Per chi è l'Italia?

Per chi è il nostro paese?è necessario tagliare in modo deciso i privilegi e i centri di spesa dove si annidano.L'Italia per chi è?è per i cittadini o per pochi privilegiati?La differenza fra chi ha molto e chi ha poco si amplia sempre di più,c'è chi ha grandi ricchezze e chi non ha niente non sà come arrivare a fine mese o non ha niente da mangiare e una dimora dove stare e l'indifferenza è a dir poco scandalosa.Quindi è necessario tagliare in modo deciso la spesa dove veramente si annida.Indennità,province,corruzione,burocrazia,pensioni molto alte,enti inutili fare una decisa lotta all'evasione estendendo l'utilizzo della carta elettronica,diminuire il cuneo fiscale,le aliquote Irpef,rimodellare il welfare.Inoltre bisogna rimettersi in cammino con la meritocrazia potenziando gli strumenti di ricerca del lavoro come,il web,le agenzie interinali,i centri per l'impiego,gli annunci sui giornali,fare un contrasto culturale deciso alla raccomandazione
PS con Alfano siamo d'accordo.Legare il reddito al merito,fare la riforma della giustizia sempre fermo restando l'indipendenza della magistratura.Semplificare le norme sul lavoro traducibili in inglese.Ma bisogna rilanciare gli investimenti,la green economy,la raccolta differenziata,il trasporto merci sù ferrovia,contrastare la crisi della domanda interna senza la quale non c'è ripresa.Liberalizzare le professioni e dove si può,fatta eccezione i beni comuni.Più welfare più asili nido più edilizia sociale,reddito minimo garantito,più formazione.Più valorizzazione dei beni ambientali paesaggistici e artistici
PS con Alfano siamo d'accordo.Legare il reddito al merito,fare la riforma della giustizia sempre fermo restando l'indipendenza della magistratura.Semplificare le norme sul lavoro traducibili in inglese.Ma bisogna rilanciare gli investimenti,la green economy,la raccolta differenziata,il trasporto merci sù ferrovia,contrastare la crisi della domanda interna senza la quale non c'è ripresa.Liberalizzare le professioni e dove si può,fatta eccezione i beni comuni.Più welfare più asili nido più edilizia sociale,reddito minimo garantito,più formazione.Più valorizzazione dei beni ambientali paesaggistici e artistici