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Naufragio al largo della Libia, si temono 700 morti

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Naufragio al largo della Libia, si temono 700 morti

Messaggioda trilogy il 19/04/2015, 11:16

Naufragio al largo delle coste libiche, le vittime potrebbero essere 700

La guardia di costiera italiana, quella maltese e navi commerciali sono coinvolte in un’operazione di salvataggio al largo delle coste libiche, dove un’imbarcazione con a bordo circa settecento migranti si è capovolta. Finora sono state salvate 28 persone, ma si teme che tutte le altre persone a bordo siano annegate. Lo ha detto anche l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), secondo cui i morti potrebbero essere settecento.

Il naufragio è avvenuto circa 210 chilometri a sud di Lampedusa, intorno a mezzanotte. L’imbarcazione si sarebbe ribaltata a causa dell’agitazione creata a bordo quando è stata avvistata una nave mercantile che si stava avvicinando.

fonte: http://www.internazionale.it/notizie/20 ... eo-vittime
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Re: Naufragio al largo della Libia, si temono 700 morti

Messaggioda trilogy il 19/04/2015, 11:22

E' evidente che la missione di salvataggio in mare non serve a niente, anzi incrementa le partenze e i morti.
L'alternativa è bloccare le partenze.
La Libia è nel caos, il governo, o i governi, che si fronteggiano non hanno più il controllo del territorio e probabimente sfruttano il dramma dei profughi per avere un vantaggio negoziale con l'Europa.

Da un lato bisogna proseguire nello sforzo perchè le fazioni libiche trovino un accordo, dall'altro è necessaria una missione internazionale che smantelli le organizzazioni di trafficanti, prenda il controllo delle coste libiche, ed organizzi assistenza in loco ai migranti.
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Re: Naufragio al largo della Libia, si temono 700 morti

Messaggioda pianogrande il 19/04/2015, 11:41

trilogy ha scritto:........

Da un lato bisogna proseguire nello sforzo perché le fazioni libiche trovino un accordo, dall'altro è necessaria una missione internazionale che smantelli le organizzazioni di trafficanti, prenda il controllo delle coste libiche, ed organizzi assistenza in loco ai migranti.


Smantellare le organizzazioni dei trafficanti è la cosa più difficile.
Con gente che non ha niente da perdere (neanche la vita perché la rischiano ogni giorno anche dove si trovano) basta una zattera, una camera d'aria, e quelli si imbarcano e sono pure disposti a pagare.
Siccome di pazzi delinquenti ce n'è in tutto il mondo, l'unica cosa che rimane da smantellare è la disperazione di quella povera gente.

L'assistenza in loco è l'arma migliore.
Assistenza fatta non solo di cibo e tende (e magari medicinali) ma anche di politiche internazionali che portino un po' di giustizia sociale da quelle parti.
Un minimo.
Il minimo vitale.

Allora, quella gente avrebbe qualcosa da perdere e prima di consegnare la sua vita agli "scafisti" ci penserebbe due volte e magari anche tre.

Tutto il resto, comunque lo vogliamo organizzare, è gestione dell'emergenza.
Una emergenza destinata a non finire mai, anzi, a peggiorare mano a mano che i canali di sfruttamento della situazione (compreso, molto giustamente, quello politico) si potenzieranno.
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Re: Naufragio al largo della Libia, si temono 700 morti

Messaggioda Robyn il 19/04/2015, 13:33

In Africa c'è una fiumana di persone che stanno attraversando tutto il continente e che si dirige sulle coste libiche per attraversare il mar mediterraneo.Sarebbe necessario attraverso il coinvolgimento delle grandi organizzazioni internazionali Fao,Fmi,croce rossa,Onu ,Europa organizzare l'assistenza e la protezione dei rifugiati in libia
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Re: Naufragio al largo della Libia, si temono 700 morti

Messaggioda pianogrande il 19/04/2015, 18:21

Se non diventa un fatto di politica internazionale e non di scaricabarile tra l'Italia, l'Europa, la Libia ed altre insignificanti comunità, la "fiumana" non la ferma nessuno.
Troppo potente è la radice del problema e cioè l'istinto di sopravvivenza.

La classe politica italiana che si permette il lusso di esprimere un Salvini, forse e purtroppo, non è l'ultima in classifica a livello mondiale.

La domanda diventa: nel mondo, c'è una classe politica in grado di affrontare il problema?
Pare proprio di no.
Allora?
Allora lasciamolo in pasto a Salvini, a Le Pen, a casapound.
Un'ultima disperata proposta.
Riesumiamo la Santanchè.
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Re: Naufragio al largo della Libia, si temono 700 morti

Messaggioda Robyn il 19/04/2015, 20:34

Io sono favorevole al multiculturalismo ma il multiculturalismo come l'accoglienza presenta dei limiti non si può pensare che le cose possano andare all'infinito così,perche il rischio è di alimentare i populismi e i razzismi pensiamo a Salvini in Italia a Le Pen in Francia a Farage in Inghilterra,non si possono consegnare le democrazie nelle mani di partiti razzisti e xenofobi e le parole di Salvini ne sono la prova.Le parole di Cacciari secondo cui l'Italia non è preparata e che che gli immigrati costituiranno la metà della popolazione europea non la condivido,l'integrazione con altre culture sì,ma ogni cosa ha un limite,anche perche l'immigrazione continua e senza freni alimenta anche lo sfruttamento nel lavoro quando invece gli immigrati secondo le convenzioni internazionali hanno gli stessi diritti dei cittadini del paese che li accoglie.In quando all'Europa sembra essere affetta dall'indifferenza e dall'apatia e complici sono anche i mass media che per anni hanno alimentato la paura del diverso.Il problema come finalmente si percepisce và affrontato all'origine la causa delle migrazioni è la conseguenza del mancato rispetto dei diritti umani,della libertà e non ultimo della fame,Frontex il blocco navale sono dei tamponi che non risolvono i problemi,anzi li aggravano.La società multiculturale rappresenta un'arricchimento ma come ogni cosa presenta dei limiti oltre il quale c'è la zona rossa del razzismo e della xenofobia e l'immigrazione senza freni mette a rischio il diritto di qualsiasi cittadino di potersi scegliere il paese in cui vivere a prescindere dalle condizioni del suo paese d'origine.L'Italia come paese non tergiverserà mai sui diritti umani sulla libertà è nella sua cultura umanitaria e non c'è dubbio che concederà sempre il diritto d'asilo
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Chi lo ferma un miliardo di poveri?

