da diffidente il 30/05/2016, 2:24
Appunto, questo aver creduto alle fantasie dei media indiani, chehanno preso per buoni i racconti e le voci che si sono subito diffuse fra la comunità dei pescatori, invece di sostenere quello che i fucilieri hanno detto all'inizio, cioé che una piccola'imbarcazione lunga e stretta, molto veloce,di cui é stata attata anche una fotografia, con a bordo alcune persone si era avvicinata alla nave, una petroliera che non poteva procedere molto velocemente,data la stazza, e si scorgevano a bordo persone armate. forse d fucile. Questo e le repentine manovre dell'imbarczione, che NON era il peschereccio vecchiotto e non certo veloce dei malcapitati pescatori, davano motvo di credere che fosse in atto un tentativo di abbordaggio, cosa che spinse i fucilieri a reagire sparando alcuni colpi di avvertimento volti in prossmità dell'imbarcazione, segnale forse non proprio signorile, ma di significato universale che invita chi si sta avvicinando ad una nave di allontanarsi, e hanno dettoinoltre,che quell'imbarcazione si era allontanata.
Sono stati i diplomatici italiani, incredibilmente, ad accettare le ricostruzioni indiane forse nella speranza che un'ammissone di colpa anche senza essere colpevoli avrebbe accorciato i tempi, e non si é voluto insistere nella difesa dei fucilieri. Tra l'altro altri particolari, come il fatto che non vi é accordo su dove il peschereccio fosse realmente nel mometo in cui furono sparati i colpi né é acclarato che i pescator superstiti abbiano davvero riconosciuto la Erika Lexie - non leggono l'alfabeto latino ed hanno parlato di una "nave colorata nera in alto e rossa in basso". Ora, il nero é un po' il colore unico delle vernici dello scafo normalmente emerso, mentre la chiglia e quanto é di norma immerso viene colorato in rosso praticamente in tutte le navi, come si puo' sperimentare personlmente andando un pomerggio a vedere le navi di un porto ,per cui quel "riconoscimento" dell'Erika Lexie mi lascia perplesso