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Regionali, verso 5 a 2 per centrosinistra

MessaggioInviato: 01/06/2015, 9:07
da franz
Regionali, verso 5 a 2 per centrosinistra, che perde la Liguria

lunedì 1 giugno 2015 08:34

ROMA (Reuters) - Il centrosinistra mantiene il governo di Toscana, Umbria, Marche e Puglia ed è in testa nella sfida in Campania, ma cede la Liguria al centrodestra, che si conferma alla guida del Veneto. Questo, a scrutini avanzati, il risultato delle elezioni regionali di ieri.

In Liguria, dove il centrosinistra si presentava diviso, è ormai certa la vittoria di Forza Italia e Lega Nord con Giovanni Toti, braccio destro di Silvio Berlusconi, con oltre il 34% dei voti. Seconda la candidata "renziana" del Pd Raffaella Paita con il 27,90%.

In Veneto Luca Zaia, governatore leghista uscente supera il 50%, mentre Alessandra Moretti del Pd si ferma al 22%.

In Toscana vince il governatore uscente Enrico Rossi con il 48,07% dei voti, distanziando il candidato della Lega Nord Claudio Borghi fermo al 20,07%.

In Umbria è stata confermata alla presidenza Catiuscia Marini con il 42,8% dei voti. Secondo Claudio Ricci, sostenuto da Lega, Fi, Fdi, Umbria popolare, con il 39,23%.

Le Marche vanno al centrosinistra con Luca Ciriscioli, che ottiene oltre il 41% dei consensi, seguito dal M5s Giovanni Maggi con il 21,8%.

Più combattuta la sfida in Campania, dove Vincenzo De Luca del Pd è in testa con il 42,79%; secondo il governatore uscente del centrodestra Stefano Caldoro il 38,57, quando però mancano da scrutinare circa 1200 sezioni su 5835.

In Puglia infine, il candidato del centrosinistra Michele Emiliano è in testa con oltre il 47%, seguito da Francesco Schittulli, sostenuto dai dissidenti "fittiani" di Forza Italia e da Ncd, con il 18,3%.

http://it.reuters.com/article/topNews/i ... HL20150601



Aggiungo ad onor di cronaca l'altro dato rilevante: la partecipazione (scarsa) al voto.
Alle urne solo il 52,2% degli elettori, quasi 12 punti in meno rispetto al 64,1% della precedente consultazione

Re: Regionali, verso 5 a 2 per centrosinistra

MessaggioInviato: 01/06/2015, 10:46
da mariok
L'unica cosa che mi dispiace di questi risultati è che i 5 stelle, malgrado "l'ottimo risultato", non hanno vinto da nessuna parte.

Avrei voluto vederli governare una regione e mantenere la promessa elettorale del reddito di cittadinanza. Il bluff continua.

Re: Regionali, verso 5 a 2 per centrosinistra

MessaggioInviato: 01/06/2015, 11:28
da trilogy
franz ha scritto:Aggiungo ad onor di cronaca l'altro dato rilevante: la partecipazione (scarsa) al voto.
Alle urne solo il 52,2% degli elettori, quasi 12 punti in meno rispetto al 64,1% della precedente consultazione



La scelta della data non è delle più favorevoli, c'è anche il ponte per la festività del 2 giugno e molta gente ha lasciato le città venerdì.

Re: Regionali, verso 5 a 2 per centrosinistra

MessaggioInviato: 01/06/2015, 11:36
da gabriele
mariok ha scritto:L'unica cosa che mi dispiace di questi risultati è che i 5 stelle, malgrado "l'ottimo risultato", non hanno vinto da nessuna parte.

Avrei voluto vederli governare una regione e mantenere la promessa elettorale del reddito di cittadinanza. Il bluff continua.


Se per te questa è l'unica cosa...

A me dispiace per i campani. Avranno un presidente di regione con la spada di damocle con inciso "severino" sulla testa. Un'altra "incomprensibile" sbadatezza del pd...

