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Infamità

MessaggioInviato: 24/01/2016, 0:31
da flaviomob
http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... vario.html

Dal fisco nessuna pietà: arriva la tassa sui disabili, è rivolta

Far pagare le tasse sull’assegno di invalidità e accompagnamento ad un ragazzo di 18 anni affetto da una di quelle malattie che fa paura già dall’acronimo: SMA, l’Atrofia Muscolare Spinale - di tipo 2, una rarissima malattia genetica dalla quale non si guarisce.
A volte non basta un hashtag per cambiare le idiozie burocratiche. Però, forse, questa è #lavoltabuona (Renzi docet), per inculcare un cambiamento nel governo e fare veramente la cosa giusta.

Una mamma italiana - di quelle che Renzi cita a piene mani - stufa di andare a sbattere contro il pressappochismo dei nostri politici si è messa alla tastiera non per chiedere quattrini o suscitare pietà. Solo per denunciare e tentare di capire la ratio dell’ennesima fesseria di governo e burocrazia cantante.

Avete presente la riforma dell’Isee? Ebbene dal 1 gennaio 2015 gli assegni di accompagnamento, le pensioni di invalidità e tutti gli emolumenti economici ricevuti da uno qualsiasi dei componenti il nucleo familiare per invalidità e/o condizione di disabilità o non autosufficienza, concorrono al reddito familiare.

Tralasciando il fatto che neppure la somma di tutte le provvidenze pubbliche per invalidi e disabili basta minimamente a pagare i conti di una patologia invalidante (cosa che né Renzi né i suoi del Giglio evidentemente conoscono), viene da chiedersi come mai il governo si sia avventurato su questa strada. Il sospetto è che Tesoro e Lavoro (i ministeri da cui dipende l’Inps ufficiale pagatore degli assegni), a corto di quattrini vogliano far la cresta sulle famiglie con disabili. Come? Costringendole a dissanguarsi finanziariamente per dare assistenza ai propri cari.

Poco importa che il Tar - con tre distinte sentenze - abbia giudicato negli scorsi mesi illegittima questa novità. Ora spetta al Consiglio di Stato deliberare. La sentenza dovrebbe arrivare a giorni. Ma torniamo alla storia di Tommaso Falleni, così si chiama questo ragazzo che compare in foto sorridente e furbetto sul sito: www.change.org, il sito dove è possibile lanciare petizioni pubbliche. La mamma di Tommaso, Maria Letizia Solinas, ha pensato di lanciare questa petizione perché proprio non riesce a digerire «le scelte sulla gestione della spesa per i Disabili».

La SMA è una malattia geneticaprogressiva, degenerativa e ad oggi totalmente incurabile. «Si caratterizza dalle delezione di 2 esoni, il 7 e l’8, nel cromosoma 5, responsabili del mancato funzionamento del gene smn, la cui ridotta espressione causa improduttività della proteina fondamentale per lo sviluppo muscolare, e la degradazione dei motoneuroni delle corna anteriori del midollo spinale».

Lanciando la sua petizione (che ieri sera aveva raccolto 7.464 sostenitori), la signora Solinas spiega in cosa consiste la vita quotidiana di Tommaso: «La SMA colpisce tutti i muscoli del corpo, anche quelli respiratori, della deglutizione; coinvolgendo gli apparati scheletrici e tendinei. La SMA non si ferma, e ogni piccola cosa che si perde in termini di funzionalità, non si recupera. Mai. Tommi non ha mai camminato; ci siamo accorti della malattia quando aveva 18 mesi... E da quel giorno la nostra vita “normale” si è trasformata in una sfida quotidiana».

Insomma, Tommaso ha già una vita complicata, un menage familiare faticoso. Ma di questo Maria Letizia non si lamenta. La cosa che la fa infuriare è che «per la prima volta nella storia della Repubblica italiana è stato deliberato di inserire le indennità di accompagnamento e la pensione di invalidità, per i disabili gravi e gravissimi, che necessitano di assistenza H24, nel nuovo Isee? Perché questi già scarsi contributi devono essere parte di un reddito familiare e soggetti a parametri di tassazione quando non sono sufficienti neppure a coprire le spese?». E ancora: «Come pensate che si possa sentire un ragazzo di 18 anni che sa di poter contare ad oggi su 790 euro mensili lordi…».

