da annalu il 17/06/2014, 14:40
Il cosidetto Democratellum mi sembra un pericoloso pasticcio, per alcune caratteristiche specifiche che magari andranno bene in Svizzera, ma in Italia possono essere molto pericolose e difficilmente comprensibili ai non addetti ai lavori.
Prima di tutto:
1. Le circoscrizioni di tre possibili dimensioni differenti (piccole, medie e grandi) con tre diverse modalità di votazione, sino ai collegi uninominali nelle piccole.
- Sono assolutamente contraria, e non solo per la complicazione che questo comporterebbe. Le dimensioni dei collegi sono un fattore molto delicato, ed ancor più la loro delimitazione territoriale. E' ben noto che, "giocando" sulle dimensioni e sulla delimitazione territoriale dei collegi, nonché sul numero dei seggi ad essi assegnato, è possibile determinare chi vincerà e chi perderà in un determinato collegio (che so, collegi con popolazione formata prevalentemente da addetti all'industria oppure al terziario le cui propensioni politiche sono in linea di massima note, che possono venir arbitrariamente ristrette o allargate in modo da variare le possibili maggioranze in quel collegio o in quelli limitrofi (questa pratica è stata studiata accuratamente da Calderoli nella formulazione del Porcellum).
- Per me quindi le circoscrizioni devono essere tutte di dimensioni analoghe ed eleggere tutte un numero di parlamentari proporzionale al numero degli elettori.
2. Le preferenze.
- Come ho detto più volte, sono assolutamente favorevole alle preferenze, ma con criteri che non consentano un facile riconoscimento dei singoli votanti (ricordate il referendum Segni contro le preferenze multiple? Non aveva tutti i torti).
- Secondo me quindi non deve essere possibile il "voto negativo" né la preferenza data a candidati di una lista differente da quella che si è scelto di votare. Inoltre la lista dei candidati non deve essere troppo lunga (diciamo, un decina di candidati al massimo) tra i quali se ne potrebbero dover scegliere due o al massimo tre (se si scelgono due candidati da una lista di 5, le combinazioni possibili sono 5!/(5-2)! = 5!/3! = 120/6 = 20, cioè 12, 13, 14, 15, 21, 23, 24, 25, 31, 32, 34, 35, 41, 42, 43, 45, 51, 52, 53, 54. Siccome gli elettori di una circoscrizione media sono ben più di 20, ovvio che il numero dei candidati tra i quali scegliere può essere più elevato; aumentando però il numero dei candidati il numero delle combinazioni cresce molto rapidamente, e diventa facile - volendo e potendolo fare, cosa almeno in parte possibile in certe località - imporre ad ogni elettore di una determinata lista una certa combinazione di preferenze, tale da renderlo riconoscibile individualmente).
Per il resto, non ci ho ancora riflettuto abbastanza a lungo.
Però in linea di principio sono per il ballottaggio e per le alleanze dichiarate prima del voto, o almassimo prima del ballottaggio.
Annalu
PS. Per chiarezza: un numero seguito dal punto esclamativo (5!, 3!) significa n (numero) fattoriale, cioè il numero va moltiplicato per tutti i numeri che lo precedono (3!= 3*2*1); ognuno può calcolare da solo quanto aumentano le combinazioni possibili aumentando il numero dei candidati tra cui scegliere.