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Quando ti rendi conto che ....

MessaggioInviato: 09/08/2014, 21:48
da franz
"Quando ti rendi conto che, per produrre, è necessario ottenere il consenso di coloro che non producono nulla; Quando hai la prova che il denaro fluisce a coloro che non commerciano con merci, ma con favori; Quando capisci che molti si arricchisco con la corruzione e l'influenza, più che di lavoro e che le leggi non ci proteggono da loro, ma al contrario, essi sono protetti dalle leggi; Quando ti rendi conto che la corruzione è ricompensata, e l’onestà diventa auto-sacrificio; puoi dire, senza paura di sbagliare, che la vostra società è condannata."

Ayn Rand, scrittice e filosofa americana, di origine russa
http://it.wikipedia.org/wiki/Ayn_Rand

Re: Quando ti rendi conto che ....

MessaggioInviato: 09/08/2014, 23:00
da gi.bo.
Il problema e' che ognuno di noi se ne rende conto nei tempi sbagliati.
Questo alcuni di noi lo dicono da sempre. Altri da anni a altri ancora solo da oggi.

Quelli di oggi vorrebbero fare la "rivoluzione" (a modo loro) si dimenticano che alcuni altri la suggerivano gia da alcuni anni.

Ora, quelli che lo dicevano da sempre si son rotti i co....ni e han ben ragione a mandarli tutti a farsi fottere sia quelli che lo dicevano da alcuni anni pure quelli che lo dicono solamente oggi.

Morale: era cosi' difficile rendersene conto di come funzionava il sistema?
Era assolutamente necessario far finta di niente e quindi accorgersene solo quando la crisi capita tra capo e collo pure anche a te?
Quindi: quando ti rendi conto che....sei gia' fottuto perchè hai perso l'attimo fuggente.
L'attimo fuggente su questi temo e' cosa molto importante poiche ne va del tuo futuro e non solo

Chi fra costoro ha le maggiori colpe?


hasta la vista.....siempre



Messaggio editato dall'ammistrazione, su indicazione dell'autore

Re: Quando ti rendi conto che ....

MessaggioInviato: 11/08/2014, 13:23
da mariok
L'autrice della frase (opportunamente citata da franz) è precisamente all'opposto della retorica moralistico-collettivista che ha preteso per lunghi anni di imporre la propria falsa morale contro la corruzione.

Oggi combattere la corruzione, ispirandosi a Ayn Rand, vorrebbe dire abbattere tutto il sistema dello stato sociale come lo abbiamo conosciuto sotto l'influenza di una cultura derivata in gran parte dai comunismi di vario tipo (di cui gi.bo. si pregia di farsi portatore in più occasioni).

L'idea ha un certo fascino e trova innegabili giustificazioni dallo stato di certi nostri apparati, come regioni, sanità pubblica, centrali sindacali ecc.

Ma siamo proprio sicuri di essere tutti d'accordo?