da mariok il 19/09/2016, 11:42
Come in tutte le cose, occorre un minimo di ragionevolezza: ragionare per proclami è un approccio ideologico che in alcuni casi può risultare aberrante.
La precisazione, che l'articolo non contiene (giusta anche l'osservazione di pianogrande sulla data), mi sembrerebbe ragionevole.
Mi sembra infatti irragionevole pensare che tutti i disoccupati d'Europa si trasferiscano nei paesi con welfare più generoso non per lavorare, studiare o per altri motivi analoghi, ma per farsi mantenere.
Il paragone del cittadino di Palermo che si trasferisce a Milano non regge: i conti del sostegno al reddito sono nazionali, non europei. Anche qui da noi se mi sposto dalla Campania alla Lombardia per curarmi i relativi costi vengono compensati tra le due regioni.
Quindi, o bisognerebbe avere un bilancio europeo per l'assistenza (ma ciò presupporrebbe uno stato federale) o i costi dovrebbero essere ribaltati allo stato di provenienza; in caso diverso è inevitabile che ci sia una qualche forma di limitazione anche se in contrasto con il principio della libera circolazione.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville