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L'europa da cambiare

MessaggioInviato: 06/02/2014, 14:20
da Robyn
Per poter veramente uscire dalla crisi sarebbe necessario che si scorporassero i debiti pubblici dei singoli stati membri.Ogni stato membro si tiene il 60% del pil del suo debito pubblico la parte eccedente và a costituire il debito federale gestito direttamente da Bruxelles con imposte federali.Inoltre non è vero che la Germania ci perderebbe perche in rapporto al pil anche se il suo debito è dell'80% è molto più grande per volume rispetto agli altri stati membri pensando alla Grecia che ha un debito di soli 10 mld di euro.Questo fermo restando le misure di competitività che ogni stato membro deve adottare e che non possono essere a ribasso rispetto ai paesi dell'est.In particolare per l'Italia un taglio deciso del cuneo fiscale,una giustizia più celere,lo snidamento di privilegi,sprechi e burocrazia e non le misure di flessibilità nel quale l'Italia è il paese più flessibile secondo solo alla danimarca

Re: L'europa da cambiare

MessaggioInviato: 06/02/2014, 16:14
da franz
L'azzardo morale connesso ad una simile soluzione sarebbe devastante, secondo me.
Tra l'altro il debito pubblico della Grecia non è e non puo' essere "solo" 10 miliardi.
Il debito è il 157% deL PIL ed il PIL è 248.8 miliardi di dollari. Fa 390 miliardi di dollari. 287 miliardi di euro.
Pensavo che ti fossi confuso con il deficit ma non è memmeno quello (è 25 milardi di dollari, pari a 18,4 miliardi di euro).
Ma a parte i numeri, quello che conta è chi ha fatto debiti ne sia responsabile.
Troppo comodo passare la palla agli altri.
In passato avevo letto la proposta completamente opposta: passare il 60% comune all'europa e tenersi sul gobbo la part eeccedente. Questo è comprensibile e possibile. Non è che ti sei confuso anche su questo?

Re: L'europa da cambiare

MessaggioInviato: 06/02/2014, 17:24
da Robyn
Perche è devastante?mica si può continuare a mantenere l'europa così?
Poi un minimo di solidarietà e tolleranza è necessaria,non si può pretendere la perfezione

Re: L'europa da cambiare

MessaggioInviato: 06/02/2014, 18:13
da franz
Robyn ha scritto:Perche è devastante?mica si può continuare a mantenere l'europa così?
Poi un minimo di solidarietà e tolleranza è necessaria,non si può pretendere la perfezione

Si deve cambiare l'europa ma si puo' farein mille modi. Anzi milioni.
Non tutti vanno bene. Alcuno sono devastanti.
Ho parlato di azzardo morale. Basta la parola.
Vedere qui http://it.wikipedia.org/wiki/Azzardo_morale
E visto che è un po' scarna, anche qui http://en.wikipedia.org/wiki/Moral_hazard

Re: L'europa da cambiare

MessaggioInviato: 06/02/2014, 20:39
da Robyn
Lo stato federale così funziona.Hanno un debito federale e poi hanno debiti appartenenti ai vari stati membri.Possiamo già cedere alcuni ministeri che sono esteri,difesa,interno che poi a livello europeo sono dipartimenti,e mi pare che lo stato federale comprenda anche tesoro ed economia,ma sù questi il cammino è ancora lento perchè le politiche fra i vari stati membri sono ancora disomogenee.Tutti gli altri ministeri nello stato federale rimangono di competenza degli stati membri.Infine bisogna stabilire un legame di solidarietà fra i vari stati membri che già esiste nei singoli paesi membri dell'eurozona che è il federalismo fiscale solidale.L'Europa meglio gli stati uniti d'Europa hanno bisogno di una capitale di una lingua comune e queste non possono che essere Bruxelles e l'inglese,fermo restando che i singoli stati membri continueranno ad usare la loro lingua.L'Europa ha già una costituzione

Re: L'europa da cambiare

MessaggioInviato: 07/02/2014, 9:20
da franz
Lo stato federale (ma l'Europa non lo è) ha debiti federali e locali originati dalle differenze tra entrate ed uscite nei vari livelli. Quindi ognuno ha il debito che ha accumulato. In nessun caso debiti generati ad un livello vengono spostati in un altro livello. Non succede in USA, non succede in CH, non succede in DE e mi risulta non succeda in alcun paese federale.
E se si arrivasse in EU a soluzioni simili, eventualmente sarebbe possibile discutere il caso opposto rispetto a quanto prponi (che non so dove hai letto). Un 60% di base (parametro di Maastrict) assegnato al livello comunitario ed ogni membro si tiene sul gobbo la differenza. Anche cosi' pero' la misura non è di facile attuazione. Il debito è composto dalla stratificazione di innmerevoli prestiti obbligazionari, con diversi tassi e durate. Come si fa a deteminare quale lotto di debito (quale emissione di BOT o CCT) va all'europa e quale rimane in casa?

Re: L'europa da cambiare

MessaggioInviato: 07/02/2014, 13:14
da Robyn
Quale obbligazione,quale btp và al debito federale o rimane a livello di periferia è una cosa che bisogna lasciare decidere a chi ne capisce qualcosa.Inoltre lo scorporo e il trasferimento di debito avviene una sola volta dopodiche la cosa sarà chiusa per sempre.Inoltre il 60% a livello locale è in linea con quanto stabilito in ambito europeo per il rientro dal debito per i singoli paesi membri e il 40% a livello federale è più facile da far accettare alla Germania.L'europa è federale,lo stato unitario è impraticabile,ma poi sappiamo che lo stato federale nella sua unità nella diversità è più democratico,le diversità sono una ricchezza in ambito europeo

Re: L'europa da cambiare

MessaggioInviato: 07/02/2014, 15:37
da franz
Robyn ha scritto:L'europa è federale,lo stato unitario è impraticabile,ma poi sappiamo che lo stato federale nella sua unità nella diversità è più democratico,le diversità sono una ricchezza in ambito europeo

L'europa oggi non è federale e spero che lo sarà in futuro ma con leggi federali ben diverse da quelle che auspichi tu, che non esistono in alcun paese federale. Nei paesi federali vige il principio di responsabilità: ognuno è responsabile fino in fondo del suo comportamento, dei suoi errori e dei suoi successi e non è possibile passare la "peppa tencia" agli altri. Questo è possibile solo negli stati unitari.

Re: L'europa da cambiare

MessaggioInviato: 07/02/2014, 18:53
da Robyn
L'europa se non è,sarà federale
Qualsiasi europeo quando và in Istria nella Venezia Giulia,nella
Dalmazia a Sarayevo in Bosnia in Croazia deve sentire il bisogno di coltivare
la memoria,di condividere le sofferenze dovute alle conseguenze
del conflitto nella ex Jugoslavia