Grazie a questa trovata di Renzi & Co, Tommaso - secondo le proiezioni finanziarie elaborate della mamma - avrà un reddito dimezzato quando sarà adulto. Da buon livornese possiamo immaginare cosa direbbe Tommaso al fiorentino Renzi. Se solo potesse parlarci.

:evil: :evil: :evil: :evil:

di Antonio Castro

Re: Infamità

MessaggioInviato: 24/01/2016, 1:04
da flaviomob
https://www.change.org/p/per-i-diritti- ... atteorenzi

Petizione per i diritti dei disabili

Re: Infamità

MessaggioInviato: 24/01/2016, 10:47
da franz
flaviomob ha scritto:Avete presente la riforma dell’Isee? Ebbene dal 1 gennaio 2015 gli assegni di accompagnamento, le pensioni di invalidità e tutti gli emolumenti economici ricevuti da uno qualsiasi dei componenti il nucleo familiare per invalidità e/o condizione di disabilità o non autosufficienza, concorrono al reddito familiare.

Letta così è una evidente bastardata. Non è possibile che in un paese civile gli importi assistenziali (che di solito sono minimali, sotto il minimimo vitale o integrativi a detto minimo) siano imponibili.
Io pero' sapevo che ISEE è solo un indicatore (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) e come tale serve a dare accesso alle prestazioni sociali. Non sapevo che, come sembra trasparire da questa denuncia, che poi si pagassero le imposte (concorrendo a reddito familiare). Forse mi sono perso qualcosa o non capisco.

Di sicuro pagare imposte su prestazioni assistenziali è da stato ladro. L'Italia passa per esserlo ma non credo che stia arrivando a tanto. Almeno spero che non sia questo il caso.

Però chiedere di conoscere reddito e capitale di chi chiede prestazioni assistenziali per vedere se ne ha diritto mi pare legittimo. Uno stato ricco può anche soprassedere e concedere assistenza a tutti, indipendentemente dalla capacità economica ma uno disastrato come quello italiano credo faccia bene a concedere solo a chi è sotto una certa soglia.

Il punto allora è (oltre a determinare questa soglia) vedere se gli assegni assistenziali già in essere contribuiscono alla soglia stessa. Cosa che rischia di diventare matematicamente grottesca. Uno non ha assegni ed fatti calcoli ha diritto a tot. Una volta ricevuto tot, l'anno dopo questo tot concorre al reddito e ... non ha più diritto. Solo una manica di incompetenti può concepire un sistema simile. In Italia non mancano per cui pare verosimile ma francamente mi pare troppo e sono portato a non crederci.

Datemi una mano a capire. Siamo così messi male?

PS. Chiarito questo, ho firmato la petizione.

Re: Infamità

MessaggioInviato: 24/01/2016, 12:21
da mariok
Solita mistificazione di certi giornali.

L'Isee è solo un calcolo del reddito familiare per aver accesso ad alcune agevolazioni tariffarie sui servizi (tipo riduzione delle tasse universitarie). Con l'imposizione fiscale non c'entra niente.

Titolare: "arriva la tassa sui disabili" e iniziare l'articolo con la frase "Far pagare le tasse sull’assegno di invalidità..." è chiaramente una voluta falsità.

Quanto al rischio di perdere l'assegno per effetto dell'impatto dello stesso assegno sull'Isee (una specie di paradosso di Russel) non esiste, anche perché esso è percepito indipendentemente dal reddito.

Due falsità nello stesso articolo: non male.

Re: Infamità

MessaggioInviato: 24/01/2016, 13:16
da flaviomob
http://www.disabili.com/legge-e-fisco/a ... -stabilita

Isee disabili: bocciata la norma sull'esenzione nella legge di stabilita'

La Camera ha respinto l'emendamento che escludeva dal computo redditi per l'Isee pensioni di invalidità e accompagnamento. L'analisi di Anffas

Con 278 no, 131 sì e 30 astenuti, la Camera ha respinto nei giorni scorsi l'emendamento alla legge di Stabilità proposto da Fratelli d'Italia che chiedeva di escludere dal computo dei redditi per la determinazione dell'indicatore dell'Isee le pensioni di invalidità e le indennità di accompagnamento. Prima del voto sull'emendamento era stata bocciata anche la proposta di accantonamento per verificare le coperture (richiesta avanzata da Sel e Lega).

