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Messaggioda Giovigbe il 28/02/2014, 20:15

dopo la Guidi che và a cena dal pregiudicato ecco ciò che segue....................

dal sito dell'Huffington Post

Antonio Gentile e Francesca Barracciu, i primi due imbarazzi di Renzi


Due nomi imbarazzanti nel governo di Matteo Renzi: Antonio Gentile (Ncd) e Francesca Barracciu (Pd). Entrambi coinvolti in vicende recentissime, impossibile che i collaboratori del premier non ne fossero a conoscenza.
Eppure il Presidente del consiglio ha accettato di nominare il primo come sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, la seconda alla Cultura.

Il primo, Gentile, l'uomo di Angelino Alfano in Calabria, è toccato da una inchiesta sulla sanità calabrese ed è stato chiamato in causa nella censura del quotidiano L'Ora della Calabria.

Questo ultimo fatto è accaduto nella notte tra il 18 e il 19 febbraio, quando dalla redazione del quotidiano diretto da Luciano Regolo vengono inviate le pagine alla tipografia per la stampa. In prima pagina una notizia clamorosa, in esclusiva: il figlio del senatore Antonio Gentile, Andrea, è indagato per abuso d'ufficio, falso ideologico e associazione per delinquere. Il direttore Regolo dice di ricevere una telefonata dal tipografo che si propone come mediatore della famiglia Gentile: il giornale potrà uscire soltanto se epurato della notizia. Regolo naturalmente si rifiuta di eseguire l'ordine, ma il tipografo insiste e secondo le parole del direttore usa un linguaggio mafioso: "Attenzione perché quando il cinghiale viene ferito, poi ammazza tutti".


Regolo riferisce che quste parole di minaccia sarebbero state usate anche con l'editore del quotidiano, Alfredo Citrigno, che comunque aveva già tentato di convincere Regolo a togliere quella news. La direzione però è irremovibile, e nella notte un improbabile incidente alle rotative impedisce che il quotidiano esca. La notizia è stata poi pubblicata lo stesso 19 febbraio nel sito online del quotidiano, mentre Regolo ha convocato una conferenza stampa per denunciare il brutto episodio, poi ripreso dalla stampa nazionale. Sul caso la Procura di Cosenza ha aperto un fascicolo, mentre Antonio Gentile ha respinto qualsiasi implicazione nell'episodio. E a quanto pare il neo premier non si è posto un problema di opportunità politica per sua presenza nel governo.

Quello del senatore calabrese non è l'unico nome fuori logo nella lista dei sottosegretari. Renzi infatti ha ripescato a sorpresa Francesca Barracciu (Pd), candidata alle regionali della Sardegna e poi costretta a fare marcia indietro perché coinvolta in una inchiesta sui fondi regionali sardi che ha portato lo scorso novembre all'arresto dell'ex capogruppo Pdl Mario Diana, del consigliere Carlo Sanjust (Pdl) e dell’imprenditore Riccardo Cogoni. Barracciu è accusata di peculato in una indagine che ha coinvolto quasi tutti i gruppi consigliari. Secondo gli inquirenti i fondi destinati ai gruppi sarebbero stati utilizzati a scopi personali.
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Re: Se queste sono le novità..................

Messaggioda Giovigbe il 28/02/2014, 20:21

dal sito del Fatto Quotidiano

Governo Renzi, 44 viceministri e sottosegretari. Giustizia, nomi graditi a B.
L'elenco completo del "sottogoverno" di Matteo Renzi. Con Orlando in via Arenula vanno Andrea Costa (Ncd), relatore di leggi ad personam come il lodo Alfano, e Cosimo Ferri, favorevole a una riforma bipartsan con il Cavaliere. Nella lista anche due indagati per i rimborsi ai gruppi regionali: Barracciu e Del Basso De Caro (Pd). Alle Infrastrutture Gentile, che bloccò la pubblicazione di un giornale calabrese che riportava notizie sgradite sul figlio

Ritardi, discussioni e vertici notturni. Poi finalmente i nomi dell’esecutivo firmato Matteo Renzi. Il Consiglio dei ministri ha approvato la nomina di 44 tra sottosegretari e viceministri. Ma quello che resta è una squadra che sembra lontana dal vento di rottamazione che ha portato il sindaco di Firenze a scalare gerarchie e ruoli politici. Nell’elenco appaiono due indagati per inchieste sui rimborsi dei gruppi consiliari nelle loro rispettive regioni: la renziana di ferro Francesca Barracciu, uscita dalla porta delle elezioni regionali in Sardegna e rientrata dalla finestra del sottosegretariato alla cultura e Umberto Del Basso de Caro, anche lui indagato per i rimborsi del consiglio regionale in Campania. Entrambi sono del Pd. Nomi che affossano la rottamazione targata Matteo Renzi. Senza dimenticare, alle Infrastrutture, Antonio Gentile (Ncd), responsabile di aver bloccato la pubblicazione del numero di L’Ora della Calabria reo di contenere al suo interno una notizia scomoda sul figlio.

