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Europa: diversivo o nodo strategico?

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Europa: diversivo o nodo strategico?

Messaggioda mariok il 20/12/2015, 13:32

Ancora una volta, a suo modo, con atteggiamenti che si prestano a diverse interpretazioni, più o meno malevoli a seconda dei veri obbiettivi politici dei suoi avversari, Renzi ha sparigliato le carte, rilanciando il dibattito dalle miserie dei conflitti di interesse veri o presunti di Maria Elena Boschi e delle sceneggiate di Di Battista (nuovo faro della politica italiana) alle questioni sul tappeto in Europa praticamente ignorate o trattate nella solita maniera provinciale e riduttiva dalle forze politiche e dal sistema mediatico di casa nostra.

C'è chi liquida le questioni sollevate dal premier come un espediente per spostare l'attenzione dalla Banca dell'Etruria e dal suo ex vice-presidente alla cancelliera tedesca ed allo stato dell'Ue. In ciò Padellaro e Sallusti sono in perfetta sintonia.

Eugenio Scalfari, anti-renziano "moderato", parla, forse con qualche ragione, di un Renzi che "ha nel cuore la sua "premiership" fortemente sovrana e non vuole in alcun modo che avvenga un declassamento degli Stati nazionali", anche se ammette comunque che "Qualcosa di positivo ogni tanto si vede". http://www.repubblica.it/politica/2015/ ... ef=HRER2-1

Di tutt'altro parere è ovviamente l'Unità che parla addirittura di un "premier italiano" che "vuole approfittare del progressivo isolamento di Angela Merkel per recuperare la bandiera europeista".

http://www.unita.tv/focus/cosi-renzi-pr ... o-tedesca/

Le solite luci e ombre che tuttavia si distinguono nel desolante quadro italiota tra un Letta che "inorridicsce" per la ventilata sostituzione del suo uomo al ruolo di ambasciatore italiano presso Bruxelles ed un Bersani che, ringalluzzito dalla ritrovata verginità di Penati, spara a zero spingendosi ad affermare che “Se fosse rimasto in sella Letta avremmo più cacciavite e meno velocità, questo sì, ma il partito sarebbe messo meglio, e per il Paese sarebbe andato meglio”.

Ancora una volta siamo costretti a convivere con le nostre numerose perplessità pur di tenerci l'attuale premier-segretario-narciso, "inorriditi" (aggettivo in questo caso appropriato) dalle possibili alternative.
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Re: Europa: diversivo o nodo strategico?

Messaggioda Robyn il 20/12/2015, 13:55

Il problema della velocità è che non si ha il tempo di capire cosa si stà facendo ed inoltre con la velocità le cose vengono male ,ma non c'è dubbio che le cose vadano fatte ma con la necessaria gradualità,il conservatorismo invece è una cosa molto diversa.Per ex nel caso delle banche popolari il messaggio che è passato sono le scalate perche non si è specificato bene il limite del 5% che impedisce le scalate.In ogni caso non sono operazioni esenti da rischi come le fusioni,che minano la concorrenza.Altro problema è che si lancia 100 per avere 50,ma questo è sbagliato perche si rischia di creare dei blocchi al cambiamento ed infine il modo di comunicare che deve essere chiaro.Per ex nel caso della riforma costituzionale bisogna realizzare i cambiamenti possibili all'interno della carta ed è stato sbagliato mettere 100 senatori al posto di 200 per ragioni di garanzie, non si è avuto inoltre il tempo di approfondire la rappresentanza paritetica fra le regioni.Altro tema le province e le regioni.Eliminando le province si eliminano le particolarità locali che si esprimono nella diversità ma nell'unità,ma l'aumento delle province non aumenta i costi se la tassazione è inversa se parte cioè dai comuni.Le regioni invece non ha senso diminuirle bisogna diminuire i costi gli sprechi i privilegi.Infine il tema della legge elettorale.La riforma prevede che deve passare per la corte costituzionale per la valutazione della legittimità costituzionale ma non è sufficente,perche non la mette al riparo del cambio delle regole del gioco in corso che è una cosa molto sleale.La modifica della legge elettorale per evitare che si cambino le regole del gioco in corso dovrebbe scattare nella legislatura successiva a quella in cui si fà la modifica.Se per ex c'è un intervento legislativo in prossimità del 2018 quando scade la legislatura naturale si vota con la legge attuale e la nuova legge scatta nel 2019.Questa modifica se fosse stata già presente avremmo forse ancora un sistema elettorale a collegio uninominale
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Re: Europa: diversivo o nodo strategico?

Messaggioda trilogy il 20/12/2015, 19:21

Capisco che per Padellaro e Sallusti banca etruria e la Boschi siano il centro del mondo :lol: però a Bruxelles è sorto un problemino che riguarda il 50% delle forniture di gas del paese per i prossimi decenni, e il governo italiano ha tutti i motivi di essere irritato. Avevamo progettato di far passare il gas russo per l'Europa da sud, e l'Italia ci avrebbe guadagnato, lavori e diritti di transito per decenni. Poi il progetto è naufragato per varie ragioni, tra cui gli ostacoli posti dall'Europa, dobbiamo rispettare l'embargo alla Russia, bisogna diversificare le fonti ecc.. Infine "miracolo!" il gas russo con l'accordo della Germania arriverà in Europa ma passerà da nord. L'Italia non solo non ci guadagnerà nulla ma pagheremo anche i diritti di transito alla Germania.

