Da ilmattino online :
26/11/2008
L’ex deputata sbanca concorrenti e ascolti, il Prc la vuole a Strasburgo L’Isola di Luxuria salva la sinistra.
È proprio vero ci sono persone - uomini, donne, altro - che possono fare qualsiasi cosa e va comunque bene. Prendiamo per esempio Vladimir Luxuria. Qualche mese fa esce la notizia che il Vladimir - o la Luxuria - deputato comunista appena ex e dell’ala più intransigente, va all’Isola dei famosi.
Ma come un comunista estremo nella tv dei reality? Ma non sono sempre loro, i comunisti, a triturarceli per quanto siamo scemi già solo a guardarli ’sti figli dei Grandi fratelli, rimpiangendo gli anni formidabili quando loro per lo più, data l’eta, fratelli grandi si massacravano a botte di piccone e chiave inglese. Infatti arriva la smentita e tiriamo un sospiro: un minimo di coerenza quindi permane. Invece l’Isola inizia ed eccola lì Luxuria animata dal più ampio zelo cameratesco. Eggià perché sarà pure comunista ma soprattutto è un'artista. Ecché artista. Ricordo una sera, ero in un ingorgo e ascoltavo questo tizio/a alla radio. Voleva far ridere. Faceva piangere con la sua comicità guitta da Bagaglino. Quando alla fine la presentarono era lei, dico la Luxuria in persona, e quindi eccola all’Isola; niente da dire insomma: magari ci sarebbe da chiedersi come fa una così a essere anche comunista visto che, i comunisti, i soggetti suoi simili li hanno sempre e dovunque almeno bistrattati. E infatti i compagni di partito non è che questa sua partecipazione la prendano bene e «Liberazione» è subissata di fiere lettere di protesta. Ma Luxuria è di quelle che non si perdono d’animo. E presto si mette in evidenza. Tanto che la compagna Rina Gagliardi, è certa che essendo Vladimir «intelligente, intrigante (sic), originale e libera, ha ”sbanalizzato” il programma, dimostrando che ogni luogo si può piegare a logiche meno scontate». Come faccia a saperlo dal momento che in quanto seria compagna comunista ci tiene gagliardamente a puntualizzare che lei l’Isola non l’ha mai vista, be’ questo resta un mistero. Quali sarebbero poi le nuove logiche meno scontate introdotte da Luxuria, per me che invece l’Isola mi sono assai divertito a vederla, è l’altro mistero. Vladimir ha infatti giocato esattamente come tutti gli altri e con tutta l’astuzia che il gioco richiedeva. Anzi ce ne ha messo subdolamente assai di più del necessario. Ergendosi demagogicamente a difensore degli umili, dei deboli, degli oppressi. Dispensando massime di saggezza buddistica agli astanti. Farcendo le sue parabole del più bieco e noioso luogocomunismo. Informandoci, con quel suo insopportabile birignao snobino, su quali sono i termini accettati dalla politically correctness e quelli assolutamente no. Tipo la volta che se l’è presa con quel frescone di Rubicondi per l’uso, a suo dire offensivo, della parola froscio quando in una delle più memorabili battute del cinema di questi anni Ennio Fantaschini, al quale hanno chiesto sei gay?, tosto e fiero può rispondere: no, so’ froscio. Il film, «Saturno contro», è di Ozpetek che qualcosa pure ne capisce; e certo l’artista Luxuria lo lascia ai reality dove a un certo punto, visto che come non si è mai stancata di ripetere l’isola ti tira fuori tutto, ma proprio tutto, ha iniziato a esprimere il suo io più profondo. In che modo? Ma sollazzandosi a spargere zizzania tra le due girls from Ipanema come non avrebbe fatto neppure la più perfida delle zitelle - si potrà dire zitella? A dar sfoggio della sua cultura politica sbagliando di un decennio la data della caduta del muro di Berlino neanche fosse uno di quegli ignoranti senza valori dei ragazzi del Grande fratello o uno di quei parlamentari corrotti smascherati dalle Iene. A sparlare male di tutti alle spalle di tutti e quando il suo infido gioco è stato alfin scoperto e gli isolani lo hanno isolato, finendo per dare il meglio di sè rivelando velenosamente, con la perfidia del più ottuso bacchettone, la tresca tra la bella solare Belen e il solito frescone Rubicondi. Certo per uno che doveva sconfiggere il moralismo e il bigottismo dei benpensanti è stato il massimo! Ho pensato adesso è spacciato. Invece, l’ho detto all’inizio, c’è gente che può fare qualsiasi cosa; quando poi ti capita pure una come la de Blank... Quello che è più piaciuto al pubblico è stato il gesto di dare la felpa al bidello Carlo che gelava smascherando la contessa inteclassista: così ha dichiarato una delle compagne sostenitrici della Luxuria, che compiuto l’ampio molle teatrale gesto dello svestimento non ci ha risparmaito l'ennesimo pistolotto sui cattolici che non conoscono la vera carità mentre lui... lui s’è messo in tasca la vittoria. Ora a «Liberazione» esultano. C'è chi la propone per il Parlamento europeo e a me già pare di sentire la sua blesa garrula vocina che teatralmente si recita: «Ecché so’ scema, dopo che me so tanto sbattutta, perfino la comunista m’è toccata de fa, mo che finalmente ci ho le luci della scena addosso ti pare che me ne vado a Bruxelles?». A Stasburgo cara!, a Strasburgo ... e comunque complimenti: tu sì che hai capito cosa vuole il mondo - uomini, donne, altro.
Gaetano Cappelli