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Piccoli pezzi .. si perdono!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Piccoli pezzi .. si perdono!

Messaggioda Gab il 24/11/2008, 11:09

Irene Tinagli ,
una delle 20 personalità indicate dal Segretario alla Direzione dell'Assemblea del PD , si era presentata in questo modo,
di dimette dalla Direzione Nazionale del PD.

Come non capire molte delle parole scritte nella lettera di dimissione? (vedi sotto)
In quante teste dei nuovi che si sono avvicinati al PD un anno fa , hanno trovato dimora le seguenti domande ?
La mia delusione è tanto più forte quando penso alla propaganda fatta un anno fa riguardo all'apertura a idee nuove, quando penso alle molte persone provenienti da ambiti professionali qualificati che si erano avvicinate al progetto del Pd e che avrebbero potuto portare un contributo in termini di idee e innovazione. Che fine hanno fatto queste persone? Quali nuove modalità di coinvolgimento e ricambio ha creato il Partito?


Gab

Lettera di dimissione di Irene Tinagli:

Caro Walter,
ti scrivo perché ho deciso di dimettermi dalla Direzione nazionale del Partito democratico. Una scelta non facile che nasce dall'esperienza di quest'ultimo anno e dai dubbi crescenti sulla capacità del Pd di proporsi come forza riformista e innovativa, come aveva annunciato di voler fare un anno fa.

Il Pd aveva un obiettivo ambizioso al quale avevo aderito con entusiasmo e che ora faccio fatica a riconoscere in questo partito, in numerosi ambiti. Dalle posizioni ambigue su importanti temi etici e valoriali, alla gestione di processi politici locali e nazionali, ma soprattutto alle posizioni in quegli ambiti più cruciali per la crescita del Paese: istruzione, ricerca e innovazione. Era su questi temi che coltivavo le aspettative maggiori verso il Pd. Ero stata molto delusa dalle politiche del Governo Prodi, ma speravo che con il Pd si aprisse una stagione nuova, fatta di elaborazione di idee e proposte significative. Di fronte alle posizioni del Pd su questi fronti non posso che essere sconcertata. Non ho visto nessuna proposta incisiva, se non "andare contro" la Gelmini. Peraltro tra tutti gli argomenti che si potevano scegliere per incalzare il ministro sono stati scelti i più scontati e deboli. Il mantenimento dei maestri, le proteste contro i tagli, la retorica del precariato, tutte cose che perpetuano l'immagine della scuola come strumento occupazionale. È questa la linea nuova e riformista del Pd? Cavalcare l'Onda non basta. Serve una proposta davvero nuova, che ribalti le attuali logiche di funzionamento della scuola anziché difenderle. Ma non ho visto niente di tutto questo.

La mia delusione è tanto più forte quando penso alla propaganda fatta un anno fa riguardo all'apertura a idee nuove, quando penso alle molte persone provenienti da ambiti professionali qualificati che si erano avvicinate al progetto del Pd e che avrebbero potuto portare un contributo in termini di idee e innovazione. Che fine hanno fatto queste persone? Quali nuove modalità di coinvolgimento e ricambio ha creato il Partito? Io stessa, che ero stata contattata (così mi era stato detto) per le mie competenze "tecniche", in un anno di vita del Pd non sono stata consultata mai nemmeno per un parere. Questa emarginazione non ha certo offeso né me né, credo, le altre persone già molto impegnate fuori dalla politica. Mi chiedo però come mai, un anno fa, ci era stata chiesta una collaborazione con tanto apparente entusiasmo quando evidentemente di questa collaborazione non c'era bisogno. Mi chiedo se era necessario fare tanto rumore sul ricambio generazionale quando basta guardare chi sta ancora in cabina di regia per capire che, in fondo, non è cambiato niente.

Inneggiare al cambiamento, all'idea di una società e di una politica nuove serve a poco se manca il coraggio di intraprendere fino in fondo le azioni necessarie a realizzare queste idee. Sartre diceva che noi siamo quello che facciamo. Sono le nostre azioni che ci definiscono, stare a discutere su ciò che ci piacerebbe essere serve a poco: la gente ci giudicherà per quello che abbiamo fatto. E di quello porteremo la responsabilità. Per quanto mi riguarda non voglio portare la responsabilità delle scelte che sta facendo questo partito che in larga parte non condivido e sulle quali non ho avuto e non ho possibilità di incidere in alcun modo. Per questo ho deciso di dimettermi.

Irene Tinagli
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Re: Piccoli pezzi .. si perdono!

Messaggioda Paolo65 il 24/11/2008, 11:19

Queste dimissioni sono peggio di una sconfitta elettorale che indica lo stato di impantanamento del PD.

Come nel caso del Prof Ichino,il PD contatta delle persone di valore e competenti nel proprio settore, ma poi li mette in naftalina a marcire.

Ho dato fiducia a Veltroni,ma oggi sono sempre più convinto che non è in grado di esercitare alcuna leadership nel partito.

Le sue colpe e la guerra non dichiarata all'interno del PD stanno facendo naufragare lo sviluppo del PD. Sembra la fase agonizzante della vecchia DC,manca solo il tutto contro tutti.

Il mio voto non mancherà in nessuna delle elezioni,ma solo perchè convinto che una qualsivoglia opposizione serve in un paese democratico,ma resto del parere che se non ci sarà uno scontro feroce dentro al PD,che faccia emergere chi dovrà dare la linea, a costo di una divisione,non si uscirà fuori da questo pantano.

Berlsuconi è il padre padrone del suo partito e della DX e nessuno vuole lo stesso nel PD e nel CS,ma il paragone che sta davanti tutti i giorni ai cittadini è quello tra un leader vero ed uno di carta.

Paolo
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