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Pizzini d'opposizione

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Pizzini d'opposizione

Messaggioda lucameni il 19/11/2008, 19:16

Svelato in tv il «pizzino» di Latorre
a Bocchino. Insorge l'Idv
Il suggerimento dell'esponente Pd al "rivale" del Pdl: «Io non posso dirlo... parla di Pecorella e della Corte»

MILANO - A rivelare l'esistenza del «pizzino», alcuni giorni fa, era stata "Striscia la Notizia" (guarda il video). Adesso, il direttore di La7, Antonello Piroso, ha deciso di mostrare al pubblico di "Omnibus" il bordo inferiore del quotidiano sul quale Nicola Latorre (Pd) ha scritto il suggerimento a Italo Bocchino (Pdl) durante un dibattito televisivo sulla Commissione di Vigilanza Rai al quale partecipava anche Massimo Donadi (Idv). In pratica, un consiglio offerto al "rivale" su come rispondere alle accuse di un "alleato".

LA VICENDA - Proprio l'esponente dell'Italia dei Valori, durante la trasmissione, aveva attaccato con veemenza Bocchino, accusandolo di aver negato assieme a tutta la maggioranza l'elezione di Leoluca Orlando alla commissione di Vigilanza. Alla sinistra di Bocchino c'era il senatore Latorre, alleato di Donadi. A un certo punto il vicepresidente del gruppo del Pd al Senato si muove in soccorso di Bocchino. Ripreso dalle telecamere, gli sfila di mano la penna e il giornale. Quindi scrive poche parole sul bordo inferiore del quotidiano. A quel punto lo ripassa a Bocchino e con la penna gli indica il messaggio 'vergato' a mano. È il consiglio di controbattere a Donadi tirando in ballo l'atteggiamento delle opposizioni, e dell'Idv in particolare, sull'elezione di Gaetano Pecorella alla Corte Costituzionale. Bocchino chiede la parola per replicare a Donadi. «Se voi ci avete detto no a Pecorella - dice Bocchino - perché noi non possiamo fare altrettanto con Orlando?». Passa qualche minuto e Latorre toglie ancora di mano al vicecapogruppo Pdl il giornale. Questa volta è per strappare il bordo scritto a mano. Ma commette un errore: avrebbe dovuto distruggerlo. E invece i giornalisti di La7 lo recuperano, fino a che Antonello Piroso decide di svelare cosa c'era scritto sul bordo del giornale: «Io non lo posso dire. E la Corte Costituzionale? E Pecorella?».

IDV - Immediatamente arrivano le reazioni dell'Italia dei valori. «Lo scambio del pizzino fra La Torre e Bocchino dell'altro giorno ad Omnibus è la dimostrazione che in questo paese esiste un rapporto malato tra media, politica ed affari», dice Donadi. «Che un rappresentante dell'opposizione, mio alleato - aggiunge - suggerisca a un autorevole esponente della maggioranza come attaccarmi durante un dibattito televisivo, è una rappresentazione visiva della politica del compromesso che mira solo all'esercizio del potere. L'Italia dei Valori è il peggior nemico di questa politica e per questo siamo bersaglio persino di una parte dei nostri alleati». Anche Silvana Mura, fedelissima di Di Pietro, plaude all'operazione verità di La7. «È un apprezzabile esempio di giornalismo che consentirà a tutti di formarsi un giudizio sul comportamento tenuto dal senatore Latorre», dice. «Imbeccare un avversario politico su come mettere in difficoltà un alleato, è un modo vecchio di fare politica- aggiunge - basato sugli intrighi di palazzo, le doppie verità e sull'inciucio». Di fronte ad un episodio «che contribuisce a far perdere credibilità alla politica ci piacerebbe che il Senatore Latorre avesse almeno l'onestà intellettuale di spiegare il motivo del suo gesto», conclude Mura.
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Re: Pizzini d'opposizione

Messaggioda guidoparietti il 19/11/2008, 22:06

Io lo dico da persona che ha sempre parteggiato contro i "dalemiani", ma davvero qualcuno si stupisce che chi ha sempre remato contro il PD e l'Ulivo continui a farlo, soltanto in forme un poco più coperte? Chi ancora, e sono molti, appoggia sinceramente D'alema e i suoi, pensando di trovarvi opzioni e sapienze politiche che in realtà non sono altro che maneggi dettati da ambizioni ondeggianti tra il contorto apprezzamento della partitocrazia e il bruto interesse personale, dovrebbe seriamente ripensarci.
L'episodio è in sé irrilevante, ma fortemente rivelatore.
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Re: Pizzini d'opposizione

