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Rai e autorità antitrust

Inviato:
21/10/2015, 16:29
da Robyn
La proposta di Luigi Sabbatini dell'autorità antitrust è crittare la Rai e fornire agli utenti che pagano il canone una carta elettronica.Però la proposta sembra che si rivolga solo a chi non vuol vedere la Rai ma questo non è possibile perche la Rai è un servizio pubblico che deve essere raggiungibile a tutti gli utenti.Questo significa cioè che se non si paga il canone non si vedono neanche le altre reti mediaset inclusa.La riforma del trust dovrebbe prevedere l'accesso dei membri al trust attraverso un concorso fatto ogni cinque anni,poi il trust eleggerà il suo presidente.La riforma quindi esclude ingerenze da parte dei partiti e da parte del governo
Re: Rai e autorità antitrust

Inviato:
21/10/2015, 16:48
da pianogrande
Ma quante storie per cento Euro all'anno.
Se la televisione è pubblica che sia gratuita e cioè pagata dalla fiscalità generale.
Tra l'altro, se ben gestita, potrebbe addirittura guadagnare.
Di una televisione pubblica abbiamo bisogno solo se si prende l'incarico di tenere alto il livello culturale e l'obiettività delle trasmissioni.
Se così non è, di televisioni spazzatura ne abbiamo a tonnellate e allora che diventi privata e si arrangi con la pubblicità.
Non si può avere una televisione pubblica a pagamento obbligatorio anche se è così in molti paesi.
Oppure che faccia pure un qualche decoder e sia accessibile solo a chi paga.
Così i cittadini potranno scegliere se pagare o no e cioè se guardarla o no.
In quel caso, però, non deve toccare un centesimo della fiscalità generale e sarebbe una azienda di stato non sovvenzionata dallo stato ma solo da chi sceglie di essere un utente.
Sarebbe un interessantissimo esperimento in cui lo stato imprenditore (anche con la RAI lo è) farebbe l'imprenditore davvero e non il mungitore di denaro pubblico degno di miglior causa.
Re: Rai e autorità antitrust

Inviato:
21/10/2015, 17:30
da gabriele
pianogrande ha scritto:Ma quante storie per cento Euro all'anno.
Se la televisione è pubblica che sia gratuita e cioè pagata dalla fiscalità generale.
Tra l'altro, se ben gestita, potrebbe addirittura guadagnare.
Di una televisione pubblica abbiamo bisogno solo se si prende l'incarico di tenere alto il livello culturale e l'obiettività delle trasmissioni.
Se così non è, di televisioni spazzatura ne abbiamo a tonnellate e allora che diventi privata e si arrangi con la pubblicità.
Non si può avere una televisione pubblica a pagamento obbligatorio anche se è così in molti paesi.
Oppure che faccia pure un qualche decoder e sia accessibile solo a chi paga.
Così i cittadini potranno scegliere se pagare o no e cioè se guardarla o no.
In quel caso, però, non deve toccare un centesimo della fiscalità generale e sarebbe una azienda di stato non sovvenzionata dallo stato ma solo da chi sceglie di essere un utente.
Sarebbe un interessantissimo esperimento in cui lo stato imprenditore (anche con la RAI lo è) farebbe l'imprenditore davvero e non il mungitore di denaro pubblico degno di miglior causa.
assolutamente d'accordo.
Il problema secondo me è se avere o no una televisione pubblica e in quale forma. Il finanziamento deve per forza essere a carico della contabilità generale
Re: Rai e autorità antitrust

Inviato:
21/10/2015, 18:28
da ranvit
Assolutissimamente....d'accordo sia con pianogrande che con Gabriele!
Re: Rai e autorità antitrust

