Grillo flop

L'autoironia di Grillo per il mancato "tutto esaurito": "Una volta qui riempivo i palasport"
Dall'auditorium del Lingotto via al tour con lo show. Alla fine l'elogio per la Appendino
di GABRIELE GUCCIONE
Neanche il passaparola sui social network, o i messaggi e gli appelli alla mobilitazione fatti circolare sulle chat nelle ultime ore dagli attivisti grillini, sono riusciti nell'obbiettivo di raggiungere il sold out. All'Auditorium del Lingotto, alla prima data nazionale del tour di Beppe Grillo che segna il ritorno sul palcoscenico del comico genovese, sono centinaia le poltrone rimaste vuote. Alla vigilia il botteghino aveva venduto poco più di 800 posti su 1600. Oggi il tam tam tra gli attivisti 5Stelle ha cercato di recuperare, mobilitando la base, che si è messa in coda alle casse per un biglietto dell'ultima ora, ma l'obbiettivo del tutto esaurito non è stato raggiunto, nonostante i prezzi dei biglietti scesi a 35 euro, rispetto agli inziali 60. "Una volta a Torino riempivo i palazzetti dello sport, poi sono entrato in crisi, dopo tanti anni di impegno per il Movimento. Così, invece di andare io dallo psicoterapeuta e pagare, ho deciso di venire qui e far pagare degli sconosciuti per vedermi", ha esordito il comico dal palcoscenico.
In sala, seduti in prima fila, ci sono il senatore Alberto Airola, la deputata Laura Castelli, i consiglieri regionali Davide Bono, Giorgio Bertola e Francesca Frediani. C'è anche la più attesa: la candidata sindaca Chiara Appendino. Grillo la abbraccia e la bacia, durante un momento di euforia, al termine di una battuta. Mentre in auditorium, i tanti candidati del Movimento 5 Stelle alle prossime comunali presenti esultano.
"Io da comico ho perso la libertà di satira, e da politico non ho l'immunità parlamentare", dice Grillo, amaro, elencando processi su processi. L'ultimo a Torino: "condannato a 4 mesi, per cosa? Per aver rotto un sigillo già disperso dal vento". Il riferimento è al processo sul presidio No Tav di Chiomonte. La platea applaude. Urlano: bravo, bravo!
Grillo vs Grillo, come recita il titolo dello spettacolo. Spiega così perché ha smesso i panni di leader, almeno per ora, per ritornare sul palco: "Quando dovevo accettare 12 milioni per un lavoro non avevo un leader alle spalle, dovevo decidere io. Quindi non devo essere io a decidere, ma la vostra coscienza". A un certo punto inveisce contro il fatto che in sala non c'è la rete internet, dopo aver chiesto alla regia di mostrare sul maxischermo in diretta il suo blog. "Non c'è rete", gli viene risposto. "Ma dove cazzo siete, che non c'è rete? Qui, nella casa della Fiat!".
Alla fine arriva anche il momento di parlare di Torino. "Il metrò 1 l'avete già finito da tempo, sì? A no?". Applausi. Poi abbraccia Vittorio Bertola, candidato sindaco nel 2011, e la moglie italo-tedesca. Mostra sullo schermo quando al cancello 2 di Mirafiori parlò agli operai dalla sua auto a idrogeno, proponendo loro di riconvertirsi allo stesso propellente.Arriva anche il momento di endorsement per la candidata sindaca del Movimento a Torino, Chiara Appendino. "Qui c'è la Chiara, Chiara Appendino". La platea va in visibilio. "Abbiamo due ragazze che sono fuori dalla norma - dice Grillo - Chiara e Virginia Raggi a Roma. Hanno tutte le carte in regola e le capacità per amministrare e governare. Se a Roma non votano la Raggi vado là e li brucio tutti. Poi vengo qui e brucio l'altra metà.
Insomma, se non votate la Appendino brucio tutti- E poi qui a Torino abbiamo un comune straordinario, gestito dal Globulo. È straordinario Fassino. Ricordate quando disse: se Grillo vuole fare politica fondi un partito e vediamo quanti voti prende". Scattano gli applausi. "Il Globulo ci porta bene - urla il comico leader politico - E tralasciamo i 3 miliardi e gli 8 miliardi di debito di Comune e Regione".
Lo spettacolo finisce così: Grillo ha fatto mangiare degli insetti - dei grilli secchi - al consigliere regionale Davide Bono e al senatore Alberto Airola. "Questo è il mio corpo", dice loro mentre li imbocca. Solo la Appendino si è rifiutata: "Allatto,
non posso". "Alatti? Allora ti salto". Lo spettacolo si chiude con un urlo richiesto al pubblico dal comico: "Vaffanculo".
