbligo cadrà definitivamente, anche se ci sarà un vincolo territoriale, più ampio però, magari di carattere regionale: è possibile che dunque il potere di rilasciare le autorizzazioni passi dai Comuni alle Regioni. Ed è possibile che il governo intervenga anche sulle piattaforme, imponendo maggiore trasparenza sulle tariffe.
E' da vedere come però si riuscirà a mettere a punto il decreto nei tempi prescritti. Non potrà più essere un decreto legislativo collegato al disegno di Legge sulla Concorrenza, in Parlamento ormai da due anni. Una norma del ddl delega il governo a emanare un decreto di riordino delle norme sui trasporti. Ma la certezza, più che il rischio, è che il ddl Concorrenza arrivi troppo tardi: dopo un lungo periodo di stasi è stato finalmente calendarizzato al Senato, dovrebbe andare in Aula tra il 7 e il 9 marzo. Ma poi dovrebbe anche tornare alla Camera per l'approvazione definitiva del nuovo testo:
si rischia di fare tardi. Altrimenti si dovrebbe pensare a un provvedimento ad hoc. Delrio in questi giorni è stato un po' vago sulla questione, parlando genericamente di un decreto che verrà anche discusso con i rappresentanti delle categorie interessate, dai tassisti a Uber.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville