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Lista civica per Tsipras

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Lista civica per Tsipras

Messaggioda gi.bo. il 15/02/2014, 23:04

Lettera aperta ai sostenitori della lista per Tsipras alle prossime elezioni europee
Milano 6 febbraio 2014

Il manifesto del 1° febbraio ha pubblicato una lettera aperta, inviata anche a tutti i firmatari dell’appello, in cui viene illustrato a grandi linee il modo in cui noi, che ne siamo i promotori, intendiamo portare a buon fine questo progetto. Con questo messaggio a domande e risposte intendiamo entrare più estesamente nel merito dei problemi che abbiamo di fronte spiegando come pensiamo di affrontarli e, al tempo stesso, rispondere a diverse critiche sollevate da chi, pur apprezzando il progetto nei suoi termini generali, non condivide il modo in cui intendiamo procedere. Una lettera di invito a sostenere il progetto e a partecipare è stata mandata oggi stesso a tutto il vasto mondo dei comitati, delle associazioni, delle organizzazioni che animano il nostro paese.

Speriamo che queste lunghe e complesse considerazioni possano essere di aiuto a tutti voi, potenziali sostenitori della lista, per dirimere i dubbi sulle soluzioni organizzative che abbiamo proposto e per spingervi a un impegno sostanziale nel portare avanti tutti insieme questo progetto, senza ovviamente trascurare le moltissime differenze che ci separano, e che costituiscono una ricchezza di questa impresa.
(a cura di Guido Viale per conto dei promotori)

1. Che ruolo avranno nella realizzazione del progetto, le associazioni, i comitati e i partiti che ne condividono gli obiettivi, cioè la presentazione di una lista apartitica, di impianto democratico, europeista, inclusivo, che sostenga la candidatura di Alexis Tsipras alla Presidenza della Commissione europea e che abbia ragionevoli probabilità di superare la soglia del 4 per cento?

Il successo di questa lista è interamente affidato all’iniziativa delle associazioni, dei comitati, delle organizzazioni e dei partiti - ma anche delle cittadine e dei cittadini senza appartenenze organizzate - che ne condividono gli obiettivi; i quali, senza una loro attiva partecipazione, resteranno irraggiungibili. Le adesioni individuali al questo progetto sono già più di 17.500 in soli dodici giorni e tra loro ci sono molte personalità di primo piano nel campo della scienza, della cultura, dell’arte, del giornalismo e dello spettacolo. Questo ci induce a contare sul più ampio coinvolgimento di tutti gli interessati. Ora è importante che il sostegno al progetto arrivi anche da associazioni, compitati e gruppi organizzati. La comunicazione di sostegno dovrà essere mandata alla mail sostegno@itsipras.it


2. Che parte potranno avere nell’organizzazione e nella struttura del progetto, associazioni, comitati e partiti organizzati?

Siamo fermamente convinti che il progetto debba coinvolgere le più diverse ed eterogenee posizioni politiche e culturali che si riconoscono nell’impostazione di fondo dell’appello - sostegno che andrà formalizzato - sia per quanto riguarda la composizione del comitato operativo che dovrà dare gambe all’iniziativa, sia nei comitati territoriali che nasceranno dall’incontro tra chi ha sottoscritto l’appello in ogni particolare ambito geografico, sia, infine, attraverso quei comitati di sostegno a cui potranno dar vita tutti coloro – partiti, associazioni e singoli elettori – che intendono mantenere una propria autonomia e visibilità nel sostegno al progetto, nella conduzione della raccolta delle firme, nella campagna elettorale e nella gestione dei rapporti con i candidati e gli eventuali eletti, una volta che le elezioni si siano concluse. A tutte le strutture organizzate proponiamo fin da ora di coordinarci a livello nazionale e locale in un forum, secondo il modello a suo tempo adottato nella campagna referendaria contro la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali. Ci aspettiamo quindi da tutti i sostenitori del progetto che ciascuno, secondo le proprie possibilità e i propri orientamenti, porti il massimo contributo possibile alla costruzione e alle articolazioni del programma, alle proposte di candidature e alla composizione delle liste, in modo che esse rispecchino al meglio i loro specifici orientamenti politici o culturali, o il loro impegno sociale. Così come ci aspettiamo un grosso impegno di tutti nella raccolta delle firme e nella campagna elettorale e invitiamo tutti a deporre ogni spirito di parte per unirci in un’impresa comune.

