La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda flaviomob il 20/01/2016, 1:38

Gomblotto?

O lo Huffington Post ci sta prendendo?

http://www.huffingtonpost.it/2016/01/19 ... _ref=italy

Ora Matteo Renzi teme il complotto italo-europeo: colpiscono le banche in borsa per stritolare il governo a Roma

http://www.huffingtonpost.it/2016/01/19 ... _ref=italy
...
“Weber e non solo lui sono sconcertati perché Renzi, dice, prima trucca i conti sulla finanziaria, poi va a fare campagna elettorale sulla loro pelle. In Europa rischia la procedura di infrazione sulla legge di stabilità perché i cinque miliardi di clausole investimenti e i 3,3 miliardi della ex clausola migranti ora messi in sicurezza non furono autorizzati da Bruxelles. E ha imbottito la finanziaria di clausole di salvaguardia. Ora loro dicono: se gestisci così le cose, quando si arriva al dunque sulle banche che garanzie di affidabilità ci dai?”. Ecco, alla domanda se siamo di fronte a un attacco a Renzi o all’Italia, la risposta è: al governo. Nelle cancellerie europee sono tornati a chiedersi, come ai tempi di Berlusconi: Is Renzi fit to lead?

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... o/2388835/

Renzi sta mettendo a repentaglio la credibilità europea a vantaggio del populismo

http://www.corriere.it/editoriali/16_ge ... d4e6.shtml

I rischi non visti


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda trilogy il 20/01/2016, 10:43

flaviomob ha scritto:Gomblotto?

http://www.corriere.it/editoriali/16_ge ... d4e6.shtml

I rischi non visti


Juncker non è all'altezza della gravità della situazione e questo è evidente a tutti in Europa.

Renzi ha giocato pesante legando la questione dei soldi alla Turchia, al via libera alla Bad bank per sistemare i crediti deteriorati. Tra l'altro i soldi alla Turchia dovremmo versarli noi, non la Commssione europea. La quota italiana dovrebbe essere di circa 450 milioni di euro (il 14% di 3 miliardi).

Sul tema delle banche i giuristi della Commssione stanno giocando col fuoco. Non hanno capito che al minimo sospetto di una nuova crisi bancaria in Europa, con il meccanismo del bail-in funzionante, la gente si presenterà agli sportelli con gli scatoloni per ritirare tutto il contante possibile, per quello vogliono estendere la moneta elettronica così non ha scampo. :mrgreen:
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda franz il 20/01/2016, 10:45

Su deficit, banche e fondi Draghi e Berlino irritati con il premier
Gelo della Bce sulla manovra. Schaeuble teme per il credito


tonia mastrobuoni
inviata a berlino

L’irritazione, negli uffici di Mario Draghi, è grande. Non sono piaciute le quattro eccezioni chieste dall’Italia sul disavanzo - «non si possono accumulare tutte quelle eccezioni»-, ragiona una fonte della Bce.

Né piace l’idea che siano saltate le clausole di salvaguardia come l’aumento delle accise, per cui i mancati introiti degli sgravi fiscali non vengono né da nuove imposte indirette, né saranno finanziati con tagli alle spese, «bensì, di fatto, in deficit». Un portavoce dell’Eurotower «non commenta» l’indiscrezione, e fa notare «che la Bce non mette bocca nell’esame europeo della legge di Stabilità». Tuttavia, se l’Italia dà l’idea di cercare scuse per non fare i «compiti a casa», indebolisce Draghi e rafforza i falchi come il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, che pressano il presidente della Bce da tempo sulle sue misure straordinarie, perché scoraggerebbero l’impulso alle riforme e l’aggiustamento dei conti.

Ma ieri anche un uomo noto per non perdere mai la calma come il ministro degli Esteri tedesco Frank Walter Steinmeier non è riuscito a nascondere la sua irritazione nei confronti dell’Italia. «La Turchia è un Paese chiave, per il problema dei migranti. Se vogliamo ridurre il numero dei profughi, abbiamo bisogno della Turchia». Ma c’è «un Paese» che non ha ancora concesso il via libera al fondo da tre miliardi per Ankara. «Siamo stati molto critici, con questo Paese», ha sibilato. Il riferimento è all’Italia. Ma non è l’unico dossier che sta creando malumore nei confronti dell’Italia, a Berlino e Francoforte.

