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Anche la Germania rischia il crac???

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Anche la Germania rischia il crac???

Messaggioda ranvit il 11/11/2014, 20:15

Debiti occulti e banche fragili anche la Germania rischia il crac.

Fabio Zoffi, italiano che vive a Monaco: "Dal 2020 i conti dello Stato salteranno per pensioni e sanità"

Massimo Restelli - Mar, 11/11/2014 - 16:43

Il grande malato dell'Eurozona non è l'Italia o un altro Paese periferico, apostrofati «pigs» («maiali») nel pieno della crisi del debito sovrano, ma proprio la Germania di Angela Merkel che continua a fare la voce grossa con la Bce e gli altri condòmini del Vecchio Continente.

A raccontare al Giornale il «lato oscuro» di Berlino è Fabio Zoffi, veneziano che da vent'anni vive con la famiglia a Monaco di Baviera e proprietario di attività che spaziano dall'alimentare al Big data: tra i suoi clienti Luxottica, Pirelli, Bnl, Banco Popolare e Benetton.

«ll debito pubblico complessivo tedesco non è pari all'80% del pil come certificano i documenti ufficiali ma al 287%», assicura il venture capitalist italiano dopo essersi preso la briga di rielaborare tabelle e proiezioni statistiche. La colpa è del debito «implicito», che con approssimazione possiamo qui definire «nascosto», prodotto dalle costose riforme concesse dai governi che si sono succeduti negli ultimi decenni. Tutto questo comporterà, dal 2020, pesanti aggravi alla spesa per le pensioni, le assicurazioni sanitarie e l'assistenza ai malati cronici. «Berlino è finora stata molto brava a nascondere la polvere sotto il tappeto, ma ormai è impossibile non vedere le gobbe e anche in Germania gli economisti più capaci hanno iniziato a lanciare l'allarme», precisa Zoffi, citando tra i primi profeti di sventura proprio i presidenti dei due maggiori think tank economici del Paese: Hans-Werner Sinn, temutissima voce dell'Ifo (per la verità più noto a sud della catena alpina per i giudizi tranchant che ci ha riservato) e Marcel Fratzscher, capo del Diw e autore del libro Die Deutschland-Illusion («L'illusione tedesca»). A titolo di raffronto, il debito complessivo (implicito ed esplicito) italiano si attesterebbe invece al 160% del prodotto interno lordo. In sostanza, negli ultimi anni Palazzo Chigi e Parlamento italiano fatto i compiti a casa, Frau Merkel e il Bundestag no. A contribuire al disastro annunciato della Germania, insiste Zoffi, è poi il suo quadro demografico squilibrato. È lo Stato con meno nascite al mondo.

L'altra falla aperta è rappresentata da un mercato del lavoro ormai composto per un quarto da precari (tra part-time, stagisti e mini-job), perché ne consegue una distribuzione dei redditi sempre più squilibrata: nel 2011 il 10% della popolazione deteneva il 66% della ricchezza contro il 44% del 1970.

Per non parlare delle grane del sistema del credito: le banche tedesche, sebbene tutte promosse ai recenti esami patrimoniali della Bce (ma Berlino ha ottenuto di esentare le problematiche casse di risparmio e le landesbank) da un lato «contano debiti complessivi (raccolta alla clientela, prestiti di varia natura e obbligazioni, ndr ) per 8mila miliardi di euro» dall'altro, e questo appare il problema principe, «impieghi in asset di qualità sovente discutibile: Abs, derivati, prestiti alle banche greche e spagnole». In pratica avrebbero investito male (e con una certa dose di pericolo) il denaro raccolto: «Deutsche Bank assomiglia a un grande hedge fund», lancia la provocazione Zoffi. L'imprenditore tiene a sottolineare di essere tornato a investire sulle imprese dello Stivale all'apice della crisi, sfruttando i saldi provocati dallo sferzare dello spread. Insomma, da uomo d'affari è convinto di aver fatto bene a credere nell'Italia: stima che le sue attività (il gruppo Ors specializzato nel big data; la tenuta vitivinicola in Monferrato Noceto Michelotti e l'azienda friulana di insaccati di selvaggina Bertolini Wild, insieme alle potenzialità di sviluppo del portale Gourmitaly) abbiano oggi un valore potenziale di 50 milioni. La Germania - chiosa Zoffi - resta però un esempio per la Penisola sotto molti altri aspetti fondamentali sia per la qualità di vita dei cittadini sia la buona riuscita di un'impresa: a partire da un apparato pubblico-burocratico e da un sistema della giustizia che funzionano a dovere.


