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Marino pensa alle dimissioni

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Marino pensa alle dimissioni

Messaggioda gabriele il 08/10/2015, 13:08

Roma, ore decisive in Campidoglio. Marino pensa alle dimissioni. Esposito: "Fine inevitabile per l'amministrazione"Roma, ore decisive in Campidoglio. Marino pensa alle dimissioni. Esposito: "Fine inevitabile per l'amministrazione"

Il sindaco valuta se lasciare l'incarico in Campidoglio, dopo il pressing del suo partito. In mattinata la giunta. Ieri la decisione di restituire di tasca sua tutte le spese sostenute con la carta di credito

di VALERIA FORGNONE, VIOLA GIANNOLI e GIOVANNA VITALE

ROMA - Ore decisive in Campidoglio. Ignazio Marino sarebbe in procinto di dimettersi, comunicazione che potrebbe essere formalizzata nel pomeriggio. Questa mattina, infatti, il sindaco si è chiuso nel suo studio insieme ai fedelissimi per stabilire il percorso di uscita. Che tutti gli hanno ormai consigliato. "Penso che la situazione così com'è ci porterà inevitabilmente alla fine di questa amministrazione", ha detto l'assessore comunale ai Trasporti, Stefano Esposito, intervenendo a SkyTg24. Poi un nuovo incontro tra Marino e gli assessori della sua Giunta.

Dopo un vertice notturno a Palazzo Chigi, infatti, Matteo Renzi ha fatto sapere di non essere più disposto a tollerare la permanenza di Marino a Palazzo Senatorio un minuto di più. E Orfini lo ha subito comunicato al chirurgo dem dicendogli chiaramente che, nel caso avesse opposto resistenza, il Pd avrebbe ritirato i suoi assessori dalla giunta. In quel momento Marino ha capito che per lui era finita. Per Carla Ruocco, esponente del direttorio M5s arrivando al Campidoglio per la seduta del Consiglio comunale, "gli assessori del Pd nella giunta Marino si sono dimessi. Il Pd ha fallito. La città deve tornare a votare", ha dichiarato. Notizia smentita dall'assessore Esposito: "Provenendo dal Movimento 5 stelle non può che essere falsa", ha affermato a Sky.

LA DIRETTA

Così il pressing del Pd per farlo dimettere non molla. Il partito romano è in fibrillazione per tentare una via di uscita all'impasse Campidoglio nel caso Marino non dovesse rassegnare le dimissioni. Le voci insistenti di un'uscita di scena del sindaco, sotto attacco tra l'altro per le spese istituzionali, si rincorrono da ieri dopo la decisione di restituire di tasca sua tutte le spese sostenute con la carta di credito del Comune di Roma. Alle 11 in Campidoglio è stata convocata una Giunta, spostata poi alle 13. "Ci sono stati dei problemi - ha spiegato l'assessore alla Legalità, Alfonso Sabella - Durante la riunione si discuterà, tra gli altri argomenti, di Giubileo". Ma la sensazione è che l'avventura di Ignazio Marino a sindaco di Roma stia per scadere.

http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/ ... ref=HREA-1

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Game over?
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Re: Marino pensa alle dimissioni

Messaggioda gabriele il 08/10/2015, 13:09

Roma, Ignazio Marino tace ma il suo tempo è scaduto: “Ipotesi dimissioni in blocco degli assessori”

Politica
La resa dei conti alle 13 nella Giunta convocata in Campidoglio. A fotografare la situazione è stato Stefano Esposito: "Non vedo grandi possibilità per andare avanti", ha detto l’assessore capitolino ai Trasporti, che ha definito "inevitabile" la fine dell’amministrazione. Il Pd ha scaricato il sindaco. Il problema non è "se", ma "quando" il chirurgo dovrà andarsene. Resta da risolvere il rompicapo principale: come fare per evitare il voto in primavera per non correre il rischio di consegnare la città al M5S
di F. Q. | 8 ottobre 2015

L’addio di Ignazio Marino non è questione di “se”, ma di”quando”. La sua giunta potrebbe avere le ore contate, dopo le polemiche legate agli scontrini pubblicati sul sito del Campidoglio. La resa dei conti alle 13 nella riunione convocata in Campidoglio dove gli assessori si potrebbero dimettere in blocco. La giunta, inizialmente convocata alle 11, è slittata prima alle 12 e poi alle 13. Per mancanza del numero legale anche al quarto appello, anche la seduta dell’Assemblea capitolina è stata rimandata a domani in seconda convocazione, dalle 10 alle 14. La mancata apertura dei lavori è dovuta principalmente alla delicatezza della situazione delle ultime ore: in mattinata il presidente del Partito democratico e commissario del Pd di Roma, Matteo Orfini, ha incontrato il primo cittadino facendo pressioni per le sue dimissioni. A fotografare la situazione è stato Stefano Esposito: “Non vedo grandi possibilità per andare avanti”, ha detto l’assessore capitolino ai Trasporti, renziano di stretta osservanza, che ha definito “inevitabile” la fine dell’amministrazione.