3. Qual è esattamente il percorso proposto?

Il percorso che abbiamo proposto nasce da tutte queste considerazioni ed è per molti versi un percorso reso obbligato dai tempi, dalle risorse e delle forze a disposizione. Lo abbiamo già illustrato nella lettera aperta ai firmatari e qui lo specifichiamo meglio:


ci siamo costituiti in associazione per poter raccogliere fondi e gestire sia il sito web – http://www.listatsipras.eu/ – che la lista dalle adesioni che stiamo raccogliendo ai sensi della privacy.
La prima cosa da fare è dare un nome e un simbolo alla lista. Nel corso di della prossima settimana, a partire dall’11 febbraio, ci pronunceremo tutte e tutti sul nome – definitivo - e su un logo – provvisorio - scegliendoli tra una ristretta gamma che è stata messa a punto, ovviamente con criteri rigorosamente politici, da alcuni esperti di comunicazione che hanno aderito e stanno collaborando con il progetto. Tutte/i potranno registrarsi sul sito e partecipare al voto. Chi ha già firmato su Micromega è invitato a registrarsi nuovamente, per rispettare la normativa sulla privacy.
Contestualmente al voto on-line su nome e simbolo apriremo una sottoscrizione per il finanziamento del progetto che potrà contare esclusivamente sui contributi dei suoi sostenitori.
Nomineremo subito un tesoriere che si impegnerà a rendere conto settimanalmente on line del denaro incassato e speso.Abbiamo aperto il conto corrente presso Banca Etica: Iban IT34V0501803200000000170078
Fondamentale è la costituzione a tutti i livelli di Comitati di Sostegno di cui facciano parte tutte le realtà e i singoli che, anche non sottoscrittori dell’Appello, si dichiarano a sostegno della proposta di costruzione della lista come specificato. La comunicazione di sostegno dovrà essere mandata alla mail sostegno@itsipras.it
Organizzeremo vari incontri con le realtà che ci hanno contattato, sia a livello nazionale che locale, il primo dei quali martedì 11 alle 14.00 a Roma ( vedi lettera sul sito).
Entro questo fine settimana verrà costituito un comitato operativo. Il comitato potrà ampliarsi e in parte rinnovarsi a seconda delle esigenze che emergeranno e che esso stesso dovrà valutare; sarà composto sia da firmatari dell’appello che da persone di organizzazioni che sostengono il progetto.
Il lavoro per la creazione dei comitati locali deve partire subito, come subito è necessario pianificare i primi incontri di presentazione del progetto.
Nella settimana del 17 febbraio è importante organizzare ovunque iniziative cittadine di rilievo.
Nella settimana precedente, dal 10 al 15, organizzeremo il referendum online sul nome e il logo, avvieremo la raccolta fondi, e si organizzeranno i primi incontri di firmatari e interessati, città per città. Invitiamo tutte le realtà che staranno in questo progetto a fare altrettanto. Questo primo incontro dei firmatari servirà a mettere a fuoco le modalità per attivarsi nel territorio, strutturare e preparare il lavoro per la raccolta delle firme, coinvolgere tutte le realtà del territorio interessate, costituire un comitato operativo locale simile a quello nazionale.
E poi:

