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Tav & Nrangheta

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Tav & Nrangheta

Messaggioda flaviomob il 01/07/2014, 16:21

La ‘ndrangheta in Piemonte e la fame di TAV

A proposito di Piemonte e TAV:

Questa mattina i carabinieri del Ros, sotto la direzione dell’antimafia torinese, hanno dato esecuzione a venti ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione di stampo mafioso, a Torino, Milano, Genova, Catanzaro, nell’ambito all’operazione «San Michele», uno dei santi cari alla ’ndrangheta, ma anche il nome di un bar di Volpiano, dove gli indagati si ritrovavano a discutere. L’inchiesta è affidata ai pm Roberto Sparagna e Antonio Smeriglio. C’era un’intesa criminale tra la cosca e il “locale” di Volpiano, una delle strutture territoriali scoperte dalla maxi inchiesta Minotauro. Al centro dell’indagice c’è Angelo Greco, considerato il capo cosca, residente a Venaria, emigrato da poco dalla Calabria.

Con lo stesso provvedimento è stato disposto il sequestro preventivo di società e beni per un valore complessivo di 15 milioni di euro. Sotto sequestro anche una cava a Sant’Antonino di Susa, dove dovevano essere conferiti i rifiuti senza essere trattati preventivamente. Tra i beni sequestrati 145 immobili, conti cotrenti e anche uno yacht. «Merita di essere rimarcata la dimensione internazionale delle indagini, mettendo insieme accertamenti sulle persone e sulle cose, grazie anche alla collaborazione dell’autorità elvetica» hanno spiegato i procuratori aggiunti Sandro Ausiello e Alberto Perduca, illustrando i risultati dell’operazione al comando provinciale di Torino, sotto la guida del colonnello Roberto Massi. «Questa inchiesta – ha detto il generale Mario Parente – dimostra la propensione della criminalità organizzata ad agire in “franchising”, replicando anche al nord modelli criminali, come occupazione del territorio, intimidazioni, minacce, tipici delle zone di origine». Tra gli arrestati c’è un investigatore privato che forniva i suoi servizi di informazione alla cosca e un intermediario immobiliare. Indagati un carabiniere e un vigile urbano, per accesso abusivo al sistema informatico delle forze di polizia

http://www.giuliocavalli.net/2014/07/01 ... -fame-tav/


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Re: Tav & Nrangheta

Messaggioda pianogrande il 02/07/2014, 1:31

Al nesso evocato dal titolo, non ci arrivo.
Qualcuno mi dà una mano?
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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Re: Tav & Nrangheta

Messaggioda franz il 02/07/2014, 7:38

pianogrande ha scritto:Al nesso evocato dal titolo, non ci arrivo.
Qualcuno mi dà una mano?

In Piemonte c'è la TAV
In Piemonte c'è la ‘ndrangheta
Il nesso è evidente. :lol: :lol: :lol:
Tuttavia in Piemonte c'è anche la bagna càuda.
C'è anche Gianduja ma l'acuto mistoro è che sia contemporaneamente una machera (tipo Arlecchino) ed un impasto dolciario del tipo "cioccolato senza cacao" che anticipa di 200 anni la regolamentazione UE, poi replicata recentemete con il vino senza uva. Quest'ultima regolamentazione ha fatto girare gli zebedei ai piemontesi che hanno chiesto aiuto in giro. Renzi ha offerto 80 Euro, la ‘ndrangheta un po' di piu'.
Tutto chiaro ora? :D
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Re: Tav & Nrangheta

Messaggioda flaviomob il 02/07/2014, 13:55

Vedi:

http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... -90445151/

Vedi:
http://www.corriere.it/cronache/14_lugl ... 659d.shtml

La ‘ndrangheta si infiltrava in Val di Susa. Per i lavori della Tav. Da anni tentava di accaparrarsi, con l’aiuto di imprenditori e di qualche pubblico ufficiale infedele, lavori importanti, nel torinese. Per centinaia di migliaia di euro. Sono almeno 15 i milioni sequestrati - tra società, case, yacht e conti correnti - durante l’operazione San Michele, che si è conclusa all’alba di martedì con venti arresti dei Ros di Torino eseguiti anche a Novara, Milano, Savona, Genova, Catanzaro e Crotone. Le ordinanze cautelari sono state ordinate dal gip di Torino su richiesta della procura. Al centro degli affari, il connubio tra la ‘ndrina distaccata di San Mauro Marchesato, con ai vertici Mario Audia e Domenico Greco, e malavitosi e imprenditori del Nord Italia. Le ‘ndrine del torinese che operavano in diretto collegamento con la Calabria sono la locale di Volpiano e il Crimine di Torino. Il sodalizio Nord-Sud era coordinato da Angelo Greco, che dal giugno 2013 si era trasferito a Venaria Reale.

