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Europee: chi sale e chi scende nei sondaggi

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Europee: chi sale e chi scende nei sondaggi

Messaggioda franz il 09/12/2008, 9:00

Sondaggio Ipr marketing per Repubblica.it sul voto di giugno
Il partito del Cavaliere primo in tutte le circoscrizioni. Di Pietro in crescita

Europee, Pdl primo partito
Il Pd si ferma sotto il 30%

di MATTEO TONELLI

ROMA - Sorridono Berlusconi e Di Pietro. Nemici giurati ma, stavolta, accomunati dal segno più. Non ride il Pd che ha di che guardare con preoccupazione alla sua seconda grande prova elettorale. Molto deboli i segni di risveglio della sinistra radicale, mentre i centristi dell'Udc calano. Bene invece la Lega che rafforza il peso nel Nord del Paese. Sono queste le prime indicazioni che arrivano dal primo sondaggio sulle elezioni europee dell'anno prossimo realizzato da Ipr marketing per Repubblica.it. Una rilevazione fatta a sei mesi dal voto di giugno in attesa dell'eventuale varo della legge, voluta dal Pdl, che propone uno sbarramento al 5%. Soglia che taglierebbe fuori molti piccoli partiti.

Pdl primo partito, Pd al 28%. Primo partito si conferma il Pdl. Il partito di Berlusconi, infatti, tocca quota 39%. In crescita sia rispetto alle Europee del 2004 (quando però Forza Italia e An si presentarono da soli), sia rispetto alle politiche del 2008 che hanno portato il Cavaliere a Palazzo Chigi. Lo scorso aprile il Pdl arrivò al 37,3%, oggi sale di due gradini e arriva al 39%.

Vanno meno bene le cose per il Pd. Il partito di Veltroni si attesta su un 28% che non può far sorridere. Sia se lo si compara con le europee del 2004 (quando Ds e Margherita, separatamente, presero il 31,1%), sia, ed è questo il dato più preoccupante per i democratici, rispetto alle ultime politiche. Il battesimo elettorale del Pd, infatti, fece registrare un 33,2% che oggi appare decisamente lontano (-5,7%).

Chi, sale, è l'Idv di Antonio Di Pietro. Il partito dell'ex pm vede i suoi consensi salire fino a uno straordinario 7,8%. Aumento considerevole sia rispetto alle europee del 2004 (+5,7%), sia sulle ultime politiche (+3,4%). Un dato che fotografa quando stai pagando l'opposizione "dura e pura" messa in scena dall'ex pm.

La Lega, grande protagonista delle ultime politiche, registra una frenata. Si ferma al 7,5%, in aumento rispetto alle europee del 2004, ma in calo sulle ultime politiche (8,3%). Un decremento che, però, può essere spiegato anche con la visione "antieuropeista" del Carroccio. Un ostracismo che sfocia nel non voto. Almeno stando ai sondaggi odierni.

Tocca poi ai partiti della sinistra. Sparita dal Parlamento nazionale, in chiara crisi di identità, la galassia della sinistra estrema vede nelle Europee un'occasione di riscatto. Che, però, sembra ancora lontano. Primo dato è l'abbandono della coalizione bocciata alle politiche (si fermò al 3,8%). Stavolta ciascuno va per conto proprio. Rifondazione comunista si ferma al 2,3% (lontanissimo dal 6,1% del 2004), il Pdci allo 0,6% (era al 2,4%) e i Verdi all'1,3% (erano al 2,5%). Sinistra Democratica, costola del Pd, arriva a 1,3%.

Anche l'Udc registra un sensibile calo. Solo il 4% dichiara il suo voto per il partito di Casini. In calo di un punto e mezzo rispetto alle ultime politiche. Infine i radicali. Alle politiche si "diluirono" dentro il Pd, stavolta, da soli, conquistano l'1%.

Seggi. Più complesso il discorso sui seggi. Anzitutto perché la nuova legge, seppur non ancora approvata, vede un calo della rappresentanza italiana da 78 a 73 parlamentari. Un calo che rende difficile un raffronto con le elezioni del 2004. Poi c'è da contare la questione dei "resti", che potrebbero sparigliare il rapporto tra circoscrizioni e seggi assegnati. Per questo nella valutazione è usare uno scarto di un seggio, in più o in meno.

