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L'Ammissione

MessaggioInviato: 03/05/2015, 17:34
da gabriele

Re: L'Ammissione

MessaggioInviato: 03/05/2015, 17:58
da pianogrande
Insomma.
Le riforme strutturali non servono a niente.
Per andare avanti non parliamone neanche di ridurre il debito ma dobbiamo diminuire gli stipendi e aumentare l'inflazione.

La formula sarebbe semplicissima.
L'Italia non funziona.
Dobbiamo cominciare a funzionare.
A fare cose che funzionano.

L'Expo ha fatto emergere, per l'ennesima volta, la pochezza dello stato italiano.
Questo è il problema.
Possibile che non ci sia gente capace di governare davvero?
Possibile che dobbiamo discutere di Europa etc. invece che di soffitti che non si sfaldano, viadotti che non crollano, ordine pubblico visto come normalità, impegni presi e rispettati, certezza del diritto e della pena e responsabili che rispondano di ciò che gli è stato affidato e mi fermo ma non perché basta?

Re: L'Ammissione

MessaggioInviato: 03/05/2015, 18:58
da Robyn
Il problema siamo un pò noi che non funzionamo un pò che l'Italia è il paese dei furbi dove non appena c'è un'attimo di distrazione si rimane fregati vedi l'adeguamento delle pensioni dei privilegiati.Esiste poi una sinistra che spazia dal conservatorismo fino al non c'entra niente col riformismo.E necessaria la separazione tra previdenza e assistenza per ricalcolare le pensioni alte con il contributivo perche le pensioni da privilegio sono finanziate con l'assistenza che invece è riservata alle fasce più deboli praticamente alcune prestazioni del welfare presenti in altri paesi non ci sono perche sono assorbite dalle pensioni dei privilegiati vedi reddito minimo garantito integrazioni al minimo altre prestazioni.Se chi ha una pensione da privilegio non è d'accordo alla separazione fra previdenza e assistenza vada in piazza a protestare.Il governo Monti ha fatto riforme importanti per l'Italia ma poi si è perso perche non ha agito sul fronte del welfare e della disoccupazione applicando anziche l'austerità berlingueriana quella tedesca fatta di tagli non reinvestiti e nuove tasse

Re: L'Ammissione

MessaggioInviato: 03/05/2015, 19:02
da pianogrande
Da quale cifra in su si è "privilegiati"?

Re: L'Ammissione

MessaggioInviato: 03/05/2015, 19:04
da Robyn
ma questo non te lo sò dire sò solo che esistono pensioni alte date con il retributivo che non sarebbero state tali con il contributivo

Re: L'Ammissione

MessaggioInviato: 03/05/2015, 19:11
da annalu
pianogrande ha scritto:Da quale cifra in su si è "privilegiati"?

Questa sì che è una bella domanda.
La Fornero ha dichiarato che lei si sarebbe augurata una soglia di "protezione" delle pensioni più elevata di tre volte il minimo, e penso che questa sarebbe stata la soluzione più giusta; del resto la stessa Consulta aveva giudicato legittimo un provvedimento analogo attuato anni prima (2008, mi pare), che aveva appunto una soglia di protezione più elevata.
Poi Monti ha ragione quando afferma di essere diventato PdC proprio per attuare misure impopolari che però salvassero il paese dal default; troppo facile dire ora che il paese si sarebbe salvato comunque, senza dover affrontare la famosa "prova del budino" tanto cara a Franz.

Annalu

Re: L'Ammissione

MessaggioInviato: 03/05/2015, 23:02
da trilogy
rimango dell'idea che Monti non ha salvato un bel nulla. Per certi versi ha prodotto più danni di Berlusconi.
Senza l'intervento di Draghi a Londra, l'Italia andava in default con Monti e l'euro saltava.
Per il resto quando si parla di riforme o investimenti strutturali i tempi per produrre risultati sono lunghi, e nel breve periodo possono anche produrre effetti negativi.
Se poi guardiamo ai fattori di crescita di lungo periodo: istruzione? Siamo ultimi in Europa per numero di laureati; spesa in Ricerca e Sviluppo? la metà della media europea; numero di ricercatori ogni 1000 abitanti ? Finlandia (16.1) Danimarca (13.6) , Italia (4.5) e di questi 4,5 1 è in permesso sindacale, 1 movimenta scartoffie in qualche ufficio.