In più c’è il regalo a Silvio Berlusconi. L’incontro al Nazareno e le pacche sulle spalle durante le consultazioni non hanno regalato solo un accordo sulla legge elettorale, ma anche il ritorno dei berlusconiani alla Giustizia. C’è il sottosegretario Cosimo Ferri (tecnico confermato), magistrato prodigio più volte ritrovato in diverse intercettazioni telefoniche da P3 a Agcom-Annozero (senza mai essere indagato) e commissario della Figc che scelse le dimissioni dopo Calciopoli. Ma anche il viceministro Enrico Costa, pasdaran di Berlusconi (ora fedelissimo di Alfano) già primo firmatario nel 2012 di un emendamento che prevedeva la drastica limitazione della divulgazione delle intercettazioni. E’ colui che propose la rivisitazione al ribasso dei termini di prescrizione e fu relatore del lodo Alfano. Di lui si ricorda anche il volta faccia sulla legge Severino, prima entusiasta e poi sbottò: “E’ una legge contro Berlusconi” (leggi la scheda di Costa e Ferri).

Alle Telecomunicazioni, l’altro settore da sempre nel cuore del Cavaliere, va come viceministro Antonello Giacomelli (areadem). Cosa che dovrebbe risolvere il possibile conflitto del ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, in buoni rapporti con Berlusconi. Lascia il ministero delle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis, dove era stato nominato sottosegretario da Enrico Letta. A quanto si apprende da fonti ministeriali, a D’Angelis è stato affidato il ruolo di capo segreteria di Matteo Renzi a palazzo Chigi.

Nelle altre posizioni chiave, da segnalare il liberal Pd Morando come viceministro dell’Economia, mentre la new entry Ivan Scalfarotto è sottosegretario alle riforme. Alla presidenza del Consiglio vanno il renziano Luca Lotti e Marco Minniti, anche lui Pd, a cui è stata confermata la delega ai servizi segreti. Per il Viminale era in corsa il collega di partito Emanuele Fiano, che dopo la bocciatura non nasconde la propria amarezza e su Facebook scrive: “Impossibile delle volte continuare a credere nel proprio lavoro”.

Nessun incarico per il sindaco di Bari Michele Emiliano, che però scrive su Twitter: “Bella chiacchierata telefonica con Matteo che mi ha chiesto di fare capolista a Sud per le elezioni europee. Ho risposto: obbedisco. Con gioia”.

L’incontro è cominciato con un’ora di ritardo forse a causa di un vertice tra il Presidente del Consiglio e Angelino Alfano, anche se gli interessati hanno smentito sia mai avvenuto. All’ordine del giorno dell’incontro, c’erano anche un decreto e un ddl che recepiscono le norme del Salva Roma bis (approvato) e 16 decreti legislativi che attuano alcune direttive Ue. Per tre volte il consiglio dei ministri è stato rinviato. Prima da martedì a mercoledì (dopo la visita di Renzi a Treviso) e poi a giovedì, e infine a venerdì mattina. Chi ha deciso subito di tirarsi fuori dalle dispute di spartizione posti è il deputato della minoranza Pd Giuseppe Civati che su Facebook ha scritto: “Prima che escano le liste con le nomine dei sottosegretari, ci teniamo a precisare che abbiamo scelto di non partecipare al solito walzer delle correnti e non abbiamo avuto alcun contatto con il Governo”.


.......si pagano i debiti col pregiudicato
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Re: Se queste sono le novità..................

Messaggioda flaviomob il 28/02/2014, 20:30

Impresentabili e finanziamenti alle private: il nuovo governo comincia benissimo. Inoltre la parità di genere è scomparsa, 36 uomini, 8 donne.

http://espresso.repubblica.it/palazzo/2 ... i-1.155386

http://www.repubblica.it/scuola/2014/02 ... f=HREC1-25


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Re: Se queste sono le novità..................

Messaggioda flaviomob il 28/02/2014, 20:46



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Re: Se queste sono le novità..................

Messaggioda Iafran il 28/02/2014, 21:11

Fatto Quotidiano ha scritto:... Senza dimenticare, alle Infrastrutture, Antonio Gentile (Ncd), responsabile di aver bloccato la pubblicazione del numero di L’Ora della Calabria reo di contenere al suo interno una notizia scomoda sul figlio.

