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Terza Repubblica

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Terza Repubblica

Messaggioda pierodm il 30/10/2008, 13:19

Credo che dovremmo prepararci a considerare questa legislatura e l'A.D. 2008 come l'inizio della Terza Repubblica.
Fate la punta alle matite e spolverate le tastiere: ne avremo di cose da dire nel futuro prossimo - sempre che ...
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Re: Terza Repubblica

Messaggioda Paolo65 il 30/10/2008, 13:25

Non ti ho capito.

Ciao,Paolo
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Re: Terza Repubblica

Messaggioda ranvit il 30/10/2008, 13:34

Sono a metà strada tra pierodm e Paolo65!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Terza Repubblica

Messaggioda pierodm il 30/10/2008, 18:07

Berlusconi non è un genio, nemmeno un genio specializzato.
Ha delle buone intuizioni, e soprattutto si serve (pagando, in vari modi) di buoni consiglieri.
Tutto compreso, ci ha messo anni prima di imparare a fare il politico.
Vale a dire che ci ha messo anni per imparare a mettere in pratica quelli che erano i suoi desideri, le sue tendenze.
Adesso, con questa legislatura, ha imboccato decisamente la strada: ha aggiustato la misura del tiro; ha maturato i suoi alleati, a ciascuno dei quali sono affidati compiti e settori precisi; ha organizzato i bombardieri mediatici, epurando persone e testate.
Adesso stiamo vedendo quanto la politica italiana sia ormai conformata a sua immagine e somiglianza.
A mano a mano - ma velocemente - saremo in grado di dare un nome a questa nuova forma della nostra politica.
La Terza Repubblica sta per essere portata in tavola.

NB
Le trame nere, le collusioni della polizia e dei servizi, gl'infiltrati della vecchia repubblica democristiana sono uno scherzo.
Adesso abbiamo direttamente al governo i fascisti, che si occupano di carabinieri e FF AA, Sismi e Sisde, o come si chiamano ora.
Abbiamo la Lega che controlla il nord, e la mafia/camorra il sud.
Soldi, televisioni e giornali li mette il Capo.
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Re: Terza Repubblica

Messaggioda ranvit il 30/10/2008, 18:43

Spero proprio che non sia cosi'!
Ma se fosse, la responsabilità di aver concimato il terreno fertile perchè attecchisse una tale "mala pianta" è tutta della sinistra.

Per 40 anni ha bloccato la democrazia italiana con il suo 30% di voti che ha impedito di fatto uno sviluppo socialista e democratico come in tutti gli altri Pesi europei (con cui possiamo confrontarci). E quando ci ha provato Craxi ha tirato fuori addirittuta la tesi della diversità (ampiamente smentita dai fatti quando la sua classe dirigente con una serie di operazioni trasformistiche ha scavalcato anche il socialismo piazzandosi al posto della distrutta classe dirigente della Dc).
A questa situazione già ultragrave per la totale mancanza di alternanza per 40 anni, ha aggiunto una buona dose di appoggio incondizionato al sindacalismo, artefice quest'ultimo con l'appoggio della inamovibile Dc, dei guasti alla struttura economica del Paese.

Successivamente, negli ultimi 15 anni, portando come già detto al potere locale una massa di amministratori almeno inefficienti ed incapaci come quelli sostituiti della Dc : clientelismo, corruzione e ruberie da mestieranti della politica che nella vita "normale" sarebbero stati cacciati a calci nel sedere in una qualsiasi azienda privata.
Ovviamente ci sono eccezioni : vedi sindaci di Torino, Bologna, Salerno o governatori come Soru e Jilly etc. Ma appunto sono solo eccezioni. tenuti peraltro ben lontani dai palazzi romani che contano.
Tale inefficienza amministrativa e di governo, quando c'è stata l'occasione, ha convinto definitivamente l'elettorato "centrale", quello non militante, a dare ad altri il compito di tentare di "salvare l'Italia".

Forse veramente stiamo entrando nella terza repubblica.
Che potrebbe pero', se pierodm dovesse sbagliarsi, anche essere la volta buona per incamminarsi sulla strada dell'ammodernamento del Paese. E della nascita di una nuova sinistra.