Re: L'Ammissione

MessaggioInviato: 04/05/2015, 8:56
da gabriele
pianogrande ha scritto:Possibile che dobbiamo discutere di Europa etc. invece che di soffitti che non si sfaldano, viadotti che non crollano, ordine pubblico visto come normalità, impegni presi e rispettati, certezza del diritto e della pena e responsabili che rispondano di ciò che gli è stato affidato e mi fermo ma non perché basta?


Alcuni trovano una continuità in quello che tu dici essere argomenti diversi. Euro è rispetto degli impegni, quindi debito pubblico, quindi risorse mancate. Non soffermiamoci sul perché della formazione del debito pubblico, ma sul cosa possiamo fare.

Chi siede al governo ora può aiutarci? Lo sta facendo?

Re: L'Ammissione

MessaggioInviato: 04/05/2015, 10:22
da trilogy
gabriele ha scritto:
pianogrande ha scritto:
Chi siede al governo ora può aiutarci? Lo sta facendo?


la mia impressione è che a monte c'è il Trattato sul fiscal compact, l'abbiamo recepito in Costituzione, quindi qualunque governo si deve muovere con questi vincoli.

Ma c'è un secondo aspetto che non riguarda i soldi.
Se leggi alcuni piani del governo su temi specifici, ad esempio la digitalizzazione del paese.
Sono buoni, su alcuni aspetti specifici vanno avanti, ad esempio la fatturazione elettronica.
Su altri temi si perdono in un labirinto di norme, enti, agenzie, competenze, TAR, mancanza di competenze ecc.
C'è a valle di qualunque governo un apparato pubblico, procedure che non funzionano.
Il risultato è che il piano, la riforma strutturale, può essere buona o cattiva,
la realizzazione pratica: lenta, pessima o inesistente.

Re: L'Ammissione

MessaggioInviato: 04/05/2015, 14:52
da gabriele
trilogy ha scritto:Ma c'è un secondo aspetto che non riguarda i soldi.
Se leggi alcuni piani del governo su temi specifici, ad esempio la digitalizzazione del paese.
Sono buoni, su alcuni aspetti specifici vanno avanti, ad esempio la fatturazione elettronica.
Su altri temi si perdono in un labirinto di norme, enti, agenzie, competenze, TAR, mancanza di competenze ecc.
C'è a valle di qualunque governo un apparato pubblico, procedure che non funzionano.
Il risultato è che il piano, la riforma strutturale, può essere buona o cattiva,
la realizzazione pratica: lenta, pessima o inesistente.


Ogni aspetto riguarda i soldi. Detta meglio: l'economia.

Indirizzare gli sforzi di un paese in una direzione piuttosto che in un'altra, consci dei limiti e dei paletti posti, è politica. Fluidificare il sistema per arrivare al risultato politico è capacità.
Uno dei colli di bottiglia più evidenti dell'incapacità politica del governo Renzi è senza alcun dubbio il debito di decreti attuativi. Moltre volte l'apparato pubblico si trova impacciato per le lacune che vengono dall'alto e in molti di questi casi l'apparato non può prendere l'iniziativa.

E' ovvio che la colpa non sia di Renzi perché non redige e pubblica i decreti attuativi, ma è sua e dei sui ministri perché non mette in moto un meccanismo di collaborazione e di incontro fra il sottolivello governativo e gli intermedi.

Ciò può essere dovuto a molti aspetti. I principali sono: non volontà e incapacità.

Un bell'annuncio, portato avanti e confezionate ma poi lasciato alla deriva perché barattato con qualcos'altro.
Un progetto fermo perché non si è dato il giusto impulso ai propri collaboratori.