Con questo scenario, al Pdl andrebbero 28 seggi su 73 ed al Pd 20. Rifondazione (2), Verdi (1) e la Destra (1) potrebbero avere dei rappresentanti a Strasburgo. Sei i seggi di Di Pietro e della Lega. Tre quelli dell'Udc. Restano fuori i Comunisti Italiani e l'Udeur di Mastella, mentre i radicali, se corrono da soli, potrebbero ottenere un parlamentare.

Circoscrizioni. L'analisi del voto delle 5 circoscrizioni rimanda a un Pdl in netto aumento. Il partito di Berlusconi è ovunque la prima forza politica, raggiungendo il massimo nella circoscrizione insulare (43,8%) ed il minimo nel Nord Est (31,5%). Ma in quest'ultima zona del Paese pesa la forza della Lega che aumenta in 5 anni di circa 5 punti, superando il 13,2%. Al partito di Bossi va ancora meglio nella circoscrizione Nord Ovest in cui raggiunge il 19,5% con addirittura un +8% rispetto al 2004. E proprio nel Nord Ovest, il Pd subisce una flessione pesante (-5%). Flessione che è, invece, omogenea nelle altre circoscrizioni (circa 3-4 punti). Segno positivo, invece, nella circoscrizione insulare (dal 27% al 30,6%).

Sale l'Idv che triplica i voti rispetto al 2004, con picchi nel Nord Est (dal 2 al 9,6%), al Centro e al Sud. Cala l'Udc, così come i Comunisti italiani e Rifondazione.

(9 dicembre 2008)
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Re: Europee: chi sale e chi scende nei sondaggi

Messaggioda franz il 09/12/2008, 9:23

Mi sembra chiaro che quel -5.7% individuato dai sondaggi per il PD sia la normale conseguenza del +3.4% di IDV, di quel 1% radicale, e di parte del ricupero della sinistra (che passerebbe dal 3.8 delle politiche ad un complessivo 6.4% in questo primo sondaggio). Tutti insieme anzi mostrano un ricupero del 7%, superiore al calo del PD.
È sicuramente presto per valutare. Questi primi sondaggi infatti registrano di solito l'opinione degli elettori piu' decisi e schierati mentre rimangono fuori gli indecisi, che di solito rappresentano un buon 30% dell'elettorato.
Nel sondaggio sembrerebbe tuttavia che non ha risposto un 11% di intervistati e che tutto l'89% del campione si è espresso.
Un dato che osservando la percentuale reale di voto alle europee del 2004 (i voti validi furono il 65% circa) appare poco realistico.
Ciao,
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Re: Europee: chi sale e chi scende nei sondaggi

Messaggioda Paolo65 il 09/12/2008, 10:48

Quello tra PD e IDV è puro cannibalismo elettorale,la cui somma però non fa cambiare le cose ed avvantaggia solo la DX.

Abbiamo il baratro dietro l'angolo se il PD implode.

Il CS non avrà più un partito guida ma una variegata presenza di tanti partitini deboli, in perenne conflitto tra loro.

La DX ringrazia l'Italia meno.

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Re: Europee: chi sale e chi scende nei sondaggi

Messaggioda ranvit il 09/12/2008, 12:26

Scusa Paolo, ma ti sbagli : anche l'Italia, almeno la sua maggioranza, ringrazia!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Europee: chi sale e chi scende nei sondaggi

Messaggioda Paolo65 il 09/12/2008, 14:18

Vero Vittorio, ciò che hai scritto non fa una piega: la maggioranza degli italiani oggi ringraziano.

In linea di principio però una opposizione debolissima non è un bene per un paese che abbia a cuore la democrazia.

Ma questo dimostra ancora di più le colpe dei leader di questa opposizione.

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Re: Europee: chi sale e chi scende nei sondaggi

Messaggioda guidoparietti il 09/12/2008, 15:15

mah, in realtà non è vero che la maggioranza degli italiani ringraziano. Anche la gran parte di quelli che hanno votato berlusconi non sono affatto così contenti della situazione.
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Re: Europee: chi sale e chi scende nei sondaggi

Messaggioda franz il 09/12/2008, 15:31

guidoparietti ha scritto:mah, in realtà non è vero che la maggioranza degli italiani ringraziano. Anche la gran parte di quelli che hanno votato berlusconi non sono affatto così contenti della situazione.