• Entro il 19 febbraio devono giungere tutte le proposte di candidatura

• Entro il 23 febbraio saranno definite le liste

• dal 27 febbraio comincia la raccolta delle firme

4. Come si pensa di procedere per quanto riguarda l’elaborazione del programma e la scelta dei candidati?

L’arricchimento e precisazione del programma, le cui linee generali sono già contenute nell’appello che ha dato il via a questa iniziativa e meglio articolate nella dichiarazione programmatica con cui Tsipras ha presentato la propria candidatura a Presidente della Commissione Europea (ma aggiunte, integrazioni, correzioni sono ovviamente necessarie), saranno affidati ai contributi degli organismi di base che sono gli assi portanti del progetto. Invitiamo quindi senz’altro tutti a presentare fin da ora proposte sintetiche e motivate dei punti da inserire nel programma - che non dovranno essere più di dieci, essere espressi in una forma estremamente sintetica e chiara e fare tutti riferimento alla dimensione europea del progetto. Nel mese di marzo, contestualmente alla raccolta delle firme, svilupperemo un’attività vasta e pubblica in tutto il paese per la definizione di questo programma. Per completare questo compito abbiamo tempo fino ai primi di aprile, quando inizierà la campagna elettorale vera e propria.

5. E la scelta dei candidati?

La scelta dei candidati si svolgerà nello stesso modo, ma è sottoposta a scadenze molto più strette. Abbiamo infatti deciso di effettuare autonomamente la raccolta delle firme (oltre 150.000 di cui 30.000 per ciascuna delle cinque circoscrizioni elettorali e almeno 3.000 in ogni regione) sia per salvaguardare l’autonomia del progetto, sia, soprattutto, perché questo sforzo costituirà per tutti noi un autentico banco di prova e un inizio vero e proprio della campagna elettorale. Per questo dovremo chiudere la lista definitiva dei candidati di ogni circoscrizione entro il 23 di febbraio (le proposte di candidatura devono quindi arrivare entro il 19 febbraio), perché i loro nomi, insieme al simbolo della lista, dovranno essere certificati e stampati sui moduli, a loro volta certificati, su cui raccogliere le firme.

6. Ma non si possono usare dei moduli in bianco, come hanno sempre fatto i partiti quando dovevano raccogliere le firme, per poi compilarli con i nomi dei candidati solo alla fine?

È noto che spesso vengono raccolte le firme su moduli in bianco dove solo all’ultimo momento si appongono i nomi dei candidati. Ma è una pratica illegale che noi rifiutiamo. La norma che impone il vincolo della raccolta delle firme solo a chi non è presente in parlamento è stata peraltro impugnata presso cinque tribunali italiani e le relative udienze si svolgeranno a partire dal 4 marzo. Un eventuale esito positivo di questi ricorsi potrebbe cambiare le condizioni della presentazione, ma per ora è per noi irrinunciabile attenerci alla normativa vigente. Per questo la composizione delle liste dovrà concludersi in tempi rapidi.


7. Quali saranno i criteri da seguire nella selezione dei candidati?

La cosa principale è seguire una strada che porti a una decisione condivisa e non affidare la selezione a contese tra schieramenti organizzati che, come in passate esperienze in cui alcuni di noi sono già stati coinvolti, rischiano di distogliere l’attenzione di chi è impegnato nel sostegno della lista, ma soprattutto delle elettrici e degli elettori che dovrebbero votarla, in sterili contrapposizioni. Bene che vada, le elette e gli eletti di questa lista non saranno molti (l’Italia ha diritto in tutto a 72 seggi) ed è assolutamente necessario che la scelta venga effettuata esclusivamente in base alle possibilità che ciascun candidato ha di portare voti alla lista, in coerenza naturalmente con le linee programmatiche. Un rapporto più preciso tra gli elettori organizzati e i Parlamentari europei che eventualmente saranno stati eletti in questa lista deve essere demandato alla capacità di dare continuità a questo progetto anche dopo il momento delle elezioni. Per questo, seguendo i principi chiaramente esposti nell’appello, i criteri in base ai quali dovranno essere proposte delle candidature sono, nell’ordine, questi: 1. La notorietà del candidato proposto (non si può, soprattutto per le teste di lista, puntare su persone, ancorché espressione di un intenso impegno politico, sociale o culturale, che siano ignote o poco note al pubblico vasto dell’elettorato a cui intendiamo rivolgerci); 2. La rappresentatività nei movimenti di opinione e di lotta degli scorsi anni; 3. L’alternanza di genere (una donna e un uomo o un uomo e una donna); 4. Un’ampia presenza di giovani; 5. Nella composizione della lista l’esigenza che l’insieme, nei limiti del possibile, sia rappresentativo di tutte le regioni comprese nella circoscrizione elettorale; 6. La capacità di attrarre consensi presso elettorati tra loro non sovrapponibili; 7. Per ogni circoscrizione va individuato un capolista che sia il volto più riconoscibile della nostra proposta. Dobbiamo essere consapevoli che la riuscita sta nella qualità delle nostre liste e nell’avere alcune candidature di forte prestigio, che le facciano da traino.

