dieci italiani più ricchi possiedono quanto 500 mila operai

sarà vero?
"Duemila persone hanno un patrimonio superiore a 169 miliardi di euro."
ma chi sono questi paperoni, dai una tassa una tantum del 10% e sparisce il debito pubblico, avanzano pure i soldi per abbassare le tasse, rilanciare l'economia e il lavoro, cosa sono per loro 17 miliardi, briciole
per noialtri non c'è da stare troppo allegri
ciao mauri
http://www.corriere.it/economia/14_magg ... 38b8.shtml
Poco meno di 2mila italiani ricchissimi, membri del club mondiale degli ultraricchi, dispongono di un patrimonio complessivo superiore a 169 miliardi di euro (senza contare il valore degli immobili): cioè lo 0,003% della popolazione italiana possiede una ricchezza pari a quella del 4,5% della popolazione totale. Ecco plasticamente rappresentate le disuguaglianze di oggi in Italia.
«Tanti vanno giù e pochi salgono»
Negli anni della crisi (tra il 2006 e il 2012), i consumi familiari annui degli operai si sono ridotti, in termini reali, del 10,5%, quelli degli imprenditori del 5,9%, quelli degli impiegati del 4,5%, mentre i consumi dei dirigenti hanno registrato solo un -2,4%. «Distanze già ampie che si allargano, dunque - rilevano i ricercatori del Censis - compattezza sociale che si sfarina, e alla corsa verso il ceto medio tipica degli anni ‘80 e ‘90 si è sostituita oggi una fuga in direzioni opposte, con tanti che vanno giù e solo pochi che riescono a salire. In questa situazione è alto il rischio di un ritorno al conflitto sociale».
"Duemila persone hanno un patrimonio superiore a 169 miliardi di euro."
ma chi sono questi paperoni, dai una tassa una tantum del 10% e sparisce il debito pubblico, avanzano pure i soldi per abbassare le tasse, rilanciare l'economia e il lavoro, cosa sono per loro 17 miliardi, briciole
per noialtri non c'è da stare troppo allegri
ciao mauri
http://www.corriere.it/economia/14_magg ... 38b8.shtml
Poco meno di 2mila italiani ricchissimi, membri del club mondiale degli ultraricchi, dispongono di un patrimonio complessivo superiore a 169 miliardi di euro (senza contare il valore degli immobili): cioè lo 0,003% della popolazione italiana possiede una ricchezza pari a quella del 4,5% della popolazione totale. Ecco plasticamente rappresentate le disuguaglianze di oggi in Italia.
«Tanti vanno giù e pochi salgono»
Negli anni della crisi (tra il 2006 e il 2012), i consumi familiari annui degli operai si sono ridotti, in termini reali, del 10,5%, quelli degli imprenditori del 5,9%, quelli degli impiegati del 4,5%, mentre i consumi dei dirigenti hanno registrato solo un -2,4%. «Distanze già ampie che si allargano, dunque - rilevano i ricercatori del Censis - compattezza sociale che si sfarina, e alla corsa verso il ceto medio tipica degli anni ‘80 e ‘90 si è sostituita oggi una fuga in direzioni opposte, con tanti che vanno giù e solo pochi che riescono a salire. In questa situazione è alto il rischio di un ritorno al conflitto sociale».