Mi sembra che i fratelli Gentile (Pino ed Antonio), al tempo di Craxi fossero esponenti socialisti nella Regione Calabria, dopo hanno accolto a braccia aperte (come tutti gli altri forzisti, ultimo dei quali, finora, risulta Giacomo Mancini jr., nipote dell'ex ministro PSI) la proposta "politica" del cavaliere facendola sentire bene a Cosenza, alla regione (Pino) ed al parlamento (Antonio); anche se, adesso il parlamentare si è mimetizzato nel Ncd (l'evoluzione dei tempi!).
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Re: Se queste sono le novità..................

Messaggioda Giovigbe il 28/02/2014, 21:36

Renzi sta permettendo al pregiudicato un capolavoro politico impensabile .........governare senza essere al governo.

Se il buongiorno si vede la mattino stiamo messi proprio male .............
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Re: Se queste sono le novità..................

Messaggioda Iafran il 28/02/2014, 22:14

Giovigbe ha scritto:Renzi sta permettendo al pregiudicato un capolavoro politico impensabile .........governare senza essere al governo.

Se il buongiorno si vede la mattino stiamo messi proprio male .............

Suvvia ... stiamo messi proprio bene ... adesso, oltre al cavaliere, che è "lo spirito e il padre (eterno)" dell'Italia ... abbiamo anche "il figlio"! :(
(Possiamo volere di più dalla vita?)
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Re: Se queste sono le novità..................

Messaggioda Robyn il 01/03/2014, 10:02

La leadership c'è l'abbiamo e dobbiamo smetterla di bruciare leadership.Da Prodi a Veltroni a Letta sembra un circolo vizioso senza fine.Invece è sempre più urgente dare risposte alla drammatica situazione della disoccupazione che non è più sostenibile,il 13% significa che siamo sulla zona rossa.La disoccupazione andrebbe riportata a livelli fisiologici cioè al di sotto del 5%.Bene ha detto Poletti bisogna puntare oltre che sù investimenti su un mercato del lavoro efficente.Inoltre non sfuggono notizie negative che provengono dall'eurozona.La Merkel e Cameroun sono d'accordo ad impedire ai lavoratori dei paesi dell'eurozona di usufruire del welfare dei loro paesi.Questo è quando di più lontano dall'idea dell'europa federale perchè è contro la libera circolazione dei lavoratori all'interno dell'eurozona,si chiama egoismo
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Re: Se queste sono le novità..................

Messaggioda flaviomob il 01/03/2014, 19:57

Inquisiti, incompetenti e lottizzati. Con viceministri e sottosegretari Renzi getta la maschera

di Marco Travaglio, da il Fatto quotidiano, 1 marzo 2014

Un giorno, forse, scopriremo che cos’abbia indotto il giovane Renzi a bruciarsi la carriera e a giocarsi la faccia con il colpo di palazzo che ha detronizzato il bollito Letta senza passare dal voto, poi con la nomina di un governicchio di riciclati, lottizzati, lobbisti e mezze tacche, infine ieri con una lista di 44 fra viceministri e sottosegretari che c’è da sporcarsi soltanto a sollevarla con una canna da pesca.

Per intanto, è caduta la maschera: la rottamazione era un bluff, una trovata propagandistica per prendere il potere, raggiunto il quale il rottamatore si comporta come il più decrepito dei partitocrati Ancien Regime. Magari - chissà, speriamo - farà qualcosa di buono, ma se il buongiorno si vede dal mattino c’è poco da stare allegri. E, se la lista dei ministri l’ha sbianchettata Napolitano, quella dei sottosegretari è tutta roba sua.

Gli inquisiti sono addirittura quattro: il 10 per cento, un’ottima media che fa impallidire quella di Letta. Tutti e quattro sono targati Pd: Francesca Barracciu, Umberto del Basso de Caro, Vito De Filippo e Filippo Bubbico. I primi tre rispondono di peculato per le ruberie sui rimborsi regionali. La sarda Barracciu, in quanto indagata, non poteva essere candidata a governatore di Sardegna, ma fare il sottosegretario può eccome. Alla Cultura, ovviamente.

Il campano del Basso de Caro, che è pure l’avvocato di Mancino al processo Trattativa, gestirà le Infrastrutture con l’ottimo ministro Lupi (anche lui inquisito da ieri per abuso a Tempio Pausania) e altri due vice scelti con sopraffina meritocratizia: il sottosegretario Ncd Antonio Gentile, celebre per aver candidato B. al Nobel per la Pace e per aver bloccato le rotative de L'Ora della Calabria per occultare la notizia del figlio indagato; e il viceministro socialista Riccardo Nencini, amicone di Riccardo Fusi asso pigliatutto della cricca della Protezione civile.

