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Demagogia sui migranti

Inviato:
19/05/2016, 18:25
da flaviomob
SONDAGGIO IN 27 PAESI
“La gente non vuole i migranti”: falso di Andrea Monti
Giovedì 19 maggio 2016 ore 17:23
Quante volte i governi hanno giustificato la chiusura contro i migranti dicendo che la maggioranza dei cittadini era d’accordo? Questa affermazione generica è smentita da un sondaggio di GlobeScan, agenzia internazionale di consulenza strategica. La ricerca ha coinvolto 27mila persone in 27 Paesi del mondo: otto in Europa, altrettanti in Asia, sei in America, quattro in Africa e uno in Oceania.
L’80 per cento dei partecipanti dice che accetterebbe rifugiati nel suo Paese, il 47% nella sua città, il 32% nel suo quartiere. Una persona su dieci ne accoglierebbe uno in casa. I cittadini cinesi emergono come i più disponibili, seguiti da tedeschi e britannici. All’ultimo posto la Russia, l’unica nazione in cui oltre un terzo del campione si è espresso contro l’apertura dei confini. Il sondaggio non ha coinvolto l’Italia.
I risultati sono stati diffusi da Amnesty International, che li sintetizza così: “Le persone sono estremamente disposte a dare il benvenuto ai rifugiati e la retorica dei governi contrasta con gli orientamenti dell’opinione pubblica”. Secondo il portavoce dell’organizzazione per l’Italia, Riccardo Noury, “da questo sondaggio emerge una maggioranza silenziosa, ma inconfutabile. Persino i Paesi più provati dall’accoglienza dimostrano una sorprendente propensione all’apertura. I governi che si barricano dietro la propaganda anti-migranti dovrebbero rendersi conto che le loro popolazioni la pensano diversamente”.
http://www.radiopopolare.it/2016/05/son ... nti-falso/
Re: Demagogia sui migranti

Inviato:
20/05/2016, 12:07
da mariok
Il sondaggio non ha coinvolto l’Italia.
Meno male, se no finivamo dietro alla Russia.

Re: Demagogia sui migranti

Inviato:
29/05/2016, 8:27
da mariok
COMMENTI
> L’amaca 29/5/2016
MICHELE SERRA
NEMMENO il più geniale sceneggiatore (forse solo uno Zavattini resuscitato) poteva inventarsi una storia come quella di Bitonto. Durissima eppure veridica rappresentazione di come va il mondo. C’è un corteo storico in costume; passano i cavalli che come tutti gli erbivori fanno molta cacca; nessun bitontino è disposto a raccoglierla; gli organizzatori si rivolgono a un’associazione che si occupa (pare bene) dei profughi africani. Il risultato è uomini bianchi a cavallo, e alle loro spalle uomini neri che spalano la merda in cambio di pochi euro. Detto dell’impressione, molto forte e non gradevole, prodotta da quelle immagini, è però importante aggiungere che la divisione dei ruoli, tra “noi” e “loro”, è qui indicata con fantastica precisione. Noi non ne vogliamo più sapere, di spalare la merda. O perché non ne siamo più capaci o perché lo riteniamo indegno del nostro status sociale. In nostra vece provvedono, spesso con una generosità e una dignità che noi abbiamo smarrito da generazioni, gli immigrati. Che lavano i nostri vecchi, asfaltano le nostre strade, mungono le nostre vacche, puliscono i nostri cessi. Senza di loro saremmo nella merda: e non è una metafora. Dubbio finale: quando saranno i neri ad andare a cavallo, che se ne faranno di noi altri, se non siamo neanche capaci di spalare la merda? Meglio allenarsi con scopa e paletta: è un master anche quello.
Re: Demagogia sui migranti

Inviato:
29/05/2016, 10:34
da pianogrande
Mah!
Per me la morale sta tutta nell'espressione "per pochi euro".
Lascerei stare lo status sociale ed altre astratte considerazioni.
Gli stessi bitontini e dintorni hanno spalato di tutto per pochi marchi, o pochi franchi (magari belgi) o dollari o anche pesos e via elencando quando i neri erano loro (o, quanto meno, "non white").
Se non ho bisogno di spalare merda per pochi Euro, perché mai dovrei farlo?
Poi Michele Serra ci può imbastire sopra quello che vuole ma una banale legge di mercato tale rimane.
Re: Demagogia sui migranti

Inviato:
29/05/2016, 11:30
da flaviomob
Michele Serra appartiene ad una generazione che la merda, in buona parte, ha evitato di spalarla. Se magari conoscesse qualche giovane italico privo di mezzi, che guadagna pochi euro al mese, vive di espedienti condividendo una casa piena di muffa senza poter pagare il riscaldamento, potrebbe farsi un'idea un po' diversa.
Re: Demagogia sui migranti