Oggi Beppe Grillo andrà a mezzogiorno in via Talucchi 12, nella sede del comitato elettorale della candidata sindaca del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino. L'occasione: l'inaugurazione dello sportello di soccorso anti-Equitalia, che apre proprio oggi nel quartier generale grillino.
http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... 137224359/
Dall'auditorium del Lingotto via al tour con lo show. Alla fine l'elogio per la Appendino
di GABRIELE GUCCIONE
Neanche il passaparola sui social network, o i messaggi e gli appelli alla mobilitazione fatti circolare sulle chat nelle ultime ore dagli attivisti grillini, sono riusciti nell'obbiettivo di raggiungere il sold out. All'Auditorium del Lingotto, alla prima data nazionale del tour di Beppe Grillo che segna il ritorno sul palcoscenico del comico genovese, sono centinaia le poltrone rimaste vuote. Alla vigilia il botteghino aveva venduto poco più di 800 posti su 1600. Oggi il tam tam tra gli attivisti 5Stelle ha cercato di recuperare, mobilitando la base, che si è messa in coda alle casse per un biglietto dell'ultima ora, ma l'obbiettivo del tutto esaurito non è stato raggiunto, nonostante i prezzi dei biglietti scesi a 35 euro, rispetto agli inziali 60. "Una volta a Torino riempivo i palazzetti dello sport, poi sono entrato in crisi, dopo tanti anni di impegno per il Movimento. Così, invece di andare io dallo psicoterapeuta e pagare, ho deciso di venire qui e far pagare degli sconosciuti per vedermi", ha esordito il comico dal palcoscenico.
In sala, seduti in prima fila, ci sono il senatore Alberto Airola, la deputata Laura Castelli, i consiglieri regionali Davide Bono, Giorgio Bertola e Francesca Frediani. C'è anche la più attesa: la candidata sindaca Chiara Appendino. Grillo la abbraccia e la bacia, durante un momento di euforia, al termine di una battuta. Mentre in auditorium, i tanti candidati del Movimento 5 Stelle alle prossime comunali presenti esultano.
"Io da comico ho perso la libertà di satira, e da politico non ho l'immunità parlamentare", dice Grillo, amaro, elencando processi su processi. L'ultimo a Torino: "condannato a 4 mesi, per cosa? Per aver rotto un sigillo già disperso dal vento". Il riferimento è al processo sul presidio No Tav di Chiomonte. La platea applaude. Urlano: bravo, bravo!
Grillo vs Grillo, come recita il titolo dello spettacolo. Spiega così perché ha smesso i panni di leader, almeno per ora, per ritornare sul palco: "Quando dovevo accettare 12 milioni per un lavoro non avevo un leader alle spalle, dovevo decidere io. Quindi non devo essere io a decidere, ma la vostra coscienza". A un certo punto inveisce contro il fatto che in sala non c'è la rete internet, dopo aver chiesto alla regia di mostrare sul maxischermo in diretta il suo blog. "Non c'è rete", gli viene risposto. "Ma dove cazzo siete, che non c'è rete? Qui, nella casa della Fiat!".
Alla fine arriva anche il momento di parlare di Torino. "Il metrò 1 l'avete già finito da tempo, sì? A no?". Applausi. Poi abbraccia Vittorio Bertola, candidato sindaco nel 2011, e la moglie italo-tedesca. Mostra sullo schermo quando al cancello 2 di Mirafiori parlò agli operai dalla sua auto a idrogeno, proponendo loro di riconvertirsi allo stesso propellente.Arriva anche il momento di endorsement per la candidata sindaca del Movimento a Torino, Chiara Appendino. "Qui c'è la Chiara, Chiara Appendino". La platea va in visibilio. "Abbiamo due ragazze che sono fuori dalla norma - dice Grillo - Chiara e Virginia Raggi a Roma. Hanno tutte le carte in regola e le capacità per amministrare e governare. Se a Roma non votano la Raggi vado là e li brucio tutti. Poi vengo qui e brucio l'altra metà.
Insomma, se non votate la Appendino brucio tutti- E poi qui a Torino abbiamo un comune straordinario, gestito dal Globulo. È straordinario Fassino. Ricordate quando disse: se Grillo vuole fare politica fondi un partito e vediamo quanti voti prende". Scattano gli applausi. "Il Globulo ci porta bene - urla il comico leader politico - E tralasciamo i 3 miliardi e gli 8 miliardi di debito di Comune e Regione".
Lo spettacolo finisce così: Grillo ha fatto mangiare degli insetti - dei grilli secchi - al consigliere regionale Davide Bono e al senatore Alberto Airola. "Questo è il mio corpo", dice loro mentre li imbocca. Solo la Appendino si è rifiutata: "Allatto,
non posso". "Alatti? Allora ti salto". Lo spettacolo si chiude con un urlo richiesto al pubblico dal comico: "Vaffanculo".
Oggi Beppe Grillo andrà a mezzogiorno in via Talucchi 12, nella sede del comitato elettorale della candidata sindaca del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino. L'occasione: l'inaugurazione dello sportello di soccorso anti-Equitalia, che apre proprio oggi nel quartier generale grillino.
http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... 137224359/