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Province “abolite” assumono 17 dirigenti. E’ caos otto mesi

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Province “abolite” assumono 17 dirigenti. E’ caos otto mesi

Messaggioda gabriele il 04/12/2014, 12:50

Province “abolite” assumono 17 dirigenti. E’ caos otto mesi dopo la riforma Delrio
Politica & Palazzo

Gli enti che dovevano essere cancellati stanno nominando nuovi segretari generali con incarichi che arrivano anche a 150mila euro. Due sono appena approdati a Ferrara e a Varese, andate al voto con le nuove regole. Colpa dei ritardi sulla redistribuzione di competenze e risorse
di Thomas Mackinson | 4 dicembre 2014

Gli enti fantasma? Anziché tagliare assumono nuovi dirigenti. Succede nelle mai abolite province d’Italia dove, a seguito della riforma Delrio, sono stati ridotti e rimodulati gli organi “politici” ma è rimasto in piedi tutto il corredo di funzioni tecniche delegate in materia di scuola, strade, trasporti pubblici, formazione e ambiente. E così gli enti da rottamare – come nulla fosse – continuano a nominare segretari. E’ appena successo a Varese e Ferrara, dove si è addirittura votato già secondo la nuova legislazione, come ente di secondo livello. Il caso ha voluto che i cognomi dei primi segretari nominati con le nuove regole siano Tramontana e Primavera, quasi una metafora del destino delle province che vengono sempre date per morte e sempre rinascono, sotto nuove spoglie.

Il fatto è che a distanza di otto mesi dalla legge il processo di riordino è ancora tutto per aria, l’assorbimento delle funzioni da parte di Regioni e Comuni procede in forte ritardo sulla tabella di marcia. Se tutto va bene, se ne parlerà nella primavera 2015. E così, mentre le vecchie Province continuano ad assolvere la loro missione, si naviga a vista. L’ultimo pasticcio è uscito dalla Legge di Stabilità approvata alla Camera che ha definito tagli lineari alle risorse delle province per 1,2 miliardi nel 2015 e altri 2 nel 2016, ma senza la contestuale riduzione delle loro funzioni fondamentali che ne costano 3,1. La ciliegina è poi un emendamento (art. 35 bis) che impone il taglio del 50% del personale, senza però aver preventivamente indicato quali funzioni sopprimere e a chi affidarle dopo aver messo alla porta gli attuali dipendenti.

Da qui il caos ribattezzato “legge Delirio”, un groviglio di “impossibilità”, rischi e paradossi. Upi e Anci, guardando i tagli, si dicono certe che già a gennaio molte province andranno incontro al dissesto finanziario. A Campobasso, per dare la misura, gli insegnanti sono in protesta dal 10 novembre, quando il presidente della Provincia ha annunciato che avrebbe tenuto i caloriferi accesi per tre ore al giorno fino a Natale per razionare il consumo di riscaldamento, e che non è in condizioni di garantire la prosecuzione dell’accensione degli impianti dal 2015. Altri hanno già manifestato il timore di non poter garantire il pagamento degli stipendi al personale dipendente. Ed è qui che si consuma l’ultimo paradosso della tormentata vicenda: se la loro effettiva abolizione doveva comportare il rischio di 20mila esuberi, quella farlocca ha subito offerto il destro a nuovi incarichi dirigenziali. Sono i segretari generali, figure tecniche di nomina politica che comportano rilevanti oneri per le amministrazioni: da 43mila a 155mila euro, con retribuzione di posizione e di risultato per le province più popolose. Tanto può costarti un segretario.

il resto
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12 ... o/1247007/

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A scuola alla fine del compito di matematica si scriveva così: "CVS"
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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Re: Province “abolite” assumono 17 dirigenti. E’ caos otto m

Messaggioda Salemi il 04/12/2014, 19:51

Si, è così CVD.

Purtroppo, nella Torre di Babele in cui siamo totalmente immersi, solo il tempo è galantuomo.

Però c'è un problema, caro Gabriele. Aspettando che gli oppositori capiscano, che tocchino con mano e se ne rendano conto come il San Tommaso della tradizione cattolica, IL PAESE AFFONDA.

Abbiamo dovuto aspettare il crollo della Prima Repubblica perché si capissero alcuni democristiani. Ma soprattutto Bettino Craxi che fugge ad Hammamet.

Poi, il tutto ricomincia da capo con Silvio Berlusconi.

E' dovuto passare un ventennio perché i berluscones capissero. Ma non solo i berluscones.

Adesso nuovamente tutto ricomincia nel crepuscolo della Seconda Repubblica.

Già nel secolo scorso A. Gramsci aveva capito che: "La storia è maestra, ma non ha allievi"

In fondo è la storia continua dell'umanità. Tutti dobbiamo sbattere la testa per capire.
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Re: Province “abolite” assumono 17 dirigenti. E’ caos otto m

Messaggioda ranvit il 04/12/2014, 20:24

Ma soprattutto Bettino Craxi che fugge ad Hammamet.


:D
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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