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Italia: aumenta la fuga di capitali

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Italia: aumenta la fuga di capitali

Messaggioda franz il 12/10/2014, 8:36

di: Federico Fubini | Pubblicato il 11 ottobre 2014| Ora 08:40

Oltre confine 67 miliardi in due mesi: 30 ad agosto e 37 a settembre. La ripresa del deflusso è testimoniata dai saldi del sistema europeo delle banche centrali Target 2.

ROMA (WSI) - ''Non c'è fuga di capitali dall'Italia. Non mi sembra che si possa parlare di fuga di capitali''. Lo afferma il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse vera una 'fuga' di 67 miliardi dal Belpaese. (ANSA)

***

Un deflusso del genere dall’Italia non si era visto da prima che Mario Draghi, nel luglio del 2012, pronunciasse le sue parole più celebri: «Faremo qualunque cosa per preservare l’euro». Quel giorno il presidente della Bce arrestò e poi invertì la corrente della fuga di capitali da Paesi più in crisi. Ora, per la prima volta da quei giorni, la direzione di marcia si è ribaltata: via dall’Italia, verso l’estero.

Questa non è una replica del film di due o tre anni fa, in cui un’intera porzione d’Europea fu colpita dalla sfiducia. Stavolta, sugli ultimi due mesi, la fuoriuscita di denaro riguarda solo l’Italia. Nelle altre economie della cosiddetta «periferia», Grecia, Spagna e Portogallo inclusi, la bilancia delle partite finanziarie procede come nell’ultimo anno o due. In agosto dall’Italia invece sono usciti capitali per 30,3 miliardi di euro, mentre la corsa verso l’estero in settembre ha addirittura accelerato con un saldo negativo di 37 miliardi. Era dal periodo drammatico fra la primavera 2011 e la primavera del 2012 che non si assisteva a un’emorragia così sostenuta.

La tendenza è fotografata dal sistema europeo delle banche centrali, l’Eurosistema che dà vita alla Bce, attraverso i saldi di Target 2. Quest’ultimo è il meccanismo di pagamenti anche fra privati in Europa, che l’Eurosistema segue perché sono le stesse banche centrali a regolare i pagamenti attraverso i confini con un meccanismo di crediti e debiti.

È questo il termometro che ha segnalato la grande corsa verso ’uscita dall’Italia negli ultimi due mesi. Poiché gli scambi di import e export procedono di solito a ritmo costante, è sicuro che la fuoriuscita di capitali sia data da una decisione degli investitori finanziari: risparmiatori, fondi, banche. Sulla base dei dati pubblici è più difficile spiegare quali categorie di titoli italiani siano smobilizzate per portare denaro fuori.

Per ora la fuga non sembra riguardare i titoli di Stato, ma dal 4 settembre scorso il Ftse-Mib, principale listino della borsa di Milano, ha perso il 9,5%: è una fuga di circa 40 miliardi di euro. Parte di questo denaro sembra essere stato parcheggiato in Germania: la posizione creditoria della Bundesbank nell’Eurosistema negli stessi mesi si è infatti impennata per circa la metà dei volumi finanziari persi dall’Italia. Il resto sembra essere finito fuori dall’area euro, contribuendo alla svalutazione della moneta unica.

Anche nel 2011 andò così: la fuga di capitali dall’Italia investì prima il mercato azionario, quindi quello dei titoli di Stato dopo qualche mese di deflussi dall’azionario. Non è detto che stavolta debba ripetersi il copione della crisi finanziaria, partendo dalla debolezza di borsa per poi si allargarsi ai titoli di Stato e facendo impennare lo spread con i bund tedeschi. Ma Frank Westermann dell’università di Osnabrueck ha notato lo smottamento di agosto e settembre e si è chiesto perché riguardi solo l’economia più grande dell’Europa del Sud.

La prima spiegazione è la più ovvia: l’Italia è il solo Paese della periferia che resta in recessione, senza risultati visibili dalle riforme. Inoltre, poco meno di tre anni fa le banche italiane hanno preso in prestito oltre duecento miliardi di liquidità dalla Bce per il tramite della Banca d’Italia, fornendo in garanzia dei titoli del Tesoro. Tra poco queste operazioni saranno definitivamente chiuse e i Btp o i Ctz potrebbero essere svincolati.

Westermann però offre anche una spiegazione politica: Draghi nel 2012 promise interventi illimitati della Bce solo in difesa di quei Paesi che avessero accettato la troika, cioè un programma di politiche controllate e monitorate dal resto d’Europa. L’Italia è il solo Paese del Sud a non averlo sottoscritto, e ha un sistema politico che rifiuta la troika. È un tema del quale i politici nel Paese e nel resto d’Europa non parlano mai. I dati sulle fughe di capitale, ogni tanto, invece sì.

