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«Uber Act»: come liberare il Paese dalle piccole caste

Inviato:
25/04/2016, 9:58
da ranvit
Davvero interessante.....
«Uber Act»: come liberare il Paese dalle piccole caste
di Luigi Zingales24 aprile 2016
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... d=AClvHgED
Re: «Uber Act»: come liberare il Paese dalle piccole caste

Inviato:
25/04/2016, 11:18
da franz
Interessante anche perché leggiamo di un economista (e politico) che ammette di doversi ricredere su un certo tema.
Scusate se è poco.

Re: «Uber Act»: come liberare il Paese dalle piccole caste

Inviato:
25/04/2016, 12:17
da mariok
Che nel nostro paese ci sia molto da liberalizzare è senz'altro vero.
Però non si può semplicisticamente deregolamentare tutto lasciando campo libero alle iniziative spontanee senza un minimo di regole e di controlli.
Per esempio, quali coperture assicurative sono previste per coloro che danno i loro servizi tramite Uber?
Così come è vero che i controlli a difesa del risparmio sono in molti casi inefficaci come dimostrato da vicende tipo banca popolare di vicenza, ma non mi sembra questo un motivo sufficiente per consentire l'esercizio del credito a chiunque.
Proporre semplicemente "con un unico atto eliminare tutte le regole inutili e tutte quelle il cui unico scopo è proteggere una piccola casta" è teoricamente giusto, ma è in pratica poco percorribile senza entrare nel merito ed eventualmente sostituire regole sbagliate con regole più sensate.
Re: «Uber Act»: come liberare il Paese dalle piccole caste

Inviato:
25/04/2016, 15:39
da flaviomob
E' inutile muoversi in ordine sparso. Su temi come quello delle regole e della concorrenza deve esprimersi l'Europa. O si regolamenta UBER in tutta la UE, coerentemente con grandi questioni come la garanzia di qualità, la copertura assicurativa in caso di incidenti (soprattutto gravi), oppure lo si proibisce ma sempre a livello continentale.
Re: «Uber Act»: come liberare il Paese dalle piccole caste

Inviato:
25/04/2016, 15:41
da franz
Ma la RC in Italia non è già obbligatoria?
Per quanto riguarda i terzi trasportati, ci sono normali estensioni (io l'ho sempre fatta e non sono un tassista).
Ogni quanto dovete far revisionare il veicolo?
Re: «Uber Act»: come liberare il Paese dalle piccole caste

Inviato:
25/04/2016, 21:56
da flaviomob
Se trasporti terzi a pagamento il rischio è molto maggiore, credo che sia una clausola di esclusione dalla normale RC auto, penso sia necessaria una forma assicurativa particolare (e più costosa). Magari mi sbaglio.
Uber se non sbaglio è stato vietato in Italia, Francia e Germania.
Re: «Uber Act»: come liberare il Paese dalle piccole caste

Inviato:
26/04/2016, 7:12
da franz
flaviomob ha scritto:Se trasporti terzi a pagamento il rischio è molto maggiore, credo che sia una clausola di esclusione dalla normale RC auto, penso sia necessaria una forma assicurativa particolare (e più costosa). Magari mi sbaglio.
Uber se non sbaglio è stato vietato in Italia, Francia e Germania.
Scusa ma se trasporto terzi a fini professionali come fa ad aumentare il rischio?
Il rischio è caso mai proporzionato ai km percorsi, alla mia esperienza, alla qualità della vettura, alla sua corretta manutenzione, non al fatto che la persona che ho di fianco o dietro è mio fratello o un perfetto sconosciuto che mi paga per portarlo da A a B.
Comunque queste polize già esistono e non sono l'oggetto del contendere.
Non è che se fossero obbligatorie i taxisti direbbero "ah, allora Uber ci va bene...".
Il contendere riguarda la "concorrenza sleale" (sic).
Re: «Uber Act»: come liberare il Paese dalle piccole caste

Inviato:
26/04/2016, 8:24
da mariok
L'assicurazione sui terzi trasportati è facoltativa. Occorrerebbe quanto meno una norma che la rendesse obbligatoria per chi offre un servizio di trasporto. Inoltre c'è un problema di massimali.
Ma quello dell'assicurazione era solo un esempio per evidenziare il solito approccio semplicistico di Zingales nella proposta di "con un unico atto eliminare tutte le regole inutili...".
Iniziative del genere le abbiamo già viste, come quella di Calderoli che fece la sceneggiata di bruciare le leggi inutili ed abbiamo visto come è andata a finire.
Se non si vuole fare solo propaganda, bisogna entrare seriamente nel merito ed emanare nuove regole più snelle in sostituzione di quelle vecchie.
Poi è ovvio che ci sono le resistenze che cercano di bloccare questi processi con mille pretesti.
Re: «Uber Act»: come liberare il Paese dalle piccole caste

Inviato:
26/04/2016, 14:14
da franz
Secondo me prima di entrare nel merito, cosa indispensabile ma costosa in termi di tempo ed impegno, bisogna capire se si è d'accordo sulla linea di principio di "liberare il Paese dalle piccole caste" (ed anche grandi, perché no?).
E qui non è problema di obblighi i massimali.
Se si è d'accordo poi si vedono tutti i dettagli, compresi quelli - non da poco - relativi a chi la licenza l'ha pagata e pensava di essere super protetto in una botte di ferro ed ora rischia di avere solo una bolla di sapone.
Re: «Uber Act»: come liberare il Paese dalle piccole caste

Inviato:
26/04/2016, 17:00
da mariok
E' ovvio che la stragrande maggioranza dei cittadini è favorevole all'eliminazione di privilegi di grandi o piccole caste.
I problemi sorgono quando si entra nel merito e nella scelta delle lobby da colpire.
Ma a parte l'ovvia considerazione generale, è l'approccio proposto da Zingales nel suo articolo ad apparire superficiale ed inefficace. Quello cioè di affidare ad un "esperto" il compito di eliminare "con un unico atto tutte le regole inutili e tutte quelle il cui unico scopo è proteggere una piccola casta"
Anche il riferimento all'amministrazione Obama ed a Cass Sustein "esperto di regolamentazione" appare inappropriato.
A quanto risulta si trattava del capo dell'OIRA (“Office of Information and Regulatory Affairs”), il cui compito era quello di di valutare i potenziali effetti delle nuove legislazioni sotto l'aspetto della semplificazione burocratica. Roba che con le lobby ha poco a che vedere.
Spesso si confonde la deregolamentazione (cosa in molti casi necessaria ma non sufficiente) con la liberalizzazione che richiede concorrenza e quindi regole che ne garantiscano il libero e corretto esercizio.