A questo proposito, riporta Redattore sociale le dichiarazioni del vice ministro dell'Economia, Enrico Morando, il quale spiega che "la sede" per la riforma dell'Isee non è la Legge di stabilità. "Se dobbiamo riformare l'Isee- sottolinea- potremmo farlo molto presto utilizzando il collegato sulle politiche sociali, quella è la sede in cui realizzare la riforma dell'istituto, se si riterrà necessaria". L'esclusione delle pensioni di invalidità e delle indennità di accompagnamento, come redditi aggiuntivi, viene sostenuta anche da Sel e Movimento 5 stelle perchè, sottolineano, "si sottraggono risorse ai più deboli". In dissenso dal gruppo del Pd, la deputata Ileana Argentin.

Si riaccende, dunque, il dibattito su un punto cruciale come quello di Isee e disabilità, che ormai da mesi tiene banco, e che sembra non giungere suo scioglimento. Sulla questione si esprime in una nota anche Roberto Speziale, Presidente nazionale di Anffas Onlus, Associazione Nazionale Famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, ricordando che "La questione ISEE è molto più ampia e complessa rispetto alla sola ed assurda questione legata al compito delle indennità. Questione che speriamo sarà definitivamente risolta dal Consiglio di Stato con l'emanazione di una sentenza, attesa a giorni, che faccia giustizia di questa autentica assurdità".

Ammesso e non concesso che fosse stato possibile approvare nella legge di stabilità un siffatto emendamento sul problema ISEE sarebbe stato risolto? "Si sarebbe sicuramente trattato di un auspicabile primo passo in avanti, ma non di certo sufficiente a risolvere una situazione che richiede di porre fine ad un'inerzia Istituzionale (da parte di Governo, Regioni ed Enti Locali) che riguarda milioni di persone nel nostro Paese" afferma Speziale. La questione è importante, perché il rischio di scivolare in una condizione di povertà è più alto per le famiglie al cui interno sono presenti persone con disabilità. "Si tratta di una priorità, un'emergenza che come tale andrebbe affrontata" conclude il Presidente "perché le persone con disabilità e le loro famiglie sono davvero stanche di dover aspettare e quasi elemosinare attenzione ed impegni per il rispetto dei loro più fondamentali diritti".

Per meglio comprendere la questione Isee e disabilità nella sua complessità, l'Anffas ha predisposto un documento di approfondimento ed analisi che affronta in dettaglio tutti i punti ancora da risolvere in materia di nuovo ISEE e disabilità e si rende disponibile a proseguire nel confronto con le Istituzioni ed cittadini tutti sul tema.
In questo documento Anffas ricorda che tra i punti più importanti da approfondire, propriamente sull'impianto generale del DPCM 159/2013 (che ha introdotto il nuovo ISEE) occorre evidenziare, anche rispetto al vecchio ISEE:

o Il computo, nella condizione economica del richiedente e della sua famiglia da considerare per il calcolo dell'ISEE, degli emolumenti economici ricevuti da uno qualsiasi dei componenti il nucleo familiare per invalidità e/o condizione di disabilità o non autosufficienza;

o Previsioni di inidonee franchigie per abbattere (intervenendo sulla componente reddituale) il calcolo dell'ISEE;

o Esclusione dei minori con disabilità dalla possibilità, come per i maggiorenni, di utilizzo di un ISEE ristretto (non allargato all'intero nucleo familiare) per accedere a prestazioni socio-sanitarie;