http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 66711.html
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Re: Anche la Germania rischia il crac???

Messaggioda flaviomob il 12/11/2014, 1:05

Ah beh allora... se lo scrive il Giornale... ci crediamo tutti, vero? :roll: :roll:


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Re: Anche la Germania rischia il crac???

Messaggioda ranvit il 12/11/2014, 7:38

Sarebbe meglio entrare nel merito.... 8-)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Anche la Germania rischia il crac???

Messaggioda franz il 12/11/2014, 8:54

Nel merito se si fa lo stesso calcolo (costo degli impegni futuri) per l'Italia la cifra è ancora piu' alta.
Ne ho sentito parlare durante un convegno, a cui era presente un ex-ministro del Bilancio e dellaProgrammazione Economica.
Lui confermo' e forni' al volo cifre allucinanti che non ricordo e disse che proprio per questo nessuno ne parla.

Naturalmente gli impegni futuri possono essere ridimensionati da nuove leggi.
Quindi è tutto da ridimensionare, come allarme.
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Re: Anche la Germania rischia il crac???

Messaggioda ranvit il 12/11/2014, 10:33

http://scenarieconomici.it/5-studi-sull ... enibili-2/


STUDIO SULLA SOSTENIBILITA’ DEI DEBITI PUBBLICI DELLA NEUE ZURCHER ZEITUNG

La Neue Zürcher Zeitung ( Nzz ), fonte molto autorevole ha ripreso lo studio della Stiftung Marktwirtschaft e lo ha integrato con un altro studio estendendo il panel anche alla Svizzera. Il risultato non cambia: l’Italia resta il Paese numero uno dell’Europa, molto più sostenibile della Germania perché negli anni, paradossalmente, passati ha fatto i “compiti a casa” e si propone come il Paese, in prospettiva, con il più basso incremento di spese per pensioni, sanità e assistenza per anziani; gli altri Stati, invece, si sono accontentati di monitorare il debito esplicito, lasciando che la struttura di queste spese assumesse delle proporzioni tali da esplodere da qui a qualche anno: hanno guardato solo alla punta dell’iceberg, come scrive Gerhard Schwarz, oggi direttore del think tank svizzero Avenir Suisse, sulla Neue Zürcher Zeitung. Possibile? Sì, se si considera oltre al debito esplicito anche quello implicito ovvero gli impegni già presi dallo Stato per i decenni a venire e legati in particolare all’invecchiamento della popolazione: dunque le pensioni in maturazione nei prossimi anni, la spesa sanitaria che dovrà essere sopportata da una popolazione più anziana; il tutto considerando il saldo primario dello Stato.
Il grafico qui sotto e’ chiarissimo, seppur in tedesco: considerando debito esplicito ed implicito l’Italia sarebbe ad un debito complessivo sotto lo 0%, la Germania sopra al 120%, la Francia sopra al 400% e la Spagna sul 800%.

CONCLUSIONI

I dati di cui sopra non vanno presi a mio vedere con la consueta’ negativita’ Italica (“tanto ci penseranno i politici a scialaquare tutto”) o con un ottimismo senza senso (“quindi possiamo fare piu’ spesa pubblica, contro-riforme e stampare a rullo ed uscire dalla crisi). Sono dati che vanno letti con semplice realismo.

