E perché mai? Non basta che ci sia un laureato in farmacia al banco?
Mi meraviglia che un teorico del libero mercato trovi giusti vincoli immotivati se non per proteggere una corporazione.
Piuttosto il vero problema sta nelle esposizioni delle regioni nei confronti delle farmacie (svariati miliardi di euro).
Spezzare la filiera regione (che paga i farmaci in media con 3 anni di ritardo) - farmacie (che finanziano di fatto le regioni) - credifarma (finanziaria di categoria che anticipa i soldi lucrando generosi tassi di interesse) è difficile da spezzare, se non al prezzo di mettere in crisi il sistema.
Ovviamente, poiché "in natura nulla si crea e nulla si distrugge", qualcuno deve pagare i costi di questo sistema: ovviamente il cittadino consumatore, che deve subire i prezzi più alti d'Europa pagando di fatto una tassa occulta sui farmaci.