8. Chi non può essere candidato?

Come già specificato nell’Appello (“Una lista composta in coerenza con il programma, che candidi persone, anche con appartenenze partitiche, che non abbiano avuto incarichi elettivi e responsabilità di rilievo nell’ultimo decennio”), per salvaguardare le caratteristiche del progetto non potranno essere candidati consiglieri regionali e parlamentari nazionali o europei dal 2004 ad oggi, chi ha avuto incarichi di governo nazionale e regionale. Non potranno venir ricandidati i candidati di spicco delle ultime elezioni e i politici di lungo corso passati da molteplici candidature e incarichi. Il livello comunale è diverso, quindi potranno essere avanzate candidature di sindaci, assessori comunali e consiglieri comunali e provinciali. Verranno infine fissate delle regole rigide sulla conduzione della campagna elettorale, stabilendo che i fondi che ogni candidato avesse eventualmente a propria personale disposizione vengano divisi con il comitato operativo, in modo che le spese personali non superino una percentuale fissa della spesa complessiva.

9. Come si potrà partecipare alla scelta dei candidati?

Tutti, promotori, associazioni, comitati, partiti che hanno sottoscritto l’appello, o che sostengono la proposta ( inviando dichiarazione asostegno@itsipras.it), o raggruppamenti di almeno 50 persone sono invitati fin da ora a presentare al comitato operativo - di cui alleghiamo l’indirizzo e-mail (candidature@itsipras.it) - i nomi di possibili candidati, motivando le loro proposte in base al percorso politico, culturale o sociale del potenziale candidato e/o dell’organismo proponente, e accludendo una valutazione delle possibilità che la persona proposta ha di attrarre consenso, e in che settore particolare dell’elettorato. Le candidature presentate in questa forma permetteranno a tutti di valutarne l'affidabilità, la consistenza, i vantaggi e gli inconvenienti, e di pronunciarsi nel merito. Le candidature dovranno venir presentate entro il 19 febbraio.

10. Come si arriverà alla composizione delle liste delle cinque circoscrizioni?

La responsabilità ultima della composizione e della qualità delle liste, del rispetto della loro conformità agli indirizzi generali dell'Appello e di una loro composizione che nasca, nella misura del possibile, da una convergenza tra tutte le componenti sociali e politiche che concorrono al loro sostegno, resterà in capo ai sei promotori che sono i garanti del suo carattere apartitico e della sua impronta unitaria e non di parte. Mentre il lavoro di raccolta delle diverse proposte, l'analisi, la loro valutazione e la formulazione di una prima ipotesi di una loro composizione sarà affidata al comitato operativo. Sulla base di queste si comporranno queste proposte in un insieme che, per ciascuna circoscrizione, rispetti in ordine di priorità i criteri illustrati precedentemente. In nessun caso la composizione delle liste dovrà risultare da una contrattazione tra le organizzazioni coinvolte nel progetto. Le autocandidature sono escluse, potrebbero essere centinaia. Per questo ogni candidatura andrà espressa, previa dichiarazione di sostegno al progetto e condivisione della linea programmatica, tramite il sostegno di almeno 50 persone (con in evidenza nome cognome, indirizzo e mail) oppure la comunicazione di un’associazione, di un comitato o di altra organizzazione. Tutte le candidature andranno inviate all’indirizzo mail l’indirizzo e-mail (candidature@itsipras.it)

11. Come verranno selezionate e ricomposte in un ordine coerente le proposte di candidatura?

Tutte le proposte di candidatura presentate nella forma indicata saranno pubblicate sul sito web. Su di esse chiunque potrà esprimere pubblicamente le proprie valutazioni. Una volta che il comitato operativo avrà composto una prima ipotesi di lista per ciascuna delle cinque circoscrizioni, questa verrà sottoposta on-line a quanti hanno partecipato al processo, singolarmente o come gruppi, per tener conto delle loro osservazioni e delle loro proposte di cambiamento.