Il principale motivo di irritazione a Berlino è il freno di Roma sui soldi promessi ad Ankara per i profughi. A margine dell’ultimo vertice europeo, Wolfgang Schaeuble ha voluto incontrare il suo omologo italiano Pier Carlo Padoan a quattr’occhi per capire la ragione del veto italiano. Ma il ministro dell’Economia, stimatissimo dal tedesco, non ha potuto far altro che dirgli che non è una questione che dipenda da lui. E’ stato Matteo Renzi a bloccare la quota italiana dei tre miliardi concordati nella Ue. E anche se Schaeuble ostenta ufficialmente tranquillità, a Berlino la preoccupazione è grande. In un’intervista recente, il responsabile delle Finanze ha fatto capire che nel medio termine intende formare una «coalizione dei volenterosi» per finanziare la crisi dei profughi. E ha suggerito che se qualcuno non volesse mettere la propria quota, la potrebbe mettere Berlino. Ma dall’entourage del ministro lasciano intendere che sarebbe un passo molto grave, che suggellerebbe una crisi pesante, in Europa. Insomma, un rifiuto serio italiano di attenersi agli impegni sul fondo per la Turchia sarebbe vissuto come una crisi grave nei rapporti con Roma.

Un altro dossier che viene seguito «con grande attenzione» da Berlino è la crisi delle banche italiane. E non preoccupa tanto, in teoria, la decisione di intervenire con «bad bank» o soldi pubblici, quanto il fatto che il fallimento dei quattro istituti di credito testimoni la salute non buona del sistema bancario italiano. Preoccupano le enormi sofferenze che sembrano appesantire il settore e ipotecare la fragile ripresa. E la situazione delle banche italiane alimenta antiche diffidenze tedesche. Schaeuble ripete a ogni piè sospinto che il completamento dell’unione bancaria - l’avvio del fondo di solidarietà - deve arrivare al termine di un percorso. Da poco è in funzione il secondo pilastro dell’Unione bancaria, il meccanismo di risoluzione delle banche fallite, arrivato dopo l’avvio della Vigilanza comune. Ma per il ministro delle Finanze il via libera al passo successivo - il fondo di garanzia comune - non può arrivare senza la certezza granitica che il settore sia solido. E gli scandali che hanno travolto il sistema italiano, tutto ispirano, tranne un’idea di solidità.

Un ultimo motivo di preoccupazione, ma minore, è l’appuntamento di marzo con la verifica del Programma di stabilità. Sull’Italia, Schaeuble tende a smorzare i toni ormai da due anni perché «preoccupano molto di più altri conti pubblici», ossia quelli francesi. Ma le eccezioni accordate a Parigi hanno a che fare con la difficile situazione politica: Berlino non vuole mettere sotto pressione François Hollande, alleato prezioso attanagliato da una destra populista con tassi di popolarità crescenti. E noi, da due anni, possiamo nasconderci dietro la Francia.

http://www.lastampa.it/2016/01/20/ester ... agina.html
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda Robyn il 20/01/2016, 11:34

L'Europa così come è non và bene.Junker dovrebbe incominciare a delineare un progetto di riforma delle istituzioni euroepee.La prima cosa è incominciare ad unificare tutto ciò che è possibile.Non più difese separate ma una difesa comune a livello europeo che faccia riferimento ad un solo ministro della difesa,poi un solo ministro degli esteri ed in questo c'è già Lady Pesch,un solo ministro dell'interno.Per quel che riguarda le finanze bisogna aspettare che le singole legislazioni europee vadano ad un avvicinamento e ad un'uniformità.Ma non ci si ferma qui perche bisognerebbe delineare una Tv pubblica europea ed eventualmnte definire un parlamento che ha sede a Bruxelles che è anche capitale e una lingua comune come l'inglese lasciando ai singoli paesi le loro lingue.I singoli ministeri,difesa,esteri ed interno dei vari paesi europei diventerebbero solo dei semplici dipartimenti che fanno riferimento a Bruxelles.Infine un governo che sia emanazione del parlamento europeo.Al momento la costituzione europea già ce l'abbiamo.Delineare cioè un 'Europa Federale che lascia ai singoli paesi la legislazione in altre materie che comunque non possono entrare in contrasto con la costituzione federale
Ultima modifica di Robyn il 20/01/2016, 11:45, modificato 1 volta in totale.
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11332
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda ranvit il 20/01/2016, 11:45

Come al solito la Germania pensa solo ai cazzi suoi.....l'accordo con la Turchia serve a Berlino per diminuire l'afflusso di immigrati......invece per quelli che arrivano in Italia se ne strafottono: vogliono gli hotspot cosi' poi noi ce li dobbiamo tenere tutti noi!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46


Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda franz il 20/01/2016, 12:10

trilogy ha scritto:http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/economia/2015/11/12/news/ue_il_salvataggio_di_una_banca_non_e_aiuto_di_stato-127170629/#notarget

Vero, ma il caso riguarda il 2011. E potrebbe riguardare quindi anche interventi in quel contesto giuridico.
Il quale però è cambiato. Ora ci sono le nuove regole dal bail-in, stabilite in comune accordo proprio per evitare interventi di stato (finanze pubbliche = bail-out) per aiutare privati in crisi.
http://argomenti.ilsole24ore.com/parole ... il-in.html
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda flaviomob il 20/01/2016, 13:55

Le banche italiane hanno perso il 20% in 20 giorni. MPS il 40%.

