Vaciago: "Lo spread? E' un termometro della tensione, ma non è un livello drammatico"Vaciago: "Lo spread? E' un termometro della tensione, ma non è un livello drammatico"
L'economista Giacomo Vaciago
L'economista della Cattolica rassicura: "Anche nel 2011 era solo frutto del panico sulla tenuta del Paese. Ora riflette tutti i problemi irrisolti della vecchia Europa"
di VALENTINA CONTE
ROMA - "Non vedo conseguenze immediate sul risparmio degli italiani e sui conti pubblici", chiarisce subito Giacomo Vaciago, economista e docente alla Cattolica di Milano. "Per fortuna entrambi si muovono su binari robusti".
Eppure professore la risalita dello spread ai livelli del 2014 fa pensare. Sbagliato temere?
"E' un termometro della tensione. Quando c'è un problema, il vecchio caro spread lo misura. S
ono saliti un po' tutti, quello francese più del nostro. Ma il punto è un altro: perché lo spread cresce? Perché ci sono problemi irrisolti in Europa, a partire dal sistema bancario e dalle politiche fiscali. E il primo è la carenza di visione strategica complessiva".
Ora si parla di Europa a due velocità. Non basta?
"No, perché nessuno spiega cosa vuol dire. Non illudiamoci che sia semplice realizzare un nucleo forte di paesi e l'altro satellite. E' piuttosto vero il contrario. Procedere a velocità diseguale non è una scorciatoia, ma un impegno più costoso di quello che immaginiamo. Perché hai tanti sbocchi e occorre stabilire condizioni ancora più precise sulla strada dell'integrazione".
Quali conseguenze di uno spread a 200 su risparmi e conti pubblici?
"Nessuna nell'immediato: i livelli attuali non sono drammatici. Il risparmiatore italiano è un animale paziente, affezionato alle sue posizioni e per fortuna non le cambia velocemente. Anche durante la bufera del 2011, la massa del risparmio non si è spostata. Allora era soprattutto panico sulla tenuta del Paese. Ora basta Le Pen, Salvini o Grillo. Che si aggiungono a tutti i nodi dell'Unione europea incompiuta. Gli speculatori cercano di guadagnare con gli arbitraggi. E nel dubbio comprano tedesco. Lo fai con le auto, lo fai con i titoli. E così il differenziale con i bond italiani si amplia".
Come se ne esce?
"O l'Europa è in grado di reagire unita o ognuno va per sé, come accade ora con l'Europa a 'enne' velocità. Proprio quello che Trump ci chiede. E che non dovremmo essere".http://www.repubblica.it/economia/2017/ ... ef=HREC1-1