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Che fai? Li cacci?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Che fai? Li cacci?

Messaggioda gi.bo. il 22/09/2014, 13:43

il Fatto Quotidiano 21 settembre 2014
Che fai, li cacci?

Il premier aizza la base contro Bersani & C. “Basta vecchia guardia. Non tornerete”

Dopo il video anti-Cgil, lettera agli iscritti per attaccare la sinistra

Guerra aperta nel Pd sull’art. 18 in vista del voto parlamentare di questa settimana

Bonanni (Cisl) sull’attenti si sfila dalla Cgil e dalla Fiom

Le aree anti-renziane si riuniscono martedì sera per coordinarsi
Insieme valgono il 30% del partito, di più nei gruppi parlamentari

di Marco Palombi

L’equivoco del Pd forse sta per sciogliersi. L’equivoco umano, politico, ideologico per così dire. Le minoranze interne - dopo lo schiaffone del congresso e il pugno allo stomaco del 40,8% raccolto dal one man show di Matteo Renzi alle Europee - si stanno svegliando e il premier non ha intenzione di lasciargli il tempo di organizzarsi.

Se martedì le varie anime anti-renziane del partito hanno convocato una riunione per darsi una qualche forma di coordinamento, ieri Renzi ha reso pubblica una lettera agli iscritti che è quasi un avviso di sfratto: “Il 29 settembre presenterò in direzione nazionale il Jobs Act...
Chi oggi difende il sistema vigente difende un modello di disuguaglianze dove i diritti dipendono dalla provenienza o dall’età...
Ci hanno detto che siamo di destra per questo. Ci hanno paragonato ai leader della destra liberista anglosassone degli anni Ottanta”.

CONCLUSIONE: “Anche nel nostro partito c’ è chi vuole cogliere la palla al balzo per tornare agli scontri ideologici e magari riportare il Pd del 25%. Noi no. Noi siamo qui per cambiare l’Italia e non accetteremo mai di fare le foglie di fico alla vecchia guardia che a volte ritorna. O almeno ci prova”. Traduzione: se proprio non siete convinti di tutto, gentili iscritti, ricordatevi che con me si vince e con quelli no. Non torneranno, no pasaran. Lo scontro tra Renzi e i rimasugli della “ditta” (copyright Bersani) era inevitabile, che il terreno principale su cui si eserciterà sia la riforma del mercato del lavoro è solo un felice piegarsi delle cose alla gioia del simbolismo.
Finora il premier ha avuto vita facile: le minoranze interne sono state divise e spesso tendenti all’appeasement col capo: è il caso,

in particolare, del capogruppo alla Camera Roberto Speranza e dell’attuale presidente del partito Matteo Orfini, che hanno rispettivamente spaccato le componenti - all’ingrosso - bersaniana e dalemiana scegliendo sostanzialmente di “entrare in maggioranza” col segretario e Dario Franceschini. È uno degli equivoci di cui si parlava e la riunione di martedì servirà a scioglierlo: Gianni Cuperlo, Stefano Fassina, Pippo Civati, Cesare Damiano pezzi di partito che fanno capo alle vecchie aree di Rosy Bindi ed Enrico Letta (è stato invitato anche il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, che non ha ancora risposto) tentano di darsi una strategia e una voce comune.

“L’insieme di tutti questi pezzi vale il 30-35% del partito, di più se si parla dei soli gruppi parlamentari: è chiaro che Renzi senta il bisogno di attaccarli”, spiega una fonte democratica.

Sono loro la “vecchia guardia”, anche nel caso che abbiano cominciato a fare politica dopo il premier, che l’ha sempre fatta. Uno dei campi di battaglia sarà sicuramente la commissione Lavoro della Camera: il Jobs Act, infatti, passerà quasi sicuramente in carrozza in Senato (la discussione comincia in Aula la prossima settimana), mentre il fuoco di sbarramento della minoranza Pd ha bisogno di un luogo favorevole alle imboscate. L’XI commissione di Montecitorio è perfetta: il presidente è l’ex Cgil Cesare Damiano e i sindacalisti vi abbondano come neanche in fabbrica (a spanne se ne contano una decina su 46 membri), come pure la sinistra Pd.

COME PROCEDERE non è così difficile. Il primo obiettivo è rendere la legge delega del governo meno ambigua: per com’è scritta adesso è così generica da consentire al governo di fare praticamente quel che vuole coi decreti attuativi (il cosiddetto “eccesso di delega” potrebbe in realtà anche essere motivo di incostituzionalità, ma inutile illudersi). Un esempio.
Nessuno - nemmeno la Cgil - contesta il “contratto a tutele crescenti”: se si limitasse ai primi tre anni e servisse a sfoltire la giungla dei contratti precari non ci sarebbero problemi, ma il governo questo non lo dice e preferisce usare formule tipo “andare oltre i tabù” (Delrio).

