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Questa però Renzi se la poteva risparmiare....

MessaggioInviato: 04/01/2014, 21:36
da Giovigbe
dal sito di Repubblica:

Governo Letta, Fassina presenta le dimissioni irrevocabili
Il viceministro dell'Economia spiega: "Ho deciso dopo le parole di Renzi". L'ironia del segretario Pd: "Fassina chi?"

ROMA- Da qualche giorno manifestava segni di insofferenza. Proprio oggi, in un'intervista a Repubblica, aveva detto: "Dal partito solo bordate, mai aiuti". E stasera ha detto basta. Il viceministro dell'Economia Stefano Fassina, sostenitore di Cuperlo alle primarie del Pd, ha presentato al premier Enrico Letta le proprie "dimissioni irrevocabili". E ha motivato così la sua decisone di abbandonare il governo: "Le parole del segretario Renzi su di me confermano la valutazione politica che ho proposto in questi giorni: la delegazione del Pd al governo va resa coerente con il risultato congressuale. Non c'è nulla di personale. Questione politica. Un dovere lasciare per chi, come me, ha sostenuto un'altra posizione". "Responsabilità di Renzi, che ha ricevuto un così largo mandato - ha aggiunto Fassina - proporre uomini e donne sulla sua linea".

Insomma, sembra che a far scattare le dimissioni di Fassina siano state le parole pronunciate un'ora prima da Matteo Renzi in conferenza stampa. A un cronista che gli stava chiedendo: "So che è allergico al termine rimpasto, ma Fassina...". Renzi aveva replicato sorridendo ribattendo "Chi?".

Una reazione quella di Fassina che arriva in un clima di tensione anche per la questione del rimpasto.
Prima delle dimissioni, in un'intervista a repubblica, Fassina aveva parlato di una necessità di un rimpasto e di "un chiarimento nel rapporto fra il governo e il partito uscito dalle primarie", aggiungendo di essere "pronto a lasciare".

Le reazioni. Immediata la reazione della segreteria del Pd. - "Oggi si è tenuta una segreteria sulle priorità per il Paese: legge elettorale, jobs act. Non c'è davvero motivo di fare polemiche, ma di lavorare, e molto. Dispiace che il viceministro Fassina esprima in questo modo il suo disagio riguardo alla sua presenza nel governo", ha detto Lorenzo Guerini, portavoce della segreteria nazionale Pd.
Mentre l'esponente di Forza Italia, Daniela Santanchè ne approfitta per attaccare Angelino Alfano: "Spiace vedere che Fassina ha più coraggio e dignità di Alfano: non si può stare al governo con chi ti umilia e ti sbeffeggia tutti i giorni. Ma agli amici del Nuovo CentroDestra dico: non è mai troppo tardi".


Bravo Fassina, in questo paese dove non si dimette nessuno una lezione di coerenza.
Per quanto riguarda Renzi, da elettore di sinistra da sempre, dico che con l'arroganza e la mancanza di rispetto non si va da nessuna parte.
I veri leader sono coloro che quando vincono, specie all'interno di un partito, rispettano e coinvolgono anche coloro che hanno idee diverse e hanno perso.

Re: Questa però Renzi se la poteva risparmiare....

MessaggioInviato: 05/01/2014, 2:21
da flaviomob
Si comincia a litigare nel PD (cioè nel centrosinistra), si spacca M5S in Sardegna... vuoi vedere che piano piano moriremo berlusconiani? :(

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01 ... lo/832051/

Elezioni in Sardegna, M5S fuori. “Grillo non concede l’uso del simbolo”

I 5 Stelle non trovano l'accordo e lo staff di Casaleggio e dell'ex comico sembrano intenzionati a non permettere l'utilizzo del logo. Lo conferma anche Mario Puddu, primo cittadino del Movimento di Assemini. Delusione e rabbia tra gli attivisti. Alcuni di loro proclamano lo sciopero della fame
di Monia Melis | 4 gennaio 2014


Domani è un altro giorno, ma anche l’ultimo. Lunedì 6 gennaio scade il tempo a disposizione per depositare il simbolo. E ancora non c’è l’accordo, o meglio, il via libera ufficiale da parte dello staff nazionale di Grillo e Casaleggio. E così il Movimento 5 Stelle, di ora in ora diventa più certo, non parteciperà alle elezioni regionali in Sardegna. Il voto è infatti previsto per il 16 febbraio, e ancora non esiste un candidato per la presidenza della Regione. Il motivo alla base di questa impasse apparentemente senza via d’uscita sono le divisioni fratricide in due gruppi che si sono rinforzate di riunione in riunione. Fino a oggi. Beghe locali, dunque, che dovrebbero essere risolte con il beneplacito di Roma.

