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Finalmente un'analisi realistica dei risultati del voto!

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Finalmente un'analisi realistica dei risultati del voto!

Messaggioda ranvit il 07/06/2016, 7:36

Scusi, chi ha fatto palo?
Non c’è un vincitore, non c’è uno sconfitto, non c’è un allarme affluenza, non c’è boom a 5 stelle, non si è imposto alcun modello Le Pen, non esiste un mondo possibile a sinistra del Pd. Ma uno schema c’è. Lezioni dal voto
di Claudio Cerasa | 07 Giugno 2016 ore 06:15

I risultati delle elezioni comunali si possono commentare utilizzando i punti di osservazione più creativi a seconda di ciò che si vuole dimostrare, ma comunque lo si voglia utilizzare il voto di domenica scorsa ci dice che non c’è un vero vincitore, che non c’è un vero sconfitto, che non c’è un allarme affluenza (62 per cento, 67 cinque anni fa ai tempi del dàgli al Cav.), che non c’è un boom del 5 stelle, che non c’è un voto sistematico contro Renzi, che non si è imposto alcun modello Le Pen, che non esiste un mondo possibile alla sinistra del Pd e che salvo alcuni casi particolari il centrosinistra e il centrodestra, laddove non hanno vinto al primo turno, sono arrivati quasi sempre al ballottaggio (sedici volte i primi, dodici volte i secondi), al contrario del Movimento 5 stelle che su venticinque comuni capoluogo è arrivato fino in fondo appena tre volte (è al ballottaggio a Torino, a Roma, a Carbonia). A parte le quantità (Raggi più del previsto a Roma, Fassino meno del previsto a Torino, Merola meno del previsto a Bologna, Parisi più del previsto a Milano) non ci sono state sorprese di scenario, si dice così, e cercare a tutti i costi un filo comune che leghi i risultati dei vari partiti è impossibile e forse non ha neanche senso.
l Pd ha dei problemi, lo ha riconosciuto anche Renzi, ma a parte Napoli se la gioca in tutte le grandi città (a Milano, Torino e Bologna parte in vantaggio ed è favorito) e se la gioca persino a Roma dove la differenza di voti tra la candidata grillina (Raggi) e il candidato del centrosinistra (Giachetti) è di 130 mila voti, più o meno lo stesso numero di voti (141 mila voti) ottenuti da Marchini (che al ballottaggio sosterrà Giachetti e il Cav. ieri non ha invitato a votare Raggi ma ha detto che voterà scheda bianca) e poco più dello scarto registrato nel 2008 al primo turno tra Francesco Rutelli e Gianni Alemanno (Rutelli fu in vantaggio di 84 mila voti, poi al ballottaggio Alemanno recuperò 180 mila voti e vinse le elezioni). Uno scarto ancora minore è quello che si trova a Milano, dove Sala arriva al ballottaggio forte di appena 4.938 voti di vantaggio su Parisi, e se proprio dobbiamo trovare al voto locale una chiave di lettura nazionale bisogna partire da qui. Milano ci dice infatti che in una città particolarmente in salute i movimenti e i partiti anti sistema fanno fatica (i 5 stelle sono al 10 per cento, la Lega è al 12 per cento ed è stata doppiata da un partito che non esiste più e si chiama Forza Italia). Ma ci dice anche che il modello del candidato trasversale (lo è Parisi, che da posizioni di centrodestra sorride al centrosinistra, e lo è Sala, che da posizioni di centrosinistra sorride al centrodestra) vale l’83 per cento di Milano e che le elezioni si vincono con programmi di governo, provando a conquistare il centro dell’elettorato, e non scopiazzando il Movimento 5 stelle (come ha provato a fare senza risultati la Lega nord, andata così così a Milano, andata male a Torino, dove ottiene il 5,8, e andata ancora peggio a Roma, dove si è fermata al 2,7). Chi non accetta questa logica finisce male – vale anche per Meloni a Roma. E per quanto la minoranza del Pd provi a impostare la sua battaglia congressuale (“dobbiamo guardare a sinistra!”, opponendosi al modello del Partito della nazione per via del risultato ottenuto a Napoli dal Pd sostenuto da Verdini, ma senza rendersi conto che a Napoli il Pd ha perso perché non ha saputo fare opposizione per cinque anni), anche gli avversari interni di Renzi non possono non essersi resi conto che il turno di domenica segna la fine prematura di ogni progetto alternativo che si ponga alla sinistra del Pd (4,7 per cento di Fassina a Roma, 3,7 per cento di Airaudo a Torino, Podemos uguale Perdemos).
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Finalmente un'analisi realistica dei risultati del voto!