D’altronde si tenterà di intervenire anche su altri contenuti del Jobs Act: la possibilità di demansionare i dipendenti, ad esempio, o quella di applicare i contratti di solidarietà (riduzioni di orario/stipendio) in cambio di assunzioni; la restrizione della possibilità di accedere alla Cassa integrazione senza che sia chiaro come e quando potrà essere applicato il futuro “sussidio di disoccupazione universale” (i due miliardi che Renzi ha promesso non bastano affatto).

Il governo, però, ieri ha almeno ottenuto un risultato: il fronte sindacale è già rotto. Ai distinguo di Luigi Angeletti (Uil) di venerdì, infatti, ieri s’è aggiunta la defezione di Raffaele Bonanni (Cisl): “Il casino di questi giorni tra il Pd e la Cgil è solamente una faccenda di partito, che attiene a quelli là. L’articolo 18 è ormai diventato un’ossessione”. Pieno schema degli anni berlusconiani, anche se all’epoca non portò benissimo al governo e nemmeno ai sindacati.
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La domanda che in questi giorni viene sovente:E' auspicavbile una rottura nel pd? E' auspicabile che Matteo Berlusconi, ops Renzi, vada a fare il leader del centrodestra visto che Berlusconi continua a dire che le "riforme" di Renzi sono le sue?

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Re: Che fai? Li cacci?

Messaggioda ranvit il 22/09/2014, 15:15

Circa quarant'anni fa, in un'Italia molto diversa da oggi, Ugo La Malfa aveva posto un problema centrale alla politica del suo tempo, descrivendo la cittadella fortificata in cui si erano rinchiusi i privilegiati, ossia coloro che avevano un lavoro, e dalla quale erano invece esclusi i disoccupati. La sfida era piuttosto esplicita e così la intesero coloro ai quali era rivolta: il mondo comunista e socialista e i sindacati.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=ABQN3lvB
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Che fai? Li cacci?

Messaggioda franz il 22/09/2014, 15:54

Le riforme di Renzi sono di tutti quelli che hanno buon senso, direi, tranne quindi quelli chiusi nel loro fortino ideologico del "milleottoconto-e-voltati-indietro".

Chiarissimo l'art citato da Vittorio.
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Re: Che fai? Li cacci?

Messaggioda Iafran il 22/09/2014, 16:59

Coloro che vogliono discutere o essere consultati ... "cascano male" ha detto il giovanotto arrogante.
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Re: Che fai? Li cacci?

Messaggioda ranvit il 22/09/2014, 19:13

Non è esatto...non è che vogliono discutere, vogliono bloccare qualsiasi tentativo di modernizzare il Paese (in nessun Paese europeo e credo al mondo, esiste l'equivalente, soprattutto l'applicazione pratica da parte della Magistratura, dell'art. 18! Eppure la gran parte di loro stanno meglio di noi!).

E' un problema ideologico fine a se stesso, alla faccia dei risultati catastrofici che ne conseguono!
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Re: Che fai? Li cacci?

Messaggioda gi.bo. il 22/09/2014, 19:20

ranvit ha scritto:Circa quarant'anni fa, in un'Italia molto diversa da oggi, Ugo La Malfa aveva posto un problema centrale alla politica del suo tempo, descrivendo la cittadella fortificata in cui si erano rinchiusi i privilegiati, ossia coloro che avevano un lavoro, e dalla quale erano invece esclusi i disoccupati. La sfida era piuttosto esplicita e così la intesero coloro ai quali era rivolta: il mondo comunista e socialista e i sindacati.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=ABQN3lvB
Caro Vittorio se qualcuno pensa ancora (e qui non sono pochi) che le conquiste ora possono esser considerate dei privilegi e quindi bisogna adeguarle al ribasso e quindi,ancora, dividercele fra gli ultimi, qui proprio non ci siamo.

Cosa c'era di sbagliato nelle conquiste che ora buona parte del PD con applausi della destra non andava?

Certo queste bisognerebbe allargarle a chi non ne ha ma non toglierle a chi le ha.

Ora, qualche bella testa pensante critica il sindacato sul perche ci sono categorie alle quali e' escluso tutto questo ma allora, mi chiedo, perche' non se ne prende cura il governo senza aspettare che siano questi a protestare?

Lo ha fatto con gli 80 € lo faccia anche per questi.

Caro Vittorio e co., devi sapere che le conquiste che ora molti chiamano privilegi sono frutto di lotte a non finire contro una certa classe imprenditrice e politica che non ne voleva sapere per niente. Ora questa va alla riscossa con il benemerito di una pseudo sinistra che con questo termine non dovrebbe niente spartire.