Messaggioda pianogrande il 19/04/2015, 21:04

Questi sono i discorsi giusti (e le azioni giuste laddove si sia operato in quel senso).

http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... ef=HREC1-3

Pare che i risultati ci siano e si tratta di andare avanti.

Un miliardo di poveri chi lo ferma?
Salvini?
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Re: Naufragio al largo della Libia, si temono 700 morti

Messaggioda franz il 20/04/2015, 7:26

http://www.thepostinternazionale.it/mon ... -immigrati

Uno studio condotto dalla fondazione Leone Moressa, un istituto di studi e ricerche nato nel 2002, ha realizzato il bilancio economico sulla presenza degli immigrati in Italia.

La ricerca"L'economia dell'immigrazione: costi e benefici" rivela che il contributo da parte degli immigrati all'economia del Paese è pari a quasi 4 miliardi di euro ogni anno.

Cose utili da sapere:

- Quanto ha speso l'Italia per gli immigrati: nel 2012 lo stato italiano ha speso 12,6 miliardi di euro per l'arrivo di nuove famiglie di immigrati sul suolo italiano.

- Le spese comprendono gli oneri per i servizi sanitari (3,7 miliardi), quelli educativi (3,5), i servizi sociali (0,6), gli alloggi (0,4), la giustizia (1,8), le spese del ministero degli Interni per la gestione (1,0) e i trasferimenti economici (1,6).

- Calcolando che la spesa pubblica in Italia è stata di 800 miliardi, i costi dell’immigrazione sono stati l'1,57 per cento della quota complessiva.

- Quanto ha ottenuto l'Italia dagli immigrati: lo stato, nel 2012, ha ottenuto 16,5 miliardi di euro dagli stranieri così suddivisi:

- Una parte delle entrate - vale a dire 7 miliardi di euro circa - deriva dal pagamento dell’Irpef (4,9 miliardi di euro), dall’imposta sui consumi (1,4 miliardi), sugli oli minerali (0,84), su lotto e lotterie (0,21) e per tasse e permessi (0,25).

- A ciò vanno aggiunti 8,9 miliardi di contributi previdenziali per gli stranieri.

- Il totale delle entrate di 16,5 miliardi di euro nel 2012 ha quindi coperto con scarto i 12,6 miliardi di spesa pubblica. I cittadini stranieri hanno fruttato 3,9 miliardi di euro all’economia italiana.

- Occupazione: gli immigrati creano anche lavoro. In Italia possiedono l’8,2 per cento delle aziende totali e, grazie a queste, producono 85 miliardi di valore aggiunto.

- Mentre il bilancio delle attività italiane è negativo, dal momento che nel 2012 almeno 50mila imprese hanno dovuto chiudere per via della crisi, gli stranieri hanno investito a tal punto da far crescere di 18mila il numero delle attività commerciali degli immigrati rispetto all'anno precedente.
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Re: Naufragio al largo della Libia, si temono 700 morti

Messaggioda Robyn il 20/04/2015, 9:58

Gli immigrati contribuiscono molto allo sviluppo ma non si può usare il metodo utilitarista per regolare i rapporti sociali da un lato e dall'altro pretendere che rimangano emarginati e chiusi nelle periferie fatiscenti delle città senza attuare l'integrazione.Il metodo utilitarista è diverso dal diritto d'asilo e dall'integrazione non si può relegare l'immigrazione all'utilitarismo e trascurare i problemi che riguardano da vicino l'immigrazione
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Re: Naufragio al largo della Libia, si temono 700 morti

Messaggioda pianogrande il 20/04/2015, 10:19

Molto interessante Franz.
Non avevo dubbi che il bilancio fosse positivo ma vedere i numeri fa sempre piacere.

Forse anche il concetto di "razzismo" va superato.
Parlando di razzismo la si butta troppo sul culturale, su una idea precisa (per quanto aberrante).

Gli avvoltoi che si cibano di paure irrazionali fanno leva su una forma di egoismo ben più viscerale.
Quelli vengono e si mangiano le nostre risorse.
Quelli arrivano e mi portano via ciò che è mio.
Qualche mio amico svizzero (tutto il mondo è paese) aveva paura che gli italiani gli portassero via la pensione.

Nel posto dove vivo (almeno, dove passo la maggior parte del tempo) è un fiorire di attività legate agli immigrati.
Dal commercio all'artigianato ai lavori più umili (che spesso, però, sfociano nella iniziativa privata).

In una assemblea di condominio (meraviglia!) un argomento non ha destato i soliti avvilenti battibecchi: l'aumento di stipendio all'addetto alle pulizie e altri piccoli servizi.
Sì all'unanimità con tanto di sorrisi di soddisfazione.

Si trattava, guarda un po', di un immigrato.
Chissà; magari finirà per dare lavoro a qualche italiano.
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