pierodm ha scritto:La straordinaria particolarità italiana è che molti discorsi e molti fenomeni possono essere allo stesso tempo stantii e perfettamente attuali.
La "questione PCI" tuttavia viene fuori solo perché ci sono quelli che non sanno fare altre analisi politiche o sociologiche che quelle centrate sul "comunismo": vedi certa gente di AN e Berlusconi, ma anche diversi nostri amici del forum.
La questione meridionale fa parte dei discorsi stravecchi e sempre attuali.
Il sud è stato massacrato dall'unificazione sabauda, e da quella che fu una vera e propria colonizzazione.
In piena epoca risorgimentale il Regno delle Due Sicilie era uno stato di notevole dimensione economica, con una flotta mercantile, per esempio, seconda solo alle due grandi potenze marittime continentali, Francia e Gran Bretagna.
Uno stato borbonico, che nella migliore delle interpretazioni poteva definirsi di "assolutismo illuminato", non dissimile comunque ad altri stati mitteleuropei. Certamente non aiutato verso la modernizzazione a tutto tondo dall'abbraccio mortale della Chiesa.
Anche il fascismo - cripto, light, sociale, classista, populista, futurista, tecnocratico, che sia - è un fenomeno antico e allo stesso tempo sempre attuale, nella nostra straordinaria nazione.
Pasolini diceva (cito a memoria), "il fascismo, unica luce, unica autentica novità di questa nazione, nel mondo che pure avanza".
Terza Repubblica: stiamo attenti, se ancora possiamo.
La seconda marina mercantile d'Europa ma anche alcune produzioni agricole e della pesca da primato europeo che anche dopo l'Unità costituivano parte notevolissima delle nostre esportazioni. E una presenza dell'industria siderurgica, cantieristica, tessile e alimentare che a documentarsi potrebbe sorprendere quelli che sono rimasti alla storiella della scuola media.
Materie prime oggi sicuramente inutili ma all'epoca utilissime come lo zolfo (la Sicilia era il primo produttore mondiale), il sale, il salgemma. Lo zolfo era un ingrediente fondamentale in molti settori industriali (esplosivi per es.).
poi vabbè, dirigismo, protezionismo, istruzione delegata alla Chiesa (anche il ministero era accorpato a quello degli affari religiosi), fiducia nella protezione garantita dall'acqua salata su tre lati e dall'acqua benedetta sul quarto lato. ma lo stato liberale poteva fare di meglio o almeno di meno peggio di quello che ha fatto.
Questo non per rivangare inutilmente il passato, ma per dire che la distruzione di un patrimonio di risorse pesa ancora oggi sull'economia di tutto il Paese. Se come sottintende Franz, mezza Italia oggi deve mantenere l'altra mezza.
Comunque volendo, sforzandoci un pò, qualche colpa dovuta ai "mali antichi della sinistra" la possiamo sempre trovare, per non deludere gli amici del forum.