12. Ma non si tratta forse, come sostengono alcune accuse nei vostri confronti, di un metodo antidemocratico, che sostituisce la cooptazione al voto?

No. Riteniamo che questo procedimento - anche, ma non principalmente, in considerazione dei tempi strettissimi a disposizione - rappresenti il massimo di partecipazione democratica alle decisioni consentita e contiamo in questo modo di poter arrivare a risultati condivisi da tutti; o per lo meno da coloro per i quali l’obiettivo principale è raccogliere i più vasti consensi possibili e non quello di spingere un candidato particolare per motivi di parte.

13. Perché scartare la convocazione di assemblee o di primarie on-line per scegliere i candidati?

Sappiamo che stato proposto in alcune sedi e da interlocutori con diversi orientamenti di affidare la scelta finale delle candidature al voto di una pubblica assemblea o a un voto on-line che riproduca in qualche modo il meccanismo delle primarie. Ma abbiamo consapevolmente scartato queste ipotesi per motivi che hanno direttamente a che fare con la democrazia. Quando l’oggetto del contendere si riduce esclusivamente alla scelta di un candidato piuttosto che un altro, alcuni di noi hanno già sperimentato gli esiti perversi di assemblee del genere: per esempio nelle oltre 100 assemblee iniziali di Cambiare si può, che sono poi sfociate non a caso – e sempre attraverso un’assemblea caotica - nello stravolgimento completo del progetto con la lista di Rivoluzione civile, interamente gestita dai vertici di partiti che si erano invece impegnati a non interferire con il processo della sua formazione. In casi del genere - e non si tratta di una critica di principio al metodo assembleare, che in molte altre circostanze è anche per noi il più democratico - quelle assemblee rispondono a una logica meramente competitiva che non ha nulla a che fare con le finalità di questo progetto, che è raccogliere intorno alla lista il più vasto consenso possibile. A quelle assemblee partecipa infatti un numero comunque ristretto di persone che in nessun modo possono essere considerate rappresentative dell’elettorato a cui la lista intende rivolgersi, in questa fase particolarmente disperso e scoraggiato e di cui una competizione per la testa di lista difficilmente riuscirebbe a tener conto, mentre potrebbe avere effetti deleteri nello scoraggiarne ulteriormente la partecipazione.

14. E per quanto riguarda il voto on-line?.......... ........

Il rimanente lo troverete all'interno del link sotto

http://www.listatsipras.eu/blog/item/23 ... ropee.html

un saluto da gi.bo.
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gi.bo.
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggioda gi.bo. il 21/02/2014, 15:55

Sondaggi politici: il Pd cala, M5s e Forza Italia crescono. E se si votasse oggi per le elezioni europee...Tsipras al 7,2%
(TABELLE in allegato al link)

http://www.huffingtonpost.it/2014/02/21 ... 1392972325
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggioda mauri il 11/03/2014, 18:56

dal dire al fare... si perdono i pezzi buoni
ciao mauri

http://temi.repubblica.it/micromega-onl ... n-tsipras/
Le vere ragioni per cui Antonia Battaglia (Peacelink Taranto) ritira la sua candidatura con la lista Tsipras
L'attivista non sarà più candidata con la lista "L'Altra Europa con Tsipras" per l’incompatibilità morale e politica con le candidature di dirigenti Sel pugliesi. A seguire una lettera di Paolo Flores d’Arcais ai garanti e ai capilista