Re: Regionali, verso 5 a 2 per centrosinistra

MessaggioInviato: 01/06/2015, 17:57
da franz
Forse non avranno nemmeno un Presidente.
http://www.huffingtonpost.it/2015/06/01 ... 83116.html
A meno che qualcuno non ci metta una pezza cambiando leggermente la legge Severino.
De Luca pero' dice che illustri giuristi affermano che la Legge Severino non si applica per la prima elezione.
Staremo a vedere. Di certo quello che era la patria del diritto è da tempo quella delle leggi scritte in modo raffazzonato dei ripieghi peggiori del buco.
...
PS: mi pare che ne avessimo già parlato qui.
La Legge Severino elenca all'art 7 i motivi di incandidabilità a livello regionale. Se De Luca è stato candidato significa che era candidabile (in uno stato di diritto che funziona). Avevo a suo tempo controllato e De Luca non rientrava nelle fattiscpecie di incandidabilità.
L'art 8 invece parla delle decadenza, una volta eletto. Anche qui per quanto già giudicato, la legge Severino non si applica (altrimenti sarebbe strana una legge che ammetta la candidabilità ma un secondo dopo la vittoria lo fa decadere ... ma siamo in Italia, patria del diritto e non si mai). Quindi potrebbe solo decadere per fatto nuovo (sentenza per procedimento in corso, se fosse condannato). Secondo me o le leggi sono fatte coi piedi (per non dire altro) oppure i giornali sono scritti coi piedi (idem) ma il risultato è poco chiaro per chi tenti di capirci qualche cosa).

http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?u ... 1;235!vig=

Re: Regionali, verso 5 a 2 per centrosinistra

MessaggioInviato: 01/06/2015, 20:02
da pianogrande
Insomma ricadiamo nella candidabilità ma impossibilità ad esercitare in caso di elezione?

Se fosse così (un pasticcio da andare a nascondersi) non ammetterei che si intervenisse con un decreto ad hoc.
Il PD si darebbe la zappa sui piedi (se parlassimo di martello ....) e si esibirebbe in una tipica legge ad personam che lo esporrebbe alla gogna per i prossimi due secoli.

Se fosse così, direi che ormai la frittata è fatta e, che De Luca sia stato presentato come provocazione o come portatore di voti, entrambi gli scopi sono stati raggiunti.

Il problema adesso diventerebbe la designazione di un altro presidente perché non credo si arrivi a rifare le elezioni e il PD le ha vinte.

Re: Regionali, verso 5 a 2 per centrosinistra

MessaggioInviato: 01/06/2015, 20:48
da franz
pianogrande ha scritto:Insomma ricadiamo nella candidabilità ma impossibilità ad esercitare in caso di elezione?

Se fosse così (un pasticcio da andare a nascondersi) non ammetterei che si intervenisse con un decreto ad hoc.
Il PD si darebbe la zappa sui piedi (se parlassimo di martello ....) e si esibirebbe in una tipica legge ad personam che lo esporrebbe alla gogna per i prossimi due secoli.

Se fosse così, direi che ormai la frittata è fatta e, che De Luca sia stato presentato come provocazione o come portatore di voti, entrambi gli scopi sono stati raggiunti.

Il problema adesso diventerebbe la designazione di un altro presidente perché non credo si arrivi a rifare le elezioni e il PD le ha vinte.

Ne avevamo discusso qui: viewtopic.php?f=5&t=7695&hilit=severino&start=10#p76016
Veramernte complesso. Leggi fatte coi piedi da azzeccagarbugli che per essere comprese necessitano di meditazione trascendentale e 30 anni di metafisica. Dove 30 "esperti" daranno 60 opinioni diverse.
Ma usando una razionalità da persona comune, De Luca mi pare sia insediabile e operativo, a meno di future sentenze.

Re: Regionali, verso 5 a 2 per centrosinistra

MessaggioInviato: 02/06/2015, 9:28
da franz
Quadro sinottico delle 7 regioni, con confronto tra regionali, politiche, europee

http://www.corriere.it/politica/15_giug ... ml?liguria

Re: Regionali, verso 5 a 2 per centrosinistra

MessaggioInviato: 02/06/2015, 11:09
da franz
Osservando i dati delle 7 regioni appare chiaro che Forza Italia è sparita, la forte avanzata della Lega (in versione lepenista e fascista) un lieve calo del PD ed un costante declino del M5S. Secondo me il successo della Lega è stato a scapito di FI e di buona parte del M5S.