Messaggioda mariok il 07/06/2016, 8:54

Gramellini ha scritto:Il Terzo Stato degli esclusi e dei penalizzati dalla globalizzazione rivolge la propria rabbia contro i detentori del potere e la traduce in disgusto. Ieri una lettrice mi ha scritto: «Smettetela di intervistare i famosi, non hanno nulla di interessante da dirci. Intervistate i poveri cristi che si arrabattano per arrivare a fine mese»


Il problema è appunto avere qualcosa di interessante da dire, a meno di non voler raccontare le frottole che "gli esclusi ed i penalizzati dalla globalizzazione" si vogliono sentir dire.

Parioli Democratico (PD)

07/06/2016
MASSIMO GRAMELLINI

Vista dall’alto, la mappa elettorale di Roma è un mare grillino in tempesta che circonda una zattera rosé: il centro storico e i Parioli sono gli unici due municipi dell’immensa capitale in cui ha prevalso il Pd. Una foto epocale. Il partito della fu-sinistra che sfonda solo nei quartieri dove vivono i ricchi e i turisti, mentre non trova più le parole per comunicare con la nuova plebe del pubblico impiego e del piccolo cabotaggio, così come a Torino fatica a placare le ansie del ceto medio impoverito. (Va un po’ meglio a Milano, città di commercianti inclini alla moderazione per necessità di mestiere).

Con tutti i suoi immani difetti, il Pd rimane l’unica comunità politica che vanti ancora uno straccio di classe dirigente. Non si può negare che i Fassino e i Giachetti, rispettivamente cresciuti alla grande scuola di Berlinguer e Pannella, siano più preparati e affidabili delle loro rivali a Cinquestelle. Una delle quali, la Raggi, non brilla neppure per simpatia. Ma l’aria che tira è quella del 1789. Il Terzo Stato degli esclusi e dei penalizzati dalla globalizzazione rivolge la propria rabbia contro i detentori del potere e la traduce in disgusto. Ieri una lettrice mi ha scritto: «Smettetela di intervistare i famosi, non hanno nulla di interessante da dirci. Intervistate i poveri cristi che si arrabattano per arrivare a fine mese». Lo spirito del tempo è questo. Una classe dirigente che non ha più contatti con le periferie dell’esistenza smette di essere élite e diventa aristocrazia. Ciò che la conduce alla distruzione è che non se ne rende nemmeno conto.
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Re: Finalmente un'analisi realistica dei risultati del voto!

Messaggioda Robyn il 07/06/2016, 10:34

La destra di Giorgia Meloni a Roma sembra essere la destra del futuro in piccolo in Italia a meno che non sia un'illusione cioè dire avevamo fatto male i conti e se abbandona e mette da parte i residui bellici.Penso che non sia possibile il paragone con la Le Pen in Francia.Il nostro paese ha bisogno nell'alternanza di una destra che abbia a cuore e come riferimento la democrazia che rinnega il fascismo non di una destra berlusconiana che demolisce tutto e che ha fallito
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: Finalmente un'analisi realistica dei risultati del voto!

Messaggioda pianogrande il 07/06/2016, 11:25

Insomma, una presa d'atto che (nonostante la rabbia e il disgusto di tantissima gente) alla fine niente cambia.

Non è una notizia tranquillizzante come qualcuno potrebbe pensare in un primo momento.

E' una bruttissima notizia perché significa che la politica non è più rappresentativa o che la gente (almeno la gente che ancora vota), al di là delle chiacchiere, preferisce questo stato di cose.
Insomma, il paese dorme ma la situazione non è tranquilla ma nessuno si decide a fare la prima mossa.

L'unico fatto davvero nuovo sono i 5 stelle a Roma.

Ma porteranno davvero delle novità o solo l'ennesima certificazione che cambiare è impossibile?

Questa è la domanda delle domande; a questo punto: ma è possibile cambiare?

Sembrerebbe di no.
Non attraverso questa classe politica e questo popolo dalla cultura sempre più irrilevante.
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Re: Finalmente un'analisi realistica dei risultati del voto!

Messaggioda gabriele il 07/06/2016, 13:20

Io resto nella reatà.

Come disse Vujadin Boškov: rigore è quando arbitro dà!

Conclusi i ballottaggi si potranno fare analisi fin quando si vuole. Ora come ora, si discute di metadati
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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Re: Finalmente un'analisi realistica dei risultati del voto!

