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CORRIERE SERA:
Cassazione Annullata la condanna a 5 anni della madre del bambino
Mendicante a quattro anni
I giudici: non è schiavitù
«È la tradizione dei rom». Insorge il centrodestra

COMMENTO:
Far mendicare il proprio figlio potrebbe essere una necessità,per cui il buon senso dovrebbe rifiutare un'accusa, a meno che non sia fortemente motivata, di schiavitù.

Allo stesso modo il buon senso e anche altri valori dovrebbero rifiutare una sentenza che afferma che "mendicare faccia parte della cultura di un popolo".

Ho letto che negli indiani d'america,rubare era un segno di furbizia e veniva visto come un fattore positivo.

Quella sentenza della Cassazione potrebbe aprire il varco ad ogni "tradizione" anche se in contrasto con il nostro oridinamento giuridico.

La DX sarebbe insorta,ma dovremmo insorgere tutti,compresi i Rom che dovrebbero chiedere i danni a quei giudici che li hanno calunniati e diffamati!

Ma la Cassazione non poteva fermarsi al fatto che la donna faceva mendicare il figlio per necessità,senza darci una "lezione" sulle tradizioni degli altri popoli?

Sconcertante!

Paolo

Credo anche io che in linea generale questa sentenza sia errata. Se si comincia a tenere conto delle tradizioni di tutti, anche quando stridono fortemente con i diritti universali, dove andremo a finire?
Tuttalpiu' puo' essere considerata un'attenuante limitando la pena.

Vittorio

Le sentenze della Cassazione fanno giurisprudenza, proprio in omaggio al fatto che l'ordinamento non è immutabile, ma segue le mutazione dei tempi e le situazioni nuove che si presentano nella vita della società.

Noi abbiamo giustamente orrore di una madre che mendica, e che si porta dietro un bambino abituandolo a quella pratica che giudichiamo umiliante, ma non ci scandalizziamo altrettanto per le ragioni che costringono a mendicare o ad umiliarsi anche quelli che non sono Rom.
Non ci scandalizziamo con altrettanta prontezza della povertà di tanti.
Non ci accorgiamo nemmeno di quali o quante siano le nostre abitudini assurde, grottesche, paradossali, che in altre culture sarebbero giudicate infamanti - e che lo sarebbero anche nella nostra, se valesse un minimo di coerenza "cristiana" o "democratica".

pierodm ha scritto:Non ci scandalizziamo con altrettanta prontezza della povertà di tanti.
Non ci accorgiamo nemmeno di quali o quante siano le nostre abitudini assurde, grottesche, paradossali, che in altre culture sarebbero giudicate infamanti - e che lo sarebbero anche nella nostra, se valesse un minimo di coerenza "cristiana" o "democratica".

Verissimo. Non ci scandalizziamo se da noi non esiste l'assistenza ai poveri, sotto forma di reddito minimo, imposta negativa o quant'altro come negli altri paesi. E non ci scandalizziamo se solo da noi, malgrado le vita media elevatissima, abbiamo le pensioni di anzianità, vero scandalo che non esiste da nessuna parte del mondo. E se abbiamo, a fatica, rinunciato al pensionamento a 57 anni, ora il mondo ha come standard una età di pensionamento tra i 65 ed i 67, mentre da noi i 61 sono percepiti come una sconfitta delle masse proletarie.
E non ci scandalizziamo a sapere che le due cose sono correlate, che cioè la scarsità di risorse impiegate in Italia verso i piu' deboli (assistenza agli indigenti, aiuto alle famiglie numerose, politiche della casa e della famiglia, assegni di studio) è strettamente legata agli eccessi di risorse previdenziali.

Perché la coperta è quella che è e gli eccessi di pochi prepotenti (chiamati "diritti" per dagli una dignità politica") diventano la mancanza cronica per tanti poveri, lontani dai centri del potere.

Quindi teniamoci un rapido pre-pensionamento e che i ROM vadano pure a rubare.
Nessuno si scandalizza perché ognuno pensa al suo interesse. Che ognuno si arrangi come puo'.
Non sarà un messaggio cristiano e nemmeno socialista ma questa é l'Italia.
Che piaccia o non piaccia.

Ciao,
Franz