Val di Susa
In Val di Susa la ‘ndrina dei Greco, attraverso o suoi uomini, «voleva spartirsi la torta» di tutti i lavori di trasporto dei materiali che passavano nel cantiere di Chiomonte. Giovanni Toro, titolare della Toro srl e amico dei Greco, era riuscito ad appropriarsi di una cava in una zona strategica della Val di Susa, tra i comuni di Chiusa di San Michele e Sant’Ambrogio. La cava era pronta per essere usata per lavori legati al cantiere della Tav. Ma anche per altri traffici. Come quello dei rifiuti pericolosi. Proprio per questo è indagato l’imprenditore valsusino Ferdinando Lazzaro, coinvolto nei lavori della Tav: avrebbe chiesto a Toro di poter usare la sua cava per nascondere tonnellate di rifiuti. Ma i carabinieri sono riusciti a bloccare in tempo un camion carico di detriti, pronto per essere svuotato. I metodi intimidatori usati sono i classici. Estorsioni, minacce. Tra le commesse lavorative più ricche che Toro aveva ottenuto, ci sono anche la ristrutturazione della galleria Prapontin, sull’autostrada Torino Bardonecchia, un lavoro connesso con la costruzione della Torino-Lione, i lavori di pulizia e di sgombero neve della A 32 e dell’aereoporto di Caselle.

L’arresto di Giovanni Toro
Toro era già stato arrestato nel marzo 2013 dai Ros. All’alba è stato colpito da un nuovo arresto per concorso esterno in associazione mafiosa. Le indagini continuano. E non è escluso che nei prossimi mesi portino a risvolti più eclatanti. «La pervasività della ‘ndrangheta e la dislocazione nei piccoli centri della provincia è emersa con nettezza» ha affermato il colonnello Roberto Massi, comandante provinciale dei carabinieri di Torino. «Vogliamo però - ha aggiunto - tranquillizzare la cittadinanza. L’attenzione delle forze di polizia e della magistratura è a tutto campo». Gli ndranghetisti arrestati, che sono stati smascherati grazie tre anni a collaboratori di giustizia, agivano armati su vari fronti. E potevano contare, in alcuni casi, sulla collaborazione di investigatori infedeli. Come un ispettore della polizia municipale di Torino, che in servizio nell’ufficio gip del tribunale di Torino. Spifferava informazioni sulle bache dati. Tra gli arrestati, c’è anche un investigatore privato assoldato dalle cosche che aveva rapporti con un carabiniere per ottenere informazioni riservate. Le riunioni principali delle cosche avvenivano nel bar San Michele di Volpiano. Da qui partivano gli ordini, indirizzati ad ottenere appalti nei campi dep movimento terra, della ristorazione, della vendita al dettaglio, della compravendita di auto usate.

Incendio
Intanto, nella notte tra lunedì e martedì si è verificato l’ennesimo incendio «misterioso» in Val di Susa. Nella frazione Traduerivi di Susa, vicino all’autostrada Torino-Bardonecchia, in un’area di proprietà della Tutto per l’edilizia, è andato in fiamme un rimorchio della ditta Gascar srl di Monza. L’azienda sarebbe coinvolta in alcuni lavori legati alla Tav. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la Digos e i carabinieri per capire se l’incendio e’ di origine dolosa. A partire dal 2011 sono almeno dieci i casi di mezzi usati per i lavori della Torino-Lione, direttamente o indirettamente, andati a fuoco in circostanze oscure.