COMUNICATO STAMPA
di Andrea Camilleri e Paolo Flores d'Arcais
Andrea Camilleri e Paolo Flores d’Arcais comunicano di avere scritto venerdì 7 marzo una lettera a Alexis Tsipras con cui prendono atto di non fare più parte [dal 3 marzo] dei garanti della lista “l’Altra Europa con Tsipras” e restano come due tra i trentamila cittadini impegnati per l’iniziativa che hanno contribuito a far nascere.
mauri
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggioda gi.bo. il 14/03/2014, 20:24

mauri ha scritto:dal dire al fare... si perdono i pezzi buoni
ciao mauri.....omissis

Dal progetto ai casini, ma adesso andiamo oltre

di Alessandro Gilioli

Beh, sarebbe ipocrita negare che ci sono stati un po' di casini. E qui abbiamo tanti difetti, ma l'ipocrisia no: quella no.

D'altro canto (non è un alibi: è per spiegare, per raccontare in trasparenza) tutta questa avventura della lista Tsipras è iniziata poco prima di Natale con un po' di telefonate, qualche mail, i primi incontri di persona: non c'era alcuna organizzazione pregressa, né alcuna regola stabilita.

C'era solo un'idea di base: dare vita a una lista per le elezioni europee che fosse risolutamente contraria alle politiche di austerity, al “ce lo chiede l'Europa” così com'è stato imposto in questi anni; e che contemporaneamente non vagheggiasse il ritorno agli stati nazionali, ma proponesse invece di ricostruire l'Europa su nuove basi sociali e civili.

Che poi, portata ai nostri tempi, è l'Europa di Ernesto Rossi e di Altiero Spinelli, del Manifesto di Ventotene.

Così ci si è cominciati a parlare.
Così abbiamo iniziato a chiederci se questo programma, pur nella sua semplicità, non fosse troppo difficile da comunicare, stretti come siamo tra le ortodossie mercatiste della Merkel e il demagogico partito dell'anti Europa, che in Italia ha il suo maggior esponente in Salvini.

E poi si è deciso, comunque, di provarci.

Quindi è venuto tutto il resto: l'appello di Micromega, le decine di migliaia di firme arrivate in pochi giorni, i contatti con Alexis Tsipras, la costituzione del comitato dei garanti, via via fino alla difficile definizione delle regole per le candidature. E, storia di pochi giorni fa, le infinite riunioni tra i garanti per decidere le liste, sulle basi delle duecento e passa segnalazioni pervenute da associazioni, organizzazioni o semplici gruppi di cittadini.

Qui sono arrivati i pasticci: casi Camilleri, Grasso e Battaglia, per chiamare le cose con il loro nome. E gli inevitabili scazzi: d'altro canto, se “per ogni due ebrei ci sono tre diverse opinioni”, immaginate cosa dev'essere mettere nella stessa stanza sei garanti di sinistra.

Però una cosa voglio dirla, avendo seguito i suddetti casini mentre scoppiavano: è la prima volta, in tanti anni, che vedo le discussioni nascere non per imporre i propri “fedelissimi”, ma perché ciascuno voleva che la lista fosse la migliore possibile. Non è una differenza da poco. È la stessa che passa tra il volersi spartire una torta e il credere in qualcosa per il bene comune.

Ed è anche la stessa differenza (abissale) che passa tra le “candidature di servizio” di Spinelli, Ovadia e Prosperi e le vecchie “candidature civetta” di tanti partiti.

Una scelta, quella dei tre signori succitati, che ha fatto scattare in molti una reazione quasi pavloviana, figlia della diffidenza diffusa nel Paese verso la politica tutta: “ah, presentarsi per poi dimettersi è un inganno nei confronti degli elettori!”.

Reazione più che comprensibile, intendiamoci, dopo quello che si è visto in passato. Ma questa volta funziona esattamente al contrario: visto che si tratta di persone che dichiarano subito - non a urne chiuse e a voti ottenuti - le proprie intenzioni; e che mettono la propria faccia su un progetto politico senza guadagnarci niente (né in termini di potere né in termini economici) e anzi rischiando di perderci parecchio: come fatica, tempo, ma anche in termini di “buoni rapporti” rapporti con i media contrari alla lista Tsipras, cioè quasi tutti; e perfino come reputazione personale (quanto gliela farebbero pagare, domani, se la lista non andasse bene?).

