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Ma che giustizia è?

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Re: Ma che giustizia è?

Messaggioda mariok il 07/02/2017, 20:44

Stavo per postarlo anch'io. Ma leggendo meglio ho notato che si parla dell'accusa di associazione mafiosa.

Restano in piedi, come nel caso di Alemanno, le accuse di corruzione e turbativa d'asta.

Oggi Alemanno ha fatto la solita dichiarazione sdegnata contro il fango di cui sarebbe stato vittima. Sorvolando sul fatto che essere rinviato a giudizio per corruzione non è proprio una cosa edificante.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Ma che giustizia è?

Messaggioda trilogy il 07/02/2017, 22:38

mariok ha scritto:Stavo per postarlo anch'io. Ma leggendo meglio ho notato che si parla dell'accusa di associazione mafiosa.

Restano in piedi, come nel caso di Alemanno, le accuse di corruzione e turbativa d'asta.

Oggi Alemanno ha fatto la solita dichiarazione sdegnata contro il fango di cui sarebbe stato vittima. Sorvolando sul fatto che essere rinviato a giudizio per corruzione non è proprio una cosa edificante.


Che cadano le accuse di associazione mafiosa è un fatto rilevante. La notizia di "mafia capitale", aveva fatto il giro del mondo, la coppia Grillo & Casaleggio associati ha stravinto le elezioni cavalcando questa inchiesta. Non è un cambio di rotta da poco.
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Re: Ma che giustizia è?

Messaggioda trilogy il 08/02/2017, 21:57

Ma qualcuno crede veramente che possano aver trovato dei pezzetti di carta buttati nel cassonetto, passati al compattatore, mescolati a migliaia di tonnellate di rifiuti in una discarica romana.
Siamo seri.... :mrgreen:

[..]Incontrava gente nel suo ufficio per parlare di affari e appalti. Poi ad un certo punto abbassava il tono della voce e scriveva iniziali e cifre su alcuni pezzetti di carta. Pizzini che venivano subito distrutti e buttati nell’immondizia. Da lì finivano nei cassonetti della spazzatura e quindi in una discarica comunale di Roma. Ed è proprio tra i rifiuti di quella discarica capitolina che gli investigatori hanno trovato quello una sorta di diario delle tangenti di Alfredo Romeo.[..]

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02 ... e/3376932/
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Re: Ma che giustizia è?

Messaggioda pianogrande il 08/02/2017, 22:46

Erano evidentemente "rifiuti della discarica capitolina" di cui non si può rivelare l'identità.
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Re: Ma che giustizia è?

Messaggioda mariok il 21/02/2017, 13:18

Processo dura 20 anni, lo stupro è prescritto. Il giudice: "Chiedo scusa alla vittima"

Cade l'accusa per l'uomo che abusò della figlia della convivente. In Appello tutto si è arenato. Il ministro Orlando manda gli ispettori

di SARAH MARTINENGHI

TORINO - "Questo è un caso in cui bisogna chiedere scusa al popolo italiano". Con queste parole, la giudice della Corte d'Appello Paola Dezani, ieri mattina, ha emesso la sentenza più difficile da pronunciare. Ha dovuto prosciogliere il violentatore di una bambina, condannato in primo grado a 12 anni di carcere dal tribunale di Alessandria, perché è trascorso troppo tempo dai fatti contestati: vent'anni. Tutto prescritto. La bambina di allora oggi ha 27 anni. All'epoca dei fatti ne aveva sette.

Dall'aula l'hanno chiamata per chiederle se volesse presentarsi al processo, iniziato nel 1997, in cui era parte offesa. Ma lei si è rifiutata: "Voglio solo dimenticare". Il procedimento è rimasto per nove anni appeso nelle maglie di una giustizia troppo lenta. Lo ammette senza mezzi termini il presidente della corte d'Appello Arturo Soprano: "Si deve avere il coraggio di elogiarsi, ma anche quello di ammettere gli errori. Questa è un'ingiustizia per tutti, in cui la vittima è stata violentata due volte, la prima dal suo orco, la seconda dal sistema".

In aula, a sostenere l'accusa della procura generale, è sceso l'avvocato generale Giorgio Vitari. "Ha espresso lui per primo il rammarico della procura generale per i lunghi tempi trascorsi - spiega il procuratore generale, Francesco Saluzzo - Questo procedimento è ora oggetto della valutazione mia e del presidente della Corte d'Appello. È durato troppo in primo grado, dal 1997 al 2007. Poi ha atteso per nove anni di essere fissato in secondo".

La storia riguarda una bambina violentata ripetutamente dal convivente della madre. La piccola, trovata per strada in condizioni precarie, era stata portata in ospedale, dove le avevano riscontrato traumi da abusi e addirittura infezioni sessualmente trasmesse. La madre si allontanava da casa per andare a lavorare e l'affidava alle cure del compagno.

Il procedimento alla procura di Alessandria parte con l'accusa di maltrattamenti e violenza sessuale. In udienza preliminare viene però chiesta l'archiviazione per parte delle accuse e l'uomo riceve una prima condanna, ma solo per maltrattamenti. Contemporaneamente, il giudice dispone il rinvio degli atti in procura perché si proceda anche per violenza sessuale. Nel frattempo, però, sono già trascorsi anni. L'inchiesta torna in primo grado e, dopo un anno, viene emessa la condanna nei confronti dell'orco: 12 anni di carcere.