Messaggioda lucameni il 19/11/2008, 22:45

E ricordo che Latorre più volte ha detto di stimare l'uomo politico Dell'Utri.
Affermazione di uomo generoso e dettato da inusitata civiltà politica?
Non credo proprio.
Credo sia l'affermazione di un personaggio che in questo piccolo episodio ha rivelato molto di un certo modo di fare politica.
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Re: Pizzini d'opposizione

Messaggioda Perrynic il 20/11/2008, 10:58

lucameni ha scritto:Svelato in tv il «pizzino» di Latorre
a Bocchino. Insorge l'Idv
Il suggerimento dell'esponente Pd al "rivale" del Pdl: «Io non posso dirlo... parla di Pecorella e della Corte»



Ma perché questo tipo di persone non viene allontanato dal PD?????????

Poi Latorre non è quello delle intercettazioni sul caso Unipol ...... e ancora se lo tengono???? ..... fuori dal partito a calci nel cul... solo così si può recuperare un po' di sano consenso!!!

Saluti Perrynic
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Re: Pizzini d'opposizione

Messaggioda guidoparietti il 20/11/2008, 13:43

Perrynic ha scritto:Ma perché questo tipo di persone non viene allontanato dal PD?????????

Poi Latorre non è quello delle intercettazioni sul caso Unipol ...... e ancora se lo tengono???? ..... fuori dal partito a calci nel cul... solo così si può recuperare un po' di sano consenso!!!

Saluti Perrynic


Perché hanno tanti sostenitori, anche nella semplice base, sono una parte molto rilevante del partito perché al di là dei maneggi di potere hanno una reale base di consenso. Quante volte hai sentito gente inneggiare all'augusta intelligenza dei d'alemiani? Eccola qua... Speriamo che ci si cominci un po' a svegliare...
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Re: Pizzini d'opposizione

Messaggioda Paolo65 il 20/11/2008, 14:58

Non solo il PD è partito col piede sbagliato,senza valori condivisi tra DS e Margherita; ci sono pure le divisioni e la guerra interna tra Veltroni e D'Alema ad agitare le acque.

Poi ci meravigliamo se la stampa o dentro questo forum si tende di più a criticare ciò che sta succedendo nel PD che ciò che fanno la DX e Berlusconi?

La DX ed il berlusca potranno fare anche schifo e le cose peggiori,ma se non si mette ordine in casa propria,cioè dentro il PD,nessuna opposizione credibile è possibile.....non parliamo poi di proporsi come guida del paese.

Vi immaginate il paese ,nel bel mezzo di questa crisi, governato da questo caravanserraglio che è il PD ed i suoi presunti alleati?

Paolo
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Re: Pizzini d'opposizione

Messaggioda pierodm il 20/11/2008, 17:59

Chi più, chi meno, avete ragione tutti su tutto: compresa la brutta figura che ci fa indirettamente D'Alema, e con lui il livello della classe dirigente - chimiamola pure nomenklatura - del PD.
Quindi non voglio minimamente contrapporre una mia interpretazione a quelle fin qui scritte sull'argomento, ma soltanto aggiungere un ulteriore punto di vista.

Dobbiamo fare anche una sanissima autocritica, per la parte e nella misura che ci compete.
Abbiamo consentito troppo a questa nomenklatura - noi militanti intendo - minimizzando i tanti comportamenti furbetti, ignorandoli e reinterpretandoli in chiave "realistica", fin da quando quelli che sarebbero diventati a mano a mano dirigenti si sono affacciati nella vita di sezione, poi di circoscrizione, di federazione, etc. E minimizzando e ammorbidendo la nostra critica, verso quei dirigenti già in carriera, nelle rare occasioni in cui hanno partecipato a un po' di militanza di base. E - aggiungiamoci pure - abbiamo probabilmente sbagliato, non facendo mancare la nostra adesione a certe iniziative mal compicciate, fatte passare per momenti epocali di democrazia, quali sono state per esempio le primarie che sono state messe in scena (io non c'ero, ma mi metto nel conto lo stesso).

