Le organizzazioni no-profit di cui sono socio veramente operano da decenni in contesti politici e normativi molto variegati: ad esempio nonostante il malgoverno Moratti della città di Milano, tagli consistenti nella realtà meneghina si sono avuti anche durante il mandato di Pisapia: in parte sono rientrati dopo una nostra protesta, in parte sono risultati inevitabili a fronte della mancanza di trasferimenti dallo stato e della soppressione della provincia, che si è ripercossa sulla formazione per disabili e sulla comunità per bambini 0-3 anni, un'ottima struttura ormai ridotta al lumicino.
Tutti tendono a fare demagogia, per cui ci si fa vedere con gli anziani per i centri e i quartieri, visto che ormai sono il corpo elettorale più consistente, i disabili tendono ad essere compatti con famiglie e associazioni e ogni tanto vengono ascoltati anche loro, ma su minori e psichiatrici ogni anno si assiste a una diminuzione di risorse, sia locali che centrali.
Ranvit pensi che di fronte a questi fenomeni ci spaventi un cambio di giunta o di governo? Qui siamo in guerra, oramai.

E Renzi, con la proposta della pensione di invalidità nell'ISEE dei disabili, ha superato un limite che nemmeno il peggior governo Berlusconi...

Comunque, se non te ne fossi accorto, il rottamatore col lanciafiamme verrà fatto fuori da destra, non da sinistra.