Da Alessandria gli atti rimbalzano a Torino per il secondo grado. Ma incredibilmente il procedimento resta fermo per nove anni in attesa di essere fissato. Finché, nel 2016, il presidente della corte d'Appello Arturo Soprano, allarmato per l'eccessiva lentezza di troppi procedimenti, decide di fare un cambiamento nell'assegnazione dei fascicoli. "Ho tolto dalla seconda sezione della corte d'Appello circa mille processi, tra cui questo, e li ho ridistribuiti su altre tre sezioni. Ognuna ha avuto circa 300 processi tutti del 2006, 2007 e del 2011. Rappresentavano il cronico arretrato che si era accumulato", spiega. La prima sezione ha avuto tra le mani per un anno il caso iniziato nel 1997. E l'udienza si è svolta solo ieri. "Ormai, però, era intervenuta la prescrizione".

Un altro errore si è aggiunto alla catena di intoppi giudiziari: per sbaglio è stata contestata all'imputato una recidiva che non esisteva, il che avrebbe accorciato ulteriormente
la sopravvivenza della condanna. I giudici, ascoltate le scuse della procura generale, si sono chiusi a lungo in camera di consiglio. Forse nella speranza di trovare un'ancora di salvezza. Alla fine, però, ha vinto il tempo.

Sulla vicenda è anche intervenuto il ministro della giustizia Andrea Orlando che ha deciso di mandare gli ispettori di via Arenula per svolgere accertamenti preliminari in merito al processo, caduto in prescrizione.
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Pasticcio allucinante

Messaggioda pianogrande il 13/03/2017, 13:54

Bimba tolta ai genitori e data in adozione in base ad una accusa risultata infondata viene lasciata alla coppia adottiva e non restituita ai genitori naturali.

http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... P2-S1.8-T1

La sentenza basata assurdamente sul principio che ormai la frittata è fatta.
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Re: Pasticcio allucinante

Messaggioda gabriele il 13/03/2017, 14:25

pianogrande ha scritto:
La sentenza basata assurdamente sul principio che ormai la frittata è fatta.


Sentenza? Dove la leggi?
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Re: Pasticcio allucinante

Messaggioda pianogrande il 13/03/2017, 18:45

gabriele ha scritto:
pianogrande ha scritto:
La sentenza basata assurdamente sul principio che ormai la frittata è fatta.


Sentenza? Dove la leggi?


"I giudici hanno respinto il ricorso presentato dalla coppia: la bambina contesa, dunque, resterà con la famiglia adottiva. È stata accolta la tesi del procuratore speciale della piccola che, tre settimane fa, aveva chiesto ai giudici della Corte d'appello di Torino di confermare la sentenza di adottabilità, e chiudere così questo doloroso capitolo giudiziario aperto nel 2010: non si può, in sostanza, ricucire il cordone ombelicale reciso dalla giustizia tra Luigi Deambrosis, Gabriella Carsano e la loro bambina, che non può essere restituita alla famiglia naturale perché "ormai l'abbandono fa parte della sua storia, anche senza che la coppia ne abbia colpa"."

Questo "leggo" nell'articolo.

Siccome qui non siamo tra azzeccagarbugli ma tra normali cittadini, non capisco la tua domanda; a meno che non contenga una ironia che non colgo.
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Re: Pasticcio allucinante

Messaggioda gabriele il 13/03/2017, 20:30

pianogrande ha scritto:
gabriele ha scritto:
pianogrande ha scritto:
La sentenza basata assurdamente sul principio che ormai la frittata è fatta.


Sentenza? Dove la leggi?


"I giudici hanno respinto il ricorso presentato dalla coppia: la bambina contesa, dunque, resterà con la famiglia adottiva. È stata accolta la tesi del procuratore speciale della piccola che, tre settimane fa, aveva chiesto ai giudici della Corte d'appello di Torino di confermare la sentenza di adottabilità, e chiudere così questo doloroso capitolo giudiziario aperto nel 2010: non si può, in sostanza, ricucire il cordone ombelicale reciso dalla giustizia tra Luigi Deambrosis, Gabriella Carsano e la loro bambina, che non può essere restituita alla famiglia naturale perché "ormai l'abbandono fa parte della sua storia, anche senza che la coppia ne abbia colpa"."

Questo "leggo" nell'articolo.

Siccome qui non siamo tra azzeccagarbugli ma tra normali cittadini, non capisco la tua domanda; a meno che non contenga una ironia che non colgo.


La mia domanda è: "siamo proprio sicuri che il sunto della sentenza sia un vero sunto e non invece la solita menata dei giornali che pur di vendere son capaci a dire tutto e il contrario di tutto?"

Prima di esprimermi, voglio leggere la sentenza e poi le motivazioni
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Re: Ma che giustizia è?

Messaggioda trilogy il 13/03/2017, 21:57

Però le ricostruzioni dei vari giornali coincidono, ed è plausibile con la tradizione della giurisprudenza che privilegia la tutela del minore. Certo in questo caso all'origine di tutto c'è un errore o addirittura un abuso di diritto e qualcuno dovrebbe risponderne.
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