Messaggioda pianogrande il 07/06/2016, 16:26

gabriele ha scritto:Io resto nella reatà.

Come disse Vujadin Boškov: rigore è quando arbitro dà!

Conclusi i ballottaggi si potranno fare analisi fin quando si vuole. Ora come ora, si discute di metadati


Bella questa della realtà.

Da qui ai ballottaggi di "analisi" se ne faranno eccome.
Nelle segreterie e nei corridoi e perfino in altre stanze meno profumate e sui marciapiedi e in qualche ristorante etc. etc. si faranno analisi e accordi, analisi e apparentamenti, analisi e patti di spartizione, analisi e.... naturalmente però, ognuno può ritagliarsi la "realtà" che più gli piace.
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Re: Finalmente un'analisi realistica dei risultati del voto!

Messaggioda flaviomob il 08/06/2016, 1:41

Uno sconfitto è sicuro: Berlusconi.

M5S prende più voti di tutti (e del PD) a Torino e Roma e questa assomiglia molto ad una vittoria.

La sinistra non è morta, anzi quando è unita vince al primo turno (Cagliari) o ci va vicino (Napoli)

Il PD di alcune regioni del Nord riesce ancora ad essere un riferimento morale (a Milano ci ricordiamo bene le nefandezze del centrodestra, tra cui la gestione mafiosa delle case popolari, gli scandali ciellini etc, cd che pure appare ancora potente, radicato e minaccioso)

Al centrosud, o perlomeno nelle sue due metropoli principali, Roma e Napoli, assistiamo a un indiscutibile, drammatico crollo del PD: fenomeno localizzato o generalizzato dal Lazio in giù?


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Finalmente un'analisi realistica dei risultati del voto!

Messaggioda flaviomob il 08/06/2016, 3:42

Brindisi PD 10,9%
Gallipoli PD 6,6%
Nardò PD 15,5%
Olbia PD 15,4%
Carbonia PD 18,3%
Cagliari PD 19,2% (mentre Zedda ha il 50,9%)
Vasto PD 15,6%
Melfi PD 20%
Crotone PD 13,2%
Cosenza PD 7%
Benevento PD 17%
Salerno PD non presentato (liste civiche)
Napoli PD 11,6%
Caserta PD 11,5%
Battipaglia PD 7%
Avevrsa PD 9,4%
Porto Empedocle PD 6,6%
Cutro PD 13,4%
Noto PD 5,9%
Latina PD 12,4%
Roma PD 17,2%
Terracina PD 13%
Isernia PD 8,4%

Questa la situazione Sud e isole maggiori. Puro tracollo. Disastro totale.

Per confronto: "roccheforti" Toscana e Umbria

Città di Castello PD 29,3%
Sesto Fiorentino PD 28,7%
Grosseto PD 19%
Chiusi PD+PS 64%
Assisi PD 15,9%


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Re: Finalmente un'analisi realistica dei risultati del voto!

Messaggioda gabriele il 08/06/2016, 8:15

pianogrande ha scritto:Da qui ai ballottaggi di "analisi" se ne faranno eccome.


Un utile chiacchericcio da bar. Utile per i giornalisti, ovviamente. O per gli scommettitori

"Vedo risultati che voi umili elettori non potete nemmeno immaginare"... :lol:

Le cose più "belle" che leggo sono coloro che credono di sapere benissimo chi voterà chi, usando schemi elettorali del 900. Un esempio: "gli elettori di destra voteranno PD, perché sono la stessa cosa", oppure: "gli elettori di sinistra, quella vera, voteranno 5 stelle perché ormai il PD è un partito di destra", e sciocchezze di questo tipo.

Io credo che gli elettori votino chi gli dà il maggior senso di fiducia. Tale senso è basato soprattutto su un futuro prossimo di convenienza. In tale schema le appartenenze "destra" "sinistra" sono solo sfocati punti di riferimento.

Roma dovrebbe essere l'insegnamento principe di tale concetto. I partiti ne hanno combinate troppe e dopo anni di "troppe" molti romani si son rotti le balle e hanno votato i 5 stelle. Quindi niente merito alla Raggi, solo opportunità politica
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Re: Finalmente un'analisi realistica dei risultati del voto!

Messaggioda mariok il 08/06/2016, 10:17

Una certa parte di elettori "ideologizzati" è possibile che segua i vecchi schemi.

E potrebbero anche essere determinanti, dal momento che l'affluenza al secondo turno sarà ancora più bassa.
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