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I vitalizi non esistono più

Inviato:
01/02/2017, 21:44
da Robyn
I vitalizi non ci sono più perche sono stati parificati alla normale pensione.I deputati ogni mese versano contributi proporzionali all'indennità ricevuta e questi contributi versati non danno un vitalizio a parte ma si sommano ai contributi versati quando non si era parlamentari e si svolgeva un'altra attività.Quindi a fine legislatura non c'è il vitalizio ma il trattamento previdenziale complessivo si percepisce alla maturazione dei requisiti pensionistici cioè a 65 anni.Le frazioni di anno che non superano sei mesi e un giorno non sono calcolate come anno intero e per essere tali devono superarle se si interrompe prima la legislatura.Quindi la propaganda sui vitalizzi delegittima sì il parlamento e apre spazi al populismo alla demagogia e all'antipolitica perche questo privilegio a quanto pare non c'è più
Re: I vitalizi non esistono più

Inviato:
01/02/2017, 22:12
da mariok
Complimenti.
Hai approvato, evidentemente questa notte, il disegno di legge a prima firma Richetti ”Disposizioni in materia di abolizione dei vitalizi e nuova disciplina dei trattamenti pensionistici dei membri del Parlamento e dei consiglieri regionali” che giace in parlamento dal luglio del 2015.
Re: I vitalizi non esistono più

Inviato:
01/02/2017, 22:25
da Robyn
ma c'è dell'altro cioè eliminare le frazioni di anno cioè se si fa un'anno e 7 mesi di legislatura non si hanno 24 mesi di contributi ma 19 mesi di contributi.Quindi se si fanno 4 anni e 7 mesi non sono calcolati come 60 mesi di contributi ma come 55 mesi contributi.Poi c'è un'altra cosa da eliminare cioè di scalare di un'anno l'anticipo dell'età pensionabile se si fà più di una legislatura sempre percepibile non al di sotto dei sessanta anni.L'età in cui si percepisce il trattamento previdenziale dovrebbe essere sempre a 65 anni tranne che si decida per la flessibilità e uscire prima dei 65 anni ma in questo caso il trattamento è più basso oppure si fanno l'Ape maia.Figuriamoci se i parlamentari vogliono arrivare a fine legislatura per non perdere la frazione di anno