Inviato:
29/05/2016, 12:30
da mariok
Al di là dell'episodio di Bitonto, che resta comunque emblematico, è un fatto incontestabile che certi lavori li fanno esclusivamente, o quasi, gli immigrati.
Quante badanti italiane avete visto? E se non ci fossero quelle filippine o ucraine, chi si prenderebbe cura di tantissimi anziani, destinati probabilmente a vivere in ospizi con altissime probabilità di essere maltrattati o addirittura picchiati da "poveri" badanti nostrani.
Quella del povero giovane italico privo di mezzi è solo retorica che non basta a negare l'evidenza dei fatti.
Re: Demagogia sui migranti

Inviato:
29/05/2016, 14:45
da pianogrande
Per quanto mi riguarda, cercavo di spogliare il discorso da ogni forma di retorica; compresa la retorica di Serra.
Certamente "è un fatto" che certi lavori li facciano quasi esclusivamente gli immigrati.
E' un fatto che, più che un sentimento di superiorità, come Serra vuole far passare, è una banale legge di mercato quella che evita agli italiani di spalare quel nobile materiale e cioè il fatto che abbiano, evidentemente, alternative migliori.
La mielosa retorica del "master" fatto di "scopa e paletta" la respingo nelle mani di Serra; contenuto della paletta compreso.
Tutto qua.
Se non trovano qualcuno che spali gli escrementi, la prossima volta facciano la sfilata in mezzo a un pascolo dove tutto rimarrebbe in piena armonia e non rompano l'anima a nessuno.
Re: Demagogia sui migranti

Inviato:
29/05/2016, 16:58
da mariok
E' chiaro che quella di Serra è una provocazione che non va presa alla lettera.
Di serio c'è che dovremmo avere tutti la consapevolezza che dei migranti abbiamo ed avremo bisogno. Non certo per poter avere degli schiavi, da sfruttare e maltrattare, ma per sopperire ad un dato ormai irreversibile, quello della crescita demografica zero se non addirittura negativa. E non basta certo un bonus bebè ad invertire il trend.
Ciò però richiederebbe una seria politica dell'immigrazione e dell'accoglienza. Non certo quella fatta di idiozie come quella cui stiamo assistendo a Ventimiglia, dove si da l'ordine di sgombero agli accampati sotto un ponte, senza preoccuparsi minimamente di dove quegli sventurati dovrebbero andare: con il risultato che si sono spostati di 400 metri, dal sottovia alla vicina spiaggia.
Sono queste le idiozie che finiscono col dar ragione ai vari Salvini: la gente che vede una spiaggia invasa da rifiuti ed escrementi reagisce di pancia e, sbagliando, se la prende con gli "invasori" piuttosto che con l'insipienza, quando non la disonestà, di chi dovrebbe gestire razionalmente questo fenomeno.
Re: Demagogia sui migranti

Inviato:
29/05/2016, 17:04
da Robyn
Ma perche noi siamo il Texas abbiamo bisogno dei cavalli?
Michele Serra deve capire che le riforme non si fanno per sottrazione cioè per ex per avere flessibilità e sicurezza sociale non è necessaria la precarietà e Jaques Delors aveva definito bene la flessicurezza.La stessa cosa è per il costo del lavoro che non si diminuisce diminuendo il reddito ma il cuneo fiscale per il tempo indeterminato in modo da far costare di più la flessibilità che và comunque dotata di tutte le tutele del lavoro subordinato
Re: Demagogia sui migranti

Inviato:
29/05/2016, 18:48
da Robyn
Il liberismo senza regole che confligge con la democrazia è stato sconfitto.Il liberismo è solo primitivo porta alla schiavizzazione delle masse popolari si potrebbe definire insieme alla post-democrazia la dittatura del liberismo.La grande scommessa oggi per la sinistra è nel paradigma libertà uguaglianza meritocrazia che anziche combattere la ricchezza combatte la povertà e le disuguaglianze.Per ex principi liberali e laburismo possono coincidere.Per ex se facciamo riferimento a rmg questo non combatte solo la povertà ed è una misura per il reingresso nel mercato del lavoro ma ristabilisce una giusta concorrenza perche sottrae ampi strati dal lavoro sommerso e spesso le attività che utilizzano il lavoro sommerso e i voucher fanno una concorrenza sleale con prezzi troppo bassi e precarizzano il lavoro cosa a cui si può porre rimedio agendo sul cuneo fiscale e lasciando quel minimo di formule contrattuali flessibili che vanno incontro alle esigenze sia di alcune fasce lavoratori che dei datori di lavoro.Per ex per la flessibilità si potrebbe pensare ad un art 18 molto leggero in cui rimangono tutte le protezioni ma che non sono rigide.Poi pensiamo alle gare.L'utilità sociale che significa prezzi accessibili a tutti e servizi efficenti può coincidere nella concorrenza della più ampia gamma di concorrenti e il miglior offerente che offre prezzi accessibili e servizi efficenti vince la gara ,ma anche qui serve un minimo tariffario nel prezzo per non danneggiare i lavoratori con gare a ribasso.Poi la concessione può essere ritirata e instituita un'altra gara se chi ha vinto la concessione successivamente non stà ai patti e la concessione è a termine e il bene rimane pubblico