Resta tutto da risolvere il rompicapo principale: come fare per evitare le elezioni in primavera? Il tempo è scaduto. La mossa disperata del sindaco per tentare di gettare acqua sul fuoco delle polemiche che lo divorano dopo la storia degli scontrini è suonata come un’ammissione di colpa: “Basta! – ha tuonato il primo cittadino di Roma in una nota, dopo il fuoco incrociato degli attacchi politici e delle smentite della Comunità di Sant’Egidio e dei ristoratori sulle cene di rappresentanza – in questi due anni ho speso con la carta di credito messa a mia disposizione dal Comune meno di 20.000 euro per rappresentanza, e li ho spesi nell’interesse della città. E’ di questo che mi si accusa? Bene, ho deciso di regalarli tutti di tasca mia a Roma e di non avere più una carta di credito del Comune a mio nome”. Si dichiara non colpevole, l’imputato Marino, però restituisce il corpo del reato.


Il Pd lo ha lasciato solo. Non solo Matteo Renzi: il segretario-premier sul “marziano” aveva messo una croce da tempo. Ma anche Matteo Orfini, presidente dell’Assemblea Pd e commissario del Pd romano, rimasto a difenderlo come l’ultimo dei giapponesi fino a che l’affaire delle note spese non deflagrasse. “Vi saluto, vado a occuparmi di scontrini”, salutava ieri Orfini alcuni parlamentari amici. Forse poco prima della telefonata con cui il premier gli faceva capire che la misura è colma e che Marino deve sloggiare: “Io te l’avevo detto che si doveva andare a votare – le parole di Renzi al commissario Pd secondo La Repubblica – tu l’hai voluto salvare e adesso te lo tieni e muori con lui”.

L’imprimatur sulla cacciata l’ha posto un renziano ortodosso, Michele Anzaldi, l’autore dell’editto bulgaro contro Tg3 e Rai3 rei di “non seguire il partito”. “Marino ha sprecato l’occasione della fase 2 che con questo scandalo è andata in malora – ha detto l’ex portavoce del sindaco Rutelli a La Repubblica – la trasparenza è il nostro ‘core business’ e quando i telegiornali che sono visti da milioni di italiani raccontano del sindaco Marino indagato per l’uso spregiudicato della carta di credito istituzionale, si sentono l’oste e anche la comunità di Sant’Egidio che smentiscono di essere mai stati invitati, è una bomba atomica. Allora, noi possiamo rimanere immobili?”. Vorrebbe le elezioni subito? “Subito – risponde – purtroppo non si può fare. È andata così, la magistratura farà chiarezza e si va fino a novembre del 2016, perché non possiamo entrare nella storia con un Giubileo aperto da un funzionario di polizia. La pietra della porta santa è rotta dal Papa e dal sindaco, per la prima volta ci potrebbe essere un commissario”. Quindi conclude: “Io non so quale è la linea del Pd romano ma se uno seguisse il buonsenso sarebbe ora che Marino andasse a casa il prima possibile“.

Il lungo lavorio tra Orfini e il vice-segretario Lorenzo Guerini, investito della grana al Nazareno, hanno prodotto una sola decisione: bisogna fare qualcosa e alla svelta. Il problema è “cosa”. Il rebus è di quelli complicati. Due le opzioni sul tavolo: puntare sulle dimissioni immediate del sindaco o tirarla fino a dopo il 24 febbraio ed evitare così le elezioni in primavera. Nel primo caso, i romani verrebbero chiamati a votare a maggio assieme agli altri comuni come Milano e Torino e non ci sarebbe tempo per far dimenticare una gestione costellata da polemiche (caso della Panda rossa) e scandali nazionali (Mafia Capitale), con il rischio di consegnare la città al Movimento 5 Stelle, visto che in quanto a immagine neanche il centrodestra è messo bene dopo gli strascichi penali e amministrativi della gestione Alemanno. Per questo la seconda ipotesi è quella di lasciare Marino al suo posto fino a febbraio ed evitare la tornata elettorale accorpata con le amministrative. Questo, ovviamente, a meno che dalla Procura di Roma, che indaga sulle note spese, non parta alla volta del primo cittadino un avviso di garanzia. A quel punto per Marino sarebbe game over immediato.

“Bisogna decidere presto”, ripete Renzi ai suoi. La speranza, ai piani alti del Nazareno, è che Marino decida di sventolare finalmente la bandiera bianca e rassegni le dimissioni, posizione fino a pochi giorni fa lontana, ma che ora il sindaco starebbe prendendo in seria considerazione. Ma, secondo il Corriere della Sera e Il Messaggero, proprio perché ha fretta il premier potrebbe ricorrere alla soluzione estrema: andare in tv a dire che Marino non ha nulla a che spartire con il Partito Democratico. A quel punto il premier dovrebbe anche spiegare per quale motivo il chirurgo è salito al Campidoglio sotto le insegne del suo partito, ma almeno un problema – quello più grosso – sarebbe risolto.

di F. Q. | 8 ottobre 2015

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10 ... i/2107196/
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Re: Marino pensa alle dimissioni

Messaggioda pianogrande il 08/10/2015, 13:25

Dopo il divieto di sosta, le cene con la carta di credito del comune.