Vedi:
http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... -90409156/

(Sembra facile, ma non è difficile. Da capire) ;)


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Re: Tav & Nrangheta

Messaggioda flaviomob il 02/07/2014, 14:11

Aggiungo anche questo, per chi avesse difficoltà con il testo scritto, c'è anche il multimediale! ;)

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07 ... v/1046581/


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Re: Tav & Nrangheta

Messaggioda franz il 02/07/2014, 17:55

diversi verbi sono al passato.
La ‘ndrangheta si infiltrava .... In Val di Susa la ‘ndrina dei Greco, attraverso o suoi uomini, «voleva spartirsi la torta»
Poi ci sono gli arresti. Ecco perché gli articoli si riferiscono al passato.
Gli incendi "misteriosi" nei cantieri non potrebbero essere opera di No-Tav? Non sarebbe la prima volta ed il metodo intimidatorio e violento è lo stesso. :o
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Re: Tav & Nrangheta

Messaggioda flaviomob il 03/07/2014, 0:11

Beh certo... presumendo che la ndrangheta si... infiltrerà (negli appalti TAV, tempo futuro), è difficile che la magistratura arresti (oggi, tempo presente). Se invece le infiltrazioni sono avvenute nel tempo passato, è palese che la scoperta e gli arresti avvengano o possano avvenire nel tempo presente.

Monsieur de La Palice (o Lapalisse) :lol:


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Re: Tav & Nrangheta

Messaggioda franz il 03/07/2014, 8:20

Non si puo' certo presumere che tutti i tentativi di infiltrazione siano stati scoperti ma intanto quelli individuati lo sono stati.
Quindi stiamo parlando di un fenomeno che fino a prova contraria è stato arginato.
Il che comunque nulla c'entra col fatto che l'ârticolo di apertura presupponeva un legame tra criminalità e TAV senza che nell'articolo stesso fossero introdotti elementi concreti a sostegno. Da qui la domanda di pianogrande.
In Italia dovremmo dare per assodato il tentativo di infiltrazione delle criminalità in qualsiasi cosa, non solo la TAV.
Ovunque ci siano soldi pubblici da spendere, ovunque cerchino soldi privati per investimenti (la criminalità ha parecchia liquidità) ovunque ci siano politici ed imprenditori corruttibili perché affamati di soldi e/o potere. L'articolo poteva benissmo intitolarsi Piemonte & Ndrangheta e sarebbe stato comprensibile. Anche Stato e Ndrangheta, dato che tra gli indagati ci sono due dipendenti Dello stato (un carabiniere ed un vigile urbano). Ma la TAV in quell'articolo, non c'azzecca, anche se in quel modo il titolo fa piu' figo.
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Re: Tav & Nrangheta

Messaggioda flaviomob il 15/09/2014, 10:18

Imposimato su fb:

Presidente Renzi, alla vigilia del suo viaggio in Val di Susa, la informo che l'Alta Velocità in Italia costa il 600 ( seicento) per cento in più di quello che costa in Francia, Spagna e Giappone. Miliardi di euro ancora una volta destinati a corrotti , mafiosi e speculatori , secondo le indagini dei magistrati di Torino e Firenze, e sottratti ai giovani, ai lavoratori , agli esodati, alla scuola, alle forze dell'ordine. E' una grave insopportabile ingiustizia alla quale occorre porre rimedio secondo la legge e il bene comune. Mi ribello contro questa ingiustizia che porterà ad un aumento speventoso del debito pubblico, della corruzione e della mafia e al fallimento dell'Italia


Le fonti sono la relazione della Commissione Europea del 3 febbraio 2014, le ordinanze di custodia cautelare dei magistrati di Torino e di Firenze, le analisi della Corte di conti, I rapporti dei Carabinieri del ROS, i rilievi dell'autorità di vigilanza sui contratti pubblici, i documenti dell'ssociazione IDRA, le analisi del magistrato Amendola sui rifiuti pericolosi, le procedure contro lo stato italiano da parte della UNIONE Europea per violezione delle direttive europee. E tanti altri documenti che potrei sottoporre all'attenzione del pres. Renzi prima del viaggio in Val di Susa.


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La scoperta dell'acqua calda!