Il gas russo, d’un tratto, infiamma la politica italiana. Il governo, infatti, si è dichiarato pronto a bloccare l’automatismo delle sanzioni europee nei confronti di Mosca alla luce dell’accordo tra la russa Gazprom e un gruppo di compagnie energetiche europee - pienamente avallato dal governo tedesco - per l’espansione del gasdotto baltico Nord Stream, trasformatosi in un fattore di forte tensione politica in ambito europeo.

Al netto delle scrupolose verifiche sull’iter regolatorio del progetto promesse da Bruxelles, l’accordo russo-tedesco - per modi e tempi - rappresenta una sfida ai principi di unità e solidarietà promossi negli ultimi mesi dalla Commissione europea, in particolare dal suo Vice Presidente Maros Sefcovic, attraverso il lancio dell’Unione energetica.[..]

http://www.affarinternazionali.it/articolo.asp?ID=3263
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Re: Europa: diversivo o nodo strategico?

Messaggioda flaviomob il 23/12/2015, 1:47

Ennesima scorrettezza della Germania, tanto per cambiare. Io sò io e voi nun siete un... kaiser.


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Re: Europa: diversivo o nodo strategico?

Messaggioda mariok il 23/12/2015, 11:38

Finché ogni paese pensa di fare i propri interessi autonomamente o contro gli altri, per poi appellarsi alla solidarietà europea solo quando fa comodo, i risultati non possono essere che questi. Ed ha poco senso andare a vedere chi è più scorretto dell'altro.

Anche l'Italia con Berlusconi, invece di battersi per un progetto europeo che garantisse le esigenze energetiche di tutti, pensò di curarsi i propri affari con un accordo Eni - Gasprom avviando il progetto South-stream. Gli è andata male. Anche l'Ue ci ha messo del suo per fermarlo, ma l'opposizione della Bulgaria e l'insostenibilità dei costi sono state le principali cause del fallimento.

Appellarsi ora ad una politica energetica comune per la quale non si è finora fatto molto non è il massimo della coerenza.
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Re: Europa: diversivo o nodo strategico?

Messaggioda pianogrande il 23/12/2015, 14:02

Certo che un paese che viene dalla clownesca politica energetica fatta di letti di Putin e tende di Gheddafi con contorno di ingresso della Russia nella UE (Putin credo sia quello che ha riso più forte) e rischio di trionfale ingresso dell'Italia nel novero dei paesi nordafricani, non è che abbia molto da reclamare se qualcuno gli ruba l'affare.

D'altra parte un certo cambio di registro di Putin rispetto alla NATO e quindi al Medio Oriente potrebbe rientrare in una regia di visione molto più larga e nella quale l'Italia conta come una goccia nell'Oceano Atlantico.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Europa: diversivo o nodo strategico?

Messaggioda ranvit il 24/12/2015, 10:56

Anche qua, vediamo se i chiacchieroni infantili e velleitari (M5S e sinistra radicale) appoggeranno il governo nello scontro con l'Ue... :roll: 8-) :oops:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Europa: diversivo o nodo strategico?

Messaggioda Robyn il 24/12/2015, 13:05

Quindi l'Europa al posto di preferire l'energia biologicamente compatibile con l'ambiente pannelli fotovoltaici,idrogeno,vento sfruttato sulle grandi arterie,il risparmio energetico preferisce ancora la strada della conservazione delle fonti fossili e del gas naturale e qui c'è tutta la mancanza di strategia della Germania e dell'Europa e delle sue classi dirigenti.In ogni caso far passare il gas per la Germania costerebbe di più perche il percorso è più lungo del shout stream e l'opera presenta rischi ambientali oltre che costi molto alti.A mio parere bisognerebbe incrementare la linea ferroviaria ad alta capacità per le merci e il trasporto aereo.Per l'energia ormai una piccola industria riesce a soddisfare il suo fabbisogno per il 90% con pannelli fotovoltaici
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Re: Europa: diversivo o nodo strategico?

Messaggioda gabriele il 24/12/2015, 13:39

Robyn ha scritto:Quindi l'Europa al posto di preferire l'energia biologicamente compatibile con l'ambiente pannelli fotovoltaici,idrogeno,vento sfruttato sulle grandi arterie,il risparmio energetico preferisce ancora la strada della conservazione delle fonti fossili e del gas naturale e qui c'è tutta la mancanza di strategia della Germania e dell'Europa e delle sue classi dirigenti.In ogni caso far passare il gas per la Germania costerebbe di più perche il percorso è più lungo del shout stream e l'opera presenta rischi ambientali oltre che costi molto alti.A mio parere bisognerebbe incrementare la linea ferroviaria ad alta capacità per le merci e il trasporto aereo.Per l'energia ormai una piccola industria riesce a soddisfare il suo fabbisogno per il 90% con pannelli fotovoltaici


Esatto robyn. Solo che la Germania è fra i paesi più avanzati nello sviluppo e nell'applicazione di sistemi di produzione energetica alternativa. Per non parlare della bioedilizia.
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Re: Europa: diversivo o nodo strategico?

Messaggioda Robyn il 24/12/2015, 13:47

L'energia che le piccole industrie utilizzano attraverso i pannelli fotovoltaici non la pagano è gratis,la stessa cosa è per un'abitazione civile,l'energia da pannelli fotovoltaici è gratis.Sono cose che aumentano la competitività perche sono utili in più che si possono reinvestire.Se per ex aggiungiamo una tassazione progressiva più bassa e un cuneo fiscale più basso questi sono utili in più che si possono reinvestire ma se non si fà la lotta all'evasione fiscale e contributiva è del tutto inutile
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