Vero, infatti lo farebbe in non so quale paese ma in Italia, eventualmente, "la maggioranza ringrazia". O non ringrazia.
Il verbo si coniuga sul soggetto (la maggioranza), non sul complemento di specificazione (degli italiani).
Scherzi a parte (non è un appunto a guido, so che hai quotato altri, ma visto che spesso parliamo di scuola ... vediamo a che punto è finita la nostra bella lingua a furia di strafalcioni giornalistici e televisivi) è classico prevedere che in un momento di crisi le persone siano critiche con la maggioranza e che l'opposizione prenda gradualmente punti. Il fatto che questo non avvenga, il fatto che il maggior partito di opposizione si ritrovi, durante una della maggiori crisi economiche degli ultimi decenni, ad una stima di -5.7% dovrebbe essere motivo di una profonda riflessione. Il fatto che il partito di governo guadagni consenso durante una crisi e che l'opposizione lo perda è atipico. Vedere ad esempio il ribaltone americano.
Bisognerebbe vedere come procedono le cose negli altri paesi europei.

Ciao,
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Re: Europee: chi sale e chi scende nei sondaggi

Messaggioda pinopic1 il 09/12/2008, 17:11

Il fatto che il governo guadagni punti in presenza di una crisi non mi sembra sorprendente. Tutti abbiamo contribuito a mettere in evidenza che è una crisi che viene "da fuori". Tutti abbiamo dato una mano a creare la convinzione che in questi anni le nostre banche, i nostri imprenditori, sono stati più virtuosi degli altri e che adesso rischiano di pagare per colpe non loro. Tutti diamo una mano a dipingere di nero nerissimo la situazione. Quindi chi è ancora vivo pensa che sia merito del governo.
E se qualcuno non è convinto della bontà del governo fa una grande fatica a vedere che il PD sta dalla sua parte. Siamo riusciti se non a inimicarci almeno a rendere diffidenti gli appartenenti a tutte le categorie: operai garantiti e precari, pensionati, dipendenti pubblici, e privati, cattolici e laici, omosessuali ed eterosessuali non sposati o con famiglia, studenti e insegnanti, di sinistra e di centro, moderati ed esagitati. Non abbiamo trascurato proprio nessuno.
Adesso continuiamo a fare fosche previsioni e in più a dire che se arriva il peggio è colpa di quelli che una volta ci votavano. Poi ci meravigliamo se Berlusconi può fare l'uomo della provvidenza.
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Re: Europee: chi sale e chi scende nei sondaggi

Messaggioda Paolo65 il 09/12/2008, 17:36

Chi ha voluto in questi anni leggersi qualcosa della storia di questo paese,sa bene che se oggi si rischia molto non dipende solo dalla crisi di oggi nè da questo governo.

Negli ultimi 40 anni l'Italia non si modernizzata,la sua classe politica e dirigente è scaduta sempre più e quella politica inoltre è responsabile dell'enorme deficit pubblico e del debito abnorme.

Se oggi ci fosse il CS non so cosa potrebbe fare di più di quello che sta facendo il governo della DX.

A me andrebbe già bene se non ne uscissimo con le ossa rotte,ma da qui ad elogiare le meraviglie di questo governo ce ne corre.

Un sano senso di responsabilità però, ci dovrebbe far affermare che in mezzo a questa bufera è meglio che ci stia questa DX ,chè almeno ha una maggioranza compatta,piuttosto che il CS targato Prodi,un'armata brancaleone che con la SR avrebbe chiesto tutto per i poveri e nulla o poco per le imprese,facendo deragliare completamente il treno paese.

Ripeto: speriamo che questo governo non faccia danni e che la crisi non duri molto......il paese per come è messo non se lo può permettere grazie agli ultimi 40 di "buongoverno".

Paolo
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Re: Europee: chi sale e chi scende nei sondaggi

Messaggioda pinopic1 il 09/12/2008, 18:04

Però è molto cambiata negli ultimi 20 anni. E ogni volta che si cambiava qualcosa ci dicevano che lo si faceva per modernizzare. E guai a chi osava metterlo in dubbio. Alla fine non si è modernizzata? Lo sospettavo.
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