L’ex governatore lucano De Filippo dovette dimettersi l’anno scorso con tutta la giunta indagata in blocco, dunque ora si divide fra l’inchiesta per peculato e il ministero della Salute. Il quarto indagato, anzi imputato è il suo predecessore Filippo Bubbico: essendo sotto processo a Potenza per abuso d’ufficio, rimane a pie’ fermo viceministro dell’Interno.

Poi c’è il ministero della Giustizia (si fa per dire), che segna anche ufficialmente il ritorno di Silvio Berlusconi al governo per interposti viceministro Enrico Costa (ora Ncd) e sottosegretario Cosimo Ferri. Quest’ultimo, detto spiritosamente “tecnico”, è il magistrato, ras di Magistratura Indipendente, che entrò al governo con Letta in quota Forza Italia, poi all’uscita del Caimano s’imbullonò alla poltrona fischiettando come nulla fosse.

Il suo nome salta fuori dalle intercettazioni di alcuni fra gli scandali più vergognosi degli ultimi anni: Calciopoli, loggia P3 e caso Agcom-Annozero. Nessun reato, nessun avviso, ma quanto basterebbe almeno per tenerlo lontano dalla Giustizia. Invece rieccolo sottosegretario al fianco del ministro Orlando (a cui va la nostra piena solidarietà) e al neo-viceministro Costa, che nella scorsa legislatura, da capogruppo Pdl in commissione Giustizia, firmò come autore o promotore o addirittura relatore tutte le peggiori leggi vergogna approvate o tentate dalla banda B: lodo Alfano 1 e 2, legittimo impedimento, processo breve, processo lungo, prescrizione breve, bavaglio-intercettazioni e altre porcate. Insomma: due nomi, una garanzia. Soprattutto per il Cainano.

Saranno contenti quei gran geni dell’Anm che, per coprire le spalle a Re Giorgio, avevano storto il naso all’idea di magistrato come Nicola Gratteri ministro della Giustizia (invece il generale Rossi sottosegretario alla Difesa, come nelle repubbliche delle banane, va benissimo). Ma in fondo è stata una fortuna che Gratteri sia stato stoppato dal Colle proprio sull’uscio di Via Arenula: vista la compagnia, avrebbe dovuto dimettersi nel giro di una settimana. O, in alternativa, fare una retata.

(1 marzo 2014)

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Re: Se queste sono le novità..................

Messaggioda flaviomob il 01/03/2014, 19:57

Inquisiti, incompetenti e lottizzati. Con viceministri e sottosegretari Renzi getta la maschera

di Marco Travaglio, da il Fatto quotidiano, 1 marzo 2014

Un giorno, forse, scopriremo che cos’abbia indotto il giovane Renzi a bruciarsi la carriera e a giocarsi la faccia con il colpo di palazzo che ha detronizzato il bollito Letta senza passare dal voto, poi con la nomina di un governicchio di riciclati, lottizzati, lobbisti e mezze tacche, infine ieri con una lista di 44 fra viceministri e sottosegretari che c’è da sporcarsi soltanto a sollevarla con una canna da pesca.

Per intanto, è caduta la maschera: la rottamazione era un bluff, una trovata propagandistica per prendere il potere, raggiunto il quale il rottamatore si comporta come il più decrepito dei partitocrati Ancien Regime. Magari - chissà, speriamo - farà qualcosa di buono, ma se il buongiorno si vede dal mattino c’è poco da stare allegri. E, se la lista dei ministri l’ha sbianchettata Napolitano, quella dei sottosegretari è tutta roba sua.

Gli inquisiti sono addirittura quattro: il 10 per cento, un’ottima media che fa impallidire quella di Letta. Tutti e quattro sono targati Pd: Francesca Barracciu, Umberto del Basso de Caro, Vito De Filippo e Filippo Bubbico. I primi tre rispondono di peculato per le ruberie sui rimborsi regionali. La sarda Barracciu, in quanto indagata, non poteva essere candidata a governatore di Sardegna, ma fare il sottosegretario può eccome. Alla Cultura, ovviamente.

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Saranno contenti quei gran geni dell’Anm che, per coprire le spalle a Re Giorgio, avevano storto il naso all’idea di magistrato come Nicola Gratteri ministro della Giustizia (invece il generale Rossi sottosegretario alla Difesa, come nelle repubbliche delle banane, va benissimo). Ma in fondo è stata una fortuna che Gratteri sia stato stoppato dal Colle proprio sull’uscio di Via Arenula: vista la compagnia, avrebbe dovuto dimettersi nel giro di una settimana. O, in alternativa, fare una retata.

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