A questo proposito vorrei sottolineare un errore di dettaglio, che però è un dettaglio solo se paragonato alla vastità del fenomeno nel suo insieme.
Molti di noi - come si vede anche da questo forum - manifestano il proprio dissenso con formule esagerate e nihilistiche, descrivendo sistematicamente ogni personaggio, ogni azione del partito e della sua dirigenza in termini catastrofici, distruttivi.
Probabilmente, anche molti di coloro che qui manifestano in questo modo il dissenso, hanno partecipato o partecipano ad una militanza diretta, nella quale però è difficile esprimersi allo stesso modo, per tante ragioni: non si tratta solo di opportunità o di una censura esterna, ma anche di una forma istintiva di auto-limitazione. Il risultato è, appunto, un dissenso spuntato o inutilizzabile, nel momento che serve.
Io credo che non sia necessario avere un'idea "pessima" di qualcuno, o di condannare un personaggio a tutto campo, per rifiutarne la leadership di alto, basso o medio livello.
Credo anche che sia molto più giusto limitare la disapprovazione allo stretto necessario, sia nel merito, sia nei termini in cui lo esprimiamo.

Prevale invece una specie di sindrome, che una volta chiamai "della pila di Baghdad", tipica per esempio dei libri - grazie a dio dimenticati - di Peter Kolosimo, nei quali - per portare acqua alla tesi di una "storia del mondo" alternativa - si accumulavano ilalzioni su ilalzioni, presunte prove su presunte prove circa la presenza di antiche tecnologie di misteriosa provenienza. La "pila di Baghdad" è un reperto trovato in Mesopotamia, che sembra proprio essere un manifatto capace di produrre elettricità: Kolosimo lo cita, ma non approfondisce, laddove basterebbe accertare la sola "verità" di questo reperto per rendere inutile la gran parte delle pagine dei suoi volumi.

Fuori di metafora, a me è bastato vedere come si era proceduto alla creazione del PD, quali erano le "culture politiche" che si mettevano insieme e i due o tre valori politici fondanti che si erano sostenuti in accordo incerto per dieci anni, è bastato questo per rifiutare nettamente il nuovo partito: i valori e le cultura politiche non erano "demoniaci", anzi erano (sono) assolutamente legittimi e ragionevoli, ma semplicemente a mio parere non funzionano e non possono funzionare.
Cosa si vuole di più, per disapprovare un partito e il modo in cui si sta formando?

C'è poi un ulteriore danno collaterale, in questo eccesso.
Si è portati, infatti, ad alzare i toni di disapprovazione verso le persone, finendo per definirle fesse, sceme, traditrici, coglione, etc.
Personalmente, ho constatato che di fessi in politica non ce ne sono, e nemmeno d'ignoranti o sprovveduti, e rifiuto per principio la categoria dei traditori.
La gran parte dei danni e delle tragedie provengono da linee politiche sbagliate, nelle quali spesso si rimane incartati, e che derivano spesso da un eccesso di machiavellismo: di queste dovremmo parlare più spesso, più che di eventuali deficienze personali.
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Re: Pizzini d'opposizione

Messaggioda visconte il 23/11/2008, 22:00

Ragazzi......giuro......non ce la faccio più!
Ma chi è 'sta gente?
Il futuro della sinistra italiana è in mano a questi qui?
Dalemiani......veltroniani......ma 'chi è 'sta gente che ha pure l'intercalare "diciamo" alla dalema!!!!! Ma cosa siamo al Mupper Show?
Ok.....il PD è un partito democratico che ha rispetto della base? Dimostriamolo e mandiamo a casa 'sta gente. Perchè non me lo racconta nessuno.......se davvero potessimo decidere noi gente come il "Latorriano" di "pizzina memoria" qua non dura più di 5 minuti (e sono stato largo con il tempo)!!!!!!
Posso approfittarne per dire la mia? Io nel futuro con Dalema, Veltroni, Latorre e compagnia cantante non ci voglio andare!.......perchè il futuro è una cosa seria e anche io mi sento una persona seria e soprattutto.......non fatemi più vedere le primarie con i candidati che si sà già chi sarà eletto.....perchè alla prossima mi porto i pomodori da tirare.......
Porca miseria......Latorre......ma come abbiamo fatto a ridurci così???????
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Re: Pizzini d'opposizione

Messaggioda Alì il 24/11/2008, 16:25

Ho scritto a Latorre (a mezzo del suo sito).