Messaggioda flaviomob il 30/10/2014, 0:48

Repubblica:


Esposito: "Se il costo della Tav è di 7 miliardi, meglio rinunciare all'opera"


Il senatore pd, da sempre sostenitore dell'utilità della Torino-Lione, all'attacco: secondo alcuni dati di Rfi la spesa sarebbe più che doppia. Chiesta l'audizione urgente in commissione Trasporti del ministro Lupi e dei vertici delle ferrovie. M5S chiede alla Regione di bloccare il cantiere


Esposito: "Se il costo della Tav è di 7 miliardi, meglio rinunciare all'opera"
"Nei giorni scorsi Il Sole 24 ore ha pubblicato documenti di Rfi dai quali risulterebbe che, contrariamente a quanto deciso e discusso fino a d oggi nelle aule parlamentari, il costo della tratta internazionale della Torino-Lione non sarebbe di 2,9 miliardi ma di 7 miliardi". Lo afferma il senatore del Pd Stefano Esposito noto per le sue convinte posizioni a favore dell'alta velocità e che ha tuttora la scorta perchè più volte è stato oggetto di minacce e intimidazioni da parte dei No Tav: il caso più grave nel gennaio scorso, quando gli erano state lasciate alcune bottiglie molotov davanti alla porta di casa.

Il presidente Ue della commissione trasporti: "L'opera non è nostra priorità"

"Questa mattina - riferisce Esposito in una nota - ho chiesto in Commissione trasporti al Senato l'audizione urgente dei vertici Rfi, del ministro Maurizio Lupi e del ministero dell'Economia. Pretendo una risposta chiara, credibile e certa sui reali costi della Torino-Lione". Per il senatore del Pd "nel caso in cui dovessero essere confermate le cifre date da Rfi, non indugerò un solo minuto a presentare una mozione parlamentare per chiedere al governo l'immediata interruzione dei lavori e la rinuncia alla realizzazione della tratta italiana del corridoio mediterraneo".

Bloccata sul nascere la nuova società di costruzione dell'opera

La "novità - riporta Esposito - sarebbe frutto di un accordo di programma tra ministero dei Trasporti e Rfi, di cui nessuno era a conoscenza, men che meno il Parlamento". Il senatore democratico ricorda che "questa opera è al centro di un aspro dibattito e non intendo accettare che non ci sia totale trasparenza e chiarezza sui costi, non mi accontenterò di spiegazioni tecniciste e burocratiche. Mi auguro di ottenere la conferma che quanto fino ad ora dichiarato e contenuto negli atti legislativi trovi pieno riscontro, nel qual caso chi si è reso responsabile di questi numeri in libertà dovrà pagarne le conseguenze". In caso contrario scatterebbe la proposta di fermare la realizzazione dell'opera: "infatti - conclude Esposito - se il costo della Torino-Lione fosse di 7 miliardi meglio pagare le penali alla Francia. Basta con il paese dei furbi e dei burocrati che decidono senza rispettare il Parlamento".

Le reazioni
"Perchè la Regione Piemonte non chiede la sospensione dei lavori del Tav?". E' quanto chiede il consigliere regionale del Movimento 5Stelle del Piemonte Francesca Frediani attraverso un'interrogazione rivolta alla Giunta che sarà discussa nella prossima assemblea del Consiglio regionale. "E' ormai evidente - sottolinea Francesca Frediani - come nè il Governo nazionale nè l'Unione europea dispongano di fondi necessari per realizzare l'opera anche alla luce del recente aumento vertiginoso dei costi (da 2,2 mld a 7,7). A ciò vanno aggiunti - prosegue - i nuovi orientamenti dell'Europa, solo pochi giorni fa Michael Cramer (Presidente Commissione trasporti del Parlamento europeo) ha dichiarato che l'Unione non coprirà il cofinanziamento del 40% della Torino-Lione".

Anche il senatore M5s Scibona, No Tav della Val Susa, sottolinea: "Ciò che da anni il Movimento denuncia e ciò che dal 2013 il Movimento 5 Stelle racconta al Parlamento, ha preso piede. Siamo sempre stati etichettati come esagerati e superficiali, ma oggi queste osservazioni vengono espresse anche dai più accaniti
fautori dell'opera", dice Scibona.

Sull'altro fronte interviene il responsabile nazionale dei Trasporti di Fi, Mino Giachino: "Il ministro Lupi faccia chiarezza sui costi della Torino-Lione, che resta però un'opera fondamentale - dice -. Non si può neanche ipotizzare il no all'opera - aggiunge - che ha il compito di tenere il Piemonte e l'Italia dentro la rete degli scambi economici e turistici del futuro Europa-Mondo".


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