La diplomazia dell’ultim’ora - Nessun comunicato, e forse nemmeno arriverà. Una sorta di silenzio-dissenso. Solo un fitto giro di telefonate tra attivisti ed esponenti del M5S. In queste ore è al lavoro la diplomazia dei parlamentari a 5 Stelle per trovare una mediazione dell’ultim’ora. Lavoro difficile – e pare – infruttuoso. In Sardegna vanno avanti, nel frattempo, gli incontri serrati fino all’ultimo tentativo dell’assemblea plenaria prevista per domenica 5 gennaio in un paese dell’Oristanese: un momento di partecipazione attiva e “rinascita”. E pensare che il Movimento alle ultime elezioni politiche era diventato, d’un solo balzo, la prima forza politica dell’isola, raggiungendo il 30 per cento dei voti (addirittura 37% nel Sulcis, roccaforte del centrosinistra). Un esordio di belle speranze con l’obiettivo regionale, quasi incubo bipartisan, che si è infranto sulla litigiosità.

“Ho chiesto l’intervento di Beppe Grillo via sms e lui mi ha chiamato”, racconta a ilfattoQuotidiano.it Mario Puddu, primo cittadino 5 stelle di Assemini (unico paese conquistato in Sardegna). “Mi è sembrato davvero risoluto, non concederà il simbolo. Era dispiaciuto e arrabbiato perché in tutti questi mesi non si è trovata una soluzione. Eppure, gli ho ricordato, ci sono alcuni parlamentari più vicini a questa o a quella corrente, disponibili a trovare una sintesi. Ma ormai è tardi per lui, ha detto che ne uscirebbe un minestrone”. Lo stesso sindaco si dice “addolorato”, ma non biasima il leader. “Peccato. La Sardegna avrebbe bisogno di una scossa e invece l’urna sarà orfana del Movimento, questo ci deve far riflettere. Eppure a livello locale stiamo lavorando bene, forse amministrare nel piccolo è più facile. In questi cinque-sei mesi le fazioni non hanno dato un bello spettacolo in vista delle regionali”. Un pantano, insomma. Continua Puddu: “Lo staff aspettava che la questione si autorisolvesse. In Sardegna si aspettava una parola dall’alto”. Negli ambienti vicini ai parlamentari arrivano ulteriori conferme: gli spazi di manovra sarebbero inesistenti.

Le reazioni degli attivisti - Sulla pagina Facebook “Amici di Beppe Grillo in Sardegna” le reazioni sono numerose e contrastanti: delusione, rabbia, speranza. C’è chi punta il dito contro l’ex comico e l’assenza di democrazia, chi si colpevolizza (“Ce lo meritiamo”) e chi propone fughe in avanti con liste alternative, di richiamo autonomista. Oppure rilanciano chiedendo il ritiro delle truppe: deputati e senatori sardi. Ed è caccia a chi rilascia dichiarazioni ai giornalisti.

Lo sciopero della fame - Da un giorno, poi, alcuni attivisti sono in sciopero della fame per convincere Grillo. Si definiscono “un gruppo di cittadini sardi, partecipi della Rivoluzione Democratica Nonviolenta avviata dal MoVimento” che “vuole a tutti i costi che la Rivoluzione faccia il suo corso pure in Sardegna”. I sei, supportati anche dalle onorevoli Emanuela Corda e Manuela Serra chiedono a Grillo “di consentire l’uso del simbolo per le imminenti elezioni Regionali” e “di consentire libere elezioni, tra gli iscritti certificati, per selezionare democraticamente i candidati da inserire nella lista”. Ma forse anche questo sacrificio sarà vano. L’ultima parola a meno di 24 ore dalla scadenza. Oppure, ancora una volta, il silenzio.

Re: Questa però Renzi se la poteva risparmiare....

MessaggioInviato: 05/01/2014, 12:55
da matthelm
Renzi poteva anche risparmiarsela ma Fassina che miserie umane... Se non si riconosceva nella maggioranza Pd doveva andarsene subito. Permalosità ridicola.

Re: Questa però Renzi se la poteva risparmiare....

MessaggioInviato: 05/01/2014, 14:55
da Giovigbe
matthelm ha scritto:Renzi poteva anche risparmiarsela ma Fassina che miserie umane... Se non si riconosceva nella maggioranza Pd doveva andarsene subito. Permalosità ridicola.


Ma nel governo non ci stanno solo i rappresentanti della maggioranza di un partito........anzi......la presenza nel governo del paese o del partito di persone non di stretta osservanza politica del segrerario permette il coinvolgimento di una area politica allargata.

Re: Questa però Renzi se la poteva risparmiare....

MessaggioInviato: 05/01/2014, 15:32
da annalu
Giovigbe ha scritto:
matthelm ha scritto:Renzi poteva anche risparmiarsela ma Fassina che miserie umane... Se non si riconosceva nella maggioranza Pd doveva andarsene subito. Permalosità ridicola.