Pubblicato su repubblica e poi su wallstreetitalia
http://www.wallstreetitalia.com/article ... itali.aspx
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E non solo di capitali ....

Messaggioda franz il 12/10/2014, 8:59

Fuga all’estero per lavoro, gli emigrati italiani sono il doppio degli stranieri che arrivano
07/10/2014

Quasi 95mila nel 2013, poco meno di 80mila nell’anno precedente: non si ferma l’esodo degli italiani che vanno all’estero, un «esercito» le cui file si ingrossano di anno in anno in questo periodo di crisi economica. Infatti a partire sono soprattutto i giovani, alle prese in Italia con percentuali di disoccupazione da capogiro. A confermare questa generale percezione è il IX Rapporto Italiani nel Mondo 2014 della Fondazione Migrantes, presentato oggi a Roma. La cifra ha superato i flussi dei lavoratori stranieri immigrati in Italia, che sono ogni anno circa la metà di questa cifra, precisamente 43 mila nel 2010.

Lungo il corso del 2013 si sono trasferiti all’estero 94.126 italiani - nel 2012 sono stati 78.941 - con un saldo positivo di oltre 15 mila partenze (+16,1%). Per la maggior parte uomini sia nel 2013 (56,3%) che nel 2012 (56,2%), non sposati nel 60% dei casi e coniugati nel 34,3%. La classe di età più rappresentata è quella dei 18-34 anni (36,2%), a seguire quella dei 35-49 anni (26,8%), a riprova di quanto evidentemente la recessione economica e la disoccupazione siano le effettive cause che spingono a partire. I minori sono il 18,8% e di questi il 12,1% ha meno di 10 anni.

Il Regno Unito, con 12.933 nuovi iscritti al’Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) all’inizio del 2014, è il primo Paese verso cui si sono diretti i recenti migranti italiani, con una crescita del 71,5% rispetto all’anno precedente. Seguono la Germania (11.731, +11,5%), la Svizzera (10.300, +15,7%) e la Francia (8.402, +19,0%). A sorpresa, è una regione del Nord, la Lombardia, quella che ha subito la maggiore `emorragia´, con 16.418 partenze, seguita dal Veneto (8.743) e dal Lazio (8.211).

L’aumento in assoluto dei cittadini italiani iscritti all’Aire è di 141 mila nel corso del 2013, il 3,1% in più rispetto all’anno precedente. Nel mondo sono 4.482.115 i connazionali residenti all’estero iscritti all’Aire al primo gennaio 2014. L’Argentina è il primo Paese di residenza per tutti gli italiani, seguita da Germania, Svizzera e Francia. Il 52,1% degli italiani iscritti all’Aire è di origine meridionale. I minori iscritti all’Aire al primo gennaio 2014 sono 691.222, in lieve calo rispetto all’anno precedente (673.489), ma se il numero dei minori continua a decrescere, è in aumento quello delle iscrizioni per nascita: si passa, infatti, dal 38,8% dell’anno passato al 39% di quest’anno. Sono in aumento anche gli over 65, che sono 878.209 (+0,8% dal 2010) e la maggior parte risiede in Sud America.

Non ci sta a parlare di «fuga» degli italiani il sottosegretario agli Esteri, Mario Giro, che oggi ha partecipato alla presentazione del Rapporto di Migrantes. «Quella degli italiani che si trasferiscono all’estero non è una fuga come chi scappa da guerre e persecuzioni religiose, percorre deserti e mare e arriva a Lampedusa, ma è una scelta» ha sostenuto, per poi ricordare che «gli italiani che migrano all’estero non rischiano la vita, come non l’hanno rischiata i nostri nonni». Per il sottosegretario, bisogna «tenere anche presente che oggi, rispetto al passato, migrare significa spostarsi per mantenere un contatto costante con la famiglia grazie a skype e la possibilità di tornare. Non si parte più definitivamente»

http://m.lastampa.it/2014/10/07/italia/ ... agina.html
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Re: Italia: aumenta la fuga di capitali

Messaggioda flaviomob il 12/10/2014, 14:59

Vanity Renzie non ha niente da dire a riguardo? Sono cifre impressionanti...


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Re: Italia: aumenta la fuga di capitali

Messaggioda franz il 12/10/2014, 15:16

flaviomob ha scritto:Vanity Renzie non ha niente da dire a riguardo? Sono cifre impressionanti...

Ha poco da dire.
Non è che lui abbia la bacchetta magica.
E non vedo chi oggi potrebbe averla, al suo posto. Grillo? Berlusconi? Bersani? Dai, suvvia! Non è "sorridere". :lol:
Sono cifre che montano da vari anni. Il primo segnale di una imponente fuga dall'Italia l'ho percepita in novembre 2011.
Il fatto che le risorse italiane (capitali e persone, con il loro know-how) se ne vadano, non è connesso a Renzi.
Indicano che sempre piu italiani hanno perso la speranza e cercano di salvare il salvabile. Votano con i piedi.

