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In povertà sua lieta sciala da gran signore

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In povertà sua lieta sciala da gran signore

Messaggioda mauri il 17/04/2014, 21:58

tanto di cappello al novantenne, avere la fortuna di arrivarci... lucido e in gamba
ciao mauri

http://www.repubblica.it/politica/2014/ ... -82858767/
Se poi vogliamo considerare lo scacchiere politico italiano per quanto riguarda la natura delle forze che si confrontano, constatiamo che Grillo, Berlusconi e la Lega sono partiti di natura chiaramente populista; il centrodestra di Alfano ed anche di Casini certamente no. E Renzi? Che cos'è Renzi e il partito renziano che ancora chiamiamo Pd ma la cui natura è profondamente cambiata?

Esprimo qui un'opinione personale: Renzi è un populista che combatte il populismo in casa d'altri ma lo applica in casa propria. Dicono gli osservatori che circa cinque ore al giorno sugli schermi delle varie trasmissioni televisive appare lui con la sua facondia, la sua capacità di ispirare simpatia, il fascino seduttivo che emana dal suo viso, dai suoi gesti, dalla sua figura. Renzi persegue l'obiettivo di guadagnare consensi e stravincere alle prossime europee.

Le elezioni europee del 25 maggio produrranno secondo il loro risultato varie conseguenze nei singoli paesi membri della Ue e nel Parlamento di Strasburgo.

Per quanto ci riguarda esse misureranno col sistema proporzionale la consistenza delle varie forze in campo che, lasciando da parte partitini di piccolissime dimensioni, si riducono a cinque: il Pd di Renzi, i pentastellati di Grillo, Forza Italia di Berlusconi, il centrodestra di Alfano e la Lega.

Due di questi partiti sono decisamente antieuropei e antieuro: Grillo e la Lega. Forza Italia di Berlusconi è a mezza strada secondo quelli che saranno durante la campagna elettorale gli umori del capo. Due, il Pd di Renzi e il centrodestra di Alfano, sono europeisti e decisamente favorevoli all'euro. Tutti comunque, nessuno eccettuato, puntano a favorire la crescita dell'economia reale, ma gli anti-euro immaginano una crescita mentre parteggiano per un obiettivo che produrrà soltanto rovine e macerie portando gli Stati che abbandoneranno la moneta unica a livello dei paesi economicamente poveri e politicamente del tutto irrilevanti.
mauri
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Re: In povertà sua lieta sciala da gran signore

Messaggioda pianogrande il 18/04/2014, 2:42

I primi anti Europa sono sempre stati i partiti del padrone.
L'Europa suscita aspettative (o timori) di regole da rispettare, di controlli da subire.
L'Euro (orrore) impedisce di svalutare impoverendo i redditi fissi a vantaggio di chi i prezzi li piuò aumentare dalla sera alla mattina.
La lega, poi, non accetta nemmeno di essere controllata dalla cattivissima romaladrona
Vogliono essere "padroni a casa loro" e cioè farsi i cavoli loro (dei leghisti) senza controlli di nessuno.
Abbiamo visto di cosa sono capaci appena li lasci sciolti sia i forzitalia che i leghisti autonomisti, secessionisti, federalisti.

Insomma, l'Europa dà fastidio sopratutto ai partiti autoritari e padronali.

In Europa, tra l'altro, si decidono tante cose importanti e noi (stavolta tutti) continuiamo ad usarla come discarica dei politici in disarmo o per sistemare Iva Zanicchi e roba del genere.

Si ha più l'impressione che si tenga al voto europeo più per i suoi riflessi sul potere a livello nazionale che per quello che in Europa si potrebbe fare per l'Italia.

Insomma.
Saremo anche uno dei socio fondatori ma in Europa ci stiamo proprio come un misto di immaturi e opportunisti (e maldestri).
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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