o Impossibilità, proprio per i meno abbienti che non presentano dichiarazione dei redditi, di sottrarre dal calcolo della condizione reddituale utile per l'individuazione dell'ISEE "le spese sanitarie per disabili, le spese per l'acquisto di cani guida e le spese sostenute per servizi di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordi, indicate in dichiarazione dei redditi tra le spese per le quali spetta la detrazione d'imposta, nonché le spese mediche e di assistenza specifica per i disabili indicate in dichiarazione dei redditi tra le spese e gli oneri per i quali spetta la deduzione dal reddito complessivo;

o Eliminazione dalla scala di equivalenza (con cui si individua il dividendo finale rispetto alla somma delle situazioni economiche, reddituali e patrimoniali, dei singoli componenti il nucleo familiare) di una maggiorazione del dividendo pari al 50% per ogni componente con invalidità superiore al 66%.

Per approfondire, qui potete scaricare il documento di approfondimento su isee e disabilità dell'Anffas

http://www.disabili.com/images/pdf/isee2.pdf


Anffas sta registrando altresì che tra gli Enti che hanno già adottato dei regolamenti
applicativi vi sono alcuni che iniquamente ed illogicamente prevedono – a fronte di ISEE
nulli o con valori estremamente bassi – rilevanti quote di compartecipazione (sino al 70%,
per es., della retta del servizio diurno), con una chiara vessatorietà rispetto a chi,
trovandosi oggettivamente nella condizione di dovere essere sostenuto dal punto di vista
economico, debba invece dover corrispondere somme elevatissime e per nulla compatibili
con la propria condizione di vita materiale e con il rispetto della propria dignità. Infatti,
Anffas, pur non pretendendo sempre la totale gratuità dei servizi si è battuta e continuerà
a battersi, affinché la compartecipazione al costo, laddove sia imposta per legge o
regolamento, sia sempre equa, simbolica e sostenibile, evitandosi quindi che anche con il
nuovo ISEE si scarichi indirettamente sulle persone con disabilità e le loro famiglie la quasi
totalità del costo dei servizi o addirittura si inibisca loro l’accesso agli stessi, determinando
così impoverimento o maggiore segregazione.


E' chiaro che, se non si parla formalmente di nuove "tasse", l'incremento dei costi di servizi essenziali (spesso pubblici!) per la persona disabile equivale a un impoverimento netto, oppure ad un'esclusione dagli stessi.

Re: Infamità

MessaggioInviato: 24/01/2016, 13:25
da franz
mariok ha scritto:Solita mistificazione di certi giornali.
...
Due falsità nello stesso articolo: non male.

Grazie del chiarimento

Re: Infamità

MessaggioInviato: 24/01/2016, 13:51
da Robyn
L'Isee serve solo a determinare se si ha diritto o no a certe prestazioni sociali.Basta con chi con il suv si và a prendere le prestazioni sociali e non ne ha diritto togliendole a chi ne ha diritto e non ne può usufruire

Re: Infamità

MessaggioInviato: 24/01/2016, 19:44
da mauri
si sarebbe stata una infamia da paese non civilizzato, per fortuna almeno per ora non fa cumulo al reddito
http://www.pensionioggi.it/dizionario/i ... pagnamento
anche se ci hanno provato e ci riproveranno
ecco a cosa serve l'isee http://www.tuttopensioni.com/2015/10/is ... lcolo.html
un altro problema sono i ricoveri dei genitori nelle strutture RSA dove non c'è una chiarezza-certezza
http://www.aduc.it/info/rettersa.php
insomma già non è facile districarsi nei meandri delle regole e leggi, questa situazione causa un sottobosco di enti e associazioni che ci lucrano, e chi ha grossi problemi si ritrova a combattere non solo contro la burocrazia ma anche a fare interminabili file e liste di attesa per ottenere i propri diritti e questo è da paese incivile, deve essere tutto semplice e con una banca dati in automatico ricevere le prestazioni egli assegni senza dover muoversi da casa e senza aspettare mesi
ciao mauri

Re: Infamità

MessaggioInviato: 26/01/2016, 1:30
da flaviomob
Dalla FISH: sulle unioni civili

http://www.superando.it/2016/01/25/le-u ... isabilita/

Dall'ANFFAS: l'Italia spende parecchio, ma male

http://www.anffas.net/Page.asp/id=264/N ... pende-male