Certo, siamo in un momento di crisi economica che certamente non e' stata causata da chi ora si vorrebbe far perdere dei diritti acquisiti . Ma costoro come pagano il danno da loro stessi causato? Sarebbero queste le soluzioni?
Ora , quello che stupisce di piu', e' vedere che alcuni di questi disgraziati a cui si vorrebbe cancellare le conquiste dare ragione a chi li vuole sodomizzare.

Questo e' un momento critico in cui dovremmo capire che una inversione di marcia non dovrebbe ma deve essere assolutamente fatta se si vuol riprendere mano la vera politica e non lasciarla al solito potere economico-finanziario.
Se questa invece si ritine essere la soluzione a cui molti aspirano, che devo dire:Allora avanti Savoia che questa volta non noi ma loro han fatto bingo!

Purtroppo il popolo italiano e' questo. Un popolo lasciato troppo a se stesso facendolo diventare solo un mezzo di consumo e basta. Un popolo plasmato su misura dopo un lavoro mediatico e apolitico di decenni.

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Re: Che fai? Li cacci?

Messaggioda ranvit il 22/09/2014, 19:44

BINGO lo hanno fatto da tempo proprio con questo modo di ragionare!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Che fai? Li cacci?

Messaggioda gi.bo. il 22/09/2014, 20:17

ranvit ha scritto:BINGO lo hanno fatto da tempo proprio con questo modo di ragionare!
Me lo devi dimostrare altrimenti la tua posizione sembrerebbe quasi quasi uno slogan.
Non basta dire <Bingo lo han fatto proprio con questo modo di ragionare>.

Adesso sei costretto a dirmi quali sono questi errori di ragionamento.

Abbiamo tutto il tempo che ci serve .

Su questo, credo che entrambi ne abbiamo. Il tema richiede maggiore approfondimento e confronto.

La mia posizione e' dovuta ad un'errore di interpretazione oppure viene da una diversa posizione politica rispetto alla tua e/o quella di altri?

Elencami quali sono i tuoi punti per cui sei venuto a questa conclusione e vediamo se riusciamo a confrontarci arricchendo quindi il dibattito. Che dici?


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Re: Che fai? Li cacci?

Messaggioda gi.bo. il 22/09/2014, 20:40

franz ha scritto:Le riforme di Renzi sono di tutti quelli che hanno buon senso, direi, tranne quindi quelli chiusi nel loro fortino ideologico del "milleottoconto-e-voltati-indietro".

Chiarissimo l'art citato da Vittorio.
Caro Francesco, se lo dice il giornale di confindustria, dobbiamo esserne certi che dica la verita' e nient'altro che la verita'.

Purtroppo come un tempo(ormai lontano) e come ora io continuo ad avere i miei seri dubbi.

Devo, ad onor del vero, constatare pero' che non tutti mettono in discussione quanto scrive il sole24ore e questo non mi stupisce piu' di tanto. Anzi conferma la mia posizione su quanto sia variegato questo popolo pieddino.
Si va da Civati a Fioroni passando per Matteo figlio adottivo di Silvio. Mi sembra di ritornare ai vecchi tempi della DC con Tambroni e Zaccagnini passando per Fanfani.

Che vuoi che ti dica? Non trovo diversita'. Tutti uniti! Basta creare un duopolio.

E questo dovrebbe essere il nuovo? Ma se questo deve essere il nuovo, spiegami dove sta il vecchio.


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Re: Che fai? Li cacci?

Messaggioda ranvit il 23/09/2014, 7:27

...spiegami dove sta il vecchio.


Il vecchio sta dalle parti di tutti quelli che hanno contribuito a portare l'Italia allo sfascio: tutti! Partiti (tutti), sindacati, imprenditori, intellettuali, giornalisti, burocrati, Magistrati, etc etc.....insomma tutto l'establishement del Paese!

Ora c'è un giovane politico che sta tentando di cambiare le cose.....lotta quasi impossibile (io al suo posto manderei tutti affanculo). Sfido chiunque a fare meglio! Ma certamente non possono essere uomini e modi di ragionare dei vecchi tromboni ....limitandoci al ns campo: i vecchi gestori del Pd capaci solo di portare il Partito ai minimi storici di consenso, la sinistra parolaia ed ideologica, la Cgil con la testa rivolta all'otto/novecento e timorosi di perdere il potere e le poltrone, Magistrati e burocrati di sinistra con ricchi emolumenti messi in dubbio dal nuovo, etc

E comunque....c'è forse all'orizzonte una alternativa a Renzi??? :roll: Vogliamo tornare al 25% e non contare una mazza???

Personalmente andrei alle urne per liberarmi il piu' possibile del vecchio....e se necessario, dopo, farei un Governo con chi ci sta a modernizzare l'Italia, fosse anche il diavolo!
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