da Robyn il 26/12/2016, 17:34
Grillo nella sua pagina web ammira la povertà.Quando si era poveri si riusciva a distinguere il lino dalla seta che compravi.Grillo e quelli che propongono la decrescita felice non capiscono che l'individuo non può essere costretto a vivere solo del necessario ha bisogno di libertà ed il mercato che non può essere un'ideologia e che ha i suoi limiti in quando non contrasti con altre libertà tende a soddisfare queste libertà il consumismo sfrenato non c'entra nulla.La libertà è prendere un'aereo,andare qualche volta in discoteca permettersi di mandare i figli all'università.Nel XXI secolo però cambiano alcuni paradigmi ad ex bisogna costruire una crescita compatibile con l'ambiente ed una ricchezza che sia accessibile a tutti ,ad ex sviluppando il solare,il fotovoltaico,la raccolta differenziata,l'utilizzo del materiale biodegradabile,la vettura a idrogeno il recupero di spazi di verde rinverdendo con pini,abeti,cipressi e faggi.In quest'ambito non tutti avrebbero lo stesso livello di ricchezza ma a tutti dovrebbero essere garantiti uguali nastri di partenza,certo si possono diminuire i dislivelli di ricchezza il famoso contrasto alle disuguaglianze ma se tutti fossero uguali non ci sarebbe più meritocrazia.Garantire gli stessi nastri di partenza è permettere a chiunque di partire dal livello più basso che deve garantire libertà fino ad arrivare a quello più alto.La domanda è di chi è l'idea di questa decrescita felice?dei ricchi?delle elitè finanziare?di JP Morgan?
Locke la democrazia è fatta di molte persone