su questo argomento
viewtopic.php?f=4&t=673&p=4194&hilit=gini#p4194 ho messo un plot che mostra come l'Italia sia uno dei paesi dove e' piu' difficile farsi strada se non si ha una famiglia potente alle spalle.
Peggio di noi fa solo la Gran Bretagna. Ieri ho visto su BBC una curiosa trasmissione condotta da John Prescott che e' stato viceministro di Blair ed e' noto per provenire dalla "working class", e non dalla upper class dell'Eton College come gran parte dei potenti inglesi (il 50% dei top jobs qui e' assegnato a gente proveniente da Eton!!!) e che trattava proprio di questo tema.
La trasmissione, che dice tante cose su come questa societa' e' strutturata, spesso ignote a chi vive altrove, e' visible a
http://www.bbc.co.uk/iplayer/episode/b0 ... Episode_1/. Ve la segnalo un po' come una curiosita', ma anche perche' e' interessante come questo grosso problema sociale, che si sta secondo me acutizzando in Italia, si concretizzi in maniera diversa nei due paesi. Qui in UK il problema reale e' l'esistenza di forti classi sociali (ricordo che quella dove vivo attualmente e' una monarchia). In pratica e' l'apparenza ad una delle famigerate classi sociali inglesi (workers, middle, upper, etc.) che determina le tue probabilita'' di successo futuro (anche se esiste una certa osmosi). Non tanto tramite le scuole, ma soprattutto tramite il "networking". Andare ad Eton College non significa necessariamente godere di una istruzione superiore, ma soprattutto avere la possibilita' di inserirsi in un certo ambiente, cosa che qui in UK e' fondamentale per avere opportunita' future.
In Italia a me sembra che la situazione sia diversa e che l'elite sia costruita sul potere, soprattutto legato alle istituzioni, e sul timore reverenziale che questo provoca sui cittadini. E' un'analisi la mia assai semplicistica naturalmente (ci vorrebbe un Prescott italiano per fare un lavoro del genere) ma credo che il punto cruciale del classismo italiano e' l'appartenenza (inteso come famiglia) a un gruppo di potere soprattutto politico, poi professionale e accademico.
Mi piacerebbe sapere che ne pensate.
pagheca