Inviato:
21/10/2015, 18:54
da Robyn
Ma perche il canone non è una tassa che ricade quasi sulla fiscalità generale?Ma poi è normale che se i cittadini italiani pagano il canone hanno diritto ad avere un servizio pubblico che sia imparziale dove sia garantita la libertà di informazione è che fornisca livelli di programmazione non scadenti.Allora per fare questo serve la riforma del trust che renda indipendente la Rai dai partiti e dal governo sul modello della bbc serve cioè una riforma organica e complessiva altrimenti fatta per pezzi non funzionerebbe.Privatizzare la Rai non darebbe certezza circa l'imparzialità e la libertà dell'informazione non a caso la privatizzazione era nel programma di Licio Gelli della loggia P2.In ogni caso crittare la Rai e gli altri canali significherebbe ricondurre il servizio a chi se ne usufruisci lo paghi se non ne usufruisci non lo paghi,senza le multe i controlli,affiancamenti vari all'utenza della luce e complicanze varie
PS Ma poi che vuol dire guardarla o no?se non vuoi guardare la Rai cambia canale
Re: Rai e autorità antitrust

Inviato:
21/10/2015, 20:58
da pianogrande
Finché la RAI sarà statale (in Italia e non in UK) sarà sempre in mano ai partiti e ci saranno sempre gli editti più o meno bulgari.
Dare una scossa non sarebbe male e per toglierla dall'influenza dei partiti la gestione deve essere diversa da quella che ora è.
Vogliamo tornare alle battaglie berlusconiane in cui il vero padrone della RAI e cioè Berlusconi stesso continuava ad auspicare il non pagamento del canone ogni volta che a Raitre gli scappava una parola di troppo?
O alla corte di Renzi che bacchetta la stessa Raitre perché non supporta abbastanza il reuccio?
Ma non ci meritiamo di meglio?
Allora o televisione pubblica senza tutto l'assurdo balletto del canone che sempre una tassa è o RAI privatizzata almeno nel senso che non munge soldi pubblici ma tira avanti con la pubblicità e con i soldi di chi ha voglia di guardarla e di pagare.
Re: Rai e autorità antitrust

Inviato:
21/10/2015, 21:29
da Robyn
mi pare che in uk la bbc non sia privata altrimenti la Regina non selezionerebbe i nomi fra una rosa di quelli che hanno vinto il concorso per la delicatezza dell'informazione.Mi risulta di più che la governance sia indipendente per garantire ai cittadini dell'uk la massima libertà nel formarsi un'opinione e che il giornalismo inglese sia meno fazioso,più libero e imparziale e i politici a differenza dell'Italia accettino senza alcun problema le critiche.Gli inglesi che pagano il canone sono molto entusiasti del servizio offerto e pagano ben volentieri il canone
Re: Rai e autorità antitrust

Inviato:
21/10/2015, 23:34
da pianogrande
Infatti, e la mia precisazione "in Italia e non in UK" non voleva significare proprio quello?
Re: Rai e autorità antitrust

Inviato:
22/10/2015, 8:34
da mariok
In Italia purtroppo pubblico significa essere in mano ai partiti. Ormai solo chi crede a babbo natale può sperare che sia possibile un modo diverso di gestire gli enti o le aziende pubbliche.
Per cui alla fine hanno ragione i liberisti: l'unica cosa possibile è quella di smantellare tutto lo smantellabile privatizzando. (Poi per inciso, con riferimento alla Rai, vorrei capire cosa c'è di diverso nei contenuti rispetto non dico a Mediaset, che è una pena, ma a Sky).
Potrà non piacerci, ma è così.
Re: Rai e autorità antitrust

Inviato:
22/10/2015, 10:28
da Robyn
Infatti in Italia è così anche se la Rai fosse resa come la bbc i partiti sarebbero capaci di smantellarla e occuparla di nuovo è un tipo di classe dirigente che è così.Questa è una cultura che deriva dal fascismo che aveva occupato tutte le istituzioni e la cosa si trascina ancora adesso.Se pensiamo che sono stati capaci di cambiare la legge maggioritaria uninominale decisa in un referendum dal'90% dei si e mettere la legge calderoli