Siamo sull'orlo del baratro? O ci siamo già dentro?

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=ACNHAtCC
Ultima modifica di flaviomob il 20/01/2016, 14:27, modificato 1 volta in totale.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda gabriele il 20/01/2016, 14:07

Renzi, Moscovici attacca: “Nessun Paese ha avuto la flessibilità accordata all’Italia, ora Roma riduca il debito”
Zonaeuro

Nuova puntata dello scontro tra Roma e Bruxelles. "Non si può assolutamente dire che questa commissione sia ostile al governo italiano - ha detto il commissario europeo agli Affari economici - sì, sta facendo le riforme ed è una cosa positiva. Sì, sta riducendo il deficit, può anche usare la flessibilità. Ma è necessario che anche in Italia il rapporto debito-Pil diminuisca"
di F. Q. | 20 gennaio 2016



Dopo Jean-Claude Juncker e Manfred Weber, è il turno di Pierre Moscovici. “Quale altro Paese beneficia di tutta la flessibilità prevista dal Patto di stabilità, inclusa la clausola sugli investimenti e quella sulle riforme strutturali? – è la domanda retorica posta a margine del forum mondiale di Davos dal Commissario Ue agli Affari economici – nessuno”. Non si placa, quindi, il fuoco di fila aperto da Bruxelles in direzione di Roma e di Matteo Renzi, accusato venerdì dal presidente della Commissione Europea di “vilipendere” le istituzioni comunitarie. “Dobbiamo anche prendere in considerazione” la richiesta di ulteriore flessibilità per l’accoglienza italiana ai migranti, ha puntualizzato Moscovici concludendo: “No, non si può assolutamente dire che questa commissione sia ostile all’Italia”.

Al di là dei tentativi di riportarla entro i livelli di guardia (Non c’è nessuna guerra” con l’Italia, “ora occorre abbassare la tensione e lavorare insieme con grande oggettività”, la mano tesa da Moscovici), la tensione tra Roma e Bruxelles rimane altissima. La seconda rasoiata del commissario arriva sulla questione del debito: “E’ chiaro che l’Italia debba ora muoversi per ridurre il debito – la sentenza emessa da Moscovici, in un’intervista a Bloomberg Tv a Davos – sì, il governo italiano sta facendo le riforme ed è una cosa positiva. Sì, sta riducendo il deficit, può anche usare la flessibilità. Ma è necessario che anche in Italia il rapporto debito-Pil diminuisca”, ha sottolineato Moscovici.

Dopo i richiami, i toni si fanno più distesi. “Il presidente del Consiglio italiano è un leader ambizioso e attento alle riforme concede Moscovici – e la Commissione Europea ha avuto molte occasioni per mostrare il suo apprezzamento verso quelle riforme”. Parole che somigliano a un invito a seppellire l’ascia di guerra: “Abbiamo bisogno di un rapporto positivo. Junker ha espresso i suoi pensieri perché ha ritenuto che la commissione avesse ricevuto delle critiche ingiuste. Ma capiamo la situazione (di Renzi ndr) e vogliamo discuterla”.

Le discussioni, quelle intese a ricomporre la questione, però devono ancora iniziare. I dossier sul tavolo sono molti, e tutti spinosi. A cominciare da quello sulle banche: la Commissione ha bocciato ogni progetto italiano di usare il supporto pubblico per ripulire i conti degli istituti italiani gravati da oltre 200 miliardi di sofferenze. L’Ue considera, invece, problematico il blocco dell’Italia sul finanziamento del fondo di 3 miliardi di euro a favore dei profughi siriani in Turchia: Roma chiede che i fondi per Ankara non siano inseriti nel calcolo nel deficit. Ed anche sulla flessibilità, a Bruxelles si osserva che già alla fine del 2015 è stato raggiunto l’accordo politico perché possano essere cumulate quella per gli investimenti, quella per le riforme strutturali e quella per i rifugiati. Ma sono ancora da discutere nel dettaglio le cifre.

