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La società elitaria

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

La società elitaria

Messaggioda Robyn il 04/11/2008, 13:01

Viviamo sempre di più in una società protetta ai livelli alti e sempre meno protetta ai livelli bassi.Questo è visibile nellla classe dirigente che si protegge con sistemi elettorali di liste bloccate di tipo proporzionale in modo da garantirsi clientele e potere e nei piani bassi con la flessibiltà del lavoro ed un decadimento dello stato di diritto.Spesso le classi dirigente con la scusa del rispetto delle regole celano ingiustizie gravi Robyn
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Re: La società elitaria

Messaggioda Paolo65 il 04/11/2008, 14:04

Verissimo, com'è vero però che anche tra le classi medie ci siano figli e figliastri ed ingiustizie da regno borbonico.

Si deve combattere perchè spariscano o almeno si riducano i previlegi dei potenti ,ma anche lottare per una società più aperta a tutti i livelli.

Invece mi pare che finora ognuno a suo modo abbia fatto lobby,bloccando il paese in modo trasversale.

Paolo
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Re: La società elitaria

Messaggioda pagheca il 04/11/2008, 14:27

su questo argomento viewtopic.php?f=4&t=673&p=4194&hilit=gini#p4194 ho messo un plot che mostra come l'Italia sia uno dei paesi dove e' piu' difficile farsi strada se non si ha una famiglia potente alle spalle.

Peggio di noi fa solo la Gran Bretagna. Ieri ho visto su BBC una curiosa trasmissione condotta da John Prescott che e' stato viceministro di Blair ed e' noto per provenire dalla "working class", e non dalla upper class dell'Eton College come gran parte dei potenti inglesi (il 50% dei top jobs qui e' assegnato a gente proveniente da Eton!!!) e che trattava proprio di questo tema.

La trasmissione, che dice tante cose su come questa societa' e' strutturata, spesso ignote a chi vive altrove, e' visible a http://www.bbc.co.uk/iplayer/episode/b0 ... Episode_1/. Ve la segnalo un po' come una curiosita', ma anche perche' e' interessante come questo grosso problema sociale, che si sta secondo me acutizzando in Italia, si concretizzi in maniera diversa nei due paesi. Qui in UK il problema reale e' l'esistenza di forti classi sociali (ricordo che quella dove vivo attualmente e' una monarchia). In pratica e' l'apparenza ad una delle famigerate classi sociali inglesi (workers, middle, upper, etc.) che determina le tue probabilita'' di successo futuro (anche se esiste una certa osmosi). Non tanto tramite le scuole, ma soprattutto tramite il "networking". Andare ad Eton College non significa necessariamente godere di una istruzione superiore, ma soprattutto avere la possibilita' di inserirsi in un certo ambiente, cosa che qui in UK e' fondamentale per avere opportunita' future.

In Italia a me sembra che la situazione sia diversa e che l'elite sia costruita sul potere, soprattutto legato alle istituzioni, e sul timore reverenziale che questo provoca sui cittadini. E' un'analisi la mia assai semplicistica naturalmente (ci vorrebbe un Prescott italiano per fare un lavoro del genere) ma credo che il punto cruciale del classismo italiano e' l'appartenenza (inteso come famiglia) a un gruppo di potere soprattutto politico, poi professionale e accademico.

Mi piacerebbe sapere che ne pensate.

pagheca
Ultima modifica di pagheca il 04/11/2008, 14:30, modificato 1 volta in totale.
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Re: La società elitaria

Messaggioda franz il 04/11/2008, 14:27

Robyn ha scritto:Viviamo sempre di più in una società protetta ai livelli alti e sempre meno protetta ai livelli bassi.Questo è visibile nellla classe dirigente che si protegge con sistemi elettorali di liste bloccate di tipo proporzionale in modo da garantirsi clientele e potere e nei piani bassi con la flessibiltà del lavoro ed un decadimento dello stato di diritto.Spesso le classi dirigente con la scusa del rispetto delle regole celano ingiustizie gravi Robyn

Che la nostra sia una gerontocrazia autoprotetta ne abbiamo già discusso parecchio qui.
Sul rispetto delle regole, l'Italia è nota per avere decine e decine di migliaia di leggi ed è il numero abnorme di leggi ad essere a sua volta cavallo di troia per chi è abile a trvare sotterfugi, scorciaoie e scappatoie ma anche comodo alibi per chi non vuole rispettare nemmeno quelle piu' elementari e di buon senso.

