Ero tra quelli nettamente contrari al ponte sullo stretto.
Quando ho visto quanto sono vicine le due coste, mi sono chiesto perché in questo paese bisogna sempre dire di no ad opere che sembrerebbe logico realizzare.
L'utilità mi sembra evidente: ormai la Sa-Rc è abbastanza scorrevole (ho incontrato un solo cantiere per un nuovo tunnel, ma che comunque non intralcia la circolazione) e lo stretto è un collo di bottiglia, non tanto per il tempo di attraversamento (appena 10 minuti) ma per le operazioni di imbarco e sbarco, aggravate dal fatto che si arriva nel traffico congestionato di Messina.
Non sono in grado di valutare i rischi ed i costi del progetto, ma un suo rilancio mi sembrerebbe una buona cosa, ovviamente se ci sarà il necessario impegno per tener fuori la mafia.
Renzi rilancia il Ponte sullo Stretto di Messina: “Può creare 100mila posti”
27/09/2016
«Finita la parte delle riforme, si può tornare a progettare il futuro». E’ il messaggio lanciato da Matteo Renzi dal palco della Triennale, in occasione dell’inaugurazione della mostra per i 110 anni di Salini Impregilo. Per farlo, ha spiegato Renzi, occorre che «le amministrazioni locali che tornino a mettere i propri uffici tecnici in condizione di funzionare e di fare progetti, dalle scuole alle strade», oltre a «un lavoro di burocrazia semplificata, per permettere ai cantieri che sono pronti a partire di essere finalmente sbloccati» e a «una gigantesca operazione di infrastrutturazione della banda larga». Quarta condizione, ha concluso Renzi citando la Napoli-Bari-Lecce e la Napoli-Palermo: «Concludiamo la grande infrastrutturazione di grandi opere».
E fra queste il Premier pensa anche al Ponte sullo Stretto di Messina. Noi siamo pronti. Se voi siete nelle condizioni di portare le carte e sistemare ciò che è fermo da dieci anni, noi sblocchiamo» ha detto. Rivolgendosi a Pietro Salini, Renzi lancia la sua «sfida», cioè «completare il grande progetto di quella che Delrio chiama la Napoli-Palermo, per non dire Ponte sullo Stretto».
Secondo il Premier, una grande opera infrastrutturale come quella che collega Napoli a Palermo non solo deve solo portare «posti di lavoro, 100mila posti di lavoro», ma «che sia utile, per tornare ad avere una Sicilia più vicina e raggiungibile e per togliere la Calabria dal suo isolamento. La mia - dice ancora - è una sfida in positivo».