Così lo scambio di accuse tra Roma e Bruxelles va avanti da un mese. Ad aprire il fuoco era stato Renzi il 18 dicembre, quando nel Consiglio europeo era andato allo scontro con la cancelliera Angela Merkel. “Non potete raccontarci che state donando il sangue all’Europa, cara Angela”, disse Renzi. Il ‘casus belli’ era stato il raddoppio del North Stream, il gasdotto annunciato a settembre da Gazprom che dovrebbe collegare la Germania alla Russia attraverso il Mar Baltico. Progetto che l’Italia non condivise e contro cui si sono subito schierati i Paesi dell’ex Unione sovietica, con Polonia e Slovacchia capofila, che lo vedono come un modo per bypassare l’Ucraina e temono di essere definitivamente tagliati fuori dal grande gioco del gas. Soprattutto dopo lo stop dei “gasdotti del sud”: il Turkish Stream, che doveva collegare la Russia alla Grecia, e il South Stream, che doveva attraversare il Mar Nero e i Balcani.

Bruxelles aveva lasciato trascorrere le festività e poi, venerdì scorso, Juncker, era partito con un attacco frontale al premier: “Il primo ministro italiano ha torto a vilipendere la Commissione a ogni occasione – sibilava il numero uno dell’esecutivo comunitario nella conferenza stampa di inizio anno– non vedo perché lo faccia”. Per poi circostanziare le accuse: “Sono stato molto sorpreso che alla fine del semestre di presidenza italiana Renzi abbia detto davanti al Parlamento che è stato lui ad aver introdotto la flessibilità, perché sono stato io, io sono stato”. “Non ci facciamo intimidire. L’Italia merita rispetto – replicava il presidente del Consiglio in un’intervista al Tg5 – la flessibilità è arrivata dall’Ue solo dopo molte insistenze da parte dell’Italia”. Poche ore prima fonti di Bruxelles avevano fatto trapelare che Roma era l’unico Paese a opporsi al piano di dare 3 miliardi di euro alla Turchia per arrestare i flussi migratori provenienti dal Medio Oriente.

Martedì nella querelle si era inserito Manfred Weber, il presidente del Partito Popolare Europeo: “Quando vediamo che l’Italia non è disposta ad aiutare la Turchia se non in cambio di una contropartita – ha detto durante la plenaria di Strasburgo – tutto ciò va a svantaggio dell’Europa, della sua forza e della sua credibilità. Renzi sta mettendo a repentaglio la credibilità europea a vantaggio del populismo”.

Renzi ha risposto sostituendo l’ambasciatore italiano presso le istituzioni Ue: al posto di Stefano Sannino a Bruxelles arriverà Carlo Calenda. Un politico di stretta ortodossia renziana al posto di un diplomatico: il vice ministro allo Sviluppo Economico – manager, molto vicino un tempo a Montezemolo, poi in Confindustria, dove ha lavorato sui principali dossier relativi al commercio e agli investimenti internazionali e negli ultimi anni spesso in viaggio con il premier o ad anticipare le missioni di Renzi nel mondo – è noto per la sua competenza sui dossier, ma anche per la sua concretezza e i suoi modi diretti che puntano ad arrivare dritto al cuore del problema. Per questo per Renzi è ‘l’interlocutore’ giusto con Bruxelles.
di F. Q. | 20 gennaio 2016

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... o/2390542/
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda trilogy il 20/01/2016, 15:57

flaviomob ha scritto:Le banche italiane hanno perso il 20% in 20 giorni. MPS il 40%.

Siamo sull'orlo del baratro? O ci siamo già dentro?

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=ACNHAtCC


Le banche stanno andando a picco in tutta la zona euro non solo in Italia. Da noi un po' peggio degli altri perchè il mercato è più piccolo e facile da colpire. Nello specifico quando è partita la speculazione al ribasso su montepaschi e le altre banche italiane, le vendite sono cominciate un paio d'ore prima che venisse resa nota l'informazione che la BCE aveva avviato una campagna informativa sulle procedure di gestione dei crediti, i soliti bene informati.
Oggi se guardi l'andamento dell'eurostoxx 50 in questo momento c'è un solo titolo in verde, gli altri 49 sono in rosso e i peggiori sono banche e assicurazioni. Se si dovrà affrontare una nuova crisi sistemica li voglio proprio vedere dove vanno con il bail-in e le nuove regole che si sono dati...

https://it.finance.yahoo.com/q/cp?s=^STOXX50E
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Prossimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 46 ospiti