I dati dicono che in tutto il mondo occidentale, le Nazioni saranno obbligate se non vogliono aumenti esponenziali dei debiti pubblici, ad agire: ovviamente agiranno ampliando il Debito stesso, ma saranno obbligate a tenere i tassi di interesse bassissimi ed a fare un po’ di inflazione per alzare il denominatore del Debito (il PIL); al tempo stesso saranno anche obbligate a fare Riforme per contenere l’andamento della spesa previdenziale e sanitaria.

L’Italia ha un’opportunita’ di fronte a se’, e varrebbe la pena di tenerne conto.
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Re: Anche la Germania rischia il crac???

Messaggioda franz il 12/11/2014, 17:39

Questo studio riportato da scenari economici a ben vedere dice esattamente il contrario di quanto affermato dal primo articolo (quello del giornale). Il primo annuncia il crack della germania, il secondo (studio del Prof. Bernd Raffelhüschen) mette la germania tra i migliori, battuta solo dall'Italia.
Naturalmente per capirci qualche cosa bisognerebbe lettere lo studio originale del Prof. Bernd Raffelhüschen.
Economista Liberale mi pare di scuola austriaca è per la totale privatizzazione del sistema pensionistico.
Questo conta poco. Mi interessa capire che calcoli ha fatto per l'Italia e sulla base di quali dati.
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Re: Anche la Germania rischia il crac???

Messaggioda ranvit il 12/11/2014, 19:54

Mi interessa capire che calcoli ha fatto per l'Italia e sulla base di quali dati.


Forse dovresti cercare di capire anche su quali basi l'ha fatto per la Germania.......mi sa,per esempio, che non ha tenuto conto dei titoli tossici posseduti in gran quantità dalle banche tedesche (nodi che prima o poi verranno al pettine...) e che l'altro studio ha considerato...! ;)
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Re: Anche la Germania rischia il crac???

Messaggioda gi.bo. il 12/11/2014, 20:29

ranvit ha scritto:http://scenarieconomici.it/5-studi-sulla-sostenibilita-a-lungo-termine-dei-conti-pubblici-dicono-che-loccidente-ha-un-enorme-problema-italia-e-germania-le-nazioni-piu-sostenibili-2/


......L’Italia ha un’opportunita’ di fronte a se’, e varrebbe la pena di tenerne conto.
In questi anni questo prof.Bernd Raffelhüschen ne ha dette di cotte e di crude. Gia nel 2011 faceva queste affermazioni. Poi son trascorsi 3 anni e di acqua ne e' passata sotto i ponti.
Se ti puo servire, a tal proprosito scriveva ne 2011
http://www.welt.de/wirtschaft/article13 ... en-da.html
Franz ,non sei di lingua germanofona ? Se si, traduci per bene, altrimenti ci affidiamo al ns. solito fai da te e quindi col traduttore online


hola
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Re: Anche la Germania rischia il crac???

Messaggioda franz il 12/11/2014, 21:55

mai stato germanofono e qualche corso scolastico non fa la differenza.
Mi affido anche io a san google.
Dai numeri poi vedo che sono sempre quelli, con l'Italia al 120% (oggi siamo al 135%) per cui è lo stesso studio riproposto ed ovviamente non aggiornato.
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Re: Anche la Germania rischia il crac???

Messaggioda gi.bo. il 12/11/2014, 22:11

franz ha scritto:mai stato germanofono e qualche corso scolastico non fa la differenza.
Mi affido anche io a san google.
Dai numeri poi vedo che sono sempre quelli, con l'Italia al 120% (oggi siamo al 135%) per cui è lo stesso studio riproposto ed ovviamente non aggiornato.
Difatti chi lo ha postato non si era accorto che anche quello era datato giugno 2013. Vittorio...Vittorio... ;)
Di questi tempi gli anni e i mesi diventano secoli . Diventano superati pure gli articoli economici postati qualche giorno fa.


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