Ma nel governo non ci stanno solo i rappresentanti della maggioranza di un partito........anzi......la presenza nel governo del paese o del partito di persone non di stretta osservanza politica del segrerario permette il coinvolgimento di una area politica allargata.

Questa volta sono d'accordo con Matthelm: Renzi si poteva risparmiare una sciocca battuta, ma Fassina ha dato le dimissioni in modo infantile.
Ha ragione anche Giovigbe: "nel governo non ci stanno solo i rappresentanti della maggioranza di un partito"; per questo, se Fassina è in disaccordo con Renzi (era Fassina e non Renzi a volere il "rimpasto" per rendere il governo più aderente alla linea del nuovo segretario) questo disaccordo doveva venir esplicitato e discusso chiaramente. Dimettendosi Fassina da una parte impone un rimpasto forzato, dall'altra indebolisce il governo.
E' questo che vuole? E' questo che si vuole?

Annalu

Re: Questa però Renzi se la poteva risparmiare....

MessaggioInviato: 05/01/2014, 16:30
da flaviomob
Per conto mio hanno sbagliato entrambi e, come sostiene correttamente Annalu, in questo modo il governo viene indebolito (da entrambe le "correnti" del PD).

Avvelenare le acque fa solo il gioco del più velenoso di tutti...

Veltroni affossò Prodi in pochissimi mesi, consegnando il paese a B.

Renzi pensa di ripercorrere la strada già battuta dal suo predecessore?

Re: Questa però Renzi se la poteva risparmiare....

MessaggioInviato: 05/01/2014, 17:07
da mauri
bravo renzi, era da rottamare da tempo la prima donna fassina
eppoi perchè si metterebbe in crisi il governo? è solo un vice ministro
ciao mauri

http://www.lastampa.it/2014/01/05/itali ... agina.html
«Se il viceministro all’Economia -in questi tempi di crisi- si dimette per una battuta, mi dispiace per lui. Se si dimette per motivi politici, grande rispetto: ce li spiegherà lui nel dettaglio alla direzione Pd già convocata per il prossimo 16 gennaio raccontandoci cosa pensa del governo, cosa pensa di aver fatto, dove pensa di aver fallito. Lo ascolteremo tutti insieme con grande attenzione, così fa un partito serio. Quanto a me, non cambierò il tono dei miei incontri con la stampa. Mai. Non diventerò mai un grigio burocrate che non può scherzare, non può sorridere, non può fare una battuta. La vita è una cosa troppo bella per non essere presa con leggerezza». Lo scrive su Facebook il segretario del Pd Matteo Renzi.

Re: Questa però Renzi se la poteva risparmiare....

MessaggioInviato: 05/01/2014, 18:40
da pianogrande
Spero che Fassina abbia avuto un motivo più vero e più profondo e magari più politico per la sua decisione.
Altrimenti, se il motivo è la battuta di Renzi (patetica e tipica di un parvenu ma una battuta) ha fatto benissimo a dimettersi perché non ha il fisico per occupare quelle posizioni.
Renzi ci ha fatto la figura che hanno fatto vari geni del governo Monti (dalla Fornero a quello degli sfigati).
Una figura da Grillino della prima ora.
Imparerà.

Re: Questa però Renzi se la poteva risparmiare....

MessaggioInviato: 05/01/2014, 19:25
da Robyn
All'interno di un partito esiste sempre una maggioranza e una minoranza e la minoranza che può avere idee diverse và tutelata.Tutti possiamo essere minoranza,meglio oggi maggioranza e domani minoranza.Anch'io molte cose di Fassina dal punto di vista programmatico non le ho mai condivise,ma le minoranze vanno sempre difese e tutelate e mai demonizzate.Fassina non c'è dubbio che si è lasciato prendere di colpo dal canto suo M Renzi anch'esso non è che abbia detto chissà che cosa ,tutto è stato in un bicchiere d'acqua

Re: Questa però Renzi se la poteva risparmiare....

MessaggioInviato: 05/01/2014, 19:43
da franz
Ho ascoltato il video sia sul corriere online sia su repubblica (non si sa mai) ma io quel "Fassina chi" di cui parlate non l'ho sentito. Gli fanno una domanda sul rimpasto (appena udibile) e poi un altro giornalista deve aver pronunciato, accavallandosi, il nome di Fassina (ma che io - non so voi - non riesco ad udire). Renzi "Rimpasto, ... chi?". Ecco, forse il "chi è ancora piu' sbrigativo, perché poi passa ad altro, perché ha poco tempo e le domande sono tante. Battuta o non battuta, ha ragione chi dice che Fassina se vuole dare le dimissioni deve spiegarle come atto politico, se si ritiene non piu' in sintonia con il partito che lo ha designato per l'incarico che ora vuole abbandonare.