da Robyn il 08/02/2014, 14:50
La riemersione storiografica non deve portare alla riemersione di ferite.Invece è possibile oggi una ricostruzione unitaria della resistenza delle vicende di Istria e Dalmazia.La resistenza fù un fenomeno di massa che nacque come reazione al fascismo,al conflitto e all'occupazione nazifascita.Poi come come spesso accade in qualsiasi guerra civile all'interno possono inserirsi da una parte e dall'altra fazioni criminali che hanno altri intenti e che in diversi casi hanno portato ad eccidi di popolazione inerme.Alla fine di ogni conflitto di ogni guerra civile i vincitori impongono ai vinti le loro condizioni.I vincitori imposero a sè stessi l'esercizio della libertà e la imposero ai vinti.Alla luce di tutto ciò non possono esserci revisioni storiche,quelli che stettero dall'altra parte,dalla parte della Rsi,non combatterono dalla parte giusta.I fatti dell'Istria e Dalmazia anche se avvenuti nello stesso contesto avvennero ad opera dei comunisti Titini e videro coinvolti nell'eccidio delle foibe persone dalla più diversa estrazione,fascisti,antifascisti persone non schierate e gli stessi Titini provocarono l'esodo delle popolazioni autoctone di Istria e Dalmazia.La ricostruzione unitaria è che tutte le vittime della guerra civile qualunque sia stata la loro appartenenza e la loro collocazione,meritano in eguale misura la memoria e l'umana solidarietà di vite spezzate,quando si coltiva la memoria ci si può immedesimare e rivivere i momenti tragici della fine della loro vita.Anche se si proviene da generazioni che hanno formato le fila della resistenza si può coltivare la memoria delle vittime dell'altra parte,"si condivide insieme ad essi la sofferenza",stessa cosa possono fare quelle che provengono dall'altra,che in ambo i casi non c'entrano con ciò che avvenne nella resistenza e nella guerra civile
Locke la democrazia è fatta di molte persone