Vittorio
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Re: Terza Repubblica

Messaggioda pierodm il 31/10/2008, 10:16

Caro Vittorio, probabilmente conosci la storiella dei 7 re di Roma, che erano sei, e di questi cinque i quattro principali erano tre, anzi due: Romolo.
Tu e qualche altro, di qualunque cosa si parli, sotto qualunque angolazione, arrivate alla fine a fare lo stesso pistolotto che ha come protagonista, imputato, colpevole, "la sinistra"- Romolo.
Poco conta che in Italia ci siano stati cinquanta milioni di abitanti, dieci o venti partiti, trame nere, collusioni, scandali, ladri e golpisti, truffatori ed eroi, mafiosi e magistrati, suore di clausura e mignotte d'alto bordo, presentatori, attori, cantanti e ballerine, nani e saltimbanchi, generali e caporali, Gladio e la P2: tutto si riduce alla "sinistra".
Lasciamo stare se e quanto la tua lettura storico-politica che riguarda questa sinistra sia corretta o sia distorta.
Anche prendendo per buoni tutti i giudizi negativi sulla sinistra in se stessa, è davvero stravagante ridurre tutta la storia italiana di cinquanta o sessant'anni ad una parte politica, che tra l'altro non ha mai avuto più del 25-30% dei voti e non è mai stata titolare del governo nazionale.
E bada bene che questo lo dice uno come me, che - pur appartenendo a questa benedetta sinistra - non ha mai risparmiato critiche, anche e soprattutto in tempi e in luoghi e in modi in cui queste critiche non erano affatto facili, e comportavano la rinuncia ad una "carriera" politica che pure sarebbe stata possibile.

Due parole solo sull'alternanza.
E' storia che la possibilità di un'alternanza, in Italia, non c'è mai stata, per il semplice fatto che questa ipotesi non rientrava negli accordi di Yalta.
Comunque non ci sarebbe stata ugualmente, in un paese che per decenni è stato dominato da un elettorato in cui c'era una massa critica preponderante di moderatismo cattolico manovrato dal Vaticano: il progressismo italiano, come anche il liberalismo, sono stati sempre un fatto di èlite, minoritario e confinato tra intellettuali e categorie popolari particolarmente "consapevoli".
In pieni anni '60 - quando l'Italia sarebbe stata captata dalla egemonia" della sinistra - ho ben conosciuto le campagne e la provincia del Lazio: gente che non sapeva nemmeno cosa facesse o cosa dicesse la sinistra, e nemmeno leggeva uno straccio di giornale, parlava ancora di Mussolini, e teneva infilati nella cornice dello specchio del comò il santino del Papa e l'iconetta del Mascellone, e se glielo chiedevi diceva di essere del "partito della pagnotta". Interi paesi della Sabina o del Viterbese erano fatti di questa gente, mentre nella Pontina erano e sono direttamente e apertamente fascisti - adesso votano massicciamente per Berlusconi, ndr.

Se vogliamo - e certamente vogliamo - criticare la sinistra, in realzione all'elettorato italiano e alla storia politica italiana, non possiamo limitarci ad analizzare e criticare solo la sinistra: dobbiamo anche capire e analizzare questo elettorato e questa storia. Esercizio che torna utilissimo anche per capire ciò che sta succedendo oggi, non solo alla sinistra (che potrebbe anche interessarci poco) ma all'Italia nel suo insieme.
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Re: Terza Repubblica

Messaggioda ranvit il 31/10/2008, 12:23

Caro piero, non conosco la storiella dei re di roma ma conosco molto bene quello che è accaduto in ITalia negli ultimi 50 anni.
Ovviamente la mia accusa alla sinistra era (perchè le stesse cose le dicevo ancora prima che si conoscesse il PDN di Gelli e per questo ero accusato di essere "socialdemocratico") ed è (perchè non ho cambiato idea) di natura strettamente politica. I dirigenti del Pci sapevano bene come stavano le cose nei Paesi comunisti ma mentivano all'elettorato italiano (che era ignorante cosi' come gli abitanti delle campagne laziali) ottenendone grandi vantaggi elettorali e con questo "bagaglio" tenevano bloccata la democrazia italiana, anzi pur senza andare mai al governo e con l'appoggio dei sindacati hanno contribuito allo sfascio morale, istituzionale ed economico del Paese. E hanno continuato a mentire all'elettorato quando si sono scagliati contro il riformismo craxiano facendo fallire l'unico vero tentativo di socialismo alla Pse mai tentato in Italia. E ancora quando si sono "trasformati", bypassando il socialismo, nella nuova Dc di oggigiorno.