Certo che Renzi in questi mesi invece di aggredire la spesa pubblica e diminuire le tasse ha giocato con la riforma elettorale e del senato, ha in pratica trombato Cottarelli, ha impengnato futuri risparmi di spesa convertendoli in immediate nuove spese.
Inoltre sta decidendo l'impiego dei soldi degli altri (TFR) invece di intervenire sulla spesa SUA, dello Stato.
Probabilmente la fiducia che gli è stata accordata potrebbe crollare di colpo e lui potrebbe precipitare in un campo di cactus, senza paracadute e senza mutande di ghisa.

http://eofdreams.com/data_images/dreams ... tus-05.jpg

Quello che avrà da dire allora sarà del tipo Jodel!

http://it.wikipedia.org/wiki/Jodel
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Re: Italia: aumenta la fuga di capitali

Messaggioda ranvit il 12/10/2014, 15:19

...si cifre impressionanti.
Grazie sinistra italiana (quella antiRenzi) per aver contribuito, negli ultimi 30 anni, in modo determinante allo status quo....
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Italia: aumenta la fuga di capitali

Messaggioda flaviomob il 12/10/2014, 15:20

Non sono d'accordo. Posso capire i dati su PIL, inflazione, disoccupazione, consumi, fiducia dei consumatori. In pochi mesi Renzi non ha potuto determinare cambiamenti abbastanza rilevanti, anche se dagli 80 euro si aspettava di più.
Ma una fuga di capitali repentina, concentrata alla fine dell'estate, è un segnale inequivocabole che giudica l'operato e le aspettative relativi al governo Renzi e basta. E' un segnale di sfiducia sconfortante, insieme alle critiche che montano ormai compatte da gran parte della stampa estera.


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Re: Italia: aumenta la fuga di capitali

Messaggioda ranvit il 12/10/2014, 15:23

Certo che Renzi in questi mesi invece di aggredire la spesa pubblica e diminuire le tasse ha giocato con la riforma elettorale e del senato, ha in pratica trombato Cottarelli, ha impengnato futuri risparmi di spesa convertendoli in immediate nuove spese.
Inoltre sta decidendo l'impiego dei soldi degli altri (TFR) invece di intervenire sulla spesa SUA, dello Stato.
Probabilmente la fiducia che gli è stata accordata potrebbe crollare di colpo e lui potrebbe precipitare in un campo di cactus, senza paracadute e senza mutande di ghisa.


Anch'io avrei preferito un'azione piu' incisiva e profittevole sulla spesa pubblica etc etc.....ma forse, se avesse fatto cosi', sarebbe già precipitato in un campo di cactus....cosi' come è accaduto a Monti e elettoralmente a FARE 8-)

Per governare un Paese bisogna essere "politici" non "ragionieri" perchè se non hai consenso hai finito prima ancora di cominciare.
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Re: Italia: aumenta la fuga di capitali

Messaggioda ranvit il 12/10/2014, 15:29

Ma una fuga di capitali repentina, concentrata alla fine dell'estate, è un segnale inequivocabole che giudica l'operato e le aspettative relativi al governo Renzi e basta. E' un segnale di sfiducia sconfortante, insieme alle critiche che montano ormai compatte da gran parte della stampa estera.



Ma quale fuga di capitali concentrata?

L'altro ieri Visco, Governatore di Bankitalia, ha smentito categoricamente!
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Re: Italia: aumenta la fuga di capitali

Messaggioda ranvit il 12/10/2014, 16:52

Visco, non c'è fuga capitali da Italia

Governatore Bankitalia smentisce fuoriuscita 67 mld


http://www.ansa.it/sito/notizie/economi ... 9e67b.html
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Re: Italia: aumenta la fuga di capitali

Messaggioda diffidente il 12/10/2014, 17:06

Il governatore visto cerca, posso dire per dovere di firma, di tranquillizzare,ma è indubbio che alcuni investitori,credo soprattutto fondi di investimento o comunque realtà che muovono ingenti capitali, abbiano deciso di spostare i loro investimenti fuori dall Italia, mentre,per uscire definitivamente dalla crisi, di investimenti ne servirebbero molti. Sul fatto che non si sono seguite le indicazioni della troika, non è del tutto vero e comunque i conti pubblici non vanno malissimo,non eravamo, ne siamo , disastrati al punto di richiedere aiuti finanziari. Però questa considerazione di scontra con il fatto che ,nonostante l Italia presenti molte realtà in cui si potrebbe investire, gli stranieri non lo fanno e questo non lo capisco, perché si ostinino ad investire in economie vin minori potenzialità rispetto alla nostra
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