Ciao,
Franz


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Re: La società elitaria

Messaggioda pinopic1 il 04/11/2008, 14:43

Robyn ha scritto:Viviamo sempre di più in una società protetta ai livelli alti e sempre meno protetta ai livelli bassi.Questo è visibile nellla classe dirigente che si protegge con sistemi elettorali di liste bloccate di tipo proporzionale in modo da garantirsi clientele e potere e nei piani bassi con la flessibiltà del lavoro ed un decadimento dello stato di diritto.Spesso le classi dirigente con la scusa del rispetto delle regole celano ingiustizie gravi Robyn


Dimentichi i conflitti d'interesse.
Però non cercano neanche la scusa del rispetto delle regole. Le violano spudoratamente se mai con la scusa dei sondaggi favorevoli.
Quando anche il rispetto delle regole è affidato ai sondaggi vuol dire che lo stato di diritto è già andato a remengo.
E non celano nessuna ingiustizia; le ingiustizie sono istituzionalizzate, sono un fatto palese di cui se mai si vantano come fosse una virtù liberale.
E' questo il trucco: come fai a protestare contro le ingiustizie se queste sono virtù? Ci fai la figura del veterocomunista velleitario rivoluzionario.
E lo stesso se chiedi il rispetto delle regole liberali dello stato di diritto. Non li leggi i sondaggi? Gli italiani non ci mangiano con lo stato di diritto e con le regole. Quindi che vuoi fare? Invece di stare a perpetuare i mali antichi della sinistra, inventati anche tu qualche scelleratezza per assecondare la ggente dei sondaggi.
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Re: La società elitaria

Messaggioda franz il 04/11/2008, 14:59

pinopic1 ha scritto:Quando anche il rispetto delle regole è affidato ai sondaggi vuol dire che lo stato di diritto è già andato a remengo.

Mi chiedo spesso se ci sia mai stato.
In fondo fa comodo a molti violare le regole, con la scusa che lo fanno anche gli altri.
Pensa alle evasione, forse la piu' alta tra i paesi occidentali.
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Re: La società elitaria

Messaggioda pinopic1 il 04/11/2008, 15:26

franz ha scritto:
pinopic1 ha scritto:Quando anche il rispetto delle regole è affidato ai sondaggi vuol dire che lo stato di diritto è già andato a remengo.

Mi chiedo spesso se ci sia mai stato.
In fondo fa comodo a molti violare le regole, con la scusa che lo fanno anche gli altri.
Pensa alle evasione, forse la piu' alta tra i paesi occidentali.
Franz


Per quanto riguarda quelle regole che dici anche a me sembra di non vederne traccia anche nel passato. Fisco, conflitti d'interesse, aiuti di stato, raccomandazioni, favoritismi, nepotismi, truffe bancarie...
Ma una volta anche su queste violazioni delle regole c'era almeno un po' di pudore. Si violavano e si cercava di farla franca. Oggi diventano legali. Le violazioni delle regole diventano regole a tutti gli effetti. Si modifica la legislazione per consentire a chi può quello che prima era una violazione delle regole.

PS: oltre all'evasione più alta del mondo, abbiamo anche il più colossale conflitto d'interessi del mondo all'ombra del quale prospera una marea di conflitti d'interesse minori.
E abbiamo la più colossale concentrazione in una sola mano di mezzi d'informazione del mondo.
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Re: La società elitaria

Messaggioda Paolo65 il 04/11/2008, 15:36

Nel concreto comunque, quando uno come il Prof Ichino propone un contratto unico al fine di evitare 1000 distinzioni tra i lavoratori, che poi si traduce in lavoratori di serie A ,tutelati, e lavoratori di serie B, i precari ed alla mercè del datore di lavoro, pochi tra coloro che invocano giustizia ed eguaglianza fanno sentire la loro voce.

Paolo
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Re: La società elitaria

Messaggioda pinopic1 il 04/11/2008, 15:45

Nei due post precedenti parlavamo del rispetto delle regole e dello stato di diritto. Qualcosa che viene prima, a monte, della giustizia sociale, dei contratti di lavoro, della politica, di destra e sinistra.
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Re: La società elitaria

Messaggioda franz il 04/11/2008, 17:56

pinopic1 ha scritto:Nei due post precedenti parlavamo del rispetto delle regole e dello stato di diritto. Qualcosa che viene prima, a monte, della giustizia sociale, dei contratti di lavoro, della politica, di destra e sinistra.

Vero, ma anche va considerato che tante regole ed eccezioni sono funzionali al complicare e rendere ingiustizia o quanto meno ad uno stato corporativo.
Quindi l'osservazione di Paolo mi pare giusta.
Noi, intesi come area generica di sinistra e centro sinistra, abbiamo fatto la nostra parte per ingarbugliare il sistema, almeno sul piano contrattualistico e quando siamo stati al governo (5 anni come Ulivo e CS + altri 2) non abbiamo fatto molto per semplificare il quadro normativo (... non parliamo poi del conflitto d'interessi).

Ciao,
Franz
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