Pd e 5 Stelle dimezzati, exploit Carroccio

MessaggioInviato: 02/06/2015, 13:42
da gabriele
Pd e 5 Stelle dimezzati, exploit Carroccio

L'indagine dell'Istituto Cattaneo sul responso delle urne: ai Democratici il 50,2% in meno delle Europee I grillini perdono due milioni di voti rispetto alle Politiche 2013. Il tonfo di Forza Italia. Solo i padani raddoppiano
di SILVIO BUZZANCA

ROMA - A parole hanno vinto tutti. I numeri, invece, segnalano che se c'è un vincitore nelle elezioni regionali di domenica, bisogna cercarlo dalle parti di Matteo Salvini. Lo dicono le analisi sui voti, "il numero assoluto dei voti ricevuti", elaborate a caldo dall'Istituto Cattaneo sui dati forniti dal Viminale. E in effetti le cifre, secondi i ricercatori, parlano chiaro: il Carroccio "ha ricevuto un numero di consensi pari o oltre al doppio di quelli delle politiche 2013 (+109,4%, +402.584)". Gli altri perdono consensi. Tutti. A partire dal Pd che conquista cinque governatori, ma lascia sul terreno, rispetto alle Europee, 2.143.003 voti. In percentuale significa una perdita secca del 50,2%. Ma anche rispetto alle politiche del 2013 al Pd manca il 33,8 dei consensi che in valore assoluto sono 1.083.557 voti.

Il partito di Salvini registra invece dati positivi anche nel confronto con le Europee: questo dato, spiega il Cattaneo, registra "una crescita in valori assoluti di quasi la metà (+50%) pari ad oltre duecentomila unità (256.803). I dati leghisti registrano una forte crescita nelle tre regioni rosse con il raddoppio dei consensi. E se si guarda solo a Toscana e Umbria i voti triplicano. Per un apparente paradosso l'unica regione dove i voto leghisti sono in calo è il Veneto, dove si registra un meno 9,7 per cento. Ma questo dato, avvertono i ricercatori, è "plausibilmente spiegabile con il risultato eclatante della lista del 'presidente' collegata al candidato Zaia. Infine c’è da segnalare "il mutato rapporto di forze" fra Lega e Forza Italia. "Nel 2015 - scrive il Cattaneo - il peso delle camice verdi è doppio rispetto a quello delil le camice azzurre (67% contro 33%)". L'anno scorso i dati erano invece invertiti.

Allora i leghisti conquistano voti, i democratici li perdono. Ma non va certo meglio ai grillini che si sono autoproclamati vincitori. Al Movimento Cinque Stelle mancano 1.956.613 voti rispetto alle politiche del 2013. Cioè hanno perso il 59,8% dei consensi rispetto a quel risultato eccezionale. Ma i grillini perdono 893.541 voti, il 40,4% in meno, anche rispetto alle Europee dell'anno scorso, quando il Movimento registrò un arretramento elettorale.

Il segno meno regna sovrano anche fra i numeri relativi a Forza Italia. All'appello manca 67 per cento dei voti incassati alle politiche del 2013. In cifre assolute sono ben 1.929.827 voti. E anche rispetto al voto europeo dell'anno scorso si segnala un calo di 840.148 voti che in percentuale sono il 46,9 per cento. Dunque un bagno di sangue quasi generale. Con tutte le avvertenze del caso. Il Pd, per esempio, insiste, con relative polemiche, nel segnalare che nel suo bottino non sono conteggiate le liste collegate ai presidenti. Il Cattaneo, spiega però che "il risultato negativo del Pd può essere attribuito solo in parte" al fenomeno delle liste collegate". Come visto, hanno avuto un effetto in Veneto sul risultato della Lega. Certamente, scrivono i ricercatori, queste cifre possono avere un peso in Puglia dove la lista Emiliano Sindaco di Puglia ha ottenuto 154 mila voti. Ma, continuano, in Veneto la lista di appoggio alla Moretti "è poco significativa, mentre in Liguria, Toscana e Marche non c'erano proprio". E in queste regioni i risultati del Pd non sono brillanti.

http://www.repubblica.it/speciali/polit ... ef=HRER3-1

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le tabelle le trovate nell'articolo.

Solo una piccola riflessione

Che senso ha misurare pere con mele e mele con pere?

Più che giornalisti, direi giornalai...