Qualche centinaio di Euro?

Utilissimo il testimone (l'oste) che si ricorda di quella sera di un paio di anni fa.

Tutto vero, tutto giusto, tutto sproporzionato.

Credo sia il primo sindaco di Roma che dovrebbe dimettersi per motivi formalmente ineccepibili ma niente in confronto ai miliardi sperperati dalle amministrazioni precedenti e che sono andati ad arricchire parenti ed amici e mafiosi.

Tutti hanno uno scheletro nell'armadio.
Magari uno scheletro di pollo alla diavola o di lepre in salmì ma uno glie lo troviamo.

Tutto questo rigore solo per Marino.
E' questo il problema.

Chissà perché il PD non vede l'ora che si tolga dai piedi.

Se fosse un gioco invece che una cosa seria sarei d'accordo solo per vedere poi chi mettono e cosa combina e in quanti gli faranno le pulci.
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Re: Marino pensa alle dimissioni

Messaggioda Robyn il 08/10/2015, 13:49

Ma ormai Marino dopo questa vicenda non si può più difendere.Adesso stà ai romani non consegnare la città alle bande
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Re: Marino pensa alle dimissioni

Messaggioda pianogrande il 08/10/2015, 14:56

Robyn ha scritto:Ma ormai Marino dopo questa vicenda non si può più difendere.Adesso stà ai romani non consegnare la città alle bande


Votando, eventualmente, per chi?

Se il PD ha cotto Marino a fuoco lento (neanche tanto lento) chi avrebbe intenzione di candidare in caso di sue dimissioni?
Un altro onesto ma incapace?
Un onesto e capace?
Un disonesto incapace?
Un disonesto capace?

Roma rimane una scommessa per il miglioramento dell'Italia e io non mi fido neanche tanto dei romani che voteranno, più che altro, quello che gli conviene di più.

Ho una gran paura che qualcuno stia affilando le armi per recuperare gli arretrati.
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Re: Marino pensa alle dimissioni

Messaggioda Robyn il 08/10/2015, 15:28

A Roma si possono sperimentare il nuovo tipo di primarie per scegliere chi sarà candidato 1/3 dei delegati scelti dal partito locale 1/3 dei delegati dai tesserati 1/3 dei delegati dagli elettori di csx
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Re: Marino pensa alle dimissioni

Messaggioda Robyn il 08/10/2015, 17:04

pianogrande l'Italia purtroppo è un paese dove gli onesti e i capaci non fanno strada.Sono stato a leggere che dietro l'opa Rcs ci sono ,Montezemolo e la Fiat che possiede un pacchetto di azioni.Berlinguer diceva non permetteremo a nessuno di mettere le mani sù Rcs
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Re: Marino pensa alle dimissioni

Messaggioda gabriele il 08/10/2015, 17:30

pianogrande ha scritto:Chissà perché il PD non vede l'ora che si tolga dai piedi.


questa è un'ottima domanda.

inoltre, cosa succederà dopo le dimissioni? il commissariamento della Capitale?
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Re: Marino pensa alle dimissioni

Messaggioda mariok il 08/10/2015, 18:00

gabriele ha scritto:
pianogrande ha scritto:Chissà perché il PD non vede l'ora che si tolga dai piedi.


questa è un'ottima domanda.

inoltre, cosa succederà dopo le dimissioni? il commissariamento della Capitale?


E' una vicenda molto strana. Ma anche il personaggio Marino è strano.

Già durante le primarie del 2009 saltò fuori una storia di note spese e di un'inchiesta del Pittsburgh Medical Center per il quale lavorava e dal quale si dimise dopo poco. La storia fu tirata fuori da Giuliano Ferrara sul foglio, Marino minacciò querela ma senza darvi seguito.

Il commissariamento è d'obbligo, al quale seguiranno le elezioni nella prossima primavera.

Data la situazione, mi augurerei una vittoria del M5S, anche se personalmente non li voterei mai.
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Re: Marino pensa alle dimissioni

Messaggioda pianogrande il 08/10/2015, 19:05

Mariok.
"Il PD romano" non merita nel modo più assoluto che venga eletto uno di loro così come non lo merita la destra.
I 5 stelle non li voterei neanche io eppure non vedo alternative.

Una volta escluso il PD il quale e molto evidentemente ha ben altri parametri da seguire che non il destino della città di Roma e la destra dell'ATAC e di Malagrotta etc. etc. che alternative ci sono?

Votare per delle nullità politiche come i 5 stelle in alternativa a delle nullità morali come il PD romano e la destra di Alemanno e soci esprime lo stato dell'arte del nostro paese e la nostra è appunto una democrazia rappresentativa.
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