Tu dici : "Poco conta che in Italia ci siano stati cinquanta milioni di abitanti, dieci o venti partiti, trame nere, collusioni, scandali, ladri e golpisti, truffatori ed eroi, mafiosi e magistrati, suore di clausura e mignotte d'alto bordo, presentatori, attori, cantanti e ballerine, nani e saltimbanchi, generali e caporali, Gladio e la P2: tutto si riduce alla "sinistra"."

Credo che in tutti i Paesi del mondo la situazione non sia granchè diversa! L'unica cosa diversa è stata la presenza del piu' grande partito comunista di un paese non comunista!

Vittorio
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Re: Terza Repubblica

Messaggioda pierodm il 01/11/2008, 12:43

" Credo che in tutti i Paesi del mondo la situazione non sia granchè diversa! L'unica cosa diversa è stata la presenza del piu' grande partito comunista di un paese non comunista! ".

Caro Vittorio, nel dire questo, ti contraddici.
Se in tutto il mondo la situazione è più o meno la stessa, la presenza del PCI significa poco o niente: quindi si farebbe bene a leggere le vicende italiane, come quelle di altre parti del mondo, a prescindere, ovvero lasciando da parte il PCI, o come minimo evitando di farsene un'ossessione o l'unica chiave di lettura.
Il che era ciò che volevo esattamente dire.

So che esiste un'altro significato in quello che hai detto: ma si tratta di un senso talmente strampalato che sarebbe perfido da parte mia attribuirtelo.
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Re: Terza Repubblica

Messaggioda ranvit il 01/11/2008, 13:02

Avevi usato quella frase per dire che la responsabilità da me attribuita, in una visione storico-politica, alla sinistra, era in realtà dovuta alla presenza in quegli anni di trame nere, stragisti, puttane, etc.

Nel mio ultimo intervento ho solo evidenziato che quelle situazioni esistono ovunque e che dunque la responsabilità della sinistra resta cosi' come evidenziavo.

Nessuna contraddizione nè tantomeno altre interpretazioni malevoli.

Vittorio
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Re: Terza Repubblica

Messaggioda franz il 01/11/2008, 13:10

ranvit ha scritto:Tu [PDM, NDR] dici : "Poco conta che in Italia ci siano stati cinquanta milioni di abitanti, dieci o venti partiti, trame nere, collusioni, scandali, ladri e golpisti, truffatori ed eroi, mafiosi e magistrati, suore di clausura e mignotte d'alto bordo, presentatori, attori, cantanti e ballerine, nani e saltimbanchi, generali e caporali, Gladio e la P2: tutto si riduce alla "sinistra"."

Credo che in tutti i Paesi del mondo la situazione non sia granchè diversa! L'unica cosa diversa è stata la presenza del piu' grande partito comunista di un paese non comunista!

Vittorio

No, la situazione in altri paesi, penso alla Svezia, alla Germania, all'Olanda, alla Danimarca ... e mi fermo qui perchè la lista è lunga, è ben diversa.
Trame nere, golpisti, mafiosi, P2 sono una nostra caratteristica nazionale, in cui sappiamo eccellere.
Anche se in Grecia e Spagna abbiamo avuto decenni fa validi imitatori.

Invece gli scandali ed i ladri sono in ogni paese, anche se in diversa misura, ma questo è normale, come ovunque esiste un governo proprio perché "gli uomini non sono angeli".

Se poi esiste una relazione (anche se non per forza di causa effetto) tra i difetti nazionali che citi e la presenza di un grande PC in Italia io non lo so e non credo sia dimostrabile. Sono caso mai indicatori evidenti della nostra "anornalità".

Ciao,
Franz
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