Una scelta di generosità, insomma. Giusta o sbagliata che sia: io, ad esempio, avrei preferito tutti e tre facessero i parlamentari. Perché da quelle persone mi sarei sentito ben rappresentato - e gliel'ho inutilmente detto. Ma è comunque una scelta di generosità: non di convenienza, né tanto meno di inganno.

Eppure, c'è perfino chi ha scritto che in questo modo veniva tradito il voto degli elettori “perché poi entrano i secondi in lista”: dimenticandosi che alle Europee si vota con la preferenza quindi non subentrano i secondi in lista, ma i candidati che prendono più preferenze. Quelli che - al contrario di Spinelli, Ovadia e Prosperi - ritengono a torto o a ragione di avere la voglia e le competenze per fare a tempo pieno i parlamentari europei. E che gli elettori ritengono i più adatti.

I candidati, a proposito. Anche qui è stata tentata una via del tutto originale, nella scelta. Perché finora, in Italia, i criteri sono stati due: da un lato, i vecchi partiti che mettono in lista le loro persone, i loro apparati, i più vicini al segretario; dall'altro, il Movimento 5 Stelle secondo il quale uno vale uno, quindi basta un video su YouTube per selezionare i rappresentanti-portavoce.

Qui invece si è appunto percorsa una strada inedita: si è provato a scegliere le persone per competenze sui temi, per attivismo nelle associazioni, per curriculum etico e politico. Né fedeltà di partito, né casualità indifferente. Persone comuni ma fuori dal comune, per quello che hanno fatto e fanno nella loro vita.

Il risultato è sicuramente lontano dalla perfezione, ci mancherebbe: ma è anche la cosa migliore che si sia vista in Italia da decenni. Guardatele, quelle liste: leggetele, collegio per collegio. Googlate i loro nomi, scoprite quello che hanno fatto e scritto in questi anni le persone che hanno dato la propria disponibilità a essere candidate. Poi pensate se nella vostra circoscrizione non ce ne sono tre - tante sono le preferenze, a questo giro - che meritano il vostro voto. E già che ci siete, quando usciranno le liste degli altri, confrontatele con queste: poi decidete quali sono complessivamente meglio.

Adesso viene il resto, probabilmente la parte più difficile.

Cose organizzative: la raccolta delle firme, in tutta Italia, con una legge agghiacciante che costringe a uno sforzo disumano in alcune regioni tipo la Val d'Aosta, altrimenti casca tutto il collegio Nordovest, compresi il Piemonte, la Lombardia e la Liguria.

Cose comunicative: far sapere cos'è questa lista, quali idee propone per l'Europa, quali pratiche ha implementato e perché. Avendo a che fare con un sistema mediatico che non è propriamente amico e anzi spara ogni giorno lo stesso mantra (“È come Rivoluzione Civile!) fingendo di non vedere che le persone e le pratiche scelte sono tutt'altre rispetto a quella storia - e talvolta addirittura all'opposto (basti pensare, di nuovo, ai criteri con cui sono state fatte le liste e alle persone che lì si presentano).

Infine cose identitarie, se così si può dire. Cioè essere, prima ancora che sembrare, un campo nuovo e molto più ampio rispetto al recinto della “sinistra radicale” in cui ci pure ci vorrebbero rinchiudere. Intanto, perché ormai non è più questione di “sinistra radicale” ma di sinistra tout-court: in Italia più che altrove. Ma anche perché l'unico recinto in cui dobbiamo stare è quello dell'alterità totale verso il fiscal compact e i vincoli di bilancio il cui vero scopo è ciò che Luciano Gallino - uno dei garanti - chiama da tempo “la lotta di classe dall'alto verso il basso”.

Ecco. Il principio dell'inclusività con cui Tsipras sta volando attorno al 30 per cento nel suo Paese («facciamo tutti un passo indietro, per farne tutti insieme uno molto più grande in avanti») non riguarda solo i partiti, i movimenti, le associazioni e gli intellettuali che hanno aderito a questa lista. Riguarda ciascuno di noi.