Ogni tanto la vedo in TV e, se mi capita, leggo le sue interviste o dichiarazioni. Così l'ho vista a Omnibus (in replay) e ho letto le sue scuse su Repubblica.

Francamente mi ha deluso e indispettito. Perchè lei manifesta una prosopopea, un'arroganza un'immodestia tipica di chi si sente forte della sua carica indiscussa e indiscutibile.

Vede, che si sia contro le preferenze lo capisco totalmente. Anche io non sono favorevole. Tuttavia la selezione spetta di farla agli elettori dei partiti e non ai loro apparati, ai loro vertici, spesso ad un numero di persone minori delle dita di una mano.

Per questo e per quello che mi è dato fare modestissimamente, mi batto per primarie aperte sempre a tutte le cariche istituzionali, senza remore e senza distinguo o pressioni, ovvero dirigismo.

Purtroppo però siete in molti, in troppi che opponete resistenza, al di là delle vostre parole, delle dichiarazioni (menzognere).

Altrettanto accade, ahimè, per il rinnovamento del PD, ovvero per la realizzazione del PD quale Partito Nuovo. Parole tante, fatti pochi, anzi molti di segno totalmente opposto.

Ed ancora in tema di etica, di moralità politica e di moralizzazione delle istituzioni. Anche qui tanto blaterare e niente di concreto. Tra l'etica e la moralizzazione includo pure il tema dei costi della politica, cui, anche lei Vice-CapoGruppo del Senato ha contribuito nel segno opposto alle promesse, agli auspici degli italiani, degli elettori, insoddisfatti, del PD.

Da ciò consegue la sua posizione sulla non breve vicenda della Commissione di Vigilanza della Rai e, in particolare, sui più brutti episodi che l'hanno caratterizzata nell'ultimo peridodo e di cui, ancora, lei si è fatto protagonista del tutto negativo.

La sua vicinanza a Villari (per toni e giudizi blandi, per richiesta di nessuna sanzione) li si ritrovano anche nelle sue (non) scuse di oggi su Repubblica.

Molto strumentalmente e con una dialettica degna del suo maestro cerca di sottrarsi alla scomoda posizione di "imputato" per assumere, di contro, quella di pubblico accusatore.

Che dire poi della sua difesa delle correnti, di Red, che aiuta il PD ... ???????!!!!!!!!! QUANDO MAI!? Non solo distrae, INTERFERISCE, crea occasioni di contrasto, di diversità dalle posizioni ufficiali del PD.

Ma vorrei tornare alle sue (non) scuse e al suo pizzino. Vede caro senatore, ove avesse un minimo di umiltà, un minimo di capacità di valutare con serietà il suo gesto da persona che riveste un alto incarico del PD, ove fosse in buona fede si dimetterebbe ALMENO dalla carica di Vice-CapoGruppo.

No, non lo fa ed attacca, irride.

Ed allora mi chiedo, ma soprattutto le chiedo: qual è la differenza tra lei e Villari?
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Re: Pizzini d'opposizione

Messaggioda ainos2 il 24/11/2008, 21:53

è dura anche qui alla base, diciamocelo. Chi aveva un po' di potere nei vecchi partiti non lo molla, fosse anche un micron di visibilità locale infima e inutile lotta per tenetselo.
I giovani vengono messi sì dentro anche in posti di responsabilità,ma poi vengono " mollati" da soli senza nessun supporto, se non sono figli di.... non hanno riferimenti politici per orientarsi ( anche solo per convicare un gruppo di lavoro bisogna conoscere...) e lasciano l'incarico non pagato peraltro.
Adesso hanno votato i giovani, al nazionale è passato quello che l'apparato sosteneva, qui da noi è passato l'avversario che non era figlio di... e non aveva storia politica alle spalle: credo saranno tutti disperati e sono sicuro che gli renderanno la vita impossibile.
Figuratevi se le cose stanno così qui giù al nord cosa deve succedere la sù al sud : immagino un grande suk di sorrisi e coltellate ognuno per se e per gli altri nulla!!!! per il bene del PD ovviamente.
E hanno avuto anche il coraggio di mettere bianco su nero un codice etico :oops: su cui poi hanno fatto anche delle conferenze stampa!!!!!!!!!!!!!
e non si vegognano per niente!!!!!!!!!!!!!!
tocca a noi vergognarci per loro e non votarli più, se non cambiano tra il governo e l'opposizione scelgo l'esilio
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