O almeno, chiunque cammini sulla strada verso il futuro guardando l'orizzonte anziché per terra.

(11 marzo 2014)
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggioda flaviomob il 15/03/2014, 17:22

Certo che in Italia, come sempre, la sinistra riesce ad incasinarsi benissimo da sola... Ora pare che il PDCI sia stato penalizzato nella scelta dei candidati e le polemiche non finiscono più... speriamo che non comincino a dividersi altrimenti manco passano lo sbarramento!


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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggioda Iafran il 15/03/2014, 23:51

gi.bo. ha scritto:Ed è anche la stessa differenza (abissale) che passa tra le “candidature di servizio” di Spinelli, Ovadia e Prosperi e le vecchie “candidature civetta” di tanti partiti.

Una scelta, quella dei tre signori succitati, che ha fatto scattare in molti una reazione quasi pavloviana, figlia della diffidenza diffusa nel Paese verso la politica tutta: “ah, presentarsi per poi dimettersi è un inganno nei confronti degli elettori!”.

Votare Barbara Spinelli mi aveva entusiasmato, ora il mio voto andrà ... ad uno della sua lista.
Non è la stessa cosa. Però è meglio che votare qualcuno del M5S, qui, almeno ci sono personaggi ben diversi da Grillo & Co. Gli altri partiti sono formati da "diversamente berlusconiani" che hanno fatto resuscitare "o fidanzato d'Italia" (del quale ne ho le tasche piene) e ... non mi interessano (quelli del PD hanno, pure, "che dire" se si candida alle europee: una bella faccia tosta, la loro!).
Mi dispiace per i ragazzi di "occupyPD" che hanno tutto il mio appoggio ... spero di sostenerli in altre occasioni.
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggioda flaviomob il 21/03/2014, 19:56

Una norma demenziale:

http://www.repubblica.it/politica/2014/ ... ef=HREC1-5

"Le liste delle forze non presenti in Parlamento che si vogliono presentare alle europee - scrive Spinelli - vanno sottoscritte da almeno 30mila cittadini in ogni singola circoscrizione elettorale, per un totale quindi di 150mila firme. Il vincolo ulteriore è che almeno il 10% di quelle firme, quindi almeno 3mila, devono essere raccolte in ogni singola regione. Noi riteniamo tale norma - scrive Barbara Spinelli - palesemente ingiusta. La Lombardia, ad esempio, che ha 9.939 milioni di abitanti viene considerata allo stesso modo della Valle d'Aosta che ha una popolazione di circa 128mila abitanti. Entrambe devono raccogliere 3mila firme almeno. Pena l'invalidazione della lista per tutta la circoscrizione Nord Ovest".


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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggioda franz il 21/03/2014, 22:31

Flavio, non è demenziale. È illiberale, antidemocratica, frutto della logica di una casta che cerca di impedire concorrenti, anche con soglie di sbarramento al 4, 8, 12%.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggioda mauri il 05/05/2014, 16:13

geniale
però che paese di cacca siamo, bisogna spogliarsi e mostrare il sedere e sventolare le mutandine sotto il naso per finire sui giornali, berlusconi docet e lo aveva capito prima di tutti
ciao mauri

http://www.repubblica.it/politica/2014/ ... HRESS-20#1
ciao è iniziata la campagna elettorale e io uso qualunque mezzo
mauri
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggioda mauri il 22/05/2014, 16:03

questo è il "bel paese", che piaccia o no, paese di mafiosi, corrotti,
o sole mio e pizza..., mauri

http://www.repubblica.it/speciali/polit ... -86762889/
Giuliana Sgrena candidata per Tsipras, minacce e insulti su Facebook: "Guardati le spalle"

La giornalista del Manifesto vittima del sequestro in Iraq nel 2005, finito in tragedia con l'uccisione dell'agente italiano Nicola Calipari, finisce oggetto di una campagna d'odio dopo l'appello al voto per le Europee. La denuncia della lista Altra Europa, e da lei